Dall'assessore competente in Quinta Commissione
Ecco il Rapporto sulla cultura: cresce la spesa delle famiglie, circa 1.100.000 mila i visitatori dei musei
Il Mart di Rovereto
In
Quinta commissione l’assessore provinciale alla cultura ha presentato il Rapporto annuale
sulle attività culturali 2015 – 2017. L’assessore, in
linea generale, ha
ricordato che il
rapporto non è un punto di arrivo ma di partenza per elaborare le
strategie culturali. I
dati, raccolti in collaborazione con Tsm e l'istituto statistico
della Pat, non comprendono ancora quelli sulle
videoteche
e sulle
attività delle biblioteche. Si
sta lavorando per quelli dello spettacolo (fino ad oggi ci si
riferisce a quelli della Siae) e c'è la necessità di mettere a
fuoco i dati del volontariato culturale. Comunque, ha continuato
Bisesti, dal rapporto emerge un sistema in buona salute. Quello
museale si è assestato su un milione e 100 mila visitatori;
biblioteche e scuole musicali raggiungono fette importanti di
popolazione; si rafforza il rapporto cultura - turismo e crescono le
cosiddette industrie culturali. L'assessore ha anche ricordato che
l'investimento di risorse pubbliche è, in termini di percentuali sul
Pil, mediamente doppio rispetto alle altre regioni attestandosi all'
1,04%.
Questo rapporto, ha detto
ancora l'assessore, oltre ai dati, contiene riflessioni di esperti che
proiettano il Trentino nello scenario nazionale. Trentino che non può
più considerarsi un’isola felice, ma deve connettersi col mondo in
concorrenza con altri sistemi culturali regionali, nazionali e
internazionali. Una visione più estesa e in linea con la complessità
del tempo attuale, con le nuove tecnologie e il loro impatto sulla
cultura e quindi con la capacità delle imprese culturali trentine di
affrontare le richieste del mercato. Partendo dalla consapevolezza
che la cultura è un settore strategico per lo sviluppo del Trentino,
non si vuole inseguire un modello perfetto da imitare ma la necessità
di muoversi al meglio nella complessità della cultura
contemporanea.
Per quanto riguarda le linee
per il futuro, l'assessore ha ricordato che, pur partendo da basi
solide, servono iniezioni di cambiamento anche in risposta alle
tecnologie. Un sistema culturale aperto, non solo fatto di pubblico
ma con l’apporto di tanti soggetti e persone, che veda protagonisti
i giovani, il volontariato, le scuole musicali. Uno sforzo comune
perché sono ancora troppe le persone che non hanno mai frequentato
una biblioteca, un cinema o partecipato a un concerto.
La cultura quindi come
elemento di sviluppo economico e di coesione sociale. Con un rapporto
con gli enti territoriali e con l’economia per la quale la cultura
non è marginale ma, al contrario, il motore vitale dello sviluppo.
Musei trentini, ancora alto
il numero dei biglietti gratuiti.
Claudio Martinelli, dirigente
del Servizio cultura, ha presentato poi una serie di slides
sul piano, partendo da un dato tutt'altro che lusinghiero: l'Italia,
per quanto riguarda la spesa pubblica per la cultura, è al
penultimo posto in Europa, mentre il Trentino si pone nella fascia di
testa non solo delle regioni italiane ma del Vecchio Continente. I
musei trentini hanno visto un picco di un milione 200 mila
visitatori, cifra che si sta attestando su un milione e 100 e sulla
quale ci sono margini di manovra. Il numero dei biglietti i
gratuiti, anche in seguito alle domeniche di libero accesso, rimane
alto (468 mila entrate gratuite e 670 mila a pagamento nel '17). Gli
incassi delle circa 15 mila iniziative culturali nel 2017 hanno
superato i 7 milioni 400 mila. Le biblioteche sul territorio trentino
sono 86 e 47 punti di lettura, con un patrimonio di 3 milioni 700
documenti (si va oltre i 5 milioni con le specialistiche) e un
milione 300 mila prestiti all'anno.
Complessivamente, tenendo
conto delle risorse di tutti gli enti pubblici, dallo Stato, agli
enti strumentali della Pat, alla Regione, comunità e comuni, la
cultura trentina ha a disposizione più di 144 milioni.
Martinelli, nel suo
intervento, ha citato anche la Fondazione Caritro che mette un
milione e 600 mila per le iniziative culturali.
La spesa media familiare per
la cultura è, dal 2010, in crescita, in media 157 euro al mese. Il
rapporto tra turismo e cultura sta diventando importante, la guest
card sta aumentando per i servizi culturali. Le scuole musicali,
con oltre 7 mila 200 allievi dai 6 ai 18 anni, ricoprono sempre un
ruolo centrale. Scuole, ha aggiunto Martinelli rispondendo a
Degasperi di 5 Stelle, per le quali la Pat spende 6 milioni di euro.
Cifra alla quale va aggiunto un milione 150 per il servizio di
formazione dei componenti delle bande.
Il consigliere rappresentante dell'UpT ha
ricordato che la guest card non è gratuita ma viene pagata
con la tassa di soggiorno. Mentre l'assessore ha aggiunto, che non
deve passare l’idea che la cultura dev’essere gratuita perché in
questo settore lavorano persone che hanno diritto ad un giusto
reddito.
Formazione professionale,
un anno in più per il programma pluriennale.
Parere positivo, con 4 sì; il
no del consigliere del gruppo 5 Stelle e l'astensione della rappresentante di Futura alla delibera sull’allungamento per l'anno scolastico
2019 - 2020 del programma pluriennale della formazione professionale.
Una delibera di carattere
tecnico, ha affermato l'assessore, che estende il programma di un anno in
attesa di un piano del sistema educativo provinciale col quale si
progetterà completamente l’offerta formativa.
Il consigliere pentastellato ha affermato
che nella delibera viene riprodotta quella che ha definito la
"teologia" renziana sulla formazione professionale. Il
fondamento, ha aggiunto, rimane la relazione Mc Kinsey che è alla
base della riforma Renzi, contro la quale, ha ricordato, si scagliò
l'allora minoranza. Una relazione , tra l'altro ormai vecchia, nella
quale si dice che le imprese, nel 16% dei casi, hanno difficoltà a
trovare lavoratori, il che significa, ha proseguito il consigliere, che
ben nell’84% dei casi non ci sono difficoltà. Le aree più
problematiche, secondo Mc Kinsey, riguardano le professioni
intellettuali di elevato livello e quelle sanitarie. Una ricerca,
quella di Mc Kinsey, nella quale si afferma che, in Trentino,
addirittura nel 62% dei casi ristoranti e alberghi non trovano
camerieri. Un dato che il consigliere ha definito strampalato. Sempre
nella relazione Mc Kinsey si afferma che il 42% dei giovani non
avrebbe una formazione adeguata, ma poi si scopre che le competenze
che mancano non sono quelle del tornitore o di chi deve preparare un
menù, ma riguardano le lingue, le capacità di analisi o di
risolvere problemi. Infine la ricerca afferma che il 43% delle
assunzioni di diplomati nelle imprese avvengono attraverso rapporti
di conoscenza e di parentela. Quindi, ha aggiunto il rappresentante dei 5 stelle, con
metodi di selezione come questi le aziende hanno ben poco da
lamentarsi.
In base a queste premesse, ha
continuato nella sua critica al sistema, la Pat si propone di puntare
alla pari dignità della Formazione professionale con le altre
scuole. Pari dignità che non esiste, a partire dal trattamento e dal
reclutamento degli insegnanti. Non a caso, ha sottolineato, nella
formazione professionale, al contrario delle scuole pubbliche, non si
trovano docenti. Inoltre, l'esponente di 5 Stelle ha affermato che
nella delibera il trilinguismo c’è ancora e si parla ancora di
puntare sull’apprendistato duale che riguarda attualmente solo 44
ragazzi, perlopiù studenti difficili che si preferisce mandare in
fabbrica. Puntare sul quinto anno, ha aggiunto, va bene, ma nelle
scuole professionali pubbliche non c’è, mentre c'è in tutte le
private. Invece per quanto riguarda i poli, il consigliere ha detto che
l’unico vero polo è quello di S.Michele, gli altri sono finti
perché si mettono assieme realtà, private e pubbliche,
completamente diverse.
Si riducono, infine, anche se
di poco, ma non si fanno passi avanti. E anche per l’alta
formazione c’è un meno.
L'assessore: puntiamo alla pari
dignità.
L'assessore ha
replicato affermando che la stima delle risorse per la Fp riguarda un
solo anno il 2019 – 2020 e che non si può parlare di tagli. Sulla
formazione professionale, ha aggiunto, la Giunta vuole spendersi e la
pari dignità va cercata prima di tutto a livello culturale e,
soprattutto, gli studenti della formazione professionale non devono
sentirsi di serie B. L’assessorato, ha ricordato, ha già avviato
il confronto con le categorie per migliorare il piano della
formazione professionale, sottolineando proprio la pari dignità
degli studenti, puntando ad elevare il livello culturale delle
scuole. Ha poi aggiunto si devono dimenticare gli stereotipi sul
lavoro manuale che, spessissimo, oggi implica un’alta preparazione
tecnico - scientifica. Il quinto anno, ha detto ancora, si colloca
perfettamente in questa filosofia. Sul trilinguismo si sta agendo sul
Clil a partire dalle medie e dall’anno prossimo si agirà sulle
superiori. Per quanto riguarda il sistema duale, Bisesti ha detto che
in molti paesi funziona me comunque va ritenuto uno strumento, non
uno dei focus della formazione professionale.
La consigliera di Civica
Trentina ha chiesto un maggiore impegno per l'accompagnamento
nell'entrata nel mondo del lavoro per i ragazzi che soffrono del
disturbo delle spettro autistico.
L'esponente dei 5 stelle ha dichiarato il
parere negativo alla delibera che ritiene molto politica e che si
fonda sulla visione renziana della formazione professionale.
Per lo spettacolo 400 mila
euro.
Parere positivo, 5 sì e un
astensione (di Futura 2018) alla delibera sul fondo unico provinciale
sullo spettacolo, teatro. Il fondo, di 400 mila euro, è stato
ripartito così: al teatro 119 mila euro; 140 mila per la musica, 28
mila per la danza. I 113 mila restanti verranno ripartiti con
un’altra deliberazione. Per quanto riguarda il circo, che se ci
fossero domande potrebbe entrare nei contributi previsti dal fondo
per lo spettacolo, L'esponente di Futura, (posizione condivisa
anche da Civica Trentina) ha chiesto che la Pat sostenga solo quelli
che non utilizzano animali selvatici. L'assessore ha ringraziato la
consigliera per lo spunto e si è impegnato a inserire criteri in
questo senso.
Per uno sviluppo europeo
sostenibile.
Infine,
la presidente della Quinta commissione ha presentato ai consiglieri la proposta, votata all’unanimità, di risoluzione sul parere sulla
comunicazione sul programma di lavoro 2019 della Commissione europea
"Mantenere le promesse e prepararsi al futuro", che verrà
discussa in Consiglio nella sessione di aprile. La relazione della presidente puntato l'attenzione principalmente su
alcuni temi: un futuro europeo sostenibile, i cambiamenti climatici,
i problemi legati all'immigrazione, la stabilità dei bilanci
pubblici, la necessità di un’economia circolare, l’energia,
l’occupazione giovanile.