Tonina e i tecnici oggi in Terza Commissione. Il parere sulla delibera nella prossima seduta
Il progetto di bypass ferroviario non è ancora adeguato e necessita di approfondimenti
Le risposte alle prime domande dei consiglieri
Ha
preso il via oggi l’iter che porterà la Terza Commissione guidata
da
Ivano Job (Lega) ad esprimersi
con un un
parere in
merito alla delibera
274 adottata venerdì scorso dalla Giunta contenente
le osservazioni relative alla fattibilità
tecnico-economia del progetto di potenziamento della ferrovia del
Brennero. Si tratta, per i consiglieri membri,
di
valutare un documento, ricevuto
oggi, di
oltre 200 pagine. Per
questo
Job
ha accolto il suggerimento dell’assessore Tonina di prevedere
un’ulteriore
seduta della III
Commissione
perché
i consiglieri si pronuncino in
tempo utile per la
Conferenza
dei servizi statale, in programma il 14 marzo. In
quella sede sarà
approvato il
progetto di bypass ferroviario,
sentita
anche
la Provincia.
Approvazione
che comporterà l’automatica adozione del collegato aggiornamento
del Pup. I tempi sono quindi molto stretti. L’obiettivo
è
di
arrivare
a una posizione
il più possibile unitaria del
Trentino alla Conferenza
dei servizi statale.
Il
progetto non si può considerare ancora adeguato.
Tonina,
con i dirigenti Roberto Andreatta, Romano Stanchina e il responsabile
dell’Ufficio
per lo sviluppo del corridoio del Brennero e corridoi TEN.T Massimo
Negriolli, hanno ribadito che per
la
Giunta il progetto di Rfi “non si può considerare ancora
adeguato
rispetto
all’evoluzione tecnica intervenuta”. In
particolare l’assessore
ha
sottolineato che il tema non riguarda tanto la
delibera 188
dell’11
febbraio con
cui la Giunta ha provveduto all’adozione
preliminare dell’aggiornamento al
Pup,
quanto
proprio
quella
approvata
il
25
febbraio scorso,
soprattutto per la parte contenuta negli allegati, che raccoglie
numerose osservazioni. “Già
oggi – ha
proseguito Tonina – la Provincia ha consegnato l’intera
istruttoria della delibera
con
gli allegati
al Ministero”.
“Si è cercato di mettere in contrapposizione la
delibera
della
Giunta provinciale e
quella approvata dal Consiglio
comunale – ha
aggiunto –, ma proprio
oggi Sindaco e Presidente Fugatti
hanno
confermato la
condivisione degli obiettivi perseguiti dai due enti circa le
osservazioni sul progetto di Rfi”. “Si
tratta di un’opera statale – ha
concluso
–
così come
statale è la valutazione di impatto ambientale che sarà espressa
dal Ministero. Nella
delibera
approvata dalla
Giunta venerdì
scorso sono riportate tutte le osservazioni
raccolte in modo trasversale nei vari dipartimenti. Osservazioni
che mettono in
luce che sono
necessari
degli
approfondimenti.
E questo la Giunta lo ripete oggi ad alta voce in
questa sede”.
Le
prime domande
dei
consiglieri e le risposte degli ingegneri di Rfi e Italferr.
Intanto
però due consiglieri hanno già sottoposto alcune domande ai tecnici
presenti alla seduta della Terza Commissione.
Katia
Rossato (FdI) ha chiesto se vi è l’intenzione di utilizzare
“tappetini” per attenuare le vibrazioni prodotte sia dai lavori
per la realizzazione dell’opera sia dal passaggio dei treni.
Alfredo
Corvaja, ingegnere di Italferr, ha risposto che le mitigazioni per il
transito dei treni sono previste nell’ultimo tratto della galleria
a nord per un’estensione di circa un km e mezzo. Oltre i 50 metri,
infatti, le vibrazioni non sono più rilevanti. Per i tratti
all’aperto non sono invece previste ulteriori mitigazioni delle
vibrazioni, perché il potenziale disturbo è limitato a 10 metri
dalla linea e questo non può causare disagi.
A
un’altra domanda posta da Rossato sugli eventuali problemi dovuti
all’inquinamento dei terreni a Trento nord, Rosanna Delmaschio di
Rfi ha risposto che l’auspicio è di non incontrare difficoltà.
Rossato
ha chiesto anche se i lavori di scavo per la ferrovia toccheranno il
Rio che scorre in profondità all’interno dell’abitato di
Mattarello. E ha aggiunto che lo stesso problema potrebbe riguardare
anche il Rio Stanghette a Scanuppia, visto che i lavori per la messa
in sicurezza del corso d’acqua non sono ancora terminati.
Mattia
Biondani di Italferr ha risposto che non vi saranno intersezioni con
il Rio a Mattarello perché scorre molto più in profondità degli
scavi dei lavori per la ferrovia. E che anche l’alveo del Rio
Scanuppia non è interessato da interferenze con lo scavo.
Infine
Lorenzo Ossanna (Patt) ha chiesto chiarimenti sulla ferrovia
Trento-Malè, per sapere se nella progettazione definitiva di Rfi, la
linea non fermerà più Trento ma a Lavis, oppure se si tratta di una
soluzione provvisoria e aperta a modifiche.
Massimo
Negriolli ha risposto che la tratta Trento Malè è stata oggetto di
una valutazione congiunta Provincia-Comune di Trento. Insieme si è
studiato un sistema che permetterà di mantenere il capolinea attuale
a Trento, tranne che per un anno, quello durante il quale avverranno
i lavori del bypass.
All’incontro
oltre ai consiglieri e all’assessore hanno partecipato anche
l’ingegner
Damiano
Beschin
di Rfi e
Alfredo
Corvaja di
Italferr.