Il gruppo ha incontrato oggi i consiglieri provinciali
Porfido e interessi privati, il coordinamento rilancia l'allarme
Nella
pausa dei lavori d'aula di oggi, i consiglieri provinciali hanno
incontrato il gruppo Coordinamento Lavoro Porfido, che da anni
denuncia – anche con esposti in Procura, di cui si attendono gli
esiti – le storture del "sistema porfido" in valle di
Cembra e la presunta, ampia area di violazione delle regole che lo
circonda.
Vigilio
Valentini e Enzo Sevegnani hanno rilanciato i loro allarmi, a partire
dalla considerazione che la recente legge provinciale di riforma, la
n. 1 del 2017, non avrebbe affatto intaccato i gravissimi problemi
del comparto.
Torna
la segnalazione sull'amplissima diffusione di porfido proveniente
dall'estero, mentre le aziende concessionarie locali continuano – è
stato detto oggi - a ridurre la manodopera in valle, senza alcuna
penalizzazione in termini di durata e vastità delle concessioni
assegnate. Il coordinamento giudica scandalosamente bassi i ritorni
alla comunità del business sul porfido, materia prima non
rinnovabile, che viene cavata per sempre, con grandi profitti privati
e poca ricaduta sulle comunità (i canoni rappresenterebbero appena
l'1,8% sul fatturato delle aziende).