Referendum sulle Comunità, ecco i tre commissari

L'Ufficio di Presidenza del Consiglio provinciale ha nominato oggi il gruppo di tre esperti che dovranno valutare l'ammissibilità tecnica del quesito referendario promosso dalla Lega Nord Trentino. Il tema riguarda le Comunità di valle istituite con la riforma istituzionale del 2006 (e successive modifiche): com'è noto la Lega punta alla loro abrogazione e per questo il 7 ottobre scorso ha consegnato il quesito al dirigente del Servizio legislativo del Consiglio provinciale, Camillo Lutteri. Nel termine di 10 giorni previsto dalla legge provinciale 3/2003, ecco formata ora la Commissione per il referendum. Ne fanno parte trecomponenti, professori universitari - recita la legge - esperti di diritto o avvocati. Si tratta del professor Paolo Giangaspero, preside della facoltà di Giurisprudenza e professore di diritto costituzionale presso la facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Trieste; il professor Maurizio Manzin, professore di filosofia del diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Trento; l'avvocato Maurizio Tosadori, avvocato iscritto all'Albo dei Cassazionisti, con studio in Riva del Garda, già consigliere provinciale della Lega Nord nella XI legislatura. Il presidente della Commissione sarà il prof. Paolo Giangaspero, segretario è stato nominato il dottor Camillo Lutteri. Sempre secondo la normativa che regola i referendum provinciali, la Commissione dovrà decidere entro 10 giorni (che però non sono perentori) la legittimità del referendum abrogativo in questione, dando eventualmente il via alla raccolta delle firme autenticate necessarie (8.000, da ottenere in 3 mesi, o 1.500 se la Commissione riterrà che il referendum chiami in causa anche le minoranze ladina, mochena e cimbra). Il comitato promotore del referendum potrà presentare proprie osservazioni alla Commissione. I criteri per valutare l'ammissibilità del quesito referendario sono indicati dall'articolo 18 della L.P. 3/2003, qui sotto allegata.