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14/02/2018 - In aula o in commissione

Il question time che ha aperto i lavori in aula. Le risposte a due interrogazioni inevase

Prima giornata della seconda sessione di febbraio per il Consiglio provinciale

Il question time che ha aperto i lavori in aula. Le risposte a due interrogazioni inevase

In allegato, la convocazione con i temi e i testi in discussione

Il question time che ha aperto i lavori in aula. Le risposte a due interrogazioni inevase
​​Qui di seguito una sintesi sul question time discusso stamane in aula. Contestata dai consiglieri della Civica la non ammissibilità del documento 5621-a termini di regolamento troppo complesso ed articolato in 6 domande-, le cui modalità e contenuti, a loro avviso ricalcano quelli di molti altri presentati in questa legislatura. Il presidente del Consiglio ha chiarito che la Conferenza dei Capigruppo è stata chiara sul darsi regole in tal senso, ovvero nell’attenersi per il question time a testi più sintetici e meno complessi. Il consigliere di AT e vicepresidente ha aggiunto che il caso è quanto meno anomalo, perché a sua memoria non c’è mai stato un caso di non ammissibilità di un question time. A suo avviso bastava riformulare il documento, mantenendo la sostanza. L’assessore competente ha specificato che non tutti i dati sarebbero stati disponibili e che comunque sarebbe stato difficile fornire nei brevi tempi del question time informazioni tanto numerose e complesse.


Interrogazione 5616 (Misto)

Chi ha studiato

da Oss non viene

riqualificato

Il consigliere del Misto ha chiesto alla Giunta quanti sono gli Operatori socio sanitari (Oss) assunti nella pubblica amministrazione con il diploma di Operatori socio assistenziali (Osa); come si giustifica il fatto che il personale Osa è stato automaticamente riqualificato Oss, mentre quanti hanno acquisito questa qualifica con due anni di corso, ma sono stati assunti come Osa, si vedono negato i diritto di riqualifica, nonostante svolgano le mansioni di Oss.

La risposta. L’assessore competente ha chiarito che a partire dall’anno 2000-2001 la Pat ha disposto la sospensione dei corsi per gli operatori in questione e per il rilascio dei relativi titoli. Nel 2002, in accordo con i sindacati e gli altri soggetti interessati è stato siglato un protocollo d’intesa ai fini del conseguimento della qualifica di Oss. Dal 2002 al 2006 sono stati dunque attivati numerosi corsi di riqualificazione al termine dei quali hanno conseguito il titolo di Oss 1632 operatori Osa e 410 operatori Os. Non si è a conoscenza dei dati precisi richiesti dall’interrogante, che saranno raccolti e consegnati in seguito.

La replica. L’interrogante ha dichiarato che il question time sarà trasformato in una interrogazione a risposta scritta, al fine di acquisire i dati oggetto dell’interrogazione.


Interrogazione 5622 (UpT)

Geometri esclusi

dalla convenzione

per quale ragione?

Il consigliere ha chiesto perché il Collegio dei geometri è stato escluso dalla convenzione Provincia – ordini professionali degli ingegneri e degli architetti per la gestione dell'emergenza nel campo della Protezione civile.

La risposta. L’assessore ha chiarito che nel mese di ottobre sono avvenuti degli incontri perché anche i professionisti geometri possano essere coinvolti dalla Pat nella gestione dell’emergenza del campo della Protezione civile, con una disponibilità che si profila importante e preziosa -e che sarà raccolta in tempi brevi- sopratutto nelle opere di prevenzione.

La replica. L’interrogante si è dichiarato soddisfatto.


Interrogazione 5624 (PD)

Agricoltura sociale,

a quando

il regolamento?

Il consigliere ha chiesto alla Giunta se il gruppo di lavoro, previsto dalla mozione 150 approvata il 19 gennaio 2017, per elaborare l'indispensabile regolamento di attuazione delle disposizioni in materia di agricoltura sociale, sia stato istituito e quando ultimerà il lavoro.

La risposta. Il regolamento effettivamente è stato inserito nel programma normativo ma prima di istituire il tavolo si sta aspettando la normativa nazionale della quale dovremo necessariamente tenere conto. Nel frattempo si può comunque procedere, ha ammesso l’assessore competente in materia, precisando che questa norma vede l’agricoltura come mezzo, più che come oggetto, visto che il fine ultimo dell’agricoltura sociale è sopratutto quello di assorbire le fragilità della nostra società. La diversificazione, l’interesse reddituale passa in un secondo piano.

La replica. Il consigliere del Pd ha confermato la propria preoccupazione. La norma ha due anni, ha osservato, dovremmo provare almeno delle soluzioni transitorie per sostenere le attività che si stanno già organizzando in questo campo. La sfida, che è sicuramente complessa dal momento che coniuga diverse competenze ed interessi, va comunque affrontata, altrimenti chiuderemo la legislatura senza aver prodotto nulla.


Interrogazione 5628 (Patt)

Progetto lavoro

del Bim Adige,

allungare i tempi

Il consigliere ha chiesto se sia possibile prolungare oltre i 4 mesi previsti il periodo di occupazione nei servizi del verde, ai lavoratori che hanno partecipato al progetto di inserimento per disoccupati predisposto dal Bim dell'Adige e che, lo scorso anno, ha interessato 114 comuni e 359 lavoratori.

La risposta. La risposta è stata fornita dal vicepresidente della Giunta che ha ricordato che si tratta di uno strumento straordinario messo in campo per la prima volta nel 2017 e che il Bim ha confermato anche per il 2018. La risposta all’interrogazione è affermativa, ovvero si ritiene possibile estendere la durata di questi progetti come del resto è già avvenuto per ben 33 comuni, che hanno prorogato i servizi. Dunque, compatibilmente con gli adempimenti della gestione amministrativa e nell’autonomia dei comuni consorziati, è possibile immaginare la prorogabilità dei contratti Inps naturalmente non come norma generale, ma sulla base dei singoli progetti.

La replica. L’interrogante si è dichiarato soddisfatto della risposta ottenuta, che va nella direzione di quanto auspicato.


Interrogazione 5630 (UpT)

Carburante agricolo,

si è preso atto

della circolare?

Il consigliere ha chiesto se l'assessorato abbia preso in considerazione la circolare dell'Agenzia delle dogane del 16 gennaio scorso, se ha provveduto alle conseguenti comunicazioni ai Centri di assistenza agricola e se conferma che, nei casi dei fondi rustici di limitata estensione in zone montane, è ammessa la dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui si attesti l'esclusiva disponibilità del terreno identificato.

La risposta. La risposta dell’assessore competente è stata sintetica e affermativa con riferimento a tutti e tre i quesiti.

La replica. Soddisfatto l’interrogante: una risposta che fa finalmente chiarezza e permette di proseguire nel modo già attuato negli scorsi anni. Ora mi auguro che si provveda ad una celere attività informativa, ha aggiunto.



Interrogazione 5632 (Forza Italia)

Quali le cause

dell'inquinamento

del Rabbies?

Il consigliere ha chiesto alla Giunta quali siano le cause che hanno determinato lo stato di inquinamento del torrente Rabbies in val di Rabbi (classificato inferiore a buono) e ha chiesto di conoscere i dati delle analisi effettuate negli ultimi 15 anni dall'Appa.

La risposta. L’assessore ha premesso che i dati approfonditi delle analisi non possono essere comunicati nella brevità di un’interrogazione. La qualità dell’acqua, ha osservato, dipende da quanta acqua è presente, in rapporto alle immissioni nel corso d’acqua. L’intensificazione dei controlli sulle acque del Rabbies si è accentuata negli ultimi anni ed è emerso un quadro di sofferenza dall’abitato di San Bernardo di Rabbi fino alla confluenza. Il torrente è sotteso da derivazioni idroelettriche alle quali si sovrappongono in estate le attività irrigue e di pascolo. La situazione è problematica, ha ammesso l’assessore, e occorre trovare un equilibrio che coinvolge i rinnovi delle concessioni, una corretta gestione del pascolo e altre valutazioni che devono portarci a migliorare le condizioni del torrente. Tuttavia, ha concluso, allo stato attuale la situazione non è buona.

La replica. L’interrogante ha apprezzato l’onestà dell’assessore nell’ammettere le criticità ed ha raccomandato attenzione a non esagerare su questo corso d’acqua e anche su altri tottenti della valle di Sole come il Noce, che ha già dato molto all’idroelettrico.


Interrogazione 5634 (PT)

Perché il prestito

interbibliotecario

non è partito?

Il consigliere ha chiesto di sapere i motivi per i quali non è stato ancora reso operativo il contratto con il nuovo fornitore che si è aggiudicato il sistema di prestito interbibliotecario. Una firma che, stando alla risposta data a novembre ad un'analoga domanda di attualità dello stesso consigliere di Pt, si sarebbe dovuta fare a dicembre, una situazione comunque inaccettabile.

La risposta. Nella risposta l’assessore ha confermato che lo scorso dicembre si è tenuta una riunione operativa in tal senso. Il servizio è stato avviato l’11 dicembre come concordato e da quella data il servizio è garantito ed sta registrando ottime performance.

La replica. Probabilmente permane qualche disguido nel sistema e farò ulteriori verifiche, ha replicato l’interrogante.


Interrogazione 5636 (5 Stelle)

Cure primarie,

quante Aft

sono operanti?

Il consigliere ha chiesto di conoscere quante Aggregazioni funzionali territoriali o Unità complesse di cure primarie sono oggi operanti; quante e quali sono quelle previste e i responsabili degli eventuali ritardi nella realizzazione di queste organizzazioni sanitarie.

La risposta. L’assessore competente ha chiarito che in più occasioni l’assessorato ha attivato i necessari confronti con le parti, tuttavia la legge nazionale prevede che non si possano opporre scelte organizzative senza un accordo sindacale specifico e nell’accordo 2013 c’erano posizioni aperte che necessitavano successivi accordi fra parte pubblica e organizzazioni sindacali. Abbiamo svolto più incontri, ha aggiunto, e alla fine c’è stata una condivisione sull’aprire una nuova fase di contrattazione attualmente in atto. Il 31 maggio scorso si è arrivati ad un integrazione dell’accordo 2013 cui è seguita l’immediata attivazione di un AFT a Pinzolo e la costituzione di altre AFT con sede a Trento, Ala, Val di Sole e Pergine. Attualmente gli impegni sono dunque concentrati in quella direzione e si sta lavorando per concordare delle modalità che possano prevedere degli automatismi e modalità condivise per queste attivazioni.

La replica. Il consigliere dei 5 Stelle si è detto soddisfatto dal punto di vista della “cronaca” dichiarando però che permangono molte perplessità sui tempi che non sono stati rispettati: se in un atto ufficiale scrivo che entro tre mesi partono 5 AFT mi aspetto che sia così, se questo non era possibile era meglio non dichiaralo. Da quanto ho capito sono passati 5 anni ed è ancora tutto aperto.


Interrogazione 5638 (Patt)

A quando il via

dei lavori

per la "3 valli"?

Il consigliere ha chiesto all'assessore competente le tempistiche e la probabile data di inizio dei lavori di completamento (il tratto stradale è incompiuto da più di 20 anni) della strada "3 valli" che collega la valle di Cembra con l'altipiano di Pinè.

La risposta. Progettazione definitiva entro maggio, progetto esecutivo giugno, inizio lavori entro la metà del 2019, ha chiarito telegraficamente l’assessore.

La replica. Soddisfatto l’interrogante.


Interrogazione 5641 (Misto)

Cooperazione,

sui licenziamenti

si sono fatti controlli?

Il consigliere ha chiesto se siano stati effettuati atti ispettivi da parte della Pat al Sait in seguito alle notizie secondo le quali, nel momento in cui sono stati perfezionati i licenziamenti di 70 dipendenti, sarebbero stati assunti, per portare avanti il lavoro dei licenziati, lavoratori a tempo determinato dipendenti di cooperative. Una situazione, ha ricordato il consigliere, sulla quale il sindacato ha chiesto alla Provincia di intervenire per fare chiarezza su queste “manovre indegne”.

La risposta. Il vicepresidente della Giunta provinciale ha ammesso che la vicenda è molto complessa e l’attività di vigilanza è per legge affidata alla Federazione trentina della Cooperazione che si dovrà assumere le responsabilità dei controlli effettuati o meno. Alla Pat spetta l’espletamento dei controlli ispettivi con riferimento a presunte irregolarità riferite alla cassa straordinaria, che sono stati attivati nei tre mesi antecedenti la conclusione della Cigs e che dunque sono tuttora in corso. Per quanto riguarda il sostegno alla difficile condizione dei 70 lavoratori, l’assessore ha dichiarato che la Pat si è impegnata a partecipare al piano sociale di ricollocazione nell’ambito delle azioni a supporto delle crisi aziendali e che c’è un accordo del dicembre 2017 con il quale si implementeranno le attività di sostegno con servizi offerti dall’Agenzia del lavoro, attività di formazione, incentivazione alla ricollocazione e altri interventi nella fase di durata degli ammortizzatori sociali, ovvero il segmento di tempo nel quale occorre intervenire con un progetto volto alla ricollocazione.

La replica. Il consigliere del Misto ha ringraziato e si è dichiarato soddisfatto, confidando nella nota sensibilità del vicepresidente, confidando di poter accedere alla relazione sui controlli ispettivi in corso. Infine si è chiesto dov’è la politica sul credito locale a sostegno delle nostre aziende, un problema enorme che si dovrebbe cominciare ad affrontare.


Interrogazione 5639 (Pd)

L'Azienda sanitaria

sta lavorando

per i Dat?

Il consigliere ha chiesto alla Giunta se l'Azienda sanitaria stia lavorando per attuare la legge nazionale che ha introdotto le disposizioni anticipate di trattamento (Dat) attraverso le quali i cittadini possono esprimere le loro volontà sugli interventi diagnostici e i trattamenti sanitari. Infine, quali siano i tempi previsti per garantire questo pieno diritto ai trentini, dal momento che la Pat ha gli strumenti per organizzare la raccolta nel proprio database sanitario.

La risposta. L’assessore ai lavori pubblici ha risposto al posto di quello competente, momentaneamente assente, affermando che la Pat è stata una delle prime realtà nazionali attive in questo senso, per le persone affette da malattie croniche degenerative del sistema evolutivo. L’azienda sanitaria è stata poi sollecitata a formulare una proposta similare per consentire lo stesso alle persone sane. La Dat può essere consegnata presso l’ufficio del Comune di residenza, ha detto, ma per inserire questi dati occorre tenere presente la legge di bilancio 2018 che con un emendamento collega la raccolta delle Dat all’istituzione della banca dati nazionale che dovrà essere alimentata da regioni e province autonome e che stabilirà entro 130 giorni dall’entrata in vigore le modalità di trasmissione. Si ritiene opportuno dunque attendere il documento ministeriale che definirà la raccolta in maniera omogenea a livello nazionale di dati così sensibili.

La replica. L’assessore ha illustrato quanto fatto in passato, peccato che manchi la seconda tappa del progetto, ha osservato l’interrogante: non occorre a suo avviso attendere disposizioni a livello nazionale perché la legge offre la possibilità a regioni e province autonome di precedere con la raccolta delle disposizioni che verranno poi riversate a livello statale. Occorre capire piuttosto come aiutare i cittadini a predisporre questi documenti: la preoccupazione è che si rimanga in attesa troppo a lungo, con possibili situazioni di imbarazzo.


Interrogazione 5620 (Misto)

Scuola, le due

ore di ginnastica

vengono fatte?

Il consigliere ha chiesto alla Giunta se in tutti gli istituti scolastici la norma contenuta nella legge 5 del 2006, che prevede un minimo di due ore settimanali di attività motoria, sia stata rispettata e se siano state date direttive ai dirigenti, in un periodo nel quale si stanno definendo gli organici per l'anno scolastico 2018 – 2019, in questo senso. Infine, il consigliere chiede quante siano le scuole inadempienti.

La risposta. Il Presidente della Ggiuna ha risposto affermando che costa che in tutte le scuole primarie si fanno due ore di motoria da parte di insegnanti abilitati. In sede di definizione degli organici si verifica che questa disposizione sia regolarmente ottemperata. Da una verifica non puntualissima pare che le due ore di motoria siano state attuate.



Interrogazione 5623 (Patt)

Cosa si sta

facendo per

le ludopatie?

Il consigliere ha chiesto alla Giunta di sapere quali azioni sono state messe in atto per l'applicazione della legge 13 del 2015 sul contrasto al gioco d'azzardo e alla ludopatia.

La risposta. L’assessore alla salute ha risposto affermando che sulla prevenzione primaria l’attività viene fatta nelle scuole, progetti di educazione sono rivolti agli insegnanti e agli studenti delle superiori, sono attivi, inoltre, progetti di educazione tra i pari (peer education). Sulla prevenzione primaria di comunità il Servizio dipendenze e l’associazione Ama ha messo in campo molte iniziative. Sulla prevenzione secondaria nel 2016è stato dato il via ad una collaborazione con Sociologia per stipulare un piano di ricerca, che è in corso, sulla percezione degli esercenti (300 sono quelli coinvolti) sul tipo di giocatore. Per la prevenzione terziaria c’è la psicoterapia, la consulenza finanziaria e l’aiuto alla famiglia dei giocatori. Il Servizio dipendenze e alcologia spetta la presa in carico del soggetto. Ama opera con chi per motivi di privacy non vuole accedere al Serd. Dopo la presa in carico dei primi 4 giocatori patologici si è già arrivati a quota100 unità.

La replica. Il consigliere ha detto che in Trentino ci sono 10 mila potenziali malati, una cifra enorme che richiama l’attenzione sulla prevenzione. I comuni della Vallagarina che si stanno impegnando su questo fronte, ha ricordato, vanno aiutati e la norma va applicata nel miglior modo possibile.



Interrogazione 5625 (AT)

Concessione A22,

soluzione "in house"

a rischio?

Il consigliere chiede alla Giunta se corrisponda al vero che l'interpretazione del decreto fiscale che disciplina le concessioni autostradali non implicherebbe l'assegnazione dell'A22 "in house", ma lascerebbe intravvedere soluzioni potenzialmente rischiose per il nostro territorio. Ha chiesto poi quali orientamenti intenda prendere la Giunta e, come pare emergere dal decreto fiscale, se si dovessero liquidare i soci privati se gli stanziamenti necessari siano già messi in bilancio.

La risposta. Il Presidente della Giunta ha risposto affermando che la Giunta, con Bolzano e la Regione e i gli altri soggetti pubblici, si è mossa dentro una volontà politica chiara e anche il Governo ha fatto la sua parte portando in Parlamento la legge che permette la soluzione della società in house e quindi a una nuova concessione in capo a questa società attraverso un passaggio che potrebbe avvenire in maniera contestuale da Stato ad enti locali e da enti locali ad A22. Questo richiede la costituzione di una società in house, interamente pubblica, quindi la liquidazione dei soci privati. Le somme, ha detto il Presidente, sono disponibili, non ci sono problemi ma si deve realizzare, ha aggiunto, un equilibrio tra l’ obiettivo della Pat e le aspettative dei soci privati. Un obiettivo, con la normativa in vigore, ha detto il Presidente, raggiungibile. La legge dello Stato, ha aggiunto, sta dentro una normativa europea che prevede che si possano dare le concessioni a società in house. C’è dunque un nucleo giuridico certo. Il Governo ha individuato il settembre 2018 i termini per l’operazione ed è evidente che questi sono mesi decisivi per attuare il percorso.

La replica. Soddisfatto il consigliere che mantiene però la preoccupazione che lungo il percorso ci possono essere degli intoppi. Bene, invece, le rassicurazioni sul fatto che ci sono i fondi per liquidare i privati.



Interrogazione 5629 (UpT)

Mammografie,

c'è stato

un calo?

Il consigliere ha chiesto all'assessore competente se vi sia stato un calo dei controlli rispetto a quando i mammografi erano attivi nelle valli e i dati delle mammografie effettuate a Trento e Rovereto nel periodo 2015 – 18 suddivise per valli di provenienza.

La risposta. L’assessore ha risposto affermando che gli esami sono effettuati con mezzi e personale qualificato di senologia clinica che garantiscono un’alta qualità. Tutta la popolazione femminile si deve recare negli ospedali di Trento e Rovereto una volta ogni due anni con risultati di grande valore. Nel 2015 le apparecchiature hanno abbassato le false diagnosi e hanno contribuito alla riduzione dei decessi. L’adesione, che sera in diffuso al calo già nel periodo precedente alla riorganizzazione, è in miglioramento: crescita del 3,5% nel 2015 sul ‘14. Nel 2016, secondo anono del progetto pilota, c’è stato un ulteriore recupero anche con la concentrazione del servizio sulle due sole sedi. Questo risultato è stato ottenuto anche con le facilitazioni per il trasporto, ad esempio in Primiero. I dati dopo tale servizio hanno visto un notevole recupero: dal 55% di adesione agli screening si è passati al 72,5%. Nel 2017 il servizio è stato esteso anche a Fiemme e Fassa che avevano visto anche calo e si è arrivati al 64,5% di adesioni in Fiemme e al 72,5 in Fassa. Percentuali superiori alla media ce è del 62% . Anche nelle altri sedi disagiate, come la val di Sole, si è evidenziato l’aumento delle adesioni allo screening. Quindi, il successo del progetto di prevenzione non sembra dipendere dalla distanza.

La replica. Il consigliere, dichiarandosi solo parzialmente soddisfatto dalla risposta. ha detto che i dati vanno analizzati con attenzione e ha sottolineato che il personale che faceva esami negli ospedali di valle era qualificato. Le macchine per le diagnosi, inoltre, che costano 280 mila euro, quindi non una cifra esorbitante, dovrebbero essere presenti ovunque. Non si tiene poi in considerazione, ha detto infine, dei tempi di spostamento dalle zone periferiche ai due ospedali cittadini.



Interrogazione 5631 (Misto)

Critiche al Clil,

la Giunta conosce

il documento?

La consigliera ha chiesto al Presidente della Giunta se sia a conoscenza del documento del Consiglio del sistema educativo nel quale sono contenute molte criticità del trilinguismo -soprattutto della metodologia Clil- e quali spunti intenda prendere in considerazione.

La risposta. Il Presidente ha affermato che il documento riassume posizioni divergenti, però esprime un parere positivo sul trilinguismo. Le risultanze e le analisi del documento sono state prese in considerazione dal provvedimento preso dalla Giunta, ma ciò che non può essere recepito è la critica di fondo al piano trilinguismo, nella parte in cui si dice che il Clil andrebbe a diminuire l’impatto formativo delle altre materie. Il Presidente ha ricordato che, comunque, alla fine del 2018 ci sarà una nuova verifica.

La replica. Per la consigliera sarebbe stato meglio mettere a punto, prima di tutto, le difficoltà di acquisire le competenze disciplinari, dalle scienze, alla ginnastica, alle altre materie scelte dalle scuole, con il metodo Clil. Il nodo è questo, ha detto, perché a tre anni dall’approvazione del Clil si stanno mostrando chiaramente le carenze nelle competenze disciplinari.



Interrogazione 5633 (Civica Trentina)

Polo scolastico

di Lavarone,

quali sono i problemi?

Il consigliere ha chiesto al Presidente della Giunta di sapere quali sono i motivi per i quali il nuovo polo scolastico di Lavarone mostrerebbe dei seri problemi a causa di lavori non eseguiti a regola d'arte per i quali la pubblica amministrazione, a quanto pare, sarebbe costretta ad intervenire per porre rimedio. Il consigliere, ricordando che per la struttura sono stati investiti 10 milioni di euro, chiede poi a chi andrebbero ascritte le responsabilità degli eventuali danni.

La risposta. L’assessore ha detto che l’intervento ha avuto un iter lungo, ma in gran parte rendicontato dal Comune alla Provincia attraverso collaudi qualitativi e amministrativi. Quindi, ha affermato, si può stare tranquilli su eventuali deficit strutturali. Effettivamente però, ha confermato l’assessore, ci sono state infiltrazioni d’acqua e ristagni. Problemi che sono in corso di risoluzione.

La replica. Il consigliere ha detto che certo la scuola non sta crollando, ma ci sono problemi funzionali. I consiglieri comunali, ha ricordato, hanno sollevato nei dettagli i problemi che non riguarderebbero solo le infiltrazioni. Se la verifica fosse stata fatta nei termini prescritti non sarebbe il pubblico ora a intervenire, ma si sarebbero coinvolte le imprese che hanno lavorato, le quali, tra l’altro, sembrano sparite. Un privato, ha sottolineato, su un lavoro di 10 milioni non lascerebbe certo passare 10 anni prima di andare a vedere se tutto è in ordine. Interessante, ha concluso, sarà vedere chi ha certificato che i lavori sono a opera d’arte.


Interrogazione 5635 (PT)

Gelate, perché

meno risorse

per l'ortofrutta?

Il consigliere ha chiesto alla Giunta perché, per il sostegno delle 900 lavoratrici dell'ortofrutta penalizzate, in termini di ore di lavoro perse, dalla crisi derivata dalle gelate della scorsa primavera, sia stato effettuato uno stanziamento effettivo di 1,5 milioni di euro, mentre 2 milioni sono stati stanziati ma non ancora erogati. Un ammontare complessivo di 3,5 milioni, contro i 4,5 di cui ha parlato l'assessore.

La risposta. L’assessore ha risposto affermando di aver precisato pubblicamente che la Pat, per i cernitori dei magazzini, ha stanziato una cifra di 3,5 milioni e mezzo milione è stato messo a dispozione dai consorzi. É stato però concordando con le parti sociali la decisione di ritrovarsi nei primi mesi del 2018 per valutare attentamente la situazione. Incontro che si farà e si valuteranno le economie di questi fondi e, eventualmente, la necessità di riformulare o rivedere le applicazioni dei fondi. Ma tutto ciò in base a dati e non a sensazioni.


Interrogazione 5637 (Patt)

Coop Alto Garda,

il commissario

quanto rimarrà?

Il consigliere ha chiesto all'assessore competente quanto durerà l'amministrazione straordinaria della Coop Alto Garda e quindi quando sarà possibile avviare un percorso democratico e di innovazione perché la coop ritorni ad essere una realtà significativa della cooperazione trentina e dell'Alto Garda.

La risposta. L’assessore ha risposto che la gestione commissariale termina il 9 giugno, ed è probabile una proroga, perché va completato il lavoro che commissario e vice hanno iniziato. Serve inoltre, per far cessare il commissariamento, l’autorizzazione dell’ufficio commercio della Cooperazione.

La replica. Il consigliere ha ricordato che c’è agitazione tra dipendenti e soci. La proroga probabilmente è necessaria, perché una delle più grosse coop del Trentino possa continuare con serenità, ma il commissario dovrebbe però coinvolgere i soci, che sono 16 mila, perché il rapporto che ha fatto grande la coop va recuperato.



Interrogazione 5640 (Patt)

Acciaieria di Borgo,

sforati i limiti

degli inquinanti?

Il consigliere ha chiesto alla Giunta se nell'Acciaieria di Borgo, dal settembre 2017, cioè da quanto lo stabilimento è stato preso in affitto dalla Borgo Valsugana Steel srl, sono stati registrati sforamenti delle emissioni inquinanti. In caso affermativo se siano previste riqualificazioni dell'impianto industriale, progetti dell'azienda e della Pat per la salvaguardia dell'ambiente, della salute dei lavoratori e dei residenti.

La risposta. L’assessore competente ha detto che non si hanno evidenze di superamento degli standard ambientali per le emissioni in atmosfera. La società subentrata alla precedente ha detto che però ci sono stati 16 episodi di emissioni “fuggitive” della durata di pochi minuti. Per contenere questi episodi c’è la prescrizione dell’Aia del settembre 2017 che l’azienda ha presentato con alcune integrazioni. Si è quindi impegnata la società per introdurre sistemi di contenimento delle polveri, soprattutto nella zona della colata continua. Questi nuovi sistemi di aspirazione, ha aggiunto l’assessore, saranno un presidio per la salute dei lavoratori che per la tutela ambientale. Il nuovo impianto dovrà essere realizzato entro 2018. E’ stata, inoltre, programmata un’ispezione congiunta anche sulle emissioni in atmosfera per evitare le emissioni “fuggitive”.

La replica. La consigliera, sottolineando la preoccupazione dei residenti, ha affermato che fa piacere sapere che non ci sono stati sforamenti ed ha apprezzato l’onestà di aver reso noto che ci sono stati comunque problemi. .


Interrogazione 5642 (Ual)

Rapporti con i genitori,

quali aiuti

per gli insegnanti?

Il consigliere ha chiesto alla Giunta se la Pat metta a disposizione degli insegnanti strumenti per aiutarli e prepararli alla gestione del rapporto, spesso difficile, con i genitori degli studenti. Il consigliere ha chiesto, inoltre, se sia prevista la realizzazione di sportelli ai quali gli insegnanti possano eventualmente rivolgersi.

La risposta. L’assessore ha risposto che la Pat ha deciso di supportare i docenti e le scuole con un supporto educativo con Iprase. Sulle competenze relazionali si sta potenziando il lavoro di indagine sui comportamenti dei ragazzi, in particolare “Generazione Z”, che riguarda le loro percezioni del mondo adulto; si è lavorato, poi, sulla fragilità educativa nella scuola, che verrà presentata a a marzo in una conferenza dibattito. C’è, infine, la proposta Iprase dei percorsi formativi dei docenti, ad esempio il corso per promuovere il benessere in classe. Iniziative alle quali vanno aggiunte quelle messe in campo dalle singole scuole.

La replica. I dati della scuola trentina testimoniano della sua qualità, ma è importante puntare l’attenzione sui problemi della scuola e sulla necessità di una formazione continua.

LE PRIME DUE RISPOSTE ALLE INTERROGAZIONI SCRITTE INEVASE ALL'ORDINE DEL GIORNO


Interrogazione 5227 (Forza Italia)

Alternanza scuola-lavoro,

attivazione dei Tavolo,

di valutazione e quali regole


Per valutare l'andamento e migliorare le esperienze di alternanza scuola-lavoro negli istituti superiori del Trentino, l'esponente di FI ​ha chiesto se sia stato attivato il Tavolo scuola-lavoro per il monitoraggio del sistema di alternanza e con quali risultati; se non è stato ancora attivato quando si pensa di costituirlo e di renderlo operativo; quali verifiche vengono effettuate sulle imprese, sui professionisti, gli enti pubblici e privati che si sono resi disponibili a svolgere questi percorsi iscrivendosi al registro nazionale dell'alternanza scuola lavoro presso la Camera di commercio; se i soggetti ospitanti ricevono corrispettivi dalla Provincia per questa attività e se sì di quale entità; se sia previsto un codice etico o un protocollo di comportamento a cui i soggetti ospitanti devono attenersi e quali sanzioni sono previste per chi non lo rispetta; se sia prevista una carta dei diritti e doveri a tutela degli studenti; infine, se sia mai stata valutata l'ipotesi di sospendere l'alternanza delle 200 ore nei licei che di solito sono frequentati da studenti che accedono all’università.

La risposta. L’assessore, ricordando che è stata già data risposta scritta all'interrogazione, ha detto che il tema è importante e l’alternanza scuola – lavoro richiede ben altro che norme e discipline, ma rappresenta un impegno per un patto generazionale. Nello specifico l’assessore ha affermato che il tavolo scuola – lavoro è stato istituito all’inizio della legislatura; la verifica sulle qualità e il rispetto delle norme di sicurezza di chi ospita i ragazzi è di competenza del dirigente d’istituto; chi ospita i ragazzi non riceve compensi dalla Pat; c’è uno schema tipo sui doveri di imprenditori e tutor, e si sta elaborando la carta dei diritti e doveri degli studenti perché si è attesa quella nazionale. Infine, l’alternanza viene considerata molto importante anche nei licei.

La replica. La consigliera ha ricordato che la funzione di controllo è estremamente pesante per i dirigenti scolastici e comunque, sulla carta, sembra tutto a posto ma nella pratica i dubbi ci sono eccome. L’utilità dell’alternanza scuola – lavoro è inutile, mentre si dovrebbe rendere meno accademico il percorso universitari.


Interrogazione 5426 (Forza Italia)

Profughi, gli appalti

hanno tenuto conto

della territorialità?


Il consigliere ha chiesto alla Giunta se nell'appalto per il servizio di accoglienza integrata per i richiedenti asilo si sia tenuto conto del criterio della territorialità; con quali criteri sono stati assegnati i profughi al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati o all'accoglienza straordinaria; quanti posti sono disponibili; se le persone ospitate in Trentino vengano sottoposte a visita medica; quali sono le sinergie tra i Centri per l'impiego e la rete di accoglienza e, infine, quanti profughi sono stati inseriti nei corsi di formazione dei Centri per l'impiego.

La risposta. L’assessore ha risposto che la Pat si è adoperata per una distribuzione diffusa e equa dei profughi. Quindi anche gli appalti sono stati organizzati sulle 14 zone in cui è diviso il Trentino. Le distribuzioni dei richiedenti asilo sono di competenza dello Stato. Sul piano sanitario i profughi vengono controllati anche a Trento nel corso di questi anni sono emersi bisogni sanitari specifici per la presenza di donne in età fertile, vittime di tortura e minori. La Pat ha promosso l’accesso ai servizi sanitari dei richiedenti asilo. Per la formazione c’è anche il coinvolgimento delle aziende. I tirocini sono stati 269, i richiedenti asilo registrati nell’Agenzia dell’impieg sonon 956. Il 33% ha svolto almeno un corso di formazione, il 32% un tirocinio; il 47% ha svolto almeno un lavoro. ​