Il presidente Kaswalder all'apertura del Dreier Landtag di Merano. Fugatti: Euregio, esempio per l'Europa
Lavoriamo per il bene comune delle genti delle Alpi
Una
sala splendida, prestigiosa e luminosa, il Kursaal di Merano. Le note
dei ragazzi del liceo artistico Walther Von der Vogelweide.
Così
il Consiglio provinciale di Bolzano ha accolto i colleghi di Trento e
di Innsbruck, che per tutta la giornata di oggi celebrano l’assemblea
congiunta battezzata come Dreier Landtag. Si torna nel luogo dove
questa esperienza di collaborazione transfrontaliera cominciò, nel
1991, e a ricordarlo è stato il padrone di casa, il presidente del
Landtag di Bolzano, Josef Noggler. In sala anche Rosa
Franzelin Werth e Pierluigi Angeli, che quel giorno di 28
anni fa sedevano sul tavolo presidenziale e furono primattori.
“Schengen
era ancora di là da venire – ha detto Noggler – e il Dreier
Landtag nacque circondato da un certo scetticismo. Invece si è fatta
strada e la società – dal basso – ha sviluppato nel tempo forme
collaborative sempre più convincenti. Questa nostra istituzione ha
accompagnato un processo e l’ha fatto concretamente, se è vero che
solo il 7% delle mozioni approvate non ha avuto piena attuazione.
L’assemblea congiunta non è un fatto decorativo, una foglia di
fico, è invece un modello invidiato in Europa. Il modo con cui
abbiamo affrontato la criticità dei controlli di frontiera al
Brennero va ricordato, è un’altra prova della nostra coesione”.
Anche
Sonja Ledl Rossmann, presidente del Landtag Tirol austriaco,
ha speso parole di fede nel parlamentarismo e fiducia nella
importanza dei temi da affrontare oggi, anche attraverso alcune
mozioni cofirmate dai tre territori.
Il
presidente trentino, Walter Kaswalder, ha parlato di
“sacralità del nostro compito istituzionale” ed evocato “il
richiamo della nostra terra di montagna, che ci invita al passo del
montanaro”. Da buon autonomista, Kaswalder ha omaggiato “il
superiore ideale della prosperità della terra tirolese, del bene
comune delle genti delle Alpi, in nome di quella identità alpina che
ci accomuna e affratella”. Anche il presidente trentino è convinto
che i tre territori stanno avanzando nella “realizzazione di una
Euroregione Tirolo sempre più compiuta, sempre più completa, sempre
più concreta”. Kaswalder ha ricordato di essere stato ieri al
passo Tubre per inaugurare la segnaletica ai confini dell’Euregio,
“che vuole essere un grande auspicio per il futuro”. E ha
esortato tutti i consiglieri a lavorare oggi senza pensare
all’appartenenza politica ma guardando solo al bene delle genti
trentine e tirolesi. Il
Land austriaco del Voarlrberg quest’anno non partecipa ai lavori da
osservatore, come avviene normalmente, per via delle elezioni
regionali celebrate domenica scorsa e che stanno impegnando nelle
fitte trattative per la composizione del governo locale. Ha mandato
un videomessaggio di saluto il presidente del Landtag, Harald
Sonderegger.
Accorato
infine il saluto alla sala da parte di Denni Dorigo,
rappresentante dei Comuni di Livinallongo, Colle Santa Lucia e
Cortina d’Ampezzo, un tempo parte come l’Euregio dell’Impero
asburgico. Dorigo – che dirige il locale istituto culturale ladino
- ha detto che il corale sì espresso al referendum costituzionale
per il passaggio alla Provincia di Bolzano è un precedente che non
ha purtroppo avuto seguito. La cultura e la lingua ladina sono in
pericolo, rischiano di essere letteralmente asfaltate e cancellate.
L’Euregio rappresenta una preziosa àncora di salvezza, nella
speranza di poter raggiungere il traguardo dell’autonomia speciale.
Prima
dell’avvio dell’esame delle mozioni – cuore della giornata –
sono intervenuti anche i tre “governatori” dei tre territori
alleati. Arno Kompatscher ha detto che la scelta del
compromesso per superare i traumi storici ha pagato e ha fatto
prosperare le nostre regioni. Oggi la carne al fuoco dell’Euregio è
molta, anche nel prossimo biennio ci sarà da operare su temi come
traffico, sicurezza delle strade, immigrati, frontiera del Brennero,
mobilità sostenibile. Una mappa dell’Euregio verrà presto
distribuita nelle scuole, una nuova sede sarà aperta in uno
splendido palazzo del centro storico di Bolzano. Kompatscher ha
riferito delle decisioni prese nell’utlima seduta del Gect, che è
l’organo esecutivo dell’alleanza a tre.
Ha
parlato poi Guenther Platter, il presidente di Innsbruck che
ha appena assunto la presidenza del Gect. Ha definito l’euroregione
una conquista e un segnale per l’Europa, una tappa di riparazione
del torto storico commesso nel 1918 con la separazione del Tirolo.
Mentre a Kufstein i controlli di frontiera sono quotidiani, al
Brennero l’intesa euroregionale ha reso fluido il traffico: un
grande successo. I temi su cui lavorare nel prossimo biennio sono
molto concreti, a cominciare dal traffico di transito: ci sono troppi
veicoli che passano al Brennero rispetto ai flussi dai valichi
francesi e svizzeri. Ci occuperemo molto di mobilità, di fibra
ottica, di elettrificazione delle linee ferroviarie.
Da
ultimo il presidente della Giunta provinciale di Trento, Maurizio
Fugatti. Anch’egli ha parlato dell’Euregio come di un modello
per l’Europa, tanto più significativo mentre si susseguono i
focolai di crisi internazionali. Ha chiesto e promesso concretezza,
mettendo il tema della collaborazione tra sistemi sanitari al centro
dell’attenzione.