La vernice della mostra promossa dalla Presidenza del Consiglio provinciale
L'equilibrio spezzato, 17 artisti ci parlano del bosco e di Vaia
In allegato, il catalogo dell'esposizione e la locandina dell'evento
“Una
mostra d’arte collettiva,
per
ricordare - un anno dopo - il terribile evento della tempesta Vaia.
Ringraziamo
Dio, perché ci furono sì due vittime, ma il bilancio sarebbe potuto
essere molto più tragico. Il nostro vuole essere un messaggio
di ringraziamento
al volontariato – per quel che ha fatto dopo il dramma – e ancora
di fiducia
e di speranza, un
messaggio che
abbiamo affidato
alla creatività del gruppo La Cerchia”.
Così
il presidente Walter
Kaswalder ha
spiegato, poco
fa, “Il
Bosco: un equilibrio spezzato”,
l’evento
espositivo
che
per un mese animerà le sale al pianterreno di palazzo Trentini, sede
del Consiglio provinciale.
Gli
artisti della
Cerchia sono
Luisa Bifulco, Carla Caldonazzi, Paolo Dalponte, Bruno Degasperi,
Domenico Ferrari, Adriano Fracalossi, Annalisa Lenzi, Silvio Magnini,
Gianni Mascotti, Pierluigi Negriolli, Roberto Piazza, Stefania
Simeoni, Giorgio Tomasi, Ilario Tomasi, Elisa Zeni. A
tutti loro si aggiungono
la
sudamericana
Eva Laura Moraga e il
trentino Roberto
Segati. I
17
pittori
hanno fatto ricorso alle più varie tecniche:
acrilico su carta, olio su tela, matita, pastelli, acquerello,
incisione, scultura lignea e installazione, tecniche miste.
Le
opere interpretano il tema del bosco:
la sua bellezza naturale, ma anche gli eventi atmosferici che
periodicamente si manifestano, talvolta con drammaticità. Del tutto
non casuale, come detto,
è il riferimento a quanto avvenuto nell’ottobre dello scorso anno
in ampi settori delle nostre montagne.
Va
detto che per stimolare l’attenzione
del pubblico sulla delicatezza dell’ambiente, sulla
precarietà del suo equilibrio e sulla
necessità di adottare comportamenti e strategie di rispetto
ambientale e climatico, nel percorso della mostra la sezione delle
opere pittoriche è stata
anticipata - nell'atrio di palazzo Trentini – anche
da un’esposizione fotografica, con
immagini di
Giorgio Salomon tese a documentare i
danni provocati dalla tempesta 2018 in varie zone del Trentino
(Altopiano di Pinè – Bedolpian, Lavazè, Val Cadino – Manghen,
Val dei Mocheni, Valdi Fassa – Medil, Val San Nicolò, Vetriolo,
Vigolana).
Alla
vernice di
oggi pomeriggio – presenti
anche il Commissario del Governo Lombardo, il Comandante provinciale
dei carabinieri col. Salotti e l’assessore regionale Cia - ha
parlato
Adriano
Fracalossi,
presidente dell’associazione che si è messa in moto e ha creato
appositamente la
serie di dipinti.
Ogni artista – ha
spiegato – si presenta con almeno due opere,
spesso la scelta è stata quella di raffigurare dapprima la bellezza
della natura, poi lo sgomento di fronte alla devastazione e alla
perdita.
Fracalossi
ha personalmente curato l’allestimento e il catalogo, assieme alla
docente di storia dell’arte Elisabetta
Doniselli,
che
all’inaugurazione ha parlato di Vaia come di un profondo “memento
sulla potenza della natura”. Il 21 novembre – ha poi ricordato –
è la Giornata dell’albero, antica tradizione che portava gli
scolari a mettere a dimora nuove piante, a familiarizzare con
l’importanza vitale della vegetazione che ci circonda. Un rapporto
di intimità, che la fragilità della nostra natura ci ricorda di
coltivare ancora per le prossime generazioni.
Il
poemetto che Massimo
Parolini ha
composto e letto oggi pomeriggio alla vernice – un’interpretazione
elegiaca dell’evento atmosferico di un anno fa – ha contribuito a
indirizzare gli animi verso queste riflessioni perfino
filosofiche.
La
mostra “Il bosco. Un equilibrio spezzato” rimane aperta fino a
mercoledì 20 dicembre 2019 a palazzo Trentini, in via Manci a
Trento. Orari: da
lunedì a venerdì 8.30-17.30, sabato dalle 8.30-12.00. Domenica
chiuso.