Dalla I Commissione. Gottardi chiede il rinvio del ddl Rossi che abolisce l’elezione diretta del governatore
Via al ddl Masè per dare la possibilità al garante dei minori di ascoltare i bambini e gli adolescenti
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In Prima commissione,
questa mattina, è stato aperto l’iter del ddl di Vanessa Masè (La
Civica) che, con una modifica della legge sul difensore civico,
introduce la possibilità per il garante dei minori di ascoltare
direttamente dalla voce dei bambini, degli adolescenti e degli
adulti, esigenze, istanze e proposte e di organizzare incontri di
confronto, formazione e aggiornamento a tutela dei minori. Sempre in
Prima commissione è stato rinviato, su richiesta dell’assessore
Gottardi (richiesta espressa dalla presidente della Prima, Vanessa
Masè, perché l’assessore, per un impegno imprevisto, non ha
potuto partecipare alla seduta), il ddl Rossi che ha come obiettivi
l’abolizione dell’elezione diretta del presidente della Giunta,
il ritorno al proporzionale senza premio di maggioranza, l’
introduzione della sfiducia costruttiva e il ritorno alle tre
preferenze di cui una di genere. Punto quest’ultimo, come ha
affermato in commissione Savoi (Lega), sul quale è possibile
un’apertura della maggioranza.
Masè: La possibilità di
ascoltare i minori è stata chiesta dal difensore civico.
La consigliera de La Civica ha
detto che lo spunto per il suo ddl le è stato offerto, nel marzo
dello scorso anno, dalla relazione del difensore civico la quale
aveva sottolineato l’importanza di poter ascoltare, naturalmente
con tutti gli accorgimenti e in un ambiente protetto, i minori.
Aspetto che, come risulta a Vanessa Masè dall’analisi del
dibattito consiliare sulla modifica della legge sul difensore civico
del 2017 che istituì la figura del garante, sarebbe rimasto fuori
per una semplice svista e non per una scelta politica. La ratio
del ddl, insomma, è di colmare un vuoto. Una ragione che ha
convinto anche Ugo Rossi (Patt) che ha comunque sottolineato la
delicatezza dell’argomento, mentre Paolo Ghezzi (Futura) ha
espresso la sua contrarietà alla proposta perché si tratta di una
questione che richiede grande cautela, il coinvolgimento del nuovo
garante dei minori e che arriva a pochi mesi dall’istituzione della
commissione d’indagine sull’affido dei minori.
Rossi: nonostante i rinvii
da parte della Giunta, rimane la disponibilità al dialogo sul ddl
elettorale.
Per
ciò che riguarda il ddl Rossi sulla riforma elettorale si è
arrivati ad un nuovo rinvio perché l’assessore Gottardi non ha
potuto essere presente in Prima commissione per un impegno
imprevisto. Il capogruppo del Patt, al di là dell’assenza di oggi,
ha però lamentato il fatto che nessuno della Giunta si sia fatto
sentire, nemmeno con una telefonata, per chiedere un altro rinvio del
ddl che rimane all’ordine del giorno delle sedute di febbraio. Per
questo Rossi ha voluto sapere ufficialmente dalla presidente Masè se
Gottardi sia ancora disposto a trattare su alcuni aspetti del ddl, se
stia ancora lavorando ad una proposta e se quindi abbia chiesto un
rinvio della discussione in commissione. Vanessa Masè ha riferito
che l’assessore ha confermato la propria disponibilità al dialogo
chiedendo il rinvio anche se, ha ricordato la presidente, i tempi
tecnici per arrivare in aula a febbraio sono ormai stretti. Almeno
che, come ha ipotizzato Ugo Rossi, non si arrivi ad una convocazione
straordinaria del Consiglio per discutere il ddl.