Intensa mattinata promossa dalla Presidenza del Consiglio provinciale
L'autonomia e la scuola faccia a faccia al liceo da Vinci
L'appuntamento si inserisce nel progetto #ConosciamoAutonomia, l'attività formativa di Palazzo Trentini
#ConosciamoAutonomia
è l’articolato progetto con cui il Consiglio provinciale parla
agli studenti del Trentino e racconta loro la democrazia e
l’autonomia speciale. Questa mattina l’iniziativa ha vissuto un
momento forte nell’aula magna del liceo da Vinci di Trento, dove ha
debuttato #COME, ossia la proposta formativa portata direttamente tra
le mura scolastiche, fuori dai palazzi istituzionali. Per l’occasione
c’è stata una importante “joint venture” della Presidenza del
Consiglio provinciale con la Provincia Autonoma, nello specifico la
vicepresidente Francesca Gerosa, e con la Consulta provinciale degli
studenti. In sala, i suoi componenti e molti rappresentanti di
istituto e delle Consulte interne dalle scuole del Trentino.
Ne
è uscita una giornata di lavoro formativa ma anche molto
operativa, che ha messo sul tavolo contributi concreti per un
rinnovamento del sistema scolastico trentino. L’intervento di
Tiziana Rossi, dirigente del liceo da Vinci, è servita in apertura a
inquadrare le norme nazionali in tema di istruzione e il regolamento
di valutazione degli studenti, su cui si affacciano proposte
modificative.
Ottima
esperienza, quella di oggi al da Vinci, buon viatico verso le
giornate dal 10 al 14 maggio prossimi, quando il lavoro 2023-2024 del
Consiglio provinciale con le scuole culminerà in una serie di
incontri ed eventi concatenati.
Claudio Soini
Il
presidente del Consiglio provinciale ha guardato negli occhi dei
ragazzi e ha rivolto loro un messaggio emozionale: cercate di
conoscere da vicino l’Autonomia di cui il Trentino dispone,
amatela, parlatene tra di voi, partecipate alla vita politica e
democratica, perché vi riguarda da vicino. Ancora: troppi cittadini
non esercitano il loro diritto e dovere di voto, voi invece andateci
a votare, già dalle prossime elezioni europee, perché l’Europa è
un sistema di cui dobbiamo fare parte in modo sostanziale. Poco prima
il presidente aveva efficacemente descritto l’Autonomia speciale
come il vantaggio di dipendere da se stessi, nel senso che il
Trentino ha la possibilità di decidere le politiche territoriali,
con un’efficacia che dipende dalla capacità di sviluppare
l’economia e con essa di alimentare il gettito fiscale. Altro
riferimento sottolineato dal presidente: l’esistenza in Trentino
delle comunità ladina, mochena e cimbra, un patrimonio culturale che
fa parte delle fondamenta dell’Autonomia.
Giuseppe Sartori
Il
segretario generale del Consiglio provinciale ha rafforzato le parole
del presidente, rimarcando tre concetti. Uno: siamo differenti dentro
il sistema Paese e dobbiamo essere orgogliosi di questa nostra
possibilità di differenziare le politiche territoriali da quelle
impostate a livello nazionale. Due: lo straordinario valore di essere
vicini alle autorità che decidono, una prossimità che non è
possibile avere nei confronti di un governo nazionale. Tre: il grande
peso specifico per tutti noi di poter eleggere i membri del Consiglio
provinciale, un peso che è pari a 100 dove invece conta appena lo
0,8%-
fatti i conti di quanti sono gli elettori trentini rispetto agli
aventi diritto a livello nazionale
il voto della nostra provincia per il Parlamento.
Francesca Gerosa
L’assessora
all’istruzione e anche ai giovani ha dato una sintesi completa
della propria visione di scuola. Intendo favorire l’ordine – ha
detto – nel senso che ogni agenzia educativa, dalla scuola alla
famiglia, deve fare fino in fondo la propria parte. Voglio
semplificare il lavoro delle segreterie scolastiche, voglio rendere
più efficace il modello dell’alternanza scuola/lavoro, punto al
potenziamento della cittadinanza digitale, garantendo anche il
diritto alla disconnessione. L’ottica è quella di dare valore al
vostro tempo, sto lavorando a un progetto che vada in questa
direzione e spinga gli studenti ad abbracciare anche i momenti dello
sport, della cultura, della musica, delle relazioni interpersonali.
Voglio evitare ci sia un eccesso di momenti valutativi, un
martellamento di prove e interrogazioni che mi risulta ansiogeno e
contro producente. Vi indico poi una mia priorità di legislatura:
riformare e valorizzare davvero il sistema della scuola
professionale, che ritengo strategico per il futuro del Trentino. Già
da quest’anno favoriremo l’accesso all’ultimo anno propedeutico
alla maturità.
Matteo Bonetti Pancher
Il
presidente della Consulta degli studenti è anche viceportavoce
nazionale degli studenti. Ha indicato alcuni temi su cui si sta
impegnando: capire le difficoltà di chi studia fuori Trento e dei
pendolari, segnalando disservizi come la partenza di corriere per le
valli alle 13.05, poco prima che suoni l’ultima campanella.
Promuovere un’alternanza scuola-lavoro meno burocratizzata e più
concreta. Bonetti Pancher è poi decisamente contrario al sistema
Invalsi, che si rischia addirittura – ha detto – di inserire nei
curricula dei ragazzi, pur essendo concepito su questionari astrusi e
tutt’altro che efficaci nell’accertare le competenze. Sul punto
Gerosa ha replicato che l’Invalsi non si può eliminare, ma certo
si può affinare.
Noah Scarpa
Lo
studente del Martini di Mezzolombardo e membro della Consulta
studenti, ha tratteggiato il progetto cui si lavora proprio al liceo
da Vinci di Trento – assieme alla Consulta stessa - e che riceverà
ascolto in maggio nell’aula del Consiglio provinciale, quando
l’iniziativa “Ci pensiamo noi” porterà appunto alla ribalta le
idee e proposte di diverse classi trentine. Il progetto in questione
riguarda il sistema di valutazione degli studenti in Trentino, che i
ragazzi hanno comparato con quello nazionale, giudicando che si
possono introdurre migliorie importanti.