Stamane il report dell’Autorità per le minoranze linguistiche
Ladini un po' assopiti, mocheni e cimbri in prima linea
In allegato, la relazione e la traduzione del comunicato in cimbro e in mocheno
I
ladini stanno bene, ma si è forse
un
po’ assopito il loro sentimento di appartenenza alla comunità
linguistica. I mocheni e i cimbri lottano contro un declino numerico
drammatico, ma restano aggrappati con le unghie al loro idioma e alla
loro cultura. E’ emerso questo trend, dalla relazione 2021 (vedi
allegato) dell’Autorità
per le minoranze linguistiche. L’organo
istituito presso il Consiglio provinciale di Trento - e chiamato a
vigilare sullo stato di salute delle tre comunità – è
impegnato in queste settimane in approfondimenti presso i tre
differenti territori.
Stamane
invece, a palazzo Trentini, in conferenza stampa ha illustrato
l’attività svolta fin qui.
Dopo
il saluto del presidente del Consiglio
Walter Kaswalder,
che ha sottolineato la centralità di questo valore culturale per la
stessa sorte dell’autonomia speciale trentina, è stata la
presidente
Katia Vasselai a
introdurre il report, il primo della terna che attualmente compone
l’authority.
Da
ladina, Vasselai ha per l’appunto ammesso – con allusione anche
ai risultati del recente
censimento,
su cui si sta aprendo una seria riflessione – che tra i fassani c’è
bisogno di stimolare l’orgoglio di appartenere alle terre alte
parlanti il ladino (Lara
Battisti,
presidente dell’Istituto culturale ladino, è intervenuta spiegando
che il fresco dato statistico segnala che giovani e anziani sentono
molto la questione ladina, mentre l’età di mezzo risente di un
calo d’affezione da analizzare).
Tra le idee cui si sta cercando di dare gambe, tre
in
particolare: 1)
una
certificazione ufficiale di conoscenza della lingua, da assegnare a
chi conclude i percorsi scolastici, per valorizzare queste skill
anche in funzione del patentino di ladino; 2)
l’aumento
dell’indennità di bilinguismo riconosciuta a chi nel settore
pubblico garantisce all’utenza un servizio in doppia lingua (i 10
euro al mese attuali sono poco più che simbolici); 3)
un’opera di informazione dei cittadini fassani circa l‘importanza
della standardizzazione della lingua ladina parlata in valle, pur nel
rispetto della dignità del ladino di Fassa tradizionale.
Sempre
sul fronte della ladinità, per intervento di Jens
Woelk
(delegato del rettore dell’Università per queste tematiche) si è
citata la legge costituzionale che eleva di rango il Comun general de
Fascia e cui va dato seguito con apposita norma di attuazione.
Chiara
Pallaoro
si è soffermata sulla comunità mochena ed ha elogiato la Giunta
provinciale che ha scelto Palù del Fersina come Comune destinatario
del contributo straordinario del Ministero della Cultura, reso
possibile dal bando Pnrr sulla rinascita dei borghi periferici. Il
sindaco di Palù Franco
Moar
ha
aggiunto alcune specifiche: si prospettano 20 milioni di euro da
investire in 35 azioni contro lo spopolamento del territorio, un
budget mai visto che potrà essere gestito solo grazie al supporto
Pat alla piccola struttura municipale.
Matteo
Nicolussi Castellan
ha riferito sui cimbri di Luserna, esortando i trentini ad
abbandonare una visione puramente folkloristica delle lingue
minoritarie. Senza mezzi termini il giovane componente dell’Autorità
ha parlato di “regressione pericolosa e drammatica” della
comunità parlante, aggiungendo però che chi resta lotta con i denti
per difendere a
oltranza la
propria cultura. Nicolussi Castellan ha elogiato la mozione
provinciale di
Luca Guglielmi,
che prospetta la traduzione dei comunicati nelle tre lingue
minoritarie, nonché il disegno di legge 132/XVI dello stesso
consigliere ladino, mirato a dare più personale al Comune di
Luserna, per rendere effettiva la sua capacità operativa.
Ne
ha voluto parlare anche il sindaco, Gianni
Nicolussi Zaiga,
che è intervenuto – al pari del collega mocheno, Luca
Moltrer
- ed è tornato a definire scellerate le gestioni associate
obbligatorie tra Comuni, che negli ultimi anni hanno svuotato e
depotenziato il municipio del piccolo paese.