Parere sul ddl 177
Prima commissione, sì alla variazione di bilancio. La minoranza non partecipa alla discussione e al voto
La critica: disegno di legge vuoto. Spinelli: l’avanzo di bilancio sarà di 300 milioni e entrerà nel ddl che non è un assestamento
In Prima commissione,
presieduta da Vanessa Masè della Civica, è stato approvato, con 4
voti favorevoli (Masè,
Dalzocchio, Savoi, Moranduzzo) e
un astenuo Job,
il ddl n.
177 ,
cioè
la variazione di bilancio. Un sì espresso solo dai consiglieri della
maggioranza perché quelli di
minoranza non hanno partecipato ai lavori del pomeriggio in segno di
protesta nei confronti della Giunta. Assenza che, al termine della
mattinata di audizioni, è stata motivata da Giorgio Tonini (Pd) il
quale ha ribadito che la manovra di bilancio è “vuota”, non ci
sono cifre dell’avanzo
di bilancio, e
quindi non si capisce su cosa si è chiamati a discutere e
votare. Una
fretta da parte
della Giunta di
portare in aula il ddl che, secondo Tonini, non trova alcuna
giustificazione né tecnica né politica.
Spinelli:
non è un assestamento
L’assessore
Achille Spinelli - che
ha presentato due
emendamenti uno all’articolo 4 che
amplia il passaggio da d1 a d2
la platea anche alle
educatrici dei nidi che
hanno un diploma magistrale, mentre
l’altro interviene
sui compensi per gli esami degli insegnanti delle professionali
- ha anche fatto alcune considerazioni sulle posizioni
espresse in mattinata
sia dagli esponenti della minoranza che dal sindacato. Spinelli
ha affermato
che questo ddl non è
un assestamento e ha un
carattere
di urgenza perché le
poste di bilancio vanno riportate alla normalità attraverso
l’utilizzo anticipato dell’avanzo
che non è ancora definito
ma che si assesta sui
300 milioni di euro.
Tante
cifre ancora in ballo, ma ci sono i 30 milioni per l’esenzione
Irpef
Rispetto
alla comunicazione inviata ai
componenti della Prima commissione il
21 aprile, ha ricordato
che è
previsa un posta una
tantum
per la
vacanza contrattuale
dei dipendenti pubblici
che però
non è stata ancora
definita perché sono
in corso trattative
col sindacato. Le
polemiche del sindacato sull’innalzamento
dell’esenzione dell’addizionale
Irpef a
25 mila euro, ha aggiunto Spinelli, sono
inutili perché la
Giunta si era già preso l’impegno in sede di bilancio.
Una misura, questa
dell’addizionale Irpef,
che viene anticipata in
questa variazione anche se si tratta di una cifra pesante: 30 milioni
di euro. Sulla finanza locale il Cal aprirà una fase di
contrattazione con l’assessore competente e
quindi, anche in questo caso,
non si può
definire una cifra in
questo momento. In via
di definizione sono anche i fabbisogni finanziari per Itea,
infrastrutture e aiuti alle imprese.
Per questo, ha
concluso, non è ancora
possibile definire la ripartizione di questi 300 milioni di euro.
I
300 milioni
tendenzialmente verranno utilizzati per questo ddl
Rispondendo
a Vanessa Masè e Ivano
Job, ha detto che
nell’assestamento verranno portate anche partite che si stanno
contrattando col Governo, ma
i 300 milioni dell’avanzo
tendenzialmente
verranno utilizzati in questo ddl. Sul bonus bolletta di 180 euro
Spinelli ha detto che le cifre non sono ancora disponibili perché le
domande sono ancora aperte per pochi giorni. Spinelli, rispondendo a
Job che ha espresso di
nuovo dubbi tecnici
sull’accredito in
bolletta che è stato abbandonato dalla Giunta,
ha detto che la Pat ha dovuto affrontare con questa misura una serie
di problemi in itinere,
soprattutto il fatto che tanti utenti con
lo sconto in bolletta
non venivano raggiunti pur
avendo diritto ai 180
euro. Vanessa Masè
ha sottolineato l’importanza dell’articolo che riguarda le
educatrici dei nidi per uno sviluppo di questo servizio.
Bocciato,
con 4 no e il sì di Job, in attesa di una valutazione tecnica per
l’aula, l’emendamento di Degasperi (Onda) con quale si chiede il
sostegno della Pat per le spese per le perizie giurate sulle
situazioni dei luoghi (testimoniali di stato) di imprenditori e
liberi professionisti che hanno le sedi nei pressi degli scavi del
bypass ferroviario di Trento.
Job,
dopo aver votato a favore agli articoli, in dichiarazione di voto
finale sul ddl si è astenuto in attesa di ulteriori valutazioni per
l’aula.