Stamane la conferenza dei capigruppo riunita dal presidente Kaswalder
Consiglio provinciale: seduta straordinaria online il 20 maggio sul tema della sanità
Tempi più lunghi per gli interventi in videoconferenza
La
seduta straordinaria del Consiglio provinciale, chiesta dalle
minoranze per affrontare i risvolti sanitari dell’emergenza in
atto, si svolgerà mercoledì 20 maggio, in videoconferenza. L’ha
concordato stamane la Conferenza dei capigruppo, riunita in modalità
telematica dal presidente Walter Kaswalder.
La
seduta si aprirà con una convocazione di tipo ordinario, allo scopo
di esaminare e approvare il rendiconto consuntivo 2019 dell’ente
consiliare, che registra – ha sottolineato Kaswalder - un ulteriore
risparmio di 1 milione di euro, devoluto dall’Ufficio di Presidenza
al fondo Pat per i buoni spesa a favore delle famiglie in difficoltà
economica per la crisi.
A
seguire, si celebrerà la seduta straordinaria, a partire dalla
relazione dell’assessora alla salute Stefania Segnana (15’). Ogni
gruppo potrà intervenire con un solo consigliere per massimo 30’,
poi con un altro intervento in dichiarazione di voto sulle eventuali
proposte di risoluzione.
La
scelta di riunirsi on line.
Il
presidente Kaswalder ha optato per questa soluzione, condivisa dai
capigruppo di maggioranza (Giorgio Leonardi, Luca Guglielmi, Vanessa
Masè, Claudio Cia, Mara Dalzocchio, Mario Tonina) e osteggiata
invece da 3 di minoranza, con Paolo Ghezzi in posizione di
astensione. Kaswalder ha detto che c’è così l’occasione di
provare davvero la funzionalità del software predisposto nelle
scorse settimane proprio allo scopo di riunire l’aula in momenti
emergenziali. E l’emergenza dichiarata dal Governo – ha ricordato
- perdura fino a luglio.
Del
tutto contrario alla modalità telematica s’è detto subito Pietro
De Godenz e dopo di lui Filippo Degasperi ha argomentato che la
maggioranza mostra debolezza, negando la seduta fisica e quindi
maggiore visibilità pubblica per il confronto su un tema strategico
come la sanità. Contrari alla videoconferenza Ugo Rossi, Paola
Demagri e Alex Marini, contrario anche Giorgio Tonini, che ha inoltre
protestato per l’ipotesi di una seduta non solo on line, ma anche
celebrata con i risicati tempi di discussione previsti dal
regolamento per le comunicazioni della Giunta in aula. Il duro
intervento di Tonini ha condotto alla concessione di una tempistica
più larga, la stessa già adottata il 9 maggio per la seduta
straordinaria sul tema scuola.
La
maratona notturna del 10 maggio.
Ghezzi
ha detto che dopo tante ore continuate di lavori, il 10 maggio
l‘attenzione dei consiglieri è scemata e ci sono stati consiglieri
che - per scelta propria – hanno calato le mascherine e avvicinato
altri colleghi. Per questo il consigliere propone l’esecuzione di
tamponi per chi c’era, uno screening che auspica anche Marini.
Il
presidente ha risposto che entro domani ne verificherà la
fattibilità tecnica.
Kaswalder
ha anche ricordato che l’aula consiliare è adeguata al necessario
distanziamento e aderente alle regole sanitarie.
Dalzocchio
ha imputato la durata eccezionale della seduta di sabato e domenica
alla scelta, imposta dalle minoranze, di non contingentare i tempi di
discussione. Kaswalder ha ricordato che c’era un gentlemen
agreement per la chiusura in tempi ragionevoli. Tonini ha opinato
invece che “andare oltre la mezzanotte non è stato prudente”.
“Si è diffidato delle minoranze – ha detto il capogruppo pd –
che poi hanno approvato la legge Fugatti, dimostrando invece piena
compartecipazione all’emergenza”.