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28/02/2022 - In aula o in commissione

Il progetto di bypass ferroviario non è ancora adeguato e necessita di approfondimenti

Tonina e i tecnici oggi in Terza Commissione. Il parere sulla delibera nella prossima seduta

Il progetto di bypass ferroviario non è ancora adeguato e necessita di approfondimenti

Le risposte alle prime domande dei consiglieri

Il progetto di bypass ferroviario non è ancora adeguato e necessita di approfondimenti

​​Ha preso il via oggi l’iter che porterà la Terza Commissione guidata da Ivano Job (Lega) ad esprimersi con un un parere in merito alla delibera 274 adottata venerdì scorso dalla Giunta contenente le osservazioni relative alla fattibilità tecnico-economia del progetto di potenziamento della ferrovia del Brennero. Si tratta, per i consiglieri membri, di valutare un documento, ricevuto oggi, di oltre 200 pagine. Per questo Job ha accolto il suggerimento dell’assessore Tonina di prevedere un’ulteriore seduta della III Commissione perché i consiglieri si pronuncino in tempo utile per la Conferenza dei servizi statale, in programma il 14 marzo. In quella sede sarà approvato il progetto di bypass ferroviario, sentita anche la Provincia. Approvazione che comporterà l’automatica adozione del collegato aggiornamento del Pup. I tempi sono quindi molto stretti. L’obiettivo è di arrivare a una posizione il più possibile unitaria del Trentino alla Conferenza dei servizi statale.


Il progetto non si può considerare ancora adeguato.


Tonina, con i dirigenti Roberto Andreatta, Romano Stanchina e il responsabile dell’Ufficio per lo sviluppo del corridoio del Brennero e corridoi TEN.T Massimo Negriolli, hanno ribadito che per la Giunta il progetto di Rfi “non si può considerare ancora adeguato rispetto all’evoluzione tecnica intervenuta”. In particolare l’assessore ha sottolineato che il tema non riguarda tanto la delibera 188 dell’11 febbraio con cui la Giunta ha provveduto all’adozione preliminare dell’aggiornamento al Pup, quanto proprio quella approvata il 25 febbraio scorso, soprattutto per la parte contenuta negli allegati, che raccoglie numerose osservazioni. “Già oggi – ha proseguito Tonina – la Provincia ha consegnato l’intera istruttoria della delibera con gli allegati al Ministero”. “Si è cercato di mettere in contrapposizione la delibera della Giunta provinciale e quella approvata dal Consiglio comunale – ha aggiunto –, ma proprio oggi Sindaco e Presidente Fugatti hanno confermato la condivisione degli obiettivi perseguiti dai due enti circa le osservazioni sul progetto di Rfi”. “Si tratta di un’opera statale – ha concluso – così come statale è la valutazione di impatto ambientale che sarà espressa dal Ministero. Nella delibera approvata dalla Giunta venerdì scorso sono riportate tutte le osservazioni raccolte in modo trasversale nei vari dipartimenti. Osservazioni che mettono in luce che sono necessari degli approfondimenti. E questo la Giunta lo ripete oggi ad alta voce in questa sede”.


Le prime domande dei consiglieri e le risposte degli ingegneri di Rfi e Italferr.


Intanto però due consiglieri hanno già sottoposto alcune domande ai tecnici presenti alla seduta della Terza Commissione.

Katia Rossato (FdI) ha chiesto se vi è l’intenzione di utilizzare “tappetini” per attenuare le vibrazioni prodotte sia dai lavori per la realizzazione dell’opera sia dal passaggio dei treni.

Alfredo Corvaja, ingegnere di Italferr, ha risposto che le mitigazioni per il transito dei treni sono previste nell’ultimo tratto della galleria a nord per un’estensione di circa un km e mezzo. Oltre i 50 metri, infatti, le vibrazioni non sono più rilevanti. Per i tratti all’aperto non sono invece previste ulteriori mitigazioni delle vibrazioni, perché il potenziale disturbo è limitato a 10 metri dalla linea e questo non può causare disagi.

A un’altra domanda posta da Rossato sugli eventuali problemi dovuti all’inquinamento dei terreni a Trento nord, Rosanna Delmaschio di Rfi ha risposto che l’auspicio è di non incontrare difficoltà.

Rossato ha chiesto anche se i lavori di scavo per la ferrovia toccheranno il Rio che scorre in profondità all’interno dell’abitato di Mattarello. E ha aggiunto che lo stesso problema potrebbe riguardare anche il Rio Stanghette a Scanuppia, visto che i lavori per la messa in sicurezza del corso d’acqua non sono ancora terminati.

Mattia Biondani di Italferr ha risposto che non vi saranno intersezioni con il Rio a Mattarello perché scorre molto più in profondità degli scavi dei lavori per la ferrovia. E che anche l’alveo del Rio Scanuppia non è interessato da interferenze con lo scavo.

Infine Lorenzo Ossanna (Patt) ha chiesto chiarimenti sulla ferrovia Trento-Malè, per sapere se nella progettazione definitiva di Rfi, la linea non fermerà più Trento ma a Lavis, oppure se si tratta di una soluzione provvisoria e aperta a modifiche.

Massimo Negriolli ha risposto che la tratta Trento Malè è stata oggetto di una valutazione congiunta Provincia-Comune di Trento. Insieme si è studiato un sistema che permetterà di mantenere il capolinea attuale a Trento, tranne che per un anno, quello durante il quale avverranno i lavori del bypass.

All’incontro oltre ai consiglieri e all’assessore hanno partecipato anche l’ingegner Damiano Beschin di Rfi e Alfredo Corvaja di Italferr.