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07/03/2024 - In aula o in commissione

Variazione di bilancio, approvata la manovra

Il ddl 10 è legge

Variazione di bilancio, approvata la manovra

Il sì dell'Aula alle 19.54 con 20 sì e 11 astensioni

Variazione di bilancio, approvata la manovra

Sì alla manovra di variazione del bilancio. Nel pomeriggio al rientro in aula, dopo la riunione dei Capigruppo, nella quale è stata trovata la quadra per superare l’impasse ostruzionistico delle minoranze, i consiglieri di opposizione hanno comunicato il ritiro degli emendamenti, a parte una quindicina di modifiche del Pd e altrettante proposte emendative della Giunta provinciale. L’esame della variazione è proseguito celermente salvo qualche interruzione in corrispondenza di alcuni emendamenti ed articoli. Il disegno di legge 10 è stato approvato questa sera alle 19.54, con 20 sì e 11 astensioni. 

La discussione sull’articolato

Un emendamento di Paolo Zanella (PD) riformula l’articolo 5 sul concorso pubblico straordinario per l’accesso alla qualifica di direttore d’ufficio, disciplinando quote dei posti e procedure di selezione, oltre che titoli e modalità di svolgimento delle prove, uno dei passaggi maggiormente discussi e motivo di ostruzionismo delle minoranze. Dubbi e perplessità sono stati espressi sull’articolo 8 con riferimento all’introduzione dei commissari straordinari, uno strumento non condiviso da Alessio Manica (PD) e da Francesco Valduga (Campobase) anche perché applicato senza saperne le finalità e considerato “un abdicare della politica nei confronti dei tecnici”. Osservazioni legittime, le ha definite il presidente Maurizio Fugatti che ha però chiarito che i commissari sono nominati esclusivamente per opere strategiche, di una certa entità finanziaria (oltre i 30-40 milioni) e per tempi particolari. La mole di investimenti sulle infrastrutture, venute grazie al Pnrr, è così elevata che oggettivamente la struttura non ha le risorse umane per gestire, ha aggiunto il capo dell’Esecutivo. Respinti all’articolo 15 gli emendamenti del Pd tranne quello di Francesca Parolari condiviso con l’assessore Spinelli che prevede l’inserimento del parere della commissione consiliare sui regolamenti che individuano le caratteristiche e i requisiti di accesso all’assegno unico provinciale. Approvato all’articolo 16 un emendamento proposto dal consigliere Walter Kaswalder del Patt, trasversalmente condiviso, che prevede la deroga nella formazione delle classi delle scuole dell’infanzia per i comuni mocheni e cimbri, mentre è stata cassata la proposta di modifica allo stesso articolo del Pd (Parolari) che prevedeva di ridurre da 25 a 22 il numero di bambini nelle sezioni: una modifica che è stato giudicato avrebbe un impatto troppo oneroso.

Sull’articolo 17 di integrazione della legge provinciale sulla tutela della salute, che prevede deroghe ai requisiti previsti per lo svolgimento di attività sanitarie o alle ordinarie modalità di reclutamento del personale sanitario, Zanella ha raccomandato estrema attenzione all’assessore Tonina nel trovare “la via trentina” per trattenere il personale medico perché la questione è allarmante. Ha ricordato il suo emendamento sull’odontoiatria (respinto) che prevedeva la deroga al criterio dei tre anni di residenza per le cure odontoiatriche per i minori, una previsione che riguarda una quota di minori sotto tutela che rischia di non aver accesso a queste cure: dal confronto con l’assessore Tonina, ha chiarito, è arrivata la disponibilità a prevedere la modifica della delibera. Valduga ha aggiunto a questo riguardo alcune considerazioni: credo ci siano modelli a cui guardare a nord del nostro territorio per fidelizzare i medici specializzandi rispetto alla struttura, ha detto, mettendo in guardia dal pericolo di immaginare che così si risolvano i problemi di organico. L’assessore Mario Tonina, ha chiarito che la modifica chiesta da Zanella è più corretto pensare di inserirla in delibera che non in legge. Si è detto d’accordo sulla necessità di lavorare ad impostare un modello trentino, ha rassicurato, pur ammettendo le gravi difficoltà del settore che impongono un reclutamento di risorse nell’immediato, secondo le deroghe immaginate con questa norma.

All’articolo 19 che modifica la legge sulle grandi derivazioni a scopo idroelettrico (approvato all’unanimità) è intervenuto Manica: con questo emendamento gara e partenariato vengono messe sullo stesso livello, così la Provincia può scegliere quale strada prendere, cosa che condivido, ha osservato. Manica ha poi sollecitato la Giunta a chiarire l’orizzonte, ovvero se vuole percorrere la strada delle gare oppure quella del partenariato, scenari che riguardano interessi di tutti i cittadini trentini per l’impatto delle opere nelle valli e gli interessi coinvolti. Il tempo sta finendo (la scadenza è il 2024) ed è ora di capire, ha detto.


Le dichiarazioni di voto

Finita la votazione dell’articolato, è stata la volta delle dichiarazioni di voto. Mirko Bisesti (Lega) ha espresso soddisfazione per le interlocuzioni avvenute che hanno portato alla possibilità di approvare la variazione di bilancio: è prevalsa la logica di portare a casa un risultato importante. Le risorse del patto di San Michele, ha affermato, aiuteranno il reddito delle famiglie dei lavoratori del Trentino, ha parlato di un dialogo costruttivo anche con le minoranze e ha anticipato voto favorevole. Francesco Valduga (Campobase) ha parlato di giorni che hanno consentito di vedere come si può trovare convergenza su alcuni temi e su altri si può arrivare una sintesi. Su altri, ha proseguito, le posizioni rimangono distanti, in ogni caso si è licenziato un ddl su un tema condiviso trasversalmente, che porta risorse per la revisione dei contratti dei dipendenti pubblici. Ha anticipato un voto di astensione, il confronto continuerà su dati temi nei prossimi mesi, ha detto. Daniele Biada (FdI) ha detto che gli sarebbe piaciuto portare a casa l’articolo 12, ma che si spera di riuscire senza troppi disagi a soddisfare quest’esigenza che c’è sul territorio. Un po’ di dispiacere rimane,  ha aggiunto, ma c’è anche la soddisfazione di essere arrivati all’approvazione del ddl. Paola Demagri (Casa autonomia) ha sottolineato che in questi giorni si è dimostrato che il profilo del consigliere di minoranza può avere un ruolo importante, di controllo e di proposta. Alessio Manica (Pd) ha ringraziato per la trattativa netta, a tratti dura, ma rispettosa: il risultato è utile e ha portato alla correzione di alcuni aspetti, la dimostrazione che una dialettica tra maggioranza e minoranza migliora il prodotto dell’Aula. Sul metodo ha dichiarato che aver rimesso sui binari della Commissione l’articolo 12 è stata una scelta giusta. In Aula non si può lavorare sui pareri che arrivano, si lavora prima, ha aggiunto Manica e ha confidato che ciò che è avvenuto in questi giorni non si ripeta. Ha infine rilevato che si sono trovati alcuni punti di mediazione e che molti non sono stati trovati, spesso con la risposta della Giunta che rientreranno un ragionamento più ampio, un ragionamento su cui si aspetta l’esecutivo e su cui lo si incalzerà perché non può essere rimandato sine die. Ha anticipato voto di astensione. Un appunto di metodo, ha concluso: mettere in un ddl della Giunta norme che richiederebbero approfondimenti diversi fa rischiare che non vengano approfonditi correttamente in Commissione. Vanessa Masè (la Civica) ha dichiarato parere favorevole: si sono superate reciproche posizioni muscolari trovando soluzioni di buon senso. Ha parlato del raggiungimento di un obiettivo importante. Sull’articolo 12: sembra una buona soluzione che permette di affrontare il tema in tempi certi e definiti, grazie all’accordo dei Capigruppo; sul tema degli alberghi dismessi si era iniziato un percorso che non si era riusciti a concludere e che c’è il bisogno di portare a termine. Maria Bosin (Patt) ha annunciato voto favorevole; la discussione è stata costruttiva ed educata, ha detto, l’obiettivo principale è raggiunto e anche sugli altri temi che sono stati rinviati si è innescata una discussione positiva che ha già portato a fare valutazioni utili pro futuro. Eleonora Angeli (Noi Trentino per Fugatti presidente) ha ringraziato l’Aula, la Giunta, a chi ha saputo cogliere le proposte migliorative. Le prove muscolari servono parzialmente, ha affermato: oggi si è dimostrato quale è il modo giusto di lavorare per la comunità trentina. L’assessore Spinelli ha ringraziato per il lavoro svolto; si è rimasti su posizioni diverse su alcuni punti, ha detto, ma il lavoro è stato fatto in modo corretto da tutti, con impegno per portare a casa un provvedimento importante, migliorarlo e rendere un servizio alla comunità trentina. Le risorse per il rinnovo contrattuale erano per l’assessore la parte più significativa; ha ringraziato le minoranze che hanno collaborato e si è augurato che inizi una nuova stagione nel modo di lavorare.

Il voto: il ddl è stato approvato con 20 sì e 11 astensioni. In conclusione dei lavori il presidente Soini ha parlato dell’approvazione del testo come di un importante segnale che si è dato oggi.