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16/01/2018 - In aula o in commissione

Approvato, con un no di un consigliere di maggioranza, il ddl sugli orti didattici

Il Consiglio provinciale ha discusso nel pomeriggio anche alcune interrogazioni e mozioni

Approvato, con un no di un consigliere di maggioranza, il ddl sugli orti didattici

I lavori proseguono domani alle 10.00

Approvato, con un no di un consigliere di maggioranza, il ddl sugli orti didattici

Approvato, con 30 sì, un contrario e due astenuti, il disegno di legge sugli orti didattici, dopo una discussione sull’uso nel testo del termine agricoltura biologica al posto di sostenibile e una sospensione di circa un’ora per trovare un accordo su una serie di emendamenti. Uno di questi, per introdurre il termine “biologico”, proposto da un esponente della maggioranza, non è passato in Aula. Di conseguenza il consigliere ha votato no al ddl. Nelle dichiarazioni di voto il proponente ha affermato che non si tratta di una legge minore, ma, al contrario, importante per l’educazione dei bambini.

Si è passati poi ad una serie di interrogazioni che non avevano ancora ottenuto risposta scritta dalla Giunta. Infine, è stata approvata una mozione e la seduta è stata sospesa alle 18. Riprenderà domattina alle dieci con la discussione di una serie di mozioni.

​L'avvio della discussione questa mattina.

​Nella mattina, esaurito il question time, il Consiglio ha proseguito con l’esame del disegno di legge 152/XV di istituzione, promozione e finanziamento degli orti didattici in Trentino, la cui discussione era già stata avviata nella sessione di novembre.

Una proposta di legge che nasce prendendo spunto da altre realtà già attive in Europa, ha detto il proponente e che prevede “aule a cielo aperto” nelle quali i bambini, dalla scuola dell’infanzia fino ai più alti livelli d’istruzione, apprendono le tecniche di coltivazione, la trasformazione dei prodotti, con l’obiettivo di avvicinare i bambini la terra e di recuperare quella manualità che si sta via via perdendo.

Una proposta sostenuta in maniera trasversale dall’aula, sia da consiglieri di opposizione che da consiglieri di maggioranza che sono intervenuti in discussione generale. E’ stata apprezzata la filosofia sottesa al disegno di legge, di avvicinamento della terra al mondo della scuola, oltre che il tema dell’educazione alimentare e dell’avvicinamento dei ragazzi al processo di trasformazione dei prodotti. Un consigliere ha anticipato un ordine del giorno alla cura dell’orto propone di affiancare un pollaio per la cura di piccoli animali da cortile. C’è stata da parte di alcuni consiglieri di opposizione -che hanno anticipato astensione o contrarietà- la critica sull’utilizzo dei tempi della scuola, già asfittici, a favore di queste pratiche.

Nella replica il proponente ha ringraziato che ha contribuito alla proposta ed ha mostrato apertura verso la proposta di affiancare all’orto, dove le condizioni lo consentano, il pollaio. Quanto agli sforzi chiesti alle scuole, ha osservato che questa proposta nasce proprio da precisi stimoli degli insegnanti che considerano queste ore “preziose” per la crescita dei bambini, al punto da poter incidere sulla cultura dei loro genitori, che potranno beneficiare di una forma di “educazione di ritorno”, come avvenne con le pratiche del riciclo.

Approvato con un astensione e un voto contrario un ordine del giorno che impegna la Giunta a considerare la possibilità che i progetti degli orti didattici includano programmi o percorsi formativi inerenti lo studio delle tradizioni storiche locali correlate all’agricoltura del passato, ponendo in evidenza la comparazione tra la filiera agroalimentare di un tempo e quella di oggi, anche con il coinvolgimento degli istituti culturali e museali.

Illustrato ed approvato con due astensioni -dopo una breve sospensione chiesta dal proponente del disegno di legge per meglio comprendere la portata del progetto- anche il successivo documento dello stesso consigliere, che impegna a considerare anche l’esperienza del progetto “Orto in condotta” ed il manuale delle buone pratiche di Slow Food come riferimento al fine di erogare le misure di sostegno, ovvero di facilitare l’adesione degli istituti scolastici al progetto stesso, in quanto esperienza sperimentata ed efficace, che persegue gli obiettivi medesimi ed ha le medesime finalità del disegno di legge in oggetto.​

I lavori nel pomeriggio.


Interrogazione 3593

Venti iniziative

per l’internazionalizzazione


L'interrogazione 3593 ha chiesto chiarimenti sull'attività di internazionalizzazione della Provincia e delle società controllate nel periodo 2014-2016, riferendosi soprattutto agli accordi commerciali o istituzionali stretti con Brasile, la Cina, il Mozambico e altri paesi africani, con Arabia Saudita e Iran, Usa, Russia e con la Provincia cinese dello Sichuan.

La risposta. La Giunta ha risposto che 20 sono state le iniziative internazionali attuate nel periodo 2014 – 2016, in particolar modo in Australia, Belgio, Corea del sud, Germania e Svizzera. Missioni attuate anche in collaborazione con la Trentini del Mondo. I costi di queste missioni sono ammontati a 45 mila euro. Trentatré sono state le delegazioni in visita in Trentino; tre le lettere di intenti firmate con controparti estere. Nel 2017 è stata avviata un’ulteriore attività per le olimpiadi invernali del 2022 in Cina, con un incontro di esponenti della municipalità di Pechino che verranno a visitare le nostre strutture che porterà alla consulenza, in collaborazione col Sudtirolo, per tre ski resort in Cina.


Interrogazione 4055

L’offerta della Deloitte

è risultata la migliore


L'interrogazione 4055 ha chiesto informazioni sulla consulenza richiesta da Cassa del Trentino spa alla Deloitte Consulting srl per un importo di 122.286 euro e se l'affidamento di una consulenza di questo tipo sia in linea con la mission di Cassa del Trentino, quali siano i risultati di questa consulenza, come mai il pagamento sia stato tanto celere, che posizioni abbiano espresso circa l'utilità di questa consulenza i membri del cda di Cassa del Trentino, quali erano rispetto all'offerta economicamente più vantaggiosa il rapporto qualità-prezzo e l'offerta delle altre ditte concorrenti, a quali società Cassa del Trentino ha commissionato consulenze negli ultimi 5 anni, con quali ragioni, costi e risultati.

La risposta. La Giunta ha risposto che Cassa del Trentino ha valutato la privatizzazione del servizio di Informatica Trentina e il Cda ha effettuato un confronto con 5 concorrenti su una base d’asta di 170 mila euro. Alla fine le offerte sono rimaste tre e quella della Deloitte è risultata la più conveniente. La Giunta, inoltre, ha affermato che sul sito della Pat e Cassa del Trentino gli elementi della gara sono disponibili. Cassa del Trentino ha affidato solo questo incarico a Deloitte.

La replica. L’interrogante ha chiesto a cosa abbia portato una consulenza così costosa. Si tratta, ha detto, di una delle pingui consulenze che la Deloitte ha preso. E per avere queste informazioni dalla Giunta ci è voluto più di un anno.


Interrogazione 4694

Cfp di Ossanna,

il magazzino verà liberato


L'interrogazione 4694 chiedeva se per migliorare l'offerta didattico-formativa del Centro di formazione professionale di Ossana, la Giunta intenda prendere provvedimenti che diano alla scuola la possibilità di utilizzare tutti i locali all'interno dell'edificio, compresi quelli che oggi ospitano i mezzi del Servizio gestione e che andrebbero spostati altrove.

La risposta. La Giunta ha risposto che è stata trovata una soluzione per il magazzino e entro il nuovo anno scolastico gli spazi verranno riconsegnati alla scuola.


Interrogazione 5009

Mediocredito, il cda

non risponde alla Giunta


L'interrogazione 5009 ha chiesto informazioni relative a Mediocredito Trentino Alto Adige, l'istituto di credito regionale il cui capitale sociale è detenuto a maggioranza assoluta dall'ente pubblico e quindi anche dalla Provincia di Trento che ora vorrebbe cedere la propria quota di partecipazione. Le domande riguardano l'identità dei consiglieri di Mediocredito, i criteri per l'assunzione del personale, le remunerazioni del direttore generale e dei membri del cda, l'ammontare delle spese per consulenze esterne, la crescita o meno degli impieghi negli ultimi 10 anni, gli eventuali finanziamenti concessi a singole persone e famiglie composte da persone anziane, le direttive previste per tutelare i debitori (in particolare anziani o aziende in difficoltà) da speculazioni, gli eventuali sfratti da abitazioni occupate da debitori ultraottantenni e se questi ultimi si siano dichiarati disponibili a mettere in vendita bonariamente il proprio alloggio, se Mediocredito abbia pignorato l'abitazione di una vedova ultraottantenne senza prima porre in vendita altri immobili di proprietà della stessa e se, infine il presidente o i dirigenti della banca siano stato denunciati per usura e come sia intervenuta la Giunta per evitare il conseguente danno d'immagine.

La risposta. La Giunta ha risposto che per la prima parte le informazioni sono sul sito; per il resto le informazioni sulla clientela possono essere fornite solo ai clienti e aventi causa, Guardia di finanza e Agenzia entrate, magistratura e autorità inquirenti. Nel caso in cui ci siano responsabilità penali la Giunta non potrà fare altro che applicare le norme riguardo l’incompatibilità delle cariche. Per i componenti del cda indicati dalla Pat non sono indicate linee di comportamento, tranne le linee strategiche fissate dalla Giunta. Il Cda è quindi responsabile delle scelte.

La risposta. Il consigliere ha detto che il caso portato in Aula dimostra come il Mediocredito sia probabilmente uscito dai limiti che sono quelli dell’aiuto e finanziamento delle aziende. Sopratutto di quelle piccole.


Interrogazione 5036

Appalti al massimo ribasso,

si studia un nuovo modello


L'interrogazione 5036, "Il principio del massimo ribasso esce dalla porta per rientrare dalla finestra", chiedeva quali iniziative intende adottare la Giunta per assicurare l'effettiva adozione del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa nelle gare d'appalto per la realizzazione di opere pubbliche sul territorio provinciale, perché il criterio del massimo ribasso non finisca per prevalere sulla proposta tecnica che dovrebbe invece pesare molto nella valutazione della qualità delle domande presentate.

La risposta. La Giunta ha risposto che il tema è di attualità perché legato al codice degli appalti nazionale il quale dispone che in gara arrivi il progetto esecutivo non modificabile ed è chiaro che per questo l’offerta si basa sull’organizzazione del cantiere e dell’impresa. Elementi che finiscono per dare forte peso all’offerta economica rispetto a quella di qualità. Il Tavolo degli appalti ha avviato però un metodo sperimentale con un sistema di valutazione elettronica precompilati. Ciò ha permesso di essere più precisi e di trovare nuove soluzioni lavorando su alcuni fattori. Ma ci sono tre questioni aperte: per rendere meno pesante l’offerta economica sono necessarie analisi sui prezzi puntuali, sulla manodopoera, sui mezzi e materiali per determinare l’affidabilità dell’offerta. Si introducono poi criteri tecnici puntuali sul cantiere in esame; la qualità poi può venire rafforzata sulla scelta dei materiali e con parametri prestazionali e organizzativi. Il modello sembra dare buoni risultati, tanto che i ribassi medi degli ultimi tempi è attorno al 20%. Servirà ancora tempo ma la strada è giusta.

La replica. L’interrogante ha detto che le criticità sugli appalti in Trentino sono sotto gli occhi di tutti. Criticità che, affermano gli imprenditori, a sud e nord sono minori.


Interrogazione 5146

Libretto scolastico

niente genitore 1 e 2


L'interrogazione 5146 riguardava la scelta compiuta senza né coinvolgere né avvisare i genitori dall'Istituto comprensivo Pergine 2 di distribuire agli alunni il libretto di collegamento scuola-famiglia in cui al posto della dizione "firma dei genitori o di chi ne fa le veci" appare la formula "firma del responsabile 1 e del responsabile 2". Il testo chiedeva chi sia il responsabile dell'iniziativa assunta all'insaputa dei genitori, se la Giunta ritiene che sia rispettosa del primato educativo delle famiglie sancito dalla Costituzione, se l'esecutivo intenda intervenire perché "i bambini possano tornare ad avere dei genitori e non degli anonimi responsabili 1 e 2".

La risposta. La Giunta ha risposto che si è cercato di capire i motivi di questa scelta che appartiene ad un ambito di autonomia scolastica. L’indirizzo di questa scelta non è stato condiviso dalla Giunta, ma i motivi portati dal dirigente scolastico per il libretto scolastico sono tutte lontane dal voler sminuire il ruolo genitoriale. Ma si basavano solo su una valutazione di carattere giuridico. Una scelta fatta in buona fede anche se la Giunta ha ritenuto che la dizione “ il genitore o chi ne fa le veci” è altrettanto esaustiva. Quindi, nella prossima edizione del libretto si tornerà a quest’ultima dizione. C’è, quindi, la possibilità di comprendere tutte le sensibilità con le dizioni che si sono sempre usate.

La replica. L’interrogante ha ringraziato per la risposta e ha ricordato che altri istituti usano questi termini. Un fatto che va a toccare valutazioni di tipo valoriale.



Mozione 561

Favorire i parti attraverso i consultori,

i percorsi nascita e le Case di Maternità.


Approvata all’unanimità la proposta di mozione 561 che impegna la Giunta consolidare sul territorio il Percorso nascita territoriale quale percorso di accompagnamento alla nascita e modello di presa in carica dell’ostetricia della gravidanza a basso rischio, in raccordo con i servizi territoriali e punto nascita; a favorire la scelta consapevole rispetto al luogo di parto delle donne; a valutare la fattibilità della realizzazione di Centri nascita sul territorio (Casa di maternità) nell’ambito della riorganizzazione della sanità provinciale; a prevedere un centro nascita “alomngside” nel progetto di Polo sanitario trentino.


I lavori proseguono domani alle 10.00.