L'incontro nell'aula del Consiglio provinciale con la delegazione parlamentare di Monaco
Dorigatti: il Trentino guarda al modello bavarese che unisce valori del territorio e sviluppo tecnologico
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Si
è aperta stamattina nell’Aula consiliare la due giorni di incontri
della delegazione del Parlamento bavarese, guidata dalla Presidente
Barbara Stamm, con il Consiglio della Provincia autonoma di Trento e
le realtà istituzionali, economiche e scientifiche della realtà
trentina. Nel corso della mattinata il Presidente del Consiglio,
Bruno Dorigatti, e i dirigenti dell’Assemblea legislativa hanno
presentato, la storia e il funzionamento della struttura consiliare
agli ospiti bavaresi.
Il
Presidente Bruno Dorigatti, ha accolto stamattina, con i componenti
dell’Ufficio di presidenza, nell’aula consiliare di piazza Dante,
la Presidente, Barbara Stamm e la delegazione del Parlamento del
Libero Stato della Baviera. Un incontro, il primo in forma ufficiale,
ha detto Dorigatti, che ha lo scopo di riallacciare un dialogo che,
nel corso della storia, è sempre stato intenso. Da secoli Baviera e
Trentino si trovano al centro di avvenimenti importantissimi per la
storia europea, posti come sono lungo l’anello di congiunzione tra
germanicità e latinità. Due dei principali cardini dell’Europa.
Una lunga vicenda di relazioni in tutti i campi, compresi quelli più
festosi e popolari: basti pensare, come curiosità, ha ricordato
Dorigatti che la stessa Oktoberfest fu inventata dal trentino
Dall’Armi nei primi decenni dell’800.
Un
cammino lungo, quindi, quello condiviso dal Trentino con la Baviera,
che, in anni più recenti, ha visto saldarsi relazioni forti tra due
grandi leader come Joseph Strauss e Bruno Kessler. Relazioni dalle
quali uscirono gli accordi bilaterali degli anni ‘60, che si
rafforzarono nellArgealp e con l’Accordino e che oggi culminano col
tunnel del Brennero. In questo contesto di relazioni, ha ricordato
ancora Bruno Dorigatti, nel luglio 2016 il Consiglio ha manifestato
solidarietà alla Baviera colpita da un vile attentato terroristico
dettato dal fanatismo e da una finta origine religiosa. Da quella
drammatica circostanza, ha affermato il Presidente del Consiglio, ha
preso l’avvio la decisione di questo confronto. Un incontro che
avviene nel nome di un’Europa dei popoli, secondo la linea di
Adenauer e Degasperi.
Bruno
Dorigatti ha espresso le sue felicitazioni per il varo del Governo
della Repubblica federale tedesca al quale partecipa anche il
presidente bavarese. Anche l’Italia, ha ricordato, sta affrontando
il compito della formazione del governo sapendo che serve
responsabilità. Allargando il discorso al tema dell’Europa,
Dorigatti, ha affermato che “ci sentiamo cittadini dell’Europa
consapevoli che però il modello va ripensato per adattarlo alle
nuove esigenze, con meno burocrazia e maggior rappresentatività e
ponendo al centro lo sviluppo oltre alla quadrature dei bilanci”.
La direzione, per il Presidente, è quella di una più solida
federazione europea con uguali obblighi e vantaggi. In questa ottica
è possibile un’Europa con diverse velocità, più rispettosa dei
livelli di sviluppo, nella consapevolezza però che collaborazione e
integrazione saranno sempre le parole d’ordine. Il Presidente
Dorigatti si è soffermato poi sul modello Bavarese, uno dei più
potenti del Continente e che poggia su tradizione e innovazione. Una
terra che ha saputo legare territorio e sviluppo tecnologico, che
rappresenta un modello anche per il Trentino. Una strada, questa del
legame tra tradizione e innovazione, che rafforza il senso di
comunità che permette ai popoli di non perdersi nel magma globale.
Il
Trentino, ha concluso Dorigatti, sta sperimentando i benefici dei
dialoghi tra regioni all’interno dell’Euroregione. Un dialogo
concreto che deve crescere, ha aggiunto, aprendosi anche alla Baviera
su temi concreti come il tunnel del Brennero e la collaborazione su
ricerca e Università e i rapporti tra le nuove generazioni delle
nostre terre.
Bruno
Dorigatti ha chiuso il suo intervento di saluto ricordando che la
fase economica è irta di incertezze, basti pensare al protezionismo
Usa che ha l’obiettivo di frenare l’export europeo. Una logica
che rischia di incrinare i rapporti di amicizia e che si ispira al
liberismo sfrenato che contrasta con la storia dei successi economici
e sociali europei. Un modello, quello europeo, che si basa
sull’equilibrio solido tra stato sociale e il capitalismo.
La
Presidente Stamm: fondamentale il ruolo delle regioni in Europa.
La
Presidente del Parlamento del Libero Stato della Baviera, Barbara
Stamm, ha ringraziato l’Ufficio di presidenza del Consiglio
provinciale per la visita del Trentino. La signora Stamm ha espresso
l’augurio che la formazione del governo italiano avvenga nel
migliore dei modi e semplicità per affrontare il ruolo dell’Italia
a livello europeo. L’Italia, ha ricordato la Presidente, ha
contribuito al processo di sviluppo dell’Unione Europea, che deve
affrontare sfide come quella dei profughi. Temi sui quali l’Europa
deve parlare con unica voce. Anche le sfide in campo economico sono
rilevanti, ha ricordato, perché, nelle società europee, emergono
sempre più i timori per il futuro. Ci sono, ha continuato Barbara
Stamm, persone aperte e ottimiste che scelgono di partecipare a
questo sviluppo economico, ma altre che nutrono timori. Timori che
stanno diventando sempre più pressanti e che influenzano anche il
livello politico. Quindi, ha concluso la Presidente, serve
sensibilità per capire queste paure e gestire al meglio le sfide
economiche e sociali. Sul piano del rapporto Europa – Regioni,
Barbara Stamm, ha affermato che in Baviera viene ritenuto importante
il ruolo delle regioni a livello europeo. Soprattutto per ritrovare
nelle identità regionali il senso dell'identità europea.
Orgogliosi
dell'interesse per l'autonomia.
Il
vicepresidente Nerio Giovanazzi (erano presenti per l’Ufficio di
presidenza Mario Tonina e Filippo Degasperi), rivolgendo un saluto
alla delegazione bavarese, ha ricordato che l’Autonomia è un
elemento che distingue
la nostra terra dal
resto d’Italia. Per quanto riguarda le paure per i cambiamenti ha
ricordato l’importanza di riflettere sul
risultato delle ultime elezioni fuori dai palazzi della politica,
perché questa espressione di voto manifesta la volontà
di cambiamento e che chi governa non è stato in grado di dare
risposte rassicuranti
a problemi che accomunano l’Italia e
molti Paesi europei.
Rafforzare la collaborazione tra
regioni è importante a
fronte di un’Europa a compartimenti stagni, che
ha puntato sull'aspetto
commerciale, ma poco su
quello
politico.
Filippo Degasperi ha affermato che per un trentino è motivo di
orgoglio vedere che l’autonomia è oggetto di interesse per altri
popoli europei. Ciò significa che si è messo in piedi un modello
che funziona e che dimostra che i territori, con istituzioni
adeguate, possono portare a
risultati importanti.
Per quanto riguarda l’Europa, Degasperi ha ricordato che il suo
movimento, cioè 5
Stelle, non ritiene
l’Europa attuale in linea con quella dei padri fondatori che
puntarono, è vero, sugli aspetti economici ma come mezzo per
raggiungere
l’unione politica. Mario Tonina ha sottolineato l’importanza di
un rapporto con una realtà come la Baviera. Territori di montagna
come Trento e Bolzano, ha ricordato, hanno saputo trovare una via di
successo economico e sociale. Il Trentino, inoltre, ha avuto il
coraggio di sviluppare settori come la ricerca che ci aprono al
confronto con regioni
importanti come la
Baviera. Sull’Europa Tonina ha detto che va rafforzato il ruolo
politico dell’Unione. Una responsabilità che spetta anche le forze
che hanno ora l'onere
di formare un governo in Italia.
Il
dibattito.
Nel
corso della mattinata i dirigenti del Consiglio hanno illustrato,
nell’emiciclo consiliare, agli ospiti bavaresi il funzionamento
dell’assemblea legislativa e la storia e le competenze
dell’Autonomia. Da parte bavarese sono state poste domande sulla
ricerca in Trentino, l’assistenza agli anziani e ai bambini e
sulla situazione occupazionale. Dorigatti, per sommi capi, ha
ricordato la struttura degli istituti di ricerca trentina e il volumi
dei finanziamenti, affermando che l’investimento in sapere è
l’unica strada che ha il Trentino per competere con i Paesi dove il
costo del lavoro è molto inferiore rispetto al nostro. Il Presidente
ha ricordato poi la diversità del sistema di sicurezza sociale del
Trentino rispetto al resto d’Italia, e l’introduzione
dell’assegno unico. Degasperi ha risposto ad una domanda sulla
disoccupazione giovanile da noi al 15%. Il componente dell’Ufficio
di presidenza ha ricordato il ruolo dell’Agenzia del lavoro e dei
Centri per l’impiego e i percorsi di riqualificazione
professionale. Spesso però capita, ha aggiunto, che i percorsi di
formazione interessino più i formatori che i giovani. Un terreno sul
quale si deve lavorare, così come si dovrebbe intervenire sui
percorsi scolastici che sono sempre più professionali. Una tendenza
per Degasperi che andrebbe contrastata perché l’economia, in
continuo cambiamento, richiede la massima flessibilità. La scuola,
insomma, dovrebbe formare prima di tutto cittadini.
Dorigatti
ha ricordato che la formazione trentina è diversa rispetto a quella
del resto del Paese, e che ha messo in campo percorsi che aprono agli
studenti delle professionali la via dell’Università. La
formazione, ha sottolineato, oltre al sistema creditizio e alla
capacità di fare sistema, è un ingrediente decisivo del successo
della Baviera. Comunque, ha sottolineato il Presidente del Consiglio,
in Trentino e in Italia il tema del lavoro deve diventare sempre più
centrale perché il lavoro significa dignità. Giovanazzi ha
ricordato il ruolo dell’ex assessore Salvaterra per dare la
possibilità ai ragazzi delle professionali di accedere alla
maturità, ma ha auspicato una politica che indirizzi i ragazzi verso
studi che diano reali possibilità di lavoro.
La Presidente Stamm ha detto
che l’incontro ha evidenziato i tratti comuni tra Trentino e la
Baviera. L’autonomia è un concetto importante per tutte le due le
realtà e anche la Baviera è un paese con valori forti come quello
del volontariato. Il federalismo, ha detto poi, è la caratteristica
fondamentale della Germania, come hanno dimostrato le stesse
trattative per il governo. Il ruolo dell’istruzione in rapporto ai
Lander è stato importante nella trattativa per il governo federale e
per la Baviera l’autonomia in questo settore è centrale. La
ricerca, infine, è uno dei settori di punta anche in Baviera dove
l’Università è in stretto rapporto con la ricerca che è
territorialmente distribuita sul territorio bavarese. Non c’è, ha
concluso la Presidente, investimento migliore di quello indirizzato
ai giovani e il dibattito su questo è intenso anche in Germania e in
Baviera. Il sistema duale della formazione professionale tedesco è
invidiato da tutti, anche dai cinesi, ma la cosa importante è dare
ai ragazzi la possibilità di concludere le superiori. Un’opportunità
che va salvaguardata, così come gli investimenti nel settore vitale
della formazione vanno potenziati. Formazione e istruzione che va
assicurata anche ai ragazzi immigrati.
Segue comunicato sulla
conferenza stampa dei Presidenti Dorigatti e Stamm.