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20/11/2015 - In aula o in commissione

A partire da aprile 2016 il numero unico di emergenza sarà il 112

La conferma dall’assessore Mellarini alla III Commissione. Sì alle norme della collegata

A partire da aprile 2016 il numero unico di emergenza sarà il 112

A partire da aprile 2016 il numero unico di emergenza sarà il 112

​Stamane a palazzo Trentini la Terza Commissione presieduta da Mario Tonina ha dato il via libera ai sette articoli di propria competenza contenuti nella collegata alla legge provinciale di stabilità 2016 proposta dalla Giunta. A presentare le norme riguardanti energia, urbanistica, opere pubbliche, protezione civile e tutela dell'ambiente sono intervenuti gli assessori Daldoss, Gilmozzi e Mellarini. Il parere favorevole alle norme relative ad urbanistica, energia e ambiente ha ottenuto i voti favorevoli di Tonina (Upt) e del Pd con Maestri e Manica, mentre si è astenuto Fasanelli del Gruppo misto. Per quanto riguarda invece l'articolo della collegata riguardante la creazione del numero unico di emergenza, in Commissione c'è stata l'unanimità avendo votato a favore sia Fasanelli che i consiglieri della maggioranza ai quali nel frattempo si era aggiunto Ossanna del Patt.

Centrale unica per l'emergenza, articolo 29.

Con l'aprile del 2016 per chiedere un soccorso di qualunque tipo i cittadini potranno comporre un unico numero: il 112. Lo ha spiegato l'assessore Mellarini presentando la norma della collegata, che modifica un articolo della legge sulla protezione civile per mettere a disposizione del progetto anche il personale dell'azienda sanitaria provinciale. Mellarini ha ricordato ai commissari che la centrale unica di emergenza è un nuovo strumento previsto dall'Unione europea per coordinare e ottimizzare gli interventi del servizio sanitario, delle forze dell'ordine, dei vigili del fuoco e della protezione civile. Grazie a un'intesa con il Ministero dell'interno, "a Trento – ha proseguito l'assessore – il numero unico di emergenza sarà il terzo a partire in Italia dopo quelli della Lombardia e di Roma, dove è legato al'avvio del Giubileo". Nell'autorizzare l'adozione del numero unico di emergenza, ha aggiunto Mellarini, il Ministero ha tenuto conto che a causa del turismo per alcuni mesi all'anno la popolazione presente nel nostro territorio supera i 3 milioni di persone. L'assessore ha precisato che "anche nel caso in cui i cittadini componessero ad es. il 112 anziché il 118, comunque nel giro di 30 secondi al massimo l'operatore che risponderà alla chiamata invierà una scheda al servizio competente che interverrà tempestivamente". Dopo il numero unico, ha concluso Mellarini, "la Provincia si doterà anche di una centrale unica di emergenza e per questo è prevista la formazione di addetti provenienti anche dal 118 messi a disposizione dall'Apss.

Fasanelli (Gruppo misto), ha motivato il proprio voto favorevole perché il numero unico di emergenza "permette di ottimizzare i soccorsi". Anche Tonina ha apprezzato l'iniziativa che potrà migliorare ulteriormente il servizio.

L'assessore Mellarini ha proposto alla Commissione una visita alla sede della centrale unica per l'emergenza, al terzo piano del palazzo di Trentino Network.

Urbanistica, articoli 25 e 26.

L'assessore Daldoss ha anticipato un emendamento che la Giunta proporrà all'articolo 25 per permettere ai dirigenti di partecipare alla Commissione paesaggistica provinciale. Quanto all'articolo 26, la norma adegua l'ordinamento provinciale alla legge nazionale che prevede la marcatura Cee per gli ancoraggi.

Energia e ambiente, articoli 27, 29, 32 e 33.

L'assessore Gilmozzi ha ricordato che l'articolo 27 sospende la gara per l'aggiudicazione delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua per uso idroelettrico, in attesa dell'adeguamento alla norma statale in materia.

L'articolo 29 riguarda l'autorizzazione integrata ambientale che passa dal dirigente competente al soggetto gestore privato in quanto i depuratori vengono appaltai a terzi. del servizio bensì al soggetto gestore privato.

L'articolo 32 ripropone la possibilità dei comuni di non dover andare al Cta per la validazione dei progetti fino al milione di euro, mentre l'articolo 32 adegua le norme provinciali a quelle statali in materia di semplificazione.