Delegazione bavarese alle Fondazioni Mach e FBK
Che l'Europa sia stimolo e traino delle attività di ricerca
La
delegazione di parlamentari bavaresi in visita in questi giorni alle
istituzioni trentine, guidata dalla presidente del
Landtag Bayern, Barbara
Stamm e
dal
presidente del Consiglio provinciale Bruno
Dorigatti, ha proseguito il proprio
percorso nel pomeriggio visitando le Fondazioni Edmund Mach di San
Michele all’Adige e FBK di Povo.
Nella
prima tappa gli 11 componenti la delegazione (tra
cui i componenti dell'Ufficio di Presidenza con i vicepresidenti
Peter Meyer e Ulrike Gote e i vertici amministrativi dell'assemblea
legislativa di Monaco, guidati dal direttore generale Peter Worm)
hanno incontrato il presidente della Fondazione
Edmund Mach Andrea Segrè e il direttore generale, Sergio
Menapace. Segrè ha illustrato le attività della Fondazione
nell’ambito della formazione, tecnologia e ricerca: una comunità
di 14.000 mq, in cui lavorano 850 persone e studiano 1000 studenti.
"La Fondazione Mach -ha
spiegato il presidente FEM, Andrea Segrè- ha rapporti forti e
duraturi con il Land Baviera, a partire dai gemellaggi storici con
gli istituti agrari di Forchheim, Immenstadt e Kaufbeuren, per
arrivare alla collaborazione in seno alla strategia macroregionale
alpina di Eusalp e a diversi altri progetti scientifici con realtà
di prestigio come il Max Planck Institute e l’Università di
Monaco. Oggi con i nostri ospiti bavaresi ho riscontrato una grande
identità di vedute sui temi della formazione, della ricerca e del
trasferimento tecnologico che lasciano presagire l’interesse
reciproco a collaborare ulteriormente negli ambiti strategici
dell’agricoltura, dell’alimentazione e dell’ambiente".
Numerose le domande di approfondimento poste dagli
ospiti sulle certificazioni e i metodi di produzione dei prodotti
biologici, sulla digitalizzazione dell’agricoltura, la selezione e
gli scambi tra studenti e le possibili soluzioni a problemi come
quello della siccità. La visita si è conclusa con una tappa alla
cantina, cuore dell'Istituto nato nel 1874 sotto l'impero
austroungarico, guidata dal responsabile dell'azienda agricola Flavio
Pinamonti. Una cantina che custodisce 25 tipi di vini tutti
provenienti da uve coltivate nelle terre dell’Istituto, con
l’obiettivo di rappresentare tutta la produzione enologica
trentina.
Alla
Fondazione Bruno Kessler la
delegazione è
stata accolta dal Presidente Francesco Profumo, dal direttore
Elio Salvadori e dal ricercatore dell’Istituto storico Italo
germanico Maurizio Cau. Profumo ha illustrato le finalità
della Fondazione, nata negli anni ‘60 su impulso di Bruno Kessler
con l’obiettivo di sostenere ricerca, innovazione e
internazionalizzazione, veri pilastri per la crescita di ogni paese.
Particolare
attenzione e interesse hanno suscitato la robotica, la
digitalizzazione
e le tecnologie sviluppate per la produzione di auto a guida
automatica, senza guidatore. In particolare, il direttore Salvadori
ha illustrato il ruolo dei corridoi transfrontalieri ed
il progetto pilota del corridoio Bologna-Monaco (sperimentazione
della
mobilità
sicura e sostenibile del futuro
attraverso
la macchina a guida autonoma),
un contesto in cui l’Europa sta investendo molto e in cui FBK si è
incaricata di guidare la partnership.
Maurizio Cau ha spiegato l’obiettivo di “sprovincializzazione”
del Trentino e della città di Trento come “stazione di posta”,
realtà capace di mettere in dialogo le realtà italiana e tedesca,
che stanno all’origine dell’Istituto, ed ha citato le numerose
attività di partenariato
e le progettualità messe in campo in ambito umanistico.
In
entrambe le realtà visitate i parlamentari bavaresi si sono
dimostrati interessati ad allacciare o rafforzare rapporti di
relazione e scambio di informazione/formazione.
Gli
incontri si sono conclusi con un auspicio espresso da entrambe le
parti: che l'Europa
non solo sia
uno
stimolo, ma anche un traino per le nostre attività senza mai
dimenticare l’attenzione alle persone.
Il
programma di visite prosegue domani con l'incontro a Palazzo Geremia
del Sindaco di Trento Alessandro
Andreatta e
delle categorie economiche a Palazzo Roccabruna, sede della Camera di
Commercio di Trento.