Il consiglio provinciale dei giovani si è confrontato oggi con l'assemblea senior
Approvata all'unanimità una mozione che impegna a legiferare per il ricambio generazionale nelle nomine
Nella foto, Eleonora Angelini oggi durante il suo intervento in aula
Si
è conclusa con l’approvazione all’unanimità di una mozione da
tutti consivisa la seduta congiunta dell’assemblea legislativa con
il consiglio provinciale dei giovani di questa mattina. Il testo era
stato sottoscritto dai capigruppo con la collaborazione del consiglio
provinciale dei giovani che hanno partecipato attivamente alla
seduta. L’organismo, composto da 11 membri e attualmente guidato da
Eleonora Angelini, istituito con la legge 7 del 2009 per
promuovere la partecipazione e la rappresentanza dei giovani nelle
istituzioni pubbliche del Trentino, dura in carica cinque anni e ha l’obiettivo di costituire
un’opportunità per rafforzare la loro cittadinanza attiva.
Strumento di consultazione per proposte e pareri sulle tematiche
attinenti ai giovani e al loro mondo, il consiglio provinciale dei giovani ha anche l'obiettivo, previsto dalla legge istitutiva, di confrontarsi con il Consiglio provinciale “senior” in occasione di una seduta congiunta annuale concordata tra i presidenti dei due organismi. Quella di oggi è stata la prima seduta
congiunta di questa legislatura.
Il
Presidente Fugatti
Il
Presidente della Giunta Maurizio Fugatti, intervenendo in
apertura, ha ricordato la proclamazione del 2022 “anno dei giovani”
e ha richiamato l’importanza di far sentire la voce dei giovani
dello spazio alpino in Europa. Ha quindi citato brevemente le
iniziative nell’ambito di Eusalp ed Euregio e l’XI Festival della
gioventù dell’Euregio, modello di successo e occasione di incontro
e amicizia transfrontaliera, che si terrà in Trentino dal 21 al 24
settembre sul tema “Innovazione e tradizione”.
La
Presidente del Consiglio provinciale dei giovani
La
Presidente del Consiglio provinciale dei giovani Eleonora Angelini
ha ripercorso le tappe del lavoro svolto dall’organismo e
organizzato in diverse macro aree, nell’ambito della formazione
(con moduli incentrati sull’autonomia, la storia, la cultura,
l’economia del Trentino, anche in occasione dei 50 anni dal Secondo
Statuto); nell’ambito dei rapporti dei giovani con la politica
(analizzando le ragioni sociali, linguistiche, generazionali che
allontanano/avvicinano i giovani alle istituzioni ed elaborando le
due iniziative legislative: da un lato di modifica della legge 7/2009
sulle procedure che riguardano il Consiglio dei giovani, dall’altro
con l’offerta ai giovani di opportunità di conoscenza della
gestione, amministrazione e funzionamento dell’articolato sistema
dell’autonomia provinciale arrivando all’elaborazione di una
proposta di modifica della legge 10/2010 introducendo l’artyicolo
13bis “Ricambio generazionale”, che favorisca la nomina di
candidati under 35 nei cda. Infine, un quarto ambito di
attenzione, quello della ricerca e della promozione dei rapporti con
le associazioni trentine. L’obiettivo, ha concluso Angelini, è
fare in modo che le nostre proposte siano condivise e diventino
patrimonio dell’intero consiglio provinciale: noi abbiamo dialogato
con la maggioranza e con la minoranza perché la politica ha le sue
logiche ma davanti ad argomentazioni impellenti che riguardano i
giovani l’interesse deve essere comune.
La
mozione traversale
Il
documento di
mozione 514
condiviso
da tutti, illustrato
dal primo firmatario Luca
Guglielmi
(Lista
Fassa) che è anche il più giovane tra i consiglieri provinciali,
mira
a promuovere la presentazione di disegni di
legge volti, rispettivamente, a modificare la legge provinciale
10/2010, sulle nomine e designazioni di competenza della Provincia,
per introdurre il principio del ricambio generazionale, e la legge
provinciale 7/2009, istitutiva del Consiglio provinciale dei giovani,
per semplificare e rendere più funzionale la procedura di nomina del
Consiglio provinciale dei giovani.
La
parola ai giovani
Hanno
poi preso la parola i consiglieri “giovani” a cominciare da Luigi
Rivieccio, che ha illustrato gli aspetti migliorativi e le
modalità per rendere più fluido il processo decisionale e le nomine
del Consiglio dei giovani.
La
vicepresidente Sanà Sadouni ha richiamato l’attenzione sul
senso di appartenenza e sulle difficoltà patite dai giovani durante
la pandemia, ricordando l’impegno per la riapertura dei luoghi di
socialità, di confronto e di partecipazione, a partire
dall’Università, evidenziando l’importanza di incontri come
quelli odierni tra giovani e istituzioni.
Il
segretario del Consiglio dei Giovani Raffaele Amistadi si è
soffermato sull’importanza per i giovani delle esperienze e
iniziative di respiro europeo ed ha ricordato il sogno interrotto di
Antonio Megalizzi, esprimendo l’auspicio che la Provincia di Trento
sostenga i giovani in questo senso, così come anche nella promozione
della cooperazione transfrontaliera in seno all’Euregio.
Aronne
Mattedi, studente del Rosmini di Trento ha espresso al voglia di
conoscere e vivere maggiormente il territorio trentino da parte dei
giovani, proponendo di realizzare dei piani di fattibilità per
promuovere collegamenti ferroviari o riabilitare ex tracciati
dismessi al fine di abbattere il traffico e rispettare nel contempo
l’ambiente. Una suggestione in più: la creazione di una tariffa di
mobilità uniforme e di un pass regionale unitario perché, ha
concluso, per il successo della regione europea a lungo termine
occorre maggiore interazione e conoscenza reciproca.
Cristiano
Demattè, dell’alberghiero di Levico Terme ha posto l’accento
sui temi del lavoro e della sicurezza nell’ambito dell’alternanza
scuola-lavoro, esperienze formative importantissime, sottolineando
l’importanza di saper coniugare libertà di lavoro per lo stagista
con la necessità dell’affiancamento con un turor aziendale,
sopratutto per i lavori più “delicati”.
La
Presidente della Consulta degli studenti Martina Bulgarelli ha
centrato il suo intervento sul tema dell’inclusività richiamando
un sondaggio cui è seguito un documento di proposte a partire
dall’utilizzo della carta riciclata nelle scuole, dalla dotazione
di borracce refill, dalla rimozione della plastica nei distributori
automatici e la promozione della riciclata nelle scuole, promuovere
attività formative di sensibilizzazione della popolazione
studentesca al rispetto e alla difesa dell’ambiente, come
l’istituzione della giornata di raccolta dei rifiuti o per la
piantumazione di alberi. Infine, Bulgarelli ha svolto una riflessione
sull’impatto devastante della pandemia per gli studenti e sulle
gravi conseguenze di disorientamento e fatica delle modalità di dad
sul settore giovanile, privato degli spazi educativi, scolastici,
sportivi.
Aksha
Asfaq, studentessa del Liceo Da Vinci ha illustrato gli esiti del
sondaggio “Discriminazione tra i banchi” condotto su oltre 350
studenti dal quale emerge che ci sono ampi margini di miglioramento
nel rispetto, condivisione e valorizzazione delle diversità anche
nel contesto scolastico trentino.
Giuliano
Tonolli ha chiesto considerazione e ascolto da parte della
comunità, delle istituzioni e della politica. I cuccioli che stanno
crescendo sono destinati a sostituire un giorno i propri genitori con
il rischio di non avere le conoscenze e le basi per costruire il
proprio futuro. Si è appellato alla politica affinché si prenda
cura dei propri giovani perché il desiderio di combattere per la
propria terra è forte nei giovani, ma per sfruttarlo al meglio serve
una guida forte: noi giovani abbiamo bisogno di voi, ha concluso.
Gli
interventi dell’assessore e dei capigruppo
L’assessore
Mirko Bisesti ha elogiato i ragazzi per le riflessioni e gli
spunti offerti. Ha proposto una modifica al dispositivo della mozione
per la quale ha chiesto una sospensione. Al termine della seduta si è però deciso di mantenere inalterato il testo.
Alex
Marini (Misto-5 Stelle) ha confessato l’emozione in alcuni
passaggi degli interventi “tutti di qualità, di passione e di
grande competenza”. Ha nel contempo espresso amarezza per aver
perso tre anni di tempo (questa è la prima volta che l’organismo
incontra il Consiglio provinciale quando la legge prevede un
appuntamento annuale) suggerendo di adeguare il regolamento del
Consiglio provinciale e la legge istitutiva del Consiglio dei giovani
per rafforzarne il ruolo.
A
nome dei colleghi Sara Ferrari (PD) ha ringraziato per le
suggestioni e gli spunti preziosi portati dai ragazzi. Quello che
imparate vi chiediamo di trasmetterlo ai vostri pari affinché la
politica non venga fraintesa, non appaia distante o poco costruttiva,
quando deve essere partecipazione, confronto, assunzione di
responsabilità, cittadinanza attiva e competenze maturate sul
territorio. L’assunzione di responsabilità giovanile deve essere
sostenuta e riconosciuta dalle democrazie e la proposta di promuovere
la presenza dei giovani nelle nomine va in questa direzione, ha
concluso garantendo massimo impegno anche nell’interlocuzione con i
giovani.
Anche
Ugo Rossi (Azione) ha apprezzato gli interventi non banali dei
giovani ed ha suggerito l’importanza di introdurre dei meccanismi
per valutare l’impatto generazionale delle norme sulle future
generazioni. Giusto concentrarsi sulla partecipazione dei giovani
alla cosa pubblica, dunque, ma sarebbe opportuno focalizzare
l’attenzione anche su cosa si fa e su come impatta sui giovani.
Per
Lucia Coppola (Misto-Verdi) le aule del Consiglio devono
essere trasparenti a tutti i cittadini, in particolare ai giovani.
Coppola ha esortato a non restare indifferenti alle storie degli
altri, appellandosi alla necessità di farsi carico delle differenze
e delle diversità, del tema della disabilità e delle diversità di
genere. Ha inoltre elogiato l’universo del virtuoso associazionismo
trentino, sollecitando al tema del valore dei beni collettivi.
Paola
Demagri (Patt) ha ringraziato per gli interessanti argomenti
proposti ed ha portato il saluto dei giovani autonomisti che si
interrogano su istanze molto simili a quelle illustrate oggi, che
sono quelle dei giovani intenzionati ad affrontare il futuro.
Accettate il linguaggio vecchio, l’importante è che sia serio,
chiaro e denso di contenuti perché a volte ci si deve adeguare
all’interlocutore. Ha poi chiesto che nell’articolo 13bis
suggerito a modifica della legge 10/2010 la parola “ricambio” sia
sostituita con la parola “convivenza”, che da più garanzia di
confronto e reciproca accettazione.
Paolo
Zanella (Futura) ha rilevato che il consiglio dei giovani ha più
donne di quello provinciale (4 su 11), delle quali due di origine
straniera in rappresentanza di un mondo che sta cambiando e che i
giovani hanno il compito e la responsabilità di guidare in futuro.
Le disuguaglianze generazionali vanno ripianate, ha aggiunto,
osservando che la proposta di mozione va bene così com’è,
mantenendo la dicitura “ricambio generazionale”, pur comprendendo
la riflessione della collega Demagri sulla “convivenza”. Io avevo
suggerito il percorso di iniziativa popolare che avrebbe avuto il
vantaggio di condividere la proposta con la cittadinanza, ha
concluso, pur garantendo massimo sostegno alla proposta in
discussione.
La
consigliera di Fratelli d’Italia Alessia Ambrosi (Fratelli
d’Italia) ha apprezzato l’emozione e i contenuti degli interventi
e delle proposte dei ragazzi, elencando gli impegni della quinta
commissione da lei diretta sui giovani e sui loro interessi. In parte
la politica non sa ascoltare i giovani e non sa dare loro le certezze
di cui hanno bisogno, ha ammesso, ma la passione e la voglia di
creare un futuro è venuta forte dagli spunti offerti oggi e ci
impegneremo a portarli avanti.
Mara
Dalzocchio,
capogruppo della Lega, ha citato la presidente del consiglio
provinciale dei giovani Angelini, che
ha giudicato “una vittoria sedere qui con voi oggi”. “Questo
vuol dire che il messaggio di quanto sia importante la vostra
partecipazione, è arrivato a voi oggi”, ha commentato Dalzocchio.
I giovani sono la parte più preziosa della società ma in certi
settori sono molto defilati. Il Trentino conta ad esempio su una
grande forza, quella del volontariato, in cui i giovani sono però
poco coinvolti. La consigliera ha parlato anche del problema della
discriminazione, osservando però di fronte alle diversità dei
giovani presenti, che “il futuro è convivere bene assieme”,
sentirsi partecipi della società per allontanare le discriminazioni.
Vanessa
Masè
(La Civica) ha apprezzato la
frase “non
possiamo passare per giovani sdraiati” pronunciata
stamane da un intervento di uno dei membri del consiglio provinciale
dei giovani.
Questa voglia di dimostrare chi sono e come la pensano anche
attraverso le critiche è vitale per i giovani. Masè ha proseguito
con un accenno al linguaggio e alla capacità di utilizzare un ampio
numero di termini, che rappresenta una ricchezza indispensabile per
la politica: da questa seduta i giovani possono trarre un
insegnamento importante. Ancora: la scuola trentina ha trasmesso ai
giovani durante la pandemia che anche loro non
devono
chiudersi
ma continuare a confrontarsi con gli altri, con toni educati e
ricordando sempre che dietro le posizioni politiche c’è sempre la
persona.
Le
repliche finali
Luca
Guglielmi,
primo firmatario della mozione proposta, ha ricordato la propria
esperienza scolastica di capoclasse e di componente della consulta
degli studenti e poi di consigliere ladino che ha preparato l’impegno
diretto in politica e nelle istituzioni. Questo a significare che è
necessario assecondare le proprie passioni e percorrere la propria
strada anche verso la politica, senza attendere l’aiuto di nessuno.
Guglielmi ha esortato i giovani a credere in questo percorso, ad
assecondare le proprie inclinazioni assicurando la disponibilità ad
aiutarli da parte di tutti i consiglieri provinciali.
La
presidente del consiglio provinciale dei giovani Angelini
ha apprezzato che agli amministratori intervenuti stia a cuore la
questione del ricambio generazionale e la volontà di sostenere le
loro istanze. Ha sottolineato che i giovani non sono rottamatori ma a
favore deella convivenza. Il ricambio generazionale avviene quando la
generazione emergente si avvicina agli adulti e prepara un cambio di
passo. Giusto per Angelini è prevedere, come sollecitato dal
consigliere Rossi, un’analisi dell’impatto generazionale delle
leggi provinciali. Sul concetto di inclusione o integrazione la
presidente ha osservato che il problema per i ragazzi con radici
all’estero non è il non sentirsi italiani. “Siamo tutti giovani
trentini e ci stiamo dando da fare”. Angelini ha chiesto un
incontro tra il consiglio provinciale dei giovani con i capigruppo
per firmare i due disegni di legge proposti.
Mozione
votata all’unanimità.
Messa
in votazione dal presidente Kaswalder
la mozione 514, il cui testo è rimasto invariato rispetto a quello
inizialmente proposto, è stata approvata all’unanimità dai 24
consiglieri provinciali presenti.