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22/02/2024 - Incontri

Check up ai cimbri: Sos del Comune

Vertice stamane a Luserna promosso dall’Autorità per le minoranze

Check up ai cimbri: Sos del Comune

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Check up ai cimbri: Sos del Comune
​​​​Check up alla minuscola comunità cimbra, questa mattina, in una Luserna avvolta dalle brume. A promuoverlo, come avviene ogni anno, è stata l’Autorità per le minoranze linguistiche, organismo istituito presso il Consiglio provinciale di Trento.

A introdurre il vertice è stata la presidente Katia Vasselai, ladina, ma a giocare in casa è stato il collega cimbro Matteo Nicolussi Castellan, con Chiara Pallaoro a rappresentare infine i mocheni.

La prima parola di merito l’ha spesa senza giri di parole Luigi Nicolussi Castellan, il battagliero ex sindaco: Luserna sta morendo, ha detto. Dopo di lui il sindaco in carica, Gianni Nicolussi Zaiga (affiancato dal vicesindaco Giacomo Castelletti) ha messo in fila le grosse difficoltà operative del Comune, da quando vige la normativa sulle gestioni associate sovracomunali. Manca un segretario comunale, è sguarnito l’ufficio tecnico, c’è un continuo turn over del personale; la stessa Corte dei Conti ha evidenziato l’insostenibilità di questa situazione. Lo sportello linguistico stesso ne risente, da anni ormai gli atti amministrativi non vengono di fatto tradotti in lingua cimbra.

Il presidente del Consiglio provinciale, Claudio Soini, ha evidenziato che molti piccoli municipi trentini vivono oggettive ristrettezze e disfunzionalità e che la difficoltà di reclutare personale è una delle maggiori criticità per tutto il settore dei Comuni. La stessa formazione degli organi politici nelle realtà piccole non è affatto scontata. Il Consorzio dei Comuni trentini – ha detto Soini - potrebbe essere uno strumento attrezzato per intervenire a sostegno concreto di realtà come Luserna. Una buona notizia è che il presidente Soini si appresta a condurre in porto una modifica del regolamento interno del Consiglio provinciale, avviata nella scorsa legislatura e condivisa oggi con i rappresentanti della minoranza cimbra: si rende strutturale e si disciplinano le sedute consiliari dedicate ai temi della tutela delle minoranze linguistiche, come auspicava una mozione approvata in aula sotto la Presidenza Kaswalder. A queste sedute tematiche saranno invitati i membri dell’Autorità ma anche un rappresentante dei ladini, uno dei mocheni e uno dei cimbri: un’apertura molto gradita – ha detto Matteo Nicolussi Castellan – soprattutto per le ultime due comunità germanofone, che non hanno come i ladini un consigliere provinciale garantito per legge elettorale.

Luca Guglielmi, il consigliere provinciale ladino, stamane dal canto suo ha illustrato il disegno di legge 6/XVII con cui anche in questa legislatura propone di derogare ai limiti e vincoli che impediscono per questioni dimensionali di fare assunzioni specifiche di personale per il Comune di Luserna. Il testo è all’esame della VI Commissione e in un paio di mesi potrà approdare all’aula consiliare per il voto. Fatta la norma, bisognerà anche trovare fisicamente i professionisti disponibili a lavorare nel paese.

Walter Kaswalder, presidente della VI Commissione, ha ricordato di avere profondamente a cuore la sorte delle minoranze linguistiche trentine, tra cui quella cimbra è realmente – ha detto - a rischio di estinzione. Il consigliere autonomista ha evidenziato l’improponibilità della gestione associata per Luserna, perché fa venir meno la specificità e sopravvivenza stessa della comunità di lingua cimbra. La sua proposta operativa è quella di anticipare già alla sessione di inizio marzo – con apposito ordine del giorno - la discussione in Consiglio provinciale del testo Guglielmi, per risolvere un problema da troppo tempo irrisolto.

Il presidente della Comunità di valle degli Altipiani cimbri, Isacco Corradi, ha rivolto un appello alla Provincia perché affronti il problema del personale degli enti locali, perché troppi municipi sono lasciati soli. Kaswalder ha lamentato che i sindaci col cappello in mano in Provincia dovrebbero essere scongiurati istituendo una percentuale fissa del bilancio Pat assicurata ai municipi fin da inizio anno. L’autonomia (provinciale) sia più attenta alle autonomie (locali), questo l’appello.

Al vertice ha preso parte il Servizio minoranze linguistiche della Pat, con la dirigente Giuliana Cristoforetti e le funzionarie Paola Gualtieri e Giuliana Mazzalai. A fare il punto sullo stato dei servizi garantiti oggi ai cimbri è stato anche il dirigente dell’Istituto cimbro Willy Nicolussi Paolaz, compiaciuto per la prospettiva che nella prossima variazione del bilancio Pat, a marzo, venga aumentata la dotazione finanziaria dell’istituto.

Molto si è parlato di cimbro a scuola. Il servizio nel complesso soffre, l’utenza è minima, il reclutamento degli insegnanti e la loro sostituzione difficilissimi in una zona periferica e montana come quella di Luserna. La mediazione linguistica purtroppo non è un ruolo fisso, ma un incarico avventizio e sempre da prorogare anno per anno, assente peraltro a livello di scuola superiore. A spiegare criticità e motivi di speranza è stata la dirigente dell’Istituto comprensivo Folgaria, Lavarone e Luserna, Roberta Bisoffi. Una buona notizia è venuta ancora da Kaswalder: il 5 marzo farò un emendamento alla variazione di bilancio Pat – ha detto – per promuovere una norma che valorizzi gli insegnanti muniti del patentino di cimbro, nell’ottica di creare una cattedra scolastica per l’insegnamento della lingua minoritaria in elementari e medie.

Come sempre, si è ragionato anche sull’importanza vitale di garantire vita economica alla piccola plaga di Luserna. Un’idea ricorrente e periodica è quella di affidare uno studio di fattibilità per una funivia Pedemonte (Valdastico)-Luserna, progetto sempre attraente, ma che per ora non fa passi avanti (si ipotizza un costo di 7/8 milioni di euro). Come del resto non si parla – ha detto il sindaco Nicolussi Zaiga - del rientro di Pedemonte nel territorio trentino, nonostante il referendum a suo tempo celebrato nel paese veneto. Non ci sono novità infine riguardo all’affascinante ipotesi di lavoro discussa a suo tempo con l’assessore Achille Spinelli, per l’introduzione di zone franche montane a fiscalità agevolata, come incentivo forte e chiaro all’avvio di nuove attività imprenditoriali e professionali in loco.

Per chiudere in positivo, si registra che la Regione (oggi rappresentata dalla dirigente Eva Maria Kofler) riconoscerà l’indennità di bilinguismo anche ai propri dipendenti mocheni e cimbri.

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