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«No» ad un centro di ossigenoterapia iperbarica in Trentino

Respinta la mozione proposta da Leonardi. Chiusa la seduta del Consiglio provinciale

«No» ad un centro di ossigenoterapia iperbarica in Trentino

«No» ad un centro di ossigenoterapia iperbarica in Trentino
Il consiglio provinciale ha esaminato e poi respinto con 17 voti contrari, 12 favorevoli e 2 astenuti, la proposta di mozione n.161: "Realizzazione di un centro di ossigenoterapia iperbarica in provincia di Trento", proponenti cons. Giorgio Leonardi, cons. Walter Viola, cons. Pino Morandini, cons. Rodolfo Borga e cons. Mauro Delladio.

Con questo provvedimento si intendeva impegnare la Giunta ad eseguire un'analisi dei costi sostenuti per gli assistiti del servizio sanitario provinciale che beneficiano delle prestazioni di ossigenoterapia iperbarica fuori provincia e ad eseguire i necessari approfondimenti circa le diverse soluzioni che possono prospettarsi al fine di realizzare un centro di ossigenoterapia iperbarica in Trentino.

Discussione generale
A nome della Giunta è intervenuto l'assessore provinciale alle politiche per la salute Ugo Rossi che ha definito la proposta non accoglibile, perché non ci sarebbero, a suo avviso, le condizioni (anche per i costi della tecnologia e della gestione) per la realizzazione di una camera iperbarica in Trentino. Dopo aver avviato degli studi nel 2008 e nel 2009 si è verificata, a suo avviso, ancora una volta l'assenza di presupposti per una tale iniziativa.

Il consigliere Giuseppe Filippin (Lega nord) ha eccepito che a Bolzano ci sono tre camere iperbariche (struttura privata) e che qui vengono inviati pazienti regolarmente dall'azienda dei servizi sanitari del Trentino; per il consigliere Claudio Eccher (Civica per Divina) la camera iperbarica, dopo essere stata oggetto di discussioni negli anni passati fino al 2007 (quando finalmente si stabilirono le applicazioni di base), oggi è da considerarsi una tecnologia indispensabile, perché l'ossigenoterapia è sempre più diffusa e utilizzata per diverse patologie.

In chiusura è intervenuto il primo firmatario della mozione Giorgio Leonardi (Pdl) che fra molte obiezioni ha sottolineato soprattutto l'incoerenza della Giunta sul sostenere che non ci sono le disponibilità economiche per la realizzazione di una camera iperbarica.

Dichiarazioni di voto

Il consigliere Pino Morandini (Pdl) ha ritenuto necessaria l'approvazione della mozione perché cresce notevolmente il numero di pazienti trentini costretti a recarsi a Bolzano per poter usufruire della camera iperbarica e il disagio sarebbe tale da giustificare il costo della tecnologia, tra l'altro non così oneroso, a suo avviso. Al consigliere Morandini si è affiancato Mario Casna (Lega nord) che ha sostenuto come l'attrezzatura sia in effetti indispensabile per salvare i pazienti da diverse patologie e ha dato il consenso pieno del suo gruppo alla mozione.

In chiusura il consigliere Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) ha chiesto di rinviare la sua mozione (n 203) "Attuazione dell'ordine del giorno n. 256/XIII in materia di interventi per il sostegno dei centri di incontro per anziani" all'ordine del giorno della prossima seduta in vista di un testo unificato con la mozione di Giorgio Lunelli (Upt) sulla SIAE. Sempre il consigliere Giovanazzi ha chiesto di rinviare alla prossima seduta anche la discussione sul suo disegno di legge (29) "Modificazione dell'articolo 15 della legge provinciale 22 agosto 1988, n. 26 (Norme in materia di servizi antincendi)".

Approfondimenti
Il testo della proposta di mozione
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Il film dell'esame della mozione 161 proposta da Leonardi per un centro di ossigenoterapia iperbarica
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