I lavori del Consiglio provinciale questa mattina in aula
Le prime question time della sedicesima legislatura
In allegato, il ricordo dedicato a Borga dal presidente Kaswalder e l'ordine del giorno della seduta
Dopo il ricordo dedicato dal presidente Kaswalder a tre consiglieri provinciali recentemente scomparsi - Teresa Sassudelli, Erminio Enzo Boso e Rodolfo Borga (in allegato il necrologio per quest'ultimo) - le prime interrogazioni a risposta immediata della sedicesima legislatura
hanno aperto stamane in aula i lavori dell'assemblea legislativa . Ecco una sintesi
di domande e risposte.
Lorenzo
Ossanna (Patt)
Circonvallazione
di Cles
sono
previsti tagli?
Il
consigliere del Patt chiede al Presidente della Giunta se i tagli
previsti dalla variazione di bilancio incideranno sulla realizzazione
della circonvallazione di Cles, opera che la valle di Non attende da
20 anni.
La
risposta. Il presidente Fugatti
ha risposto affermando che la variazione di bilancio non interessa la
variante di Cles che invece
rimane una delle priorità
per le infrastrutture fondamentali per la viabilità. Apac, ha
aggiunto, sta verificando gli aspetti amministrativi sulla
Associazione temporanea di impresa che realizzarà
l’opera; dopo le verifiche tecniche a marzo - aprile ci sarà la
firma del contratto per l’appalto. Si può prevedere, ha concluso
Fugatti, la consegna dei lavori nella primavera del 2020.
La
replica. Ossanna ha ringraziato
per la risposta rassicurante e ha sottolineato il ruolo delle
amministrazioni locali col le quali la Giunta dovrà confrontarsi.
Luca
Guglielmi (Fassa)
Profughi,
le associazioni
a
quali gare hanno partecipato?
Il consigliere di Fassa chiede
di conoscere a quali gare abbiano partecipato e per quali siano
risultate assegnatarie le associazioni Atas, Cnca, Arcobaleno, Centro
Astalli, Forchetta e Rastrello, Kaleidoscopio, Samuele, Punto
d'Approdo che operano nell'assistenza dei richiedenti asilo e nei
servizi di welfare. Guglielmi chiede inoltre se gli uffici Pat
abbiamo chiesto o intendano chiedere a queste associazioni la
presentazione dei bilanci.
La
risposta. Fugatti ha detto
al consigliere che preferirebbe inviare la
risposta in forma cartacea. Il consigliere Rossi sull’ordine dei
lavori è intervenuto ricordando che l’interrogazione a risposta
immediata va data
in forma verbale in aula e comunque i dati devono
essere diffusi a tutti i
consiglieri. Una posizione ribadita da Lucia Coppola (Futura).
Fugatti ha replicato affermando che i dati contenuti della risposta
verranno recapitati a
tutti i componenti dell’aula.
La
replica. Guglielmi, accettando
la proposta del Presidente della Giunta, ha detto che la risposta
dev’essere diffusa il più possibile, anche perché esponenti delle
coop hanno pubblicamene messo
sullo stesso piano i
contributi alle loro
associazioni con quelli
assegnati ai
Vigili
del fuoco volontari.
Pietro
De Godenz (UpT)
Vigili
del Fuoco, la copertura
assicurativa
sarà totale?
Il consigliere dell'UpT chiede
di sapere se verrà garantita la copertura assicurativa totale senza
franchigia sia ai corpi volontari che permanenti dei Vigili del
Fuoco, fiore all'occhiello della nostra Protezione civile.
La
risposta. Fugatti ha risposto
che la Giunta è intervenuta con una norma nella variazione di
bilancio, l’articolo 2 del ddl, con la quale si risponde alle
legittime preoccupazioni dei volontari. Una
norma che integra la
normativa vigente e che porta al massimo livello di copertura
l’assicurazione
ai Vvff volontari. A Cassa antincendi verranno versati contribui per
arrivare al 100% di copertura delle polizze per la copertura totale
del danno. L’obiettivo è quello di permettere ai volontari di
svolgere serenamente le loro attività. In occasione del rinnovo
della polizza si cercherà di ottenere la massima copertura
assicurativa, possibilmente con l’eliminazione della franchigia.
L’impegno della Giunta, su questo tema, c’è.
La
replica. Soddisfatto De Godenz,
anche se, ha ricordato, che il 100% era già nel regolamento dei Vvff
volontari, e di aver presentato su questo un emendamento nella finanziaria. Ma, ha ricordato,
venne affermato che, per un problema tecnico e non politico, non era
possibile la copertura totale. Si vedrà, ha concluso, se quello che
oggi è stato detto è attuabile tecnicamente.
Claudio
Cia (Agire)
Iscrizione
all'Università di TN
per
diplomati in altri Paesi Ue.
Dal momento che ad alcuni
studenti della nostra provincia che hanno conseguito la maturità
superiore in Irlanda è stata negata l'iscrizione all'università di
Trento, il consigliere chiede se la Giunta intende attivarsi per
garantire a questi e altri giovani, forniti di diploma rilasciato da
un Paese dell'Unione europea, il diritto di frequentare il nostro
ateneo.
Riposta:
L’assessore Bisesti, dopo
aver ricordato la normativa,
ha affermato che le scorse
settimane l’assessorato ha
avviato il
confronto con l’Università
e il prossimo anno anche gli
studenti con titolo ottenuto
all’estero, anche se hanno
frequentato un solo anno scolastico in
Italia, potranno iscriversi all’Università di Trento.
Gli studenti interessati
a questo problema, ha
aggiunto, non sono
molti, ma l’Università
di Trento ha
dato
la massima disponibilità.
Replica:
Bene la risposta, ha
replicato Cia, perché
dimostra che l’assessore
ha preso a cuore il problema. L’assurdo
è che questi
studenti hanno potuto
iscriversi a Padova
e poi trasferirsi a Trento. Con questa iniziativa,
ha aggiunto,
si dimostra che questo
governo, sulla formazione,
non si occupa solo di presepi.
Sara
Ferrari (Pd)
Quanto
durerà lo stop ai contributi
per
la solidarietà internazionale?
Tenuto conto che la lp 4 del
2005 "riconosce la cooperazione all'autosviluppo sostenibile
quale attività di pace e solidarietà tra i popoli," la
consigliera chiede per quanto tempo l'assessore competente in materia
intende mantenere sospeso l'iter di assegnazione dei contributi alle
associazioni impegnate in queste attività, introdotto con due
delibere il 21 dicembre scorso.
Riposta:
L’assessore Spinelli ha
affermato che la delibera alla quale fa riferimento la consigliera
sospende i contributi per acquisire gli elementi consultivi e
analitici necessari a individuare possibili nuove attività nel campo
della cooperazione internazionale. Novanta giorni di sospensione, ha
ricordato, per ultimare gli approfondimenti. Spinelli ha affermato
di aver incontrato i mondi del volontariato ai quali ha ribadito
che c’è la necessità di utilizzare al meglio la risorsa pubblica
e vedere s’è è possibile, in questo quadro, una ricaduta anche
per le imprese trentine.
Replica:
Una risposta, ha detto Sara
Ferrari, che conforta e si sposa
con la linea della Giunta precedente. L’assessore vada avanti, ha
detto ancora, e scoprirà interessanti progetti sulla trasformazione
di aiuti umanitari in collaborazione e sviluppo bilaterale. La
cooperazione internazionale
ha garantito al Trentino
una grande autorevolezza
e credibilità
internazionale. Al punto che dalla nostra Provincia possono partire
iniziative di politica
estera.
Luca
Zeni (Pd)
Perché
rinviare l'attuazione
della
legge su Spazio Argento?
In
merito alla delibera del 27 dicembre scorso con cui la Giunta ha
rinviato l'attuazione della legge 14 del 2017 sull'intera filiera
dell'assistenza agli anziani (Spazio
Argento), Zeni chiede
all'assessora Segnana
se sia
a conoscenza del trend di invecchiamento della popolazione (35.000
anziani in più nei prossimi 12 anni e 85.000 nei prossimi 32 anni),
se ha visto i documenti che mostrano l'insostenibilità del mero
aumento dei posti letto nelle case di riposo per fronteggiare questa
sfida, se sa che il rinvio dell'attuazione della legge rallenta i
sostegni al mondo degli anziani e
accresce il disagio delle famiglie, con quali motivazioni
l'attuazione della legge sia stata rinviata, e quali orientamenti
abbia la Giunta sul
tema.
La
risposta: L’assessore
Segnana ha detto che l’innalzamento dell’età rende più acuti i
problemi come quello dell’autosufficienza.
Ma
la
proroga del decreto che passa le competenze di Spazio Argento alle
Comunità si è resa necessaria, ha detto l’assessore alla salute,
per ascoltare i territori e le comunità; far coincidere il passaggio
di competenze con l’anno solare per problemi contabili; per
approfondire questioni tecniche in
primis
il sistema informativo. Spazio argento, ha concluso Segnana,
presuppone profondi cambiamenti nelle modalità di lavoro nell’Azienda,
appare quindi logico che la nuova Giunta approfondisca il progetto
complessivo.
La
replica: Da
una parte la risposta rassicura, ha affermato Zeni, perché c’è la
consapevolezza che il problema dell’invecchiamento è reale, ma il
mero rinvio di Spazio Argento per facilità contabile non regge,
perché allora tutto dovrebbe il primo gennaio; così come non
regge l’aspetto
informatico. Difficoltà ci
sono, ed
è inevitabile,
ma, ha
concluso l’ex assessore alla sanità,
è necessaria
una politica che sia tutti i giorni sul pezzo e non
ci
si può limitare ai
rinvii.
Alessandro
Olivi (Pd)
Riva,
quali passi avanti
per
ampliare il Palacogressi?
Il consigliere del Pd, per
quanto riguarda l'ampliamento dell'area espositiva di Riva del Garda
per il quale è previsto un investimento di 43 milioni di euro, ha
chiesto quali atti concreti sono stati fatti per realizzare le fasi
attuative dell'Accordo – Protocollo d'intesa sottoscritto dalla Pat
e Riva Fierecongressi spa, secondo la delibera della Giunta del 5
ottobre 2018.
La
risposta. L’assessore al
turismo Failoni ha risposto
ricordando
lo schema di accordo
condiviso nel 2018 dalla Provincia con il comune di Riva del Garda
sullo sviluppo dell’area fieristica. E
ha poi assicurato che la
Giunta attuale si è
impegnata ad attuare
l’accordo sottoscritto, come
dimostrano anche gli
incontri avvenuti negli
ultimi mesi.
La
replica. Olivi ha apprezzato
il “ritorno alla realtà” da parte dell’esecutivo, ricordando
che il quartiere fieristico
di Riva del Garda era bloccato da anni ed è stato sbloccato dalla
precedente Giunta provinciale attraverso un accordo con il Comune che
ha permesso di precisare le
responsabilità del pubblico e del privato. Nell’invitare
la Giunta a non attribuirsi
con enfasi risultati conseguiti invece
nella passata legislatura,
Olivi ha chiesto di “attuare
in fretta” l’accordo di programma sottoscritto, perché gli
impegni in esso contenuti sono importanti in quanto prevedono perizie
che diano valore agli immobili e dunque
l’ammontare del canone di
affitto. I rapporti
tra pubblico e privato devono quindi proseguire con la massima
trasparenza.
Ugo
Rossi (Patt)
Lupi,
la Giunta resiste
al
ricorso del Governo?
Il consigliere del Patt ha
chiesto alla Giunta, con l’urgenza impressa alla questione dalle
recenti vicende accadute ad Ala, se intenda continuare a resistere al
ricorso pendente presso la Corte Costituzionale presentato dal
Governo nazionale “del cambiamento” il 6 settembre 2018 nei
confronti della norma, varata dal governo Rossi, che prevede
l'abbattimento, per motivi di pubblica sicurezza e la tutela degli
allevatori, di lupi e orsi. Questo per difendere le prerogative
dell’autonomia speciale e la possibilità di dare una risposta
concreta e reale ai timori e alle preoccupazioni degli allevatori e
dei cittadini.
La
risposta. L’assessora
Zanotelli ha risposto confermando la volontà della Giunta nella
difesa dell’ordinamento provinciale inb merito alla gestione dei
grandi carnivori di cui si è registrata negli ultimi anni una
significativa permanenza nel territorio provinciale con danni al
comparto zootecnico. Nel dicembre scorso durante la visita del
ministro Centinaio si è affrontato il tema dei grandi carnivori e vi
sarà presto un confronto sul tema con i governatori del nord Italia.
Ci si appellerà anche entro la settimana al Comitato per l’ordine
e la sicurezza pubblica. E’ singolare, ha aggiunto Zanotelli, la
richiesta del Patt il cui ex assessore Dallapiccola aveva dichiarato
nella scorsa legislatura che orso e lupo non sono pericolosi per
l’uomo e invocava la convivenza con i grandi carnivori. Il ddl per
l’abbattimento – ha concluso Zanotelli – era stato presentato a
fine legislatura probabilmente per motivi politici.
La
replica. Rossi si è dichiarato
“molto soddisfatto”
della prima parte della
risposta, che conferma la
volontà dell’attuale
Giunta di proseguire nel
ricorso per tutelare su
questo tema le prerogative
dell’autonomia davanti alla Corte Costituzionale. Poi però per
Rossi la risposta dell’assessora si è trasformata in un piccolo
comizio, arrivando a citare
un ex assessore, in maniera
un po’ inusuale per l’aula. Durante il question time, ha
ricordato Rossi, non si
erano mai sentite valutazioni
politiche come
queste. Per questo ha
chiesto al presidente Kaswalder di vigilare affinché le risposte
della Giunta alle interrogazioni a risposta immediata si attengano
alle domande, e non assumano
un taglio politico.
Filippo
Degasperi (5 stelle)
si
dica no alla variante
del
Comune di Arco.
Degasperi
voleva sapere se, per indurre l'amministrazione di Arco a tener conto
dei rilievi critici mossi dalla Conferenza dei servizi alla variante
per il centro storico approvata dal Comune in prima adozione, rilievi
che in seconda adozione non hanno portato il Comune ad alcuna
modifica, non ritenga opportuno non approvare la variante e invitare
l'amministrazione ad elaborarne una più rispettosa dell'architettura
degli edifici.
Riposta:
L’assessore Tonina ha
risposto che la variante al Prg adottata dal Comune di Arco nel 2018
per definire la disciplina degli edifici nel centro storico del
proprio territorio. La conferenza dei servizi ha ritenuto che per
l’approvazione dello strumento ha chiesto di indagare specifici
aspetti per motivare meglio le scelte al fine di dare unitrarietà e
concretezza alla disciplina del centro storico di Arco. Questo con
riferimento alla perimetrazione del centro storico, all’ampliamento
del centro storico del primo Novecento e al controllo degli
interventi innovativi. Tonina ha riferito che il 17 dicembre 2018 la
variante è stata adottata in via definitiva per la definizione degli
edifici nei centri storici. Lo strumento pianificatorio non è ancora
pervenuto al servizio competente della Provincia che, quindi, si
riserva di valutare
Replica:
Degasperi ha espresso
stupore per il ritardo nelle
comunicazioni tra un’amministrazione locale e la Provincia, che ha
ancora permesso alla Giunta di dare
l’assenso o meno alla variante definitivamente adottata dal Comune
di Arco. Il consigliere ha poi
nuovamente ricordato che la
gran parte delle osservazioni mosse alla Variante dalla Conferenza
dei servizi non sono state recepite, o lo sono state in maniera
elusiva. Se queste osservazioni avevano un senso, “mi aspetto che
vi sia un’approfondita valutazione dell’esito”.
Paolo
Ghezzi (Futura)
Quanti
richiedenti asilo
si
ritengono "sostenibili"?
Considerato che il numero dei
richiedenti protezione internazionale nella nostra provincia è pari
allo 0,2% della popolazione, Ghezzi ha chiesto qual è il numero
massimo (o percentuale) di esseri umani non italiani che chiedono
protezione internazionale che la Giunta provinciale ritiene
tollerabile/compatibile con l'inserimento nel territorio del
Trentino. Ghezzi ha poi letto la propria interrogazione anche in
inglese per renderla comprensibile anche agli “esseri umani”
stranieri presenti in Trentino.
Risposta:
Il presidente Fugatti ha
risposto che la Giunta non può definire il numero massimo dei
richiedenti asilo perché dipende da diversi fattori. I nuovi arrivi
sono stati quasi azzerati a livello nazionale e per quanto riguarda
il nostro territorio sono disciplinati da un accordo tra Stato e
Regioni. Occorre distinguere tra chi viene in Trentino ed è un
migrante economico e chi arriva in Trentino ed è realmente un
richiedente asilo perché la sua vita è a rischio. Il canale
umanitario attivato dalla Provincia è per costoro stato confermato
dalla Giunta per coloro che fuggono da guerre. Gli effettivi
richiedenti asilo tra tutti i migranti sono forse il 10 o 15%. Le
altre sono persone che vengono qui per vivere meglio. Tanti
altri nel mondo vorrebbero venire in Trentino per stare meglio, ma
noi abbiamo
il dovere accogliere solo
coloro che fuggono da una guerra.
Le
proteste di Savoi e di Degasperi.
Sull’ordine
dei lavori il consigliere Savoi ha contestato la lettura
dell’interrogazione anche inglese appena proposta da Ghezzi e ha
chiesto rispetto dei colleghi e dell’aula per quel che si dice in
aula. Degasperi ha invece criticato il metodo del “commento alle
interrogazioni altrui”. Il
presidente Kaswalder ha evidenziato il problema che non tutti
conoscono l’inglese. Pur fidandosi del fatto che Ghezzi abbia solo
tradotto la propria interrogazione in inglese, ha aggiunto che in
quest’aula si dovrebbe parlare in lingua italiana.
Replica:
Ghezzi ha replicato
riconoscendo di aver fatto una cosa irrituale ricordando però l’uso
del dialetto da parte di alcuni consiglieri. Ha poi aggiunto che si
attendeva dal presidente una risposta nella quale il presidente
indicasse non un numero massimo fisso ma almeno auspicato di
richiedenti asilo di cui il Trentino intende farsi carico. Ha poi
ricordato che il presidente di Futura è un disabile grave assistito
da operatori stranieri, chiedendo di considerare anche questi aspetti
quando si parla di esseri umani nono italiani.
Alessio
Manica (Pd)
Quale
progetto preferisce la Giunta
per
la ciclabile Trento-Valsugana?
Vista
la contraddizione fra la
proposta progettuale della Provincia per la realizzazione del
collegamento ciclabile tra la città di Trento e la Valsugana, e
la mozione approvata al riguardo dal consiglio
comunale di Trento, ma anche con
le osservazioni simili
alla mozione formulate sul
progetto della Pat dalla
Federazione italiana amici della bicicletta,
Manica ha
chiesto quale sia
l'intenzione della Giunta rispetto a quest'opera,
che soluzione ritenga migliore e se non pensi
di coinvolgere anche il
Comune.
La
risposta: Il
presidente Fugatti ha definito il progetto strategico anche per
evitare agli utenti provenienti da nord di attraversare la città. La
proposta progettuale è stata apprezzata tecnicamente perché
compatibile con i collegamenti tra la collina e il centro della
città.
La
replica: Manica ha affermato di
poter “dedurre” dalla risposta del presidente che la Provincia
intende proseguire con la proposta progettuale attualmente in suo
possesso, ma ha aggiunto che a fronte delle perplessità emerse sullo
stesso progetto dalla mozione approvata dal Consiglio comunale di
Trento, sarebbe opportuno valutare bene, prima di procedere con la
realizzazione dell’opera, la sua utilità e la questione della
sicurezza, anche ai fini dell’obiettivo di ottenere l’effetto di
una riduzione dell’uso dell’auto.