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21/01/2020 - Dai Consiglieri e dai gruppi

Il Lago Santo va riqualificato, ma non per attrarre più visitatori

La risposta dell’assessore Tonina a un’interrogazione della consigliera Lucia Coppola

Il Lago Santo va riqualificato, ma non per attrarre più visitatori

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Il Lago Santo va riqualificato, ma non per attrarre più visitatori

La riqualificazione del Lago Santo progettata dal Comune di Cembra Lisignago avverrà “senza perdere di vista l’obiettivo di proteggere l’ecosistema favorendo un uso sostenibile dell’area”. Parola di Mario Tonina, assessore all’ambiente, che risponde così a un’interrogazione depositata nel settembre scorso da Lucia Coppola, di Futura, per rendersi interprete delle preoccupazioni dei promotori di una petizione popolare ostile al progetto di valorizzazione del Lago Santo presentato dal Comune di Cembra Lisignago. Sette gli interventi contestati da Coppola e dai sostenitori della petizione, già discussi dalla Terza Commissione del Consiglio e che Tonina difende “sposando” le controdeduzioni dell’amministrazione locale. Ecco come.


1. Al progetto di Cembra Lisignago – denunciano Coppola e i firmatari della perizione– manca un’approfondita analisi del territorio, dei flussi attuali e attesi, delle capacità di carico e stress dell’ecosistema, utile alla progettazione sostenibile degli interventi? Il fatto è - rispondono il Comune e Tonina - che la riqualificazione del Lago non è stata pensata per aumentare il flusso di visitatori, ma per sistemare delle criticità inconfutabili, agevolare la balneazione in certe aree del lago e preservare altre per un uso più naturalistico.


2. Manca nel progetto un riferimento all’area da anni degradata che si affaccia sul lago nella zona sud? Si tratta di una proprietà privata – risponde il Comune – prima albergo e poi stalla, realmente degradata ma che è ora il nuovo proprietario vuole ripristinare.


3. Manca un piano di mobilità sostenibile? Il Comune ha aderito alla Rete di Riserve Valle di Cembra Avisio e promuoverà l’utilizzo di mezzi alternativi e la percorrenza dei sentieri recentemente oggetto di manutenzione.


4. Che dire però della prevista realizzazione di pontili sul Lago Santo che occuperebbero 303 mq, sostenuti da pilastri in cemento armato installati nell’acqua con battipalo da cui rischia di fuoriuscire miscela cementizia? Intanto - replicano Tonina e il Comune - la dimensione dei pontili è stata ridotta rispetto al progetto preliminare. E poi che con la soluzione tecnica individuata è garantito il migliore compromesso tra durata e riduzione dell’impatto ambientale ed è esclusa la fuoriuscita di materiale cementizio. Inoltre, nell’area riservata alla balneazione si installerà una piattaforma con assi di larice per la fruizione del Lago nel rispetto del suo equilibrio naturale e preservando la fascia ecotonale dall’eccessivo calpestio.


5. Ma come si conciliano con la tutela dell’ambiente gli altri interventi edilizi previsti dal progetto come gli scivoli, le reti, l’illuminazione notturna e il taglio del filare di abeti rossi a nord del Lago? Il progetto definitivo – informa il Comune – non prevede né scivoli, né reti, né la passerella sul lato sud nè e l’illuminazione notturna. Inoltre è stata ridotta la dimensione dell’allaccio alla corrente sulla sponda sud del lago e il filare di abeti rossi sarà sostituito con latifoglie autoctone.


6. Ancora, sulla sistemazione della spiaggia con riporto di terreno prevista dal progetto e invisa ai suoi detrattori, l’amministrazione precisa che è stata prescritta dal Servizio Bacini Montani per fronteggiare in alcuni tratti i perduranti problemi di ristagno idrico.


7. Infine, circa il rinvenimento di reperti preistorici il Comune evidenzia che nel Lago Santo non ve n’è traccia, e che comunque la scelta di non procedere a scavi ma solo a riporto di terreno appare la più idonea a preservare eventuali reperti presenti in loco.

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