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12/05/2020 - Le leggi

Assegnato alla Seconda Commissione l'esame della riforma della promozione turistica

Il disegno di legge proposto dall'assessore Roberto Failoni

Assegnato alla Seconda Commissione l'esame della riforma della promozione turistica

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Assegnato alla Seconda Commissione l'esame della riforma della promozione turistica

E’ stato assegnato all’esame della Seconda Commissione, presieduta da Luca Guglielmi, il disegno di legge 53 proposto dalla Giunta con l’assessore Roberto Failoni, che introduce una nuova disciplina della promozione territoriale e del marketing turistico in Trentino. Il provvedimento, che ha l’obiettivo di rinnovare il sistema della promozione turistica superando l’attuale legge provinciale 11 giugno 2002 (la numero  8 ,“Disciplina della promozione turistica in provincia di Trento”) è formato da 25 articoli e da una tabella che individua l’organizzazione territoriale delle aziende per il turismo e delle agenzie territoriali d’area. Agenzie che costituiscono la principale novità introdotta dal ddl. Ma vediamo alcuni aspetti caratterizzanti del ddl.


Le agenzie territoriali d’area dovranno ideare e costruire il “prodotto turistico interambito”.

Le Agenzie territoriali d’area, spiega la relazione al ddl, sono articolazioni responsabili dell’ideazione e della costruzione del prodotto turistico interambito nelle rispettive aree territoriali. Le aree sono individuate sulla base dell’omogeneità di prodotto turistico ad esse correlate e determinate in numero massimo di quattro. Gli ambiti costitutivi delle aree debbono essere fra di loro contigui.

Quanto alle Apt, il ddl considera questi organismi dei soggetti privati ai quali quindi è assegnato un finanziamento pubblico limitato, fissato al 49 % del totale del valore della produzione del conto economico. Ciò implica che almeno il 51 per cento delle risorse finanziarie devono provenire da fonti private, utilizzabili peraltro per attività anche di carattere privatistico e commerciale tenendo una apposita contabilità separata); e che il restante 49 per cento proveniente dal pubblico servirà a sostenere esclusivamente le attività di interesse generale che le Apt sono chiamate a svolgere.


Le nuove Apt: attività generali e le “altre attività”.

Le attività generali di stampo pubblicistico si ripartiscono in due gruppi: attività primarie e altre attività. Le prime rappresentano il cuore delle funzioni di interesse generale e sono quelle orientate al turista che soggiorna nel territorio, come ad esempio le attività di informazione e promozione, di sviluppo di prodotti turistici locali e di supporto nella costruzione dell’esperienza. Le seconde, le “altre attività”, sono funzioni ulteriori che riguardano aspetti meno prioritari ancorchè di sistema che rivestono comunque interesse generale. Le attività di interesse generale continueranno ad essere finanziate a valere su risorse pubbliche attraverso quota parte del gettito dell’imposta di soggiorno riscosso nel rispettivo ambito di competenza e, qualora ne ricorrano i presupposti, da una quota integrativa complementare determinata dalla Provincia sulla base di specifiche progettualità o per funzioni perequative ovvero attraverso altre risorse pubbliche.


Contabilità separata e un bilancio superiore a 5 milioni negli ultimi tre anni. 

La legge proposta dall’assessore introduce il principio per cui in un singolo ambito può essere beneficiario del finanziamento provinciale un solo soggetto che garantisca alcuni requisiti fondamentali e che avrà il titolo per fregiarsi della denominazione di Azienda per il Turismo. In questo quadro gli elementi di novità sono rappresentati dall’obbligo di tenuta della contabilità separata che renda conto distintamente delle spese per le attività di interesse generale e delle spese per le attività privatistiche anche di tipo commerciale, nonché dalla dimostrazione di avere un bilancio superiore a 5 milioni di euro come somma dei risultati degli ultimi tre esercizi finanziari: ciò al fine di avere degli organi dotati della necessaria solidità finanziaria per poter realizzare in modo efficace le attività attribuitegli. Rimangono inoltre nel sistema i tradizionali requisiti della particolare forma di rappresentanza delle categorie economiche interessate dal turismo ed il principio della “porta aperta” per cui ad ogni operatore dell’ambito sarà consentito di entrare nell’Apt.


Dimensione minima per le Apt: 1 milione di presenze turistiche annue.

Per quel che riguarda la definizione degli ambiti in cui opera ciascuna Apt, la legge prevede la definizione di una dimensione ottimale minima pari ad almeno 1 milione di presenze turistiche annue, e ciò per avere un livello sufficiente di finanziamento proveniente dall’imposta di soggiorno, tale da garantire non solo la copertura dei costi di gestione ma la possibilità di realizzare efficacemente le principali attività, anche tenuto conto del fatto che al finanziamento pubblico si affiancherà nel nuovo modello la raccolta privata. Gli ambiti sono individuati nel numero massimo di 10 e sono armonizzati e ridisegnati sulla base del prodotto turistico e suddivisi sulla base dei Comuni catastali per una maggior fedeltà alla logica del prodotto turistico.


Le 4 aree e i 10 ambiti.

Le aree individuate e affidati alle agenzie territoriali, che comprendono gli ambiti turistici affidati invece alle Apt, sono 4:

1. Dolomiti (che comprende gli ambiti Val di Fassa Val di Fiemme e Val di Cembra, San Martino di Castrozza Primiero e Vanoi)

2. Dolomiti Brenta (che comprende gli ambiti Val di Sole Val di Non, Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena Giudicarie Centrali e Valle del Chiese, Altopiano della Paganella e Piana della Rotaliana)

3. Garda Trentino (che comprende gli ambiti Garda Trentino Giudicarie Esteriori-Terme di Comano e Valle di Ledro)

4. Città Laghi Altipiani (che comprende gli ambiti Trento Monte Bondone Valle dei Laghi Altopiano di Pinè e Valle dei Mocheni, Altipiani Cimbri e Vigolana, Valsugana Tesino).

Resta da definire, nella tabella A, l’ambito Rovereto Vallagarina.


La Trentino Marketing sarà autonoma e avrà un proprio cda.

La società Trentino Marketing – precisa la relazione illustrativa del ddl – società di capitali in-house della Provincia, autonoma dalla società Trentino Sviluppo, avrà un proprio cda e dovrà promuovere e comunicare il Trentino sui mercati. Per questo sarà chiamata a proporre il territorio anche attraverso eventi a elevata rilevanza turistica ideati, programmati e gestiti direttamente o assegnati sulla base della programmazione della Giunta provinciale. Trentino Marketing si occuperà anche dell’osservatorio e del monitoraggio dei fenomeni turistici e della gestione dei sistemi di comunicazione e di piattaforme digitali funzionali al marketing turistico dell’intero territorio provinciale. Il ddl affida infine a TM il compito di indirizzare, decidere e coordinare gli investimenti strutturali funzionali allo sviluppo di nuovi prodotti turistici, sulla base delle scelte di sviluppo che emergono all’interno delle Aree territoriali. Indirizzi che contribuiranno a definire le politiche di investimento disposte dalla Provincia, anche a mezzo delle proprie società di sistema. Infine, c’è una forte spinta nel valorizzare il territorio nel suo insieme e nel favorire alleanze strategiche e operative tra i diversi settori, anche non economici. 


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