Espresso dalla prima Commissione con 5 votri a favore e l'astensione di Borga
Parere favorevole al ricorso della Giunta contro un'altra legge statale
Testo allegato
Questa mattina la prima commissione, presieduta da Luca Zeni (Pd) ha dato il via libera con 5 voti a favore e uno di astensione di Rodolfo Borga (Civica Trentina), alla delibera con cui la Giunta impugna davanti alla Corte costituzionale alcune disposizione del decreto governativo del 24 aprile, convertito in legge il 23 giugno scorso ("Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale"), che prevedono ulteriori contributi finanziari della Provincia allo Stato. Previsione unilaterali – ha spiegato ai consiglieri il presidente Ugo Rossi con il dirigente Scalet – che configurano una vera e propria "espropriazione" perché violano le norme di rango statutario da cui sono disciplinate le forme di concorso delle Province agli obiettivi della finanza pubblica nazionale. Per definire i rapporti finanziari tra Stato e Provincia serve infatti un accordo bilaterale a carattere paritario.
"Si tratta – ha osservato Rossi – di forme surrettizie di riserve erariali". In tal modo lo Stato prevede riduzioni di spesa per 700 milioni a carico delle Regioni relativamente all'acquisto di beni e servizi. La manovra statale incide sulla Provincia per altri 42 milioni di euro nel solo 2014. "I contenziosi di questo tipo aperti con lo Stato (12 in tutto) durano in media un anno", ha aggiunto il presidente rispondendo a una domanda di Kaswalder (Patt). E con questa nuova, indebita "trattenuta" statale, "le risorse accantonate dalla Provincia sono arrivate in tutto a circa 1 miliardo e 300 milioni di euro", ha concluso Rossi.
In allegato, la proposta di delibera della Giunta.
SCHEDA TECNICA
la Provincia ha impugnato varie
disposizioni contenute nel decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, recante
"Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale",
convertito, con modificazioni, dalla
legge 23 giugno 2014, n. 89.
La normativa statale censurata si
caratterizza, a giudizio della Provincia, per la previsione di forme di
contribuzione finanziaria da parte della medesima e degli enti locali, in
misura determinata o indeterminata, unilateralmente disposte dal legislatore
statale, ulteriori rispetto al quadro definito dallo statuto speciale e dalle
relative norme di attuazione. Lo statuto speciale disciplina in modo organico
le forme di concorso delle province autonome agli obiettivi della finanza
pubblica statale, affidando ad un accordo bilaterale a carattere paritario con
lo Stato la definizione dei rapporti finanziari con lo stesso. In particolare
l’articolo 79 dello statuto disciplina in modo puntuale le modalità del
concorso della Provincia al conseguimento degli obiettivi di perequazione e di
solidarietà, nonché all’assolvimento degli obblighi di carattere finanziario
posti dall’ordinamento comunitario, dal patto di stabilità interno e dalle
altre misure di coordinamento della finanza pubblica stabilite dalla normativa
statale, statuendo la non applicazione delle misure adottate per le regioni e
per gli altri enti nel restante territorio nazionale (articolo 79, comma 3,
Statuto) con attribuzione alle province degli obblighi relativi al patto di
stabilità interno e delle funzioni di coordinamento con riferimento agli enti
locali, ai propri enti e organismi strumentali, nonché alle aziende sanitarie.
a cura di Gianna Morandi
ufficio legale – servizio
legislativo