Dalla Quarta Commissione con 4 voti a favore, l'astensione del Patt e la contrarietà del Pd
Sì alla sperimentazione di Spazio Argento in tre soli territori. Budget di 574.900 euro
In allegato, il parere del Cal e la delibera, approvata all'unanimità, sul Registro Tumori della Pat
Con
quattro voti a favore della maggioranza, i due di astensione di Ugo
Rossi del Patt e Lucia Coppola di Futura, e il “no” di Luca Zeni
del Pd, la Quarta Commissione ha dato oggi il benestare del Consiglio
alle direttive della Giunta provinciale, proposte dall’assessora al
welfare Stefania Segnana, per l’avvio di Spazio Argento – il
nuovo sistema di servizi dedicato agli anziani introdotto dalla legge
14 del 2017 – ma solo a titolo sperimentale e in tre ambiti
appositamente selezionati perché molto differenti: il Territorio Val
d’Adige dove risiede il maggior numero di anziani, la Comunità
delle Giudicarie che è il più esteso di tutti e la Comunità del
Primiero in quanto periferico e in cui l’indice di vecchiaia è fra
i più alti del Trentino. Previsto anche un Tavolo tecnico
provinciale coordinato dal Dipartimento salute e politiche sociali e
partecipato da Pat, Apss, Upipa, Comunità interessate e Cooperazione
per il monitoraggio della sperimentazione. Come consulenti
scientifici saranno coinvolti la Fondazione Demarchi e per gli enti
locali anche Euricse.
Poco
prima l’organismo consiliare presieduto da Claudio Cia (Agire) si
era espresso positivamente, questa volta all’unanimità, sul
regolamento proposto dalla Giunta sempre con l’assessora Segnana,
che disciplina il funzionamento del Registro Tumori della Provincia.
Il Registro Tumori è un sistema già attivo, che andava però
definito giuridicamente, per la raccolta di tutti i dati personali
anagrafici e sanitari riguardanti i casi di tumore che insorgono nel
Trentino. I dati raccolti, cui ora è garantita la massima
protezione, aggiornati attraverso un monitoraggio permettono lo
studio e la ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed
epidemiologico, l’elaborazione delle informazioni epidemiologiche e
statistiche utili alla programmazione, alla gestione, al controllo e
alla valutazione dell’assistenza sanitaria.
Sì
dell’assessora al mese in più chiesto dal Cal per elaborare i
progetti.
Segnana
ha
spiegato
che
la scelta
della sperimentazione
nasce dalle richieste emerse
dalle
Comunità di valle e dalle Apsp e
dalla “scelta politica” dell’esecutivo di garantire l’utilizzo
adeguato delle risorse previste, che in origine ammontavano a 2
milioni di euro per tutti
gli
ambiti, mentre ora,
limitando
l’avvio di Spazio Argento a soli tre territori si
riducono a
574.900 euro. L’assessora ha
ricordato il parere favorevole già ottenuto al riguardo dal Cal,
il Consiglio
delle autonomie locali - Consorzio dei Comuni,
pur
accompagnato
da tre richieste: due mesi di
tempo anziché
uno da
concedere alle tre
amministrazioni locali coinvolte per
l’elaborazione dei
singoli
progetti
organizzativi
di Spazio Argento da
presentare
all’apposito
tavolo tecnico provinciale
in
vista dell’avvio della sperimentazione che dovrebbe partire entro
il
1° aprile di quest’anno; l’assegnazione di maggiori risorse per
attuare le azioni aggiuntive che
con Spazio Argento si dovranno rivolgere
all’utenza; e la possibilità di effettuare assunzioni in deroga
alle tre amministrazioni locali coinvolte – le due Comunità e il
Comune di Trento – se il personale richiesto non fosse
sufficiente. Segnana ha annunciato l’accoglimento
solo
della
prima richiesta del Cal: quindi
dopo l’approvazione di questa delibera le amministrazioni dei tre
territori avranno un
mese di tempo in più per definire
il loro
specifico progetto organizzativo di
Spazio Argento.
Zeni
contrario perché i tempi di attuazione della legge si allungano
troppo.
Zeni
ha giudicato un errore questa sperimentazione che allunga troppo i
tempi di attuazione di Spazio Argento, perché ciascun territorio
solleverà delle problematiche specifiche. Servono invece tempi
stretti superando anche i problemi tecnici (informatici per quanto
riguarda la cartella socio-sanitaria) di attribuzione di questo
compito a tutte le Comunità di valle. Inoltre per Zeni l’assessora
avrebbe potuto scegliere le Comunità in modo diverso, accogliendo
l’offerta dei territori già disponibili ad avviare la
sperimentazione di Spazio Argento. In tal modo si sarebbe potuta
offrire anche ad altre Comunità l’opportunità di provare
l’attuazione del nuovo modello di servizi. accogliere la
disponibilità la Giunta Una via di mezzo migliorativa poteva
riguardare la scelta delle Comunità. Sarebbe stato meglio per Zeni
lasciare aperta l'opportunità di provarci anche per altre Comunità
che erano disponibili ad offrirsi per sperimentare. L’ex assessore
ha anche condiviso la richiesta del Cal di allungare i tempi della
sperimentazione, che su un tema tanto complesso e delicato non
dovrebbe essere così breve. A suo avviso sicuramente nei territori
emergeranno difficoltà, necessità di aggiustamenti locali per
adattare le novità alla particolarità di ciascuna comunità. Il
rischio è che una sperimentazione così breve da attuare senza le
risorse che secondo le Comunità sarebbero necessarie, alla fine dia
scarsi risultati. Se i tempi fossero più dilatati il risultato
sarebbe più solido.
Alla
domanda di Zeni sull’utilizzo che la Giunta intende fare della
differenza tra i due milioni di euro previsti per l’intera
attuazione di Spazio Argento e i 574.900 con cui avviare solo la
sperimentazione nei tre territori (“saranno destinati agli anziani,
al co-housing, ad una diversa assistenza domiciliare o per costruire
marciapiedi?”), Segnana ha risposto che la quota risparmiata e
affidata all’Apss è vincolata all’assegnazione alle Comunità di
valle per Spazio Argento. E ha aggiunto di comprendere il consigliere
del Pd che essendo stato promotore della legge nel 2017 sollecita la
Giunta a partire subito con l’attuazione di Spazio Argento in tutto
il territorio, ma di rimanere ferma sulla scelta “politica” della
Giunta di preferire prima una sperimentazione. Secondo l’assessora
inoltre, proprio per poter estendere Spazio Argento a tutti gli altri
territori senza andare troppo avanti nel tempo, non sarebbe opportuno
prolungare la sperimentazione oltre i 12 mesi previsti dalla
delibera. E ha garantito che si terrà comunque conto delle esigenze
che emergeranno dai primi tre ambiti coinvolti, per apportare
eventuali modifiche e correttivi al modello.
Rossi
chiede di impiegare subito le risorse risparmiate per i servizi sui
territori.
Ugo
Rossi (Patt) ha sottolineato il carattere centrale, strategico e
complesso di una sperimentazione come questa, relativa all’assistenza
degli anziani, osservando che con questa delibera la Provincia
rischia di rallentare soltanto il processo di attuazione della
riforma del 2017. Perché se come probabile, dopo un anno di
sperimentazione, nell’aprile del 2021 le tre comunità avranno sì
attuato Spazio Argento ma ciascuna a modo proprio con esigenze
diversificate: il risultato sarà che per estendere a tutti i
territori del Trentino questo modello si arriverà a fine
legislatura. E con risorse vincolate all’attuazione finale e
completa di Spazio Argento (2 milioni meno i 574.900 all’anno per
la sperimentazione nei tre territori) che non verrebbero spese,
mentre le Comunità ne hanno estremo bisogno soprattutto l’estate
per garantire l’erogazione dei servizi agli anziani. Ogni estate
infatti, ha ricordato Rossi, nelle Comunità di valle si registrano
sospensioni di servizi sociali per il timore degli amministrazioni
che non vi siano risorse sufficienti. Perché allora durante la
sperimentazione – questo il suggerimento “tecnico e non politico”
dato dal capogruppo del Patt all’assessora – non togliere
all’Apss le risorse riservate a Spazio Argento per destinarle alle
Comunità di valle in modo che se ne servano per i servizi
domiciliari evitando il ripetersi del problema ad ogni estate?
Segnana
ha risposto a Rossi che questa proposta esula evidentemente
dall’oggetto della delibera riservandosi comunque di valutarla.
Cia:
giusto sperimentare per garantire un utilizzo appropriato delle
risorse.
Claudio
Cia ha ricordato di aver votato a favore della legge a suo tempo
proposta dall'allora assessore Zeni istitutiva di Spazio Argento,
ritenendo utile ogni sviluppo del servizi rivolti agli anziani. E ha
aggiunto di condividere la sperimentazione di questa legge per
cercare di spendere nel modo più appropriato possibile le risorse.
In certe case di riposo, come ad esempio a Cavedine, già si svolgono
servizi come quelli previsti da Spazio Argento per rispondere alle
esigenze degli anziani. Secondo Cia nelle Comunità di valle le case
di riposo dovrebbero diventare i gestori di Spazio Argento.