Quarta Commissione, sì alla delibera sulla collaborazione con i privati nei servizi sanitari
Approvato il testo unificato contro bullismo e cyberbullismo, ma l'opposizione minaccia battaglia
In allegato, l'ordine del giorno con accesso ai testi discussi
Con
i voti favorevoli dei soli consiglieri presenti, tutti di maggioranza
dopo le dimissioni dei tre di minoranza, la Quarta Commissione
presieduta da Giuseppe Detomas (Ual) ha approvato oggi il testo
unificato che modifica alcune norme in materia di politiche giovanili
e altre leggi, soprattutto per introdurre misure di contrasto ai
fenomeni del bullismo e del cyberbullismo. L’organismo si è poi
espresso a favore di una delibera proposta dall’assessore Zeni per
attuare la norma della legge sulla salute del 2010, che prevede la
collaborazione tra soggetti pubblici e privati nella gestione di
servizi sanitari innovativi. Decise infine le audizioni sul testo
unificato di 4 ddl a favore di soggetti con gravi disabilità e privi
di sostegno familiare.
Maggioranza uninime a favore del testo unificato anti-bullismo e cyberbullismo, che aggiorna anche
parte delle leggi sulle politiche giovanili. L’opposizione minaccia
però ostruzionismo in aula.
Dopo
aver accolto una
decina di emendamenti
ricavati dalle audizioni della settimana scorsa, la Quarta
Commissione presieduta da Giuseppe Detomas (Ual) ha approvato oggi
all’unanimità,
ma con
i soli
quattro
voti dei consiglieri di maggioranza (Detomas,
Plotegher, Viola e De Godenz, essendosi dimessi Kaswalder,
Zanon
e Cia, vale
a dire tutti gli esponenti di minoranza)
il
testo unificato di sei disegni di legge –
proposti,
nell’ordine, da Lucia Maestri (Pd), Filippo Degasperi (M5stelle),
Walter Viola (Patt), Luca Giuliani (Patt), dall’assessora Sara
Ferrari (Pd) e da Claudio Cia (Gruppo misto) –
che in
38 articoli aggiorna
le norme
del 2007 sugli interventi a favore dei giovani e altre discipline
provinciali,
introducendo
modifiche
riguardanti il servizio civile e soprattutto
misure
di contrasto al bullismo e al cyberbullismo. All’inizio
della seduta Rodolfo Borga (Civica Trentina), garante delle
minoranze, ha avvertito che le
opposizioni non ostacoleranno il
provvedimento
in
aula solo se il
testo “uscirà
blindato” dalla
Commissione.
Detomas
ha
ricordato che il ddl
unificato è
frutto di un accordo politico che si
spera resista
ad
eventuali
ulteriori
emendamenti quando
approderà in aula.
Dello
stesso avviso Viola,
che
ha
sottolineato la condivisione finale
sul
testo raggiunta in
Commissione da
tutti i firmatari, e
auspicato un
“impegno
corale” per portare
a termine il
lavoro svolto. L’assessora Ferrari ha avvertito
che,
vista
l’assenza dei
firmatari di
minoranza (Degasperi e Cia),
le
modifiche apportate oggi, pur non di sostanza, potrebbero non trovare
il loro sostegno in aula. L’importante, ha concluso Detomas, è che
la maggioranza resti compatta nel salvaguardare lo sforzo compiuto in
questi mesi.
Tra
gli emendamenti, accolta
la proposta firmata dal presidente
della Giunta Rossi che prevede la
possibilità, per
gli
istituti che
gestiscono percorsi di alta formazione nell’ambito dell’alternanza
scuola-lavoro, di vendere prodotti
e
servizi realizzati dagli studenti purché l’utile sia poi
reinvestito
per migliorare l’offerta formativa. Un’altra
modifica, voluta da Plotegher, ha indotto la Commissione a rimuovere
dal testo originario la possibilità di prolungare il servizio civile
fino a 24 mesi, se
prestato nell’ambito del co-housing.
Nelle
dichiarazioni finali
Plotegher
(Pd), soddisfatta del testo, ha osservato che molto più preoccupante
del cyberbullismo e quindi
da
affrontare al più presto è oggi il dilagante utilizzo delle nuove
tecnologie da parte dei giovani. Occorrerà identificare per questo
“aree di non uso” di questi strumenti per prevenire i danni
neurologici che
essi
possono
provocare
alla
salute, in particolare nella prima infanzia.
Il
presidentre Detomas ha evidenziato la “mediazione non al ribasso”
da cui è scaturito questo ddl.
L’auspicio è che altrettanta condivisione si registri anche
in
aula.
Sì
alla delibera sulla collaborazione tra soggetti pubblici e privati
per gestire insieme l’erogazione di servizi sanitari innovativi.
Sempre
con i quattro “sì” dei
consiglieri presenti – Detomas,
Plotegher, Viola e De Godenz –
la Commissione
si è poi espressa a favore della delibera proposta dalla Giunta e
illustrata dall’assessore alla salute e alle politiche sociali Luca
Zeni, per dare attuazione alla norma
della legge
sulla sanità del 2010 che
prevede di
promuovere progetti di sperimentazione per modelli gestionali
collaborativi tra la soggetti pubblici e privati. La
collaborazione prevista da apposite "Linee
guida” riguarda
l'erogazione
congiunta di prestazioni sanitarie e di azioni di protezione sociale
nelle aree dell'integrazione socio-sanitaria. Si
tratta di disciplinare il coordinamento
per garantire continuità ai
servizi
innovativi
già organizzati dall’Azienda sanitaria provinciale gestionali
innovativi che
coprono i settori della salute
mentale, delle
dipendenze e l’area materno-infantile.
L’obiettivo
è il miglioramento della qualità dei risultati e in particolare
dell’autonomia dei soggetti assistiti.
“Dopo
di noi” e “Care givers”: verso l’approvazione il testo
unificato di 4 ddl.
Infine
l’organismo ha programmato le audizioni da effettuare in merito al
testo
unificato di
quattro disegni di legge proposti, nell’ordine, da Marino Simoni
(Progetto Trentino), Walter Viola (Patt), Pietro De Godenz
(UpT)
e dall’assessore Luca Zeni (Pd), che prevedono di modificare alcune
norme provinciali sull’handicap, la non autosufficienza e la
salute, per andare incontro ai bisogni delle persone con gravi
disabilità e prive di sostegno familiare. Simoni
ha spiegato che il testo da lui firmato sottolinea la necessità che
la Provincia sostenga chi rinuncia al lavoro fuori casa per prendersi
cura di un familiare affetto da una grave non autosufficienza.
Occorre creare una rete e anche forme di aiuto economico che evitino
la degenerazione e l’isolamento di queste difficili situazioni
specialmente nei territori più decentrati della nostra provincia.
Viola ha ricordato che il testo unificato mette insieme due aspetti:
il cosiddetto “dopo di noi” e i “Care givers”. Il “dopo di
noi” è molto sollecitato dai genitori con figli disabili,
giustamente preoccupati per l’avvenire di questi ultimi. La norma
proposta offre possibili e importanti risposte, riconoscendo sia uno
stanziamento importante sia strumenti innovativi come la
coabitazione. Il consigliere ha espresso soddisfazione per il testo
prodotto dal gruppo di lavoro formato anche dall’assessore. Dal
canto suo Zeni ha sottolineato il cambiamento delle aspettative di
vita delle persone di cui il testo unificato tiene conto, prevedendo
in particolare risorse sul “dopo di noi”. Ci si concentra molto
sul socio-assistenziale più che sul socio-sanitario, e questo per
l’assessore è molto positivo. Significativo, ha aggiunto, anche il
finanziamento di 700.000 euro già messo in cantiere dalla Giunta per
l’attuazione di quest’aggiornamento legislativo.