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Regolamento vincolo idrogeologico. Parere favorevole

Dalla terza commissione permanente che si è occupata anche di tre petizioni

Regolamento vincolo idrogeologico. Parere favorevole

Il presidente dell'organismo consiliare Roberto Bombarda

Regolamento vincolo idrogeologico. Parere favorevole
La terza commissione permanente del Consiglio provinciale (presieduta da Roberto Bombarda) ha espresso oggi pomeriggio parere favorevole (4 voti a favore e 3 astenuti) sulla proposta di deliberazione della Giunta provinciale recante l'approvazione del regolamento in materia di vincolo idrogeologico di cui alla legge provinciale 23 maggio 2007, n. 11 (foreste e protezione della natura).

La Commissione si è riservata di verificare tra tre anni se l'impianto previsto dal regolamento ha portato dei miglioramenti effettivi e ha invitato a riportare delle semplificazioni al regolamento.

La discussione si è aperta, in presenza di Romano Masè per conto della Giunta provinciale, con l'intervento del consigliere Marco Depaoli (UpT).

Con la premessa che la politica provinciale in materia di assetto idrogeologico del territorio è sempre stata attenta, Depaoli ha sostenuto che il regolamento in questione sarebbe un po' troppo macchinoso ed ha chiesto se fosse possibile anche per terzi (comuni, comunità, privati) chiedere la ridelimitazione dei terreni soggetti a vincolo idrogeologico, perché la procedura non rimanga prerogativa della sola Giunta. Inoltre ha aggiunto altri suggerimenti puntuali di modifica nell'ottica della semplificazione del regolamento.

Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) si è dichiarato d'accordo con la proposta di semplificazione, perché, ha osservato, che il regolamento in questo caso coincide in parte con gli stessi articoli della legge e non sempre risulta di facile interpretazione. Inoltre ha eccepito Giovanazzi che il deposito cauzionale risulta spropositato per i privati.

Giuseppe Filippin (Lega nord) ha esternato che il regolamento sul vincolo idrogeologico non tutelerebbe sufficientemente i comuni rispetto alle prerogative sulla superficie boschiva e ha richiesto un maggiore coinvolgimento dei comuni e delle comunità nel piano.

Margherita Cogo (Pd) ha rilevato che la ricerca di semplificazione potrebbe comportare un rischio di riduzioni eccessive dei controlli sull'ambiente, per cui sono già stati subiti dei danni.

Romano Masè (Dipartimento foreste e faune della PAT) ha affermato che la disciplina è di fatto complessa, ma solo nella procedura, perché ogni progetto deve essere vagliato anche dal servizio foreste e faune e dal comitato tecniche forestali e dagli enti locali, ma deve essere poi armonizzato con il PRG. Di fatto i comuni possono fare osservazioni nell'arco di 30 giorni dalla pubblicazione del progetto di ridelimitazione, ha assicurato Masè.

Biodigestore in località Cadino
La commissione ha preso poi in esame la petizione popolare n. 6, evidenziante la contrarietà alla realizzazione di un biodigestore in località Cadino di Faedo. La petizione (sottoscritta da 1525 residenti della zona di Salorno) chiede di fermare l'iter per la realizzazione del'impianto di smaltimento in prossimità del confine con la provincia di Bolzano, precisamente in località Nassi, in provincia di Trento, ma anche confinante con la zona di Salorno, Cortina e Magrè. Gli abitanti della zona ritengono l'ubicazione inadatta sia per la vicinanza alla zona residenziale e alle attività agricole di pregio, sia per l'andamento delle correnti ventose, nonché per l'elevato rischio idrogeologico.
Il presidente Bombarda ha deciso, per poter esprimere il parere, di avviare le audizioni del Comitato della petizione popolare di Faedo il 18 febbraio.

Cittadella militare
La Commissione ha, inoltre, analizzato in terza istanza la relazione in merito alla petizione popolare n. 2 concernente la richiesta di sospensione dei lavori per la realizzazione della cittadella militare a Trento, nonché di elaborazione di un progetto alternativo che preveda l'utilizzo di parte dei terreni in dismissione e che comporti per la Provincia minori oneri finanziari.
La relazione è stata messa in votazione ed ha ottenuto l'unanimità.

Rotatoria Tiarno di Sopra
In conclusione della seduta odierna, la Commissione ha preso in esame la relazione in merito alla petizione popolare n. 5, concernente la richiesta di ridimensionamento della rotatoria sulla S.S. n. 240 Loppio e Valle di Ledro nell'abitato di Tiarno di Sopra. La Commissione ha osservato nella relazione come l'opera presenti delle dimensioni eccessive e, aderendo all'istanza formulata dai firmatari della petizione, ha proposto di verificare la possibilità di procedere al suo ridimensionamento al fine di ridurne il costo e l'impatto in territorio circostante. E inoltre ha chiesto l'adozione delle misure contro l'inquinamento luminoso. La relazione è stata approvata con 6 voti favorevoli e 1 astenuto.

Hanno preso parte ai lavori anche i consiglieri Giorgio Leonardi (vicepresidente), Nerio Giovanazzi, Michele Dallapiccola, Giuseppe Filippin, Margherita Cogo (in sostituzione di Michele Nardelli), Mario Magnani, Mario Casna, Marco Depaoli,

Approfondimenti
L'ordine del giorno della terza commissione
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