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Ben vengano nuovi Parchi purché condivisi dalle comunità locali

Iniziate le audizioni in terza Commissione

Ben vengano nuovi Parchi purché condivisi dalle comunità locali

Sentiti presidenti e direttori dell'Adamello-Brenta, di Paneveggio-Pale e del Consorzio dei Comuni

Ben vengano nuovi Parchi purché condivisi dalle comunità locali
(Nella foto i rappresentanti del Parco Paneveggio Pale di S. Martino durante l'audizione)

Prime audizioni questa mattina a Palazzo Trentini per la terza Commissione permanente provinciale in merito ai due disegni di legge – il numero 57 e il numero 77 (link in coda all'articolo) – presentati rispettivamente il primo da Marco Depaoli e altri consiglieri e il secondo da Roberto Bombarda per modificare, in modi diversi, la disciplina del settore in Trentino.

Al riguardo l’organismo presieduto da Roberto Pinter ha infatti ascoltato, presente ai lavori l’assessore competente Mauro Gilmozzi, i rappresentanti dei due Enti Parco (Adamello-Brenta e Paneveggio-Pale di S. Martino) direttamente controllati dalla Provincia e quelli del Consorzio dei Comuni.

In sintesi, mentre il provvedimento firmato da Depaoli mira a valorizzare le autonome responsabilità “politiche” degli organismi di governo dei Parchi distinguendole dalle funzioni amministrative per migliorarne la gestione, il testo di Bombarda ha per obiettivo l’istituzione in Trentino di 6 nuovi parchi naturali e fluviali.

I presidenti e i direttori dei due parchi hanno premesso di ritenere condivisibile quest’ultima proposta vista la crescente importanza turistica riconosciuta alle aree protette. Tre le osservazioni di maggior rilievo.

La prima, riferita al disegno di legge di Bombarda, riguarda la necessità di non “calare dall’alto” i nuovi parchi e di coinvolgere quindi nelle scelte le popolazioni dei territori e i Comuni interessati attraverso una approfondita concertazione (peraltro imposta dall’attuale procedura per la pianificazione urbanistica).

La seconda consiste nell’esigenza di istituire una commissione tecnica permanente con compiti consultivi nei confronti della giunta dell’Ente Parco, di cui rendere partecipi non solo le associazioni ambientaliste, la Sat, i rappresentanti di cacciatori e pescatori, ma anche alcune categorie economiche (agricoltori, operatori turistici, impiantistici e artigiani).

Terza istanza: sarebbe bene cogliere l’occasione offerta dai due disegni di legge proposti per ricondurre ad una legislazione-quadro unitaria le molteplici norme provinciali, nazionali e direttive comunitarie introdotte negli ultimi anni in materia di parchi e aree protette.

Un giudizio sostanzialmente positivo sul disegno di legge di Bombarda è arrivato dai rappresentanti del Consorzio dei Comuni. Nel merito, anche se una valutazione dei due disegni di legge dovrà essere effettuata dagli amministratori che si insedieranno dopo le elezioni destinate a rinnovare 203 delle 223 municipalità del Trentino, occorre a loro avviso un’attenta valutazione dei costi di gestione aggiuntivi derivanti per la Provincia dalla creazione di nuovi parchi.

I Comuni rivendicano inoltre un maggior coinvolgimento nelle scelte di programmazione e di gestione dei territori da tutelare che ricadono sotto la loro competenza e dai quali, comunque, l’istituzione di nuovi parchi “deve partire”.

Il Consorzio ritiene che la creazione di un nuovo parco possa aver luogo solo se la maggioranza qualificata dei Comuni interessati, vale a dire i due terzi, condivide il progetto. Quanto al disegno di legge presentato da Depaoli, il Consorzio dei Comuni ha evidenziato come da un confronto già effettuato con gli Enti Parco è emersa l’esigenza condivisa di un riordino del panorama complessivo degli istituti di tutela del territorio prima di introdurre qualunque novità nel sistema attuale.

Anche i Comuni, infine, ritengono opportuna l’istituzione di un Comitato tecnico da affiancare agli organi di gestione dei Parchi e suggeriscono di coinvolgere le categorie economiche.

Pur non essendosi presentata all’audizione, la presidente dell’Associazione provinciale delle Asuc ha lasciato alla terza Commissione una nota nella quale formula due osservazioni.

Innanzitutto la proposta di inserire nel Comitato di gestione del Parco Adamello-Brenta (di cui parla il disegno di legge Depaoli) “un membro per ogni Asuc che gestisce la sua proprietà ricadente in quell’area”.

La seconda osservazione è un parere favorevole al disegno di legge di Bombarda, “purché all’interno dei parchi non siano posti dei limiti o dei vincoli all’esercizio del diritto di uso civico, all’eventuale realizzazione di interventi straordinari per la conservazione ed il miglioramento del patrimonio d’uso civico e all’eventuale sistemazione e costruzione di nuove strade o tracce forestali”.

Le audizioni proseguono nel pomeriggio.

Approfondimenti
Disegno di legge n. 57/XIII di iniziativa consiliare
Collegamento non più disponibile
Disegno di legge n. 77/XIII di iniziativa consiliare
Collegamento non più disponibile