Consiglio provinciale: l'assessore disponibile al confronto con le minoranze sugli emendamenti
Riforma del turismo, modifiche ancora possibili
Nella foto, incontri in val Venegia. In allegato, il disegno di legge 53
Turismo:
ancora
in
corso la discussione generale
sulla
proposta di legge della
Giunta che
riforma il sistema trentino.
Richiesto
dalle
minoranze un confronto per valutare la percorribilità di alcune
modifiche sostanziali alla proposta: l’assessore
ha accordato l’incontro alla ripresa dei lavori delle ore
15.00.
Le
minoranze chiedono di poter contribuire alla
modifica
della
proposta
In
apertura di lavori un consigliere di minoranza ha rivolto un appello
alla Giunta, auspicando la condivisione e l’ascolto della voce non
solo dei consiglieri, ma anche
di
altri
“credibili
soggetti interlocutori” per apportare un miglioramento alla
proposta di legge: la capacità programmatoria di costruzione del
prodotto richiede di andare oltre i territori e ricondurre questo
ragionamento alle agenzie rischia di essere riduttivo. Il turismo è
il volano della nostra economia, ha aggiunto un altro consigliere di
opposizione, dichiarando di condividere la volontà di modificare la
legge di settore. A suo avviso è stato giusto definire l’aspetto
privatistico delle Apt, così come è giusto aver dichiarato
“turistico” tutto il territorio trentino e aver messo il cliente
al centro. I dubbi, che si vorrebbe fossero chiariti, riguardano la
forza che
potranno avere
i privati dovendo mettere sul tavolo il 49% delle risorse nel 2021,
dopo una stagione estiva e una invernale che si prospettano in forte
calo. Inoltre, la tassa di soggiorno dovrebbe avere un’aliquota
unica, il
personale, altamente specializzato e qualificato dovrebbe essere
confermato dai cda e
anche i tempi dell’entrata in vigore della legge andrebbero
rivisti. Infine,
dovremmo prenderci l’impegno di un confronto ad un anno
dall’entrata in vigore della legge.
Sospensione
dei lavori e ripresa
Sono
stati quindi interrotti i lavori a seguito di una
richiesta di
confronto su questi ed altri aspetti della riforma.
Prima
dell’interruzione
è
intervenuto un consigliere di minoranza
a chiedere se corrisponda
al vero che il presidente abbia dato disposizione di ulteriori norme
di distanziamento tra gli organi di stampa e l’aula e
quali siano le motivazioni. Il
presidente
ha negato di aver impartito direttive diverse da quella
di restare fuori dalla buvette,
come
prevede il regolamento.
Al
rientro in Consiglio, la garante delle minoranze ha chiesto la
disponibilità dell’assessore firmatario della proposta ad un
confronto che dia seguito alle richieste arrivate singolarmente e
puntualmente dall’opposizione. L’assessore
ha ipotizzato un incontro per le ore
15.00. In
due distinti interventi le minoranze hanno chiesto la sospensione dei
lavori per dare corso immediato al confronto, prima della chiusura
della discussione generale, ma l’assessore ha ribadito la volontà
di fermarsi alle 13.00 per
dare
poi corso all’incontro alle 15.00.
Le
proposte emendative delle minoranze
Nel
frattempo è proseguita la discussione generale, con
interventi dai banchi dell’opposizione ad
illustrare gli aspetti di criticità che si vorrebbero correggere e a
ribadire la “parzialità” di questa riforma che per contro la
maggioranza definisce “storica”: questa legge, limitandosi a
riscrivere le regole d’ingaggio della promozione turistica, non
cambierà le coordinate del modello turistico, hanno
osservato.
Il
rinnovamento si dovrebbe giocare
sul
recupero del paesaggio, sulla valorizzazione delle competenze e delle
professionalità, sul
sostegno alle
energie del territorio. Nessuna
pregiudiziale contrarietà sulla definizione degli ambiti, ma le Apt
dovrebbero essere le depositarie dell’esperienzialità territoriale
che va valorizzata e rilanciata, tirando fuori le vocazioni dei
territori e favorendone la collaborazione sovra ambito per incrociare
il prodotto turistico con un network
internazionale. Le quattro
agenzie
invece, complicano la filiera introducendo un livello ibrido di
rappresentanza senza
omogeneità territoriale né di prodotto o di vocazione.
In tal senso gli emendamenti suggeriscono non di negare la buona
intuizione della proposta, ma di lavorare più su aree di omogeneità
di prodotto che territoriali. Prendiamoci
dunque il tempo, ha esortato il consigliere, di far decollare le 11
nuove Apt e sospendiamo la definizione delle Agenzie costruendo in un
secondo tempo l’eventuale
modello della collaborazione interambito. Chiediamo poi alla Giunta
di trovare modi affinché all’interno di ogni ambito si possa
baricentrare la dimensione privatistica delle Apt senza troppa
formalità. Infine un appello: la
scelta di reintrodurre il tema delle seconde case nel modello
ricettivo del Trentino non ci deve far fare passi indietro: ci sia
una premialità per i territori che si impegnano a difendere il
territorio. L’assessore
ha sempre garantito ascolto e condivisione, ha osservato un
consigliere di minoranza, che ha auspicato un supplemento di analisi
sulla collocazione della valle di Non all’interno della definizione
degli ambiti. Dalla
maggioranza una consigliera è intervenuta a mettere in evidenza
alcuni aspetti del modello turistico trentino, che rappresenta già
un’eccellenza, anche grazie alle bellezze paesaggistiche del
territorio ed al clima che permette la diversificazione stagionale.
La crisi può offrire delle opportunità per il rilancio del
comparto, anche
in
vista delle successive fasi d’incertezza: questa riforma è
necessaria e va proprio in questa direzione. Una
riforma che fissa l’attenzione sul cliente, sulle sue esigenze, sui
consumi, sulla sostenibilità, sulle tradizioni locali e sulla
mobilità. Da questo punto di vista è stato incrementato il numero
di corse dei treni veloci, oltre ad intensificare i collegamenti con
l’aeroporto Catullo da un lato e dall’altro
sono
state introdotte proposte come la guest
card.
Infine, la
consigliera ha evidenziato l’attenzione
riservata anche da questa legge ad una categoria “speciale”, i
diversamente abili, lanciando e proponendo all’assessore lo slogan
“accessibile è meglio”. Un
consigliere di opposizione ha posto il tema della misurazione dei
risultati perché nella legge sono assenti parametri. Accanto a
questo, ha aggiunto, si appesantisce la struttura del
modello turistico,
mentre si modifica Trentino Marketing. La tassa di soggiorno è un
balzello inutile che qui viene addirittura aumentato e
non era certo indispensabile farlo. Molta enfasi sulla facilità e
operatività delle Apt, mentre manca la trasparenza sulla
destinazione delle risorse. Infine, ha osservato,
è un peccato non far dialogare la
formazione
con la promozione turistica. Un
altro collega di opposizione ha ammesso che c’è stato uno sforzo
divulgativo della proposta agli operatori e al territorio. La
riforma, va dato atto, persegue apprezzabili obiettivi di
privatizzazione, che però potrebbero avere come conseguenza il
rischio di un impiego non corretto delle risorse. A livello
procedurale il consigliere ha enunciato alcuni limiti del processo
legislativo che hanno interessato la proposta: una metamorfosi
avvenuta all’ultimo momento con emendamenti su temi molto
rilevanti, la mancata abrogazione di una legge con lo steso nome che
disciplina lo stesso argomento.
Questo comunicato è stato redatto in modo conforme alla normativa sulla
comunicazione istituzionale in periodo prelelettorale, vigente a
partire dal 18 luglio.