Giornale OnLine

Giornale Online
26/03/2019 - In aula o in commissione

Ecco il Rapporto sulla cultura: cresce la spesa delle famiglie, circa 1.100.000 mila i visitatori dei musei

Dall'assessore competente in Quinta Commissione

Ecco il Rapporto sulla cultura: cresce la spesa delle famiglie, circa 1.100.000 mila i visitatori dei musei

Il Mart di Rovereto

Ecco il Rapporto sulla cultura: cresce la spesa delle famiglie, circa 1.100.000 mila i visitatori dei musei

In Quinta commissione  l’assessore provinciale alla cultura ha presentato il Rapporto annuale sulle attività culturali 2015 – 2017. L’assessore, in linea generale, ha ricordato che il rapporto non è un punto di arrivo ma di partenza per elaborare le strategie culturali. I dati, raccolti in collaborazione con Tsm e l'istituto statistico della Pat, non comprendono ancora quelli sulle videoteche e sulle attività delle biblioteche. Si sta lavorando per quelli dello spettacolo (fino ad oggi ci si riferisce a quelli della Siae) e c'è la necessità di mettere a fuoco i dati del volontariato culturale. Comunque, ha continuato Bisesti, dal rapporto emerge un sistema in buona salute. Quello museale si è assestato su un milione e 100 mila visitatori; biblioteche e scuole musicali raggiungono fette importanti di popolazione; si rafforza il rapporto cultura - turismo e crescono le cosiddette industrie culturali. L'assessore ha anche ricordato che l'investimento di risorse pubbliche è, in termini di percentuali sul Pil, mediamente doppio rispetto alle altre regioni attestandosi all' 1,04%.

Questo rapporto, ha detto ancora l'assessore, oltre ai dati, contiene riflessioni di esperti che proiettano il Trentino nello scenario nazionale. Trentino che non può più considerarsi un’isola felice, ma deve connettersi col mondo in concorrenza con altri sistemi culturali regionali, nazionali e internazionali. Una visione più estesa e in linea con la complessità del tempo attuale, con le nuove tecnologie e il loro impatto sulla cultura e quindi con la capacità delle imprese culturali trentine di affrontare le richieste del mercato. Partendo dalla consapevolezza che la cultura è un settore strategico per lo sviluppo del Trentino, non si vuole inseguire un modello perfetto da imitare ma la necessità di muoversi al meglio nella complessità della cultura contemporanea.

Per quanto riguarda le linee per il futuro, l'assessore ha ricordato che, pur partendo da basi solide, servono iniezioni di cambiamento anche in risposta alle tecnologie. Un sistema culturale aperto, non solo fatto di pubblico ma con l’apporto di tanti soggetti e persone, che veda protagonisti i giovani, il volontariato, le scuole musicali. Uno sforzo comune perché sono ancora troppe le persone che non hanno mai frequentato una biblioteca, un cinema o partecipato a un concerto.

La cultura quindi come elemento di sviluppo economico e di coesione sociale. Con un rapporto con gli enti territoriali e con l’economia per la quale la cultura non è marginale ma, al contrario, il motore vitale dello sviluppo.


Musei trentini, ancora alto il numero dei biglietti gratuiti.


Claudio Martinelli, dirigente del Servizio cultura, ha presentato poi una serie di slides sul piano, partendo da un dato tutt'altro che lusinghiero: l'Italia, per quanto riguarda la spesa pubblica per la cultura, è al penultimo posto in Europa, mentre il Trentino si pone nella fascia di testa non solo delle regioni italiane ma del Vecchio Continente. I musei trentini hanno visto un picco di un milione 200 mila visitatori, cifra che si sta attestando su un milione e 100 e sulla quale ci sono margini di manovra. Il numero dei biglietti i gratuiti, anche in seguito alle domeniche di libero accesso, rimane alto (468 mila entrate gratuite e 670 mila a pagamento nel '17). Gli incassi delle circa 15 mila iniziative culturali nel 2017 hanno superato i 7 milioni 400 mila. Le biblioteche sul territorio trentino sono 86 e 47 punti di lettura, con un patrimonio di 3 milioni 700 documenti (si va oltre i 5 milioni con le specialistiche) e un milione 300 mila prestiti all'anno.

Complessivamente, tenendo conto delle risorse di tutti gli enti pubblici, dallo Stato, agli enti strumentali della Pat, alla Regione, comunità e comuni, la cultura trentina ha a disposizione più di 144 milioni.

Martinelli, nel suo intervento, ha citato anche la Fondazione Caritro che mette un milione e 600 mila per le iniziative culturali.

La spesa media familiare per la cultura è, dal 2010, in crescita, in media 157 euro al mese. Il rapporto tra turismo e cultura sta diventando importante, la guest card sta aumentando per i servizi culturali. Le scuole musicali, con oltre 7 mila 200 allievi dai 6 ai 18 anni, ricoprono sempre un ruolo centrale. Scuole, ha aggiunto Martinelli rispondendo a Degasperi di 5 Stelle, per le quali la Pat spende 6 milioni di euro. Cifra alla quale va aggiunto un milione 150 per il servizio di formazione dei componenti delle bande.

Il consigliere rappresentante dell'UpT ha ricordato che la guest card non è gratuita ma viene pagata con la tassa di soggiorno. Mentre l'assessore ha aggiunto, che non deve passare l’idea che la cultura dev’essere gratuita perché in questo settore lavorano persone che hanno diritto ad un giusto reddito.


Formazione professionale, un anno in più per il programma pluriennale. 


Parere positivo, con 4 sì; il no del consigliere del gruppo 5 Stelle e l'astensione della rappresentante di Futura alla delibera sull’allungamento per l'anno scolastico 2019 - 2020 del programma pluriennale della formazione professionale.

Una delibera di carattere tecnico, ha affermato l'assessore, che estende il programma di un anno in attesa di un piano del sistema educativo provinciale col quale si progetterà completamente l’offerta formativa.

Il consigliere pentastellato ha affermato che nella delibera viene riprodotta quella che ha definito la "teologia" renziana sulla formazione professionale. Il fondamento, ha aggiunto, rimane la relazione Mc Kinsey che è alla base della riforma Renzi, contro la quale, ha ricordato, si scagliò l'allora minoranza. Una relazione , tra l'altro ormai vecchia, nella quale si dice che le imprese, nel 16% dei casi, hanno difficoltà a trovare lavoratori, il che significa, ha proseguito il consigliere, che ben nell’84% dei casi non ci sono difficoltà. Le aree più problematiche, secondo Mc Kinsey, riguardano le professioni intellettuali di elevato livello e quelle sanitarie. Una ricerca, quella di Mc Kinsey, nella quale si afferma che, in Trentino, addirittura nel 62% dei casi ristoranti e alberghi non trovano camerieri. Un dato che il consigliere ha definito strampalato. Sempre nella relazione Mc Kinsey si afferma che il 42% dei giovani non avrebbe una formazione adeguata, ma poi si scopre che le competenze che mancano non sono quelle del tornitore o di chi deve preparare un menù, ma riguardano le lingue, le capacità di analisi o di risolvere problemi. Infine la ricerca afferma che il 43% delle assunzioni di diplomati nelle imprese avvengono attraverso rapporti di conoscenza e di parentela. Quindi, ha aggiunto il rappresentante dei 5 stelle, con metodi di selezione come questi le aziende hanno ben poco da lamentarsi.

In base a queste premesse, ha continuato nella sua critica al sistema, la Pat si propone di puntare alla pari dignità della Formazione professionale con le altre scuole. Pari dignità che non esiste, a partire dal trattamento e dal reclutamento degli insegnanti. Non a caso, ha sottolineato, nella formazione professionale, al contrario delle scuole pubbliche, non si trovano docenti. Inoltre, l'esponente di 5 Stelle ha affermato che nella delibera il trilinguismo c’è ancora e si parla ancora di puntare sull’apprendistato duale che riguarda attualmente solo 44 ragazzi, perlopiù studenti difficili che si preferisce mandare in fabbrica. Puntare sul quinto anno, ha aggiunto, va bene, ma nelle scuole professionali pubbliche non c’è, mentre c'è in tutte le private. Invece per quanto riguarda i poli, il consigliere ha detto che l’unico vero polo è quello di S.Michele, gli altri sono finti perché si mettono assieme realtà, private e pubbliche, completamente diverse.

Si riducono, infine, anche se di poco, ma non si fanno passi avanti. E anche per l’alta formazione c’è un meno.


L'assessore: puntiamo alla pari dignità.


L'assessore ha replicato affermando che la stima delle risorse per la Fp riguarda un solo anno il 2019 – 2020 e che non si può parlare di tagli. Sulla formazione professionale, ha aggiunto, la Giunta vuole spendersi e la pari dignità va cercata prima di tutto a livello culturale e, soprattutto, gli studenti della formazione professionale non devono sentirsi di serie B. L’assessorato, ha ricordato, ha già avviato il confronto con le categorie per migliorare il piano della formazione professionale, sottolineando proprio la pari dignità degli studenti, puntando ad elevare il livello culturale delle scuole. Ha poi aggiunto si devono dimenticare gli stereotipi sul lavoro manuale che, spessissimo, oggi implica un’alta preparazione tecnico - scientifica. Il quinto anno, ha detto ancora, si colloca perfettamente in questa filosofia. Sul trilinguismo si sta agendo sul Clil a partire dalle medie e dall’anno prossimo si agirà sulle superiori. Per quanto riguarda il sistema duale, Bisesti ha detto che in molti paesi funziona me comunque va ritenuto uno strumento, non uno dei focus della formazione professionale.

La consigliera di Civica Trentina ha chiesto un maggiore impegno per l'accompagnamento nell'entrata nel mondo del lavoro per i ragazzi che soffrono del disturbo delle spettro autistico.

L'esponente dei 5 stelle ha dichiarato il parere negativo alla delibera che ritiene molto politica e che si fonda sulla visione renziana della formazione professionale.


Per lo spettacolo 400 mila euro.


Parere positivo, 5 sì e un astensione (di Futura 2018)  alla delibera sul fondo unico provinciale sullo spettacolo, teatro. Il fondo, di 400 mila euro, è stato ripartito così: al teatro 119 mila euro; 140 mila per la musica, 28 mila per la danza. I 113 mila restanti verranno ripartiti con un’altra deliberazione. Per quanto riguarda il circo, che se ci fossero domande potrebbe entrare nei contributi previsti dal fondo per lo spettacolo, L'esponente di Futura, (posizione condivisa anche da Civica Trentina) ha chiesto che la Pat sostenga solo quelli che non utilizzano animali selvatici. L'assessore ha ringraziato la consigliera per lo spunto e si è impegnato a inserire criteri in questo senso.


Per uno sviluppo europeo sostenibile.


Infine, la presidente della Quinta commissione ha presentato ai consiglieri la proposta, votata all’unanimità, di risoluzione sul parere sulla comunicazione sul programma di lavoro 2019 della Commissione europea "Mantenere le promesse e prepararsi al futuro", che verrà discussa in Consiglio nella sessione di aprile. La relazione della presidente puntato l'attenzione principalmente su alcuni temi: un futuro europeo sostenibile, i cambiamenti climatici, i problemi legati all'immigrazione, la stabilità dei bilanci pubblici, la necessità di un’economia circolare, l’energia, l’occupazione giovanile.