Il disegno di legge proposto dall'assessore Roberto Failoni
Assegnato alla Seconda Commissione l'esame della riforma della promozione turistica
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E’ stato assegnato all’esame della Seconda Commissione,
presieduta da Luca Guglielmi, il disegno di legge 53 proposto dalla
Giunta con l’assessore Roberto Failoni, che introduce una nuova
disciplina della promozione territoriale e del marketing turistico in
Trentino. Il provvedimento, che ha l’obiettivo di rinnovare il
sistema della promozione turistica superando l’attuale
legge
provinciale
11 giugno 2002 (la numero 8 ,“Disciplina
della
promozione
turistica
in provincia
di Trento”) è formato da 25 articoli e da una tabella che individua
l’organizzazione territoriale delle aziende per il turismo e delle
agenzie territoriali d’area. Agenzie che costituiscono la principale novità introdotta dal ddl. Ma vediamo alcuni aspetti caratterizzanti del ddl.
Le agenzie
territoriali d’area dovranno ideare e costruire il “prodotto
turistico interambito”.
Le Agenzie territoriali d’area,
spiega la relazione al ddl, sono articolazioni
responsabili
dell’ideazione
e della
costruzione
del prodotto
turistico
interambito
nelle
rispettive
aree territoriali.
Le aree
sono
individuate
sulla base
dell’omogeneità
di prodotto
turistico
ad
esse correlate
e determinate
in
numero
massimo
di quattro.
Gli
ambiti
costitutivi
delle
aree
debbono
essere
fra
di loro
contigui.
Quanto alle Apt, il
ddl considera questi organismi dei soggetti privati ai quali quindi è
assegnato un finanziamento pubblico limitato, fissato
al
49 %
del totale
del
valore
della
produzione
del conto
economico.
Ciò implica che almeno
il
51 per
cento
delle
risorse
finanziarie
devono
provenire
da fonti
private,
utilizzabili
peraltro
per
attività
anche
di carattere
privatistico
e commerciale
tenendo
una apposita
contabilità
separata);
e che il
restante
49 per
cento
proveniente
dal
pubblico
servirà
a sostenere
esclusivamente
le attività
di interesse
generale
che
le
Apt sono
chiamate
a svolgere.
Le nuove Apt: attività
generali e le “altre attività”.
Le
attività
generali
di stampo
pubblicistico
si ripartiscono
in
due gruppi:
attività
primarie
e altre
attività.
Le prime
rappresentano
il cuore
delle
funzioni
di interesse
generale
e sono
quelle
orientate
al
turista
che
soggiorna
nel
territorio,
come
ad
esempio
le attività
di informazione
e promozione,
di sviluppo
di prodotti
turistici
locali
e di supporto
nella
costruzione
dell’esperienza.
Le seconde,
le “altre
attività”,
sono funzioni
ulteriori
che
riguardano
aspetti
meno
prioritari
ancorchè
di sistema
che
rivestono
comunque
interesse
generale.
Le attività
di interesse
generale
continueranno
ad
essere
finanziate
a valere
su risorse
pubbliche
attraverso
quota
parte
del
gettito
dell’imposta
di soggiorno
riscosso
nel
rispettivo
ambito
di competenza
e,
qualora
ne ricorrano
i presupposti,
da
una quota
integrativa
complementare
determinata
dalla
Provincia
sulla base
di specifiche
progettualità
o per
funzioni
perequative
ovvero
attraverso
altre
risorse
pubbliche.
Contabilità separata e un bilancio superiore a 5 milioni negli ultimi tre anni.
La
legge
proposta dall’assessore
introduce il
principio
per
cui
in un singolo
ambito
può essere
beneficiario
del
finanziamento
provinciale
un solo soggetto
che garantisca
alcuni
requisiti
fondamentali
e che
avrà
il titolo
per
fregiarsi
della
denominazione
di Azienda
per
il Turismo.
In
questo
quadro
gli
elementi
di novità
sono rappresentati
dall’obbligo
di tenuta
della
contabilità
separata
che
renda
conto
distintamente
delle
spese
per
le attività
di
interesse
generale
e delle
spese
per
le
attività
privatistiche
anche
di tipo
commerciale,
nonché
dalla
dimostrazione
di
avere
un bilancio
superiore
a 5 milioni
di
euro
come
somma
dei
risultati
degli
ultimi
tre
esercizi
finanziari:
ciò
al fine
di avere
degli
organi
dotati
della
necessaria
solidità
finanziaria
per
poter
realizzare
in
modo efficace
le attività
attribuitegli.
Rimangono
inoltre
nel
sistema
i tradizionali
requisiti
della
particolare
forma
di rappresentanza
delle
categorie
economiche
interessate
dal turismo
ed
il
principio
della
“porta
aperta”
per
cui ad
ogni operatore
dell’ambito
sarà
consentito
di entrare
nell’Apt.
Dimensione minima
per le Apt: 1 milione di presenze turistiche annue.
Per
quel
che
riguarda
la
definizione
degli
ambiti
in
cui
opera
ciascuna
Apt,
la
legge
prevede
la definizione
di
una dimensione
ottimale
minima
pari ad
almeno
1 milione
di
presenze
turistiche
annue,
e ciò
per
avere
un livello
sufficiente
di finanziamento
proveniente
dall’imposta
di
soggiorno,
tale
da garantire
non solo
la copertura
dei
costi
di
gestione
ma la
possibilità
di
realizzare
efficacemente
le
principali
attività,
anche
tenuto
conto
del
fatto
che
al
finanziamento
pubblico
si affiancherà
nel
nuovo modello
la raccolta
privata.
Gli
ambiti
sono individuati
nel
numero
massimo
di 10 e
sono armonizzati
e ridisegnati
sulla
base
del
prodotto
turistico
e suddivisi
sulla
base
dei Comuni
catastali
per
una maggior
fedeltà
alla
logica
del
prodotto
turistico.
Le 4 aree e i 10
ambiti.
Le aree individuate
e affidati alle agenzie territoriali, che comprendono gli ambiti
turistici affidati invece alle Apt, sono 4:
1. Dolomiti (che
comprende gli ambiti Val di Fassa Val di Fiemme e Val di Cembra, San
Martino di Castrozza Primiero e Vanoi)
2. Dolomiti Brenta
(che comprende gli ambiti Val di Sole Val di Non, Madonna di
Campiglio Pinzolo Val Rendena Giudicarie Centrali e Valle del Chiese,
Altopiano della Paganella e Piana della Rotaliana)
3. Garda Trentino
(che comprende gli ambiti Garda Trentino Giudicarie Esteriori-Terme
di Comano e Valle di Ledro)
4. Città Laghi
Altipiani (che comprende gli ambiti Trento Monte Bondone Valle dei
Laghi Altopiano di Pinè e Valle dei Mocheni, Altipiani Cimbri e
Vigolana, Valsugana Tesino).
Resta da definire,
nella tabella A, l’ambito Rovereto Vallagarina.
La Trentino Marketing sarà autonoma e avrà un proprio cda.
La società Trentino Marketing –
precisa la relazione illustrativa del ddl – società
di capitali
in-house
della
Provincia,
autonoma
dalla società Trentino
Sviluppo,
avrà un proprio
cda e
dovrà promuovere
e comunicare
il
Trentino
sui mercati.
Per questo sarà chiamata
a proporre il
territorio
anche
attraverso
eventi
a elevata
rilevanza
turistica
ideati,
programmati
e gestiti
direttamente
o assegnati
sulla
base
della
programmazione
della
Giunta
provinciale.
Trentino
Marketing
si occuperà anche
dell’osservatorio
e del
monitoraggio
dei
fenomeni
turistici
e della gestione
dei
sistemi
di comunicazione
e di
piattaforme
digitali
funzionali
al
marketing
turistico
dell’intero
territorio
provinciale.
Il ddl affida infine a TM
il compito di indirizzare,
decidere e coordinare gli
investimenti
strutturali
funzionali
allo
sviluppo
di
nuovi prodotti
turistici,
sulla
base
delle
scelte
di sviluppo
che
emergono
all’interno
delle
Aree
territoriali.
Indirizzi che
contribuiranno
a definire
le
politiche
di
investimento
disposte
dalla
Provincia,
anche
a mezzo
delle
proprie
società
di sistema.
Infine,
c’è
una forte
spinta
nel
valorizzare
il
territorio
nel
suo insieme
e nel
favorire
alleanze
strategiche
e operative
tra
i diversi
settori,
anche
non economici.