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28/08/2014 - Documenti e Interventi

Dorigatti, l'alt della produzione alla Whirlpool è un trauma per il Trentino

Il messaggio di solidarietà del Presidente del Consiglio: la politica deve rimettere al centro il lavoro

Dorigatti, l'alt della produzione alla Whirlpool è un trauma per il Trentino

Dorigatti, l'alt della produzione alla Whirlpool è un trauma per il Trentino

Il Presidente del Consiglio, Bruno Dorigatti, commenta con amarezza l'addio alla produzione nello stabilimento della Whirlpool di Spini di Gardolo. Amarezza per la perdita di un pezzo storico dell'industrializzazione del Trentino e, ovviamente, per la perdita di posti di lavoro; ma questo evento tutt'altro che postivo dà anche l'occasione a Dorigatti di ricordare alla politica l'urgente necessità di superare le divisioni e i particolarismi per concentrarsi sulle scelte e le strategie che permettano al Trentino di mantenere e far crescere l'industria. Senza la quale, afferma, non ci può essere sviluppo sociale.

Questa la nota del Presidente del Consiglio.

"L'ultimo giorno di lavoro alla Whirlpool di Trento rappresenta un momento triste per le lavoratrici e i lavoratori che hanno subito in prima persona il trauma della chiusura dello stabilimento, ma anche per tutto il sistema economico trentino. Quella fabbrica incarna infatti un pezzo di storia industriale del nostro territorio e un simbolo delle lotte per i diritti del lavoro: migliaia di trentini vi hanno lavorato, da quando ancora si chiamava IGNIS fino all'altro ieri, quando si è messa la parola fine alla produzione.

La preoccupazione è forte: da un lato per il destino delle centinaia di dipendenti, che perdono il posto in una fase di forte sofferenza occupazionale, dall'altro per il futuro del comparto industriale trentino, che ha subito duramente la crisi e che ha bisogno di nuova linfa per ritornare ad essere il volano della nostra economia.

Non sono sentimenti vetero – industrialisti quelli che devono muovere l'azione delle istituzioni locali, ma la consapevolezza che senza un comparto industriale solido, competitivo ed innovativo, il territorio non potrà che perdere occupazione, ricchezza e dunque benessere. Il 2 settembre il Consiglio provinciale, condividendo trasversalmente una proposta delle minoranze, si riunirà in una seduta monotematica dedicata proprio alla situazione occupazionale nell'industria trentina: sono certo emergeranno ottimi spunti di analisi ma, soprattutto, una linea di azione condivisa che rimetta di nuovo al centro il lavoro e l'economia reale. Ci vuole un segnale forte di responsabilità, per dimostrare che la politica di fronte alle emergenze sociali deve mettere da parte le convenienze di parte e dare risposte puntuali ed adeguate".