Il Consiglio provinciale ha discusso nel pomeriggio anche alcune interrogazioni e mozioni
Approvato, con un no di un consigliere di maggioranza, il ddl sugli orti didattici
I lavori proseguono domani alle 10.00
Approvato, con 30 sì, un
contrario e due astenuti, il disegno di legge sugli orti didattici,
dopo una discussione sull’uso nel testo del termine agricoltura
biologica al posto di sostenibile e una sospensione di circa un’ora
per trovare un accordo su una serie di emendamenti. Uno di questi,
per introdurre il termine “biologico”, proposto da un esponente
della maggioranza, non è passato in Aula. Di conseguenza il
consigliere ha votato no al ddl. Nelle dichiarazioni di voto il
proponente ha affermato che non si tratta di una legge minore, ma, al
contrario, importante per l’educazione dei bambini.
Si è passati poi ad una
serie di interrogazioni che non avevano ancora ottenuto risposta
scritta dalla Giunta. Infine, è stata approvata una mozione e la
seduta è stata sospesa alle 18. Riprenderà domattina alle dieci con
la discussione di una serie di mozioni.
L'avvio della discussione questa mattina.
Nella mattina, esaurito il question time, il Consiglio ha proseguito con l’esame del disegno di legge 152/XV di istituzione, promozione e finanziamento degli orti didattici in Trentino, la cui discussione era già stata avviata nella sessione di novembre.
Una proposta di legge che nasce prendendo spunto da altre realtà già attive in Europa, ha detto il proponente e che prevede “aule a cielo aperto” nelle quali i bambini, dalla scuola dell’infanzia fino ai più alti livelli d’istruzione, apprendono le tecniche di coltivazione, la trasformazione dei prodotti, con l’obiettivo di avvicinare i bambini la terra e di recuperare quella manualità che si sta via via perdendo.
Una proposta sostenuta in maniera trasversale dall’aula, sia da consiglieri di opposizione che da consiglieri di maggioranza che sono intervenuti in discussione generale. E’ stata apprezzata la filosofia sottesa al disegno di legge, di avvicinamento della terra al mondo della scuola, oltre che il tema dell’educazione alimentare e dell’avvicinamento dei ragazzi al processo di trasformazione dei prodotti. Un consigliere ha anticipato un ordine del giorno alla cura dell’orto propone di affiancare un pollaio per la cura di piccoli animali da cortile. C’è stata da parte di alcuni consiglieri di opposizione -che hanno anticipato astensione o contrarietà- la critica sull’utilizzo dei tempi della scuola, già asfittici, a favore di queste pratiche.
Nella replica il proponente ha ringraziato che ha contribuito alla proposta ed ha mostrato apertura verso la proposta di affiancare all’orto, dove le condizioni lo consentano, il pollaio. Quanto agli sforzi chiesti alle scuole, ha osservato che questa proposta nasce proprio da precisi stimoli degli insegnanti che considerano queste ore “preziose” per la crescita dei bambini, al punto da poter incidere sulla cultura dei loro genitori, che potranno beneficiare di una forma di “educazione di ritorno”, come avvenne con le pratiche del riciclo.
Approvato con un astensione e un voto contrario un ordine del giorno che impegna la Giunta a considerare la possibilità che i progetti degli orti didattici includano programmi o percorsi formativi inerenti lo studio delle tradizioni storiche locali correlate all’agricoltura del passato, ponendo in evidenza la comparazione tra la filiera agroalimentare di un tempo e quella di oggi, anche con il coinvolgimento degli istituti culturali e museali.
Illustrato ed approvato con due astensioni -dopo una breve sospensione chiesta dal proponente del disegno di legge per meglio comprendere la portata del progetto- anche il successivo documento dello stesso consigliere, che impegna a considerare anche l’esperienza del progetto “Orto in condotta” ed il manuale delle buone pratiche di Slow Food come riferimento al fine di erogare le misure di sostegno, ovvero di facilitare l’adesione degli istituti scolastici al progetto stesso, in quanto esperienza sperimentata ed efficace, che persegue gli obiettivi medesimi ed ha le medesime finalità del disegno di legge in oggetto.
I lavori nel pomeriggio.
Interrogazione
3593
Venti
iniziative
per
l’internazionalizzazione
L'interrogazione
3593 ha chiesto chiarimenti sull'attività di internazionalizzazione
della Provincia e delle società controllate nel periodo 2014-2016,
riferendosi soprattutto agli accordi commerciali o istituzionali
stretti con Brasile, la Cina, il Mozambico e altri paesi africani,
con Arabia Saudita e Iran, Usa, Russia e con la Provincia cinese
dello Sichuan.
La
risposta. La Giunta ha risposto
che 20 sono state le iniziative
internazionali attuate nel periodo 2014 – 2016, in particolar modo
in Australia, Belgio, Corea del sud, Germania e Svizzera. Missioni
attuate anche in collaborazione con la Trentini del Mondo. I costi di
queste missioni sono ammontati
a 45 mila euro. Trentatré
sono state le
delegazioni in visita in Trentino; tre le
lettere di intenti firmate
con controparti estere. Nel
2017 è stata avviata
un’ulteriore attività per
le olimpiadi invernali del 2022 in Cina, con un incontro
di esponenti della municipalità di Pechino che verranno a visitare
le nostre strutture che porterà alla consulenza, in collaborazione
col Sudtirolo, per tre ski resort in Cina.
Interrogazione
4055
L’offerta
della Deloitte
è
risultata la migliore
L'interrogazione
4055 ha chiesto informazioni sulla consulenza richiesta da Cassa del
Trentino spa alla Deloitte Consulting srl per un importo di 122.286
euro e se l'affidamento di una consulenza di questo tipo sia in linea
con la mission di Cassa del Trentino, quali siano i risultati di
questa consulenza, come mai il pagamento sia stato tanto celere, che
posizioni abbiano espresso circa l'utilità di questa consulenza i
membri del cda di Cassa del Trentino, quali erano rispetto
all'offerta economicamente più vantaggiosa il rapporto
qualità-prezzo e l'offerta delle altre ditte concorrenti, a quali
società Cassa del Trentino ha commissionato consulenze negli ultimi
5 anni, con quali ragioni, costi e risultati.
La
risposta. La Giunta ha risposto
che Cassa del Trentino ha valutato la privatizzazione del servizio di
Informatica Trentina e il
Cda ha effettuato un
confronto con 5 concorrenti su una base d’asta di 170 mila euro.
Alla fine le offerte sono
rimaste tre e quella della
Deloitte è risultata la
più conveniente. La Giunta, inoltre, ha affermato che sul sito della
Pat e Cassa del Trentino gli elementi della gara sono disponibili.
Cassa del Trentino ha affidato solo questo incarico a Deloitte.
La
replica. L’interrogante ha chiesto a cosa abbia portato una
consulenza così costosa. Si tratta, ha detto, di una delle pingui
consulenze che la Deloitte ha preso. E per avere queste informazioni
dalla Giunta ci è voluto più di un anno.
Interrogazione
4694
Cfp
di Ossanna,
il
magazzino verà liberato
L'interrogazione
4694 chiedeva se per migliorare l'offerta didattico-formativa del
Centro di formazione professionale di Ossana, la Giunta intenda
prendere provvedimenti che diano alla scuola la possibilità di
utilizzare tutti i locali all'interno dell'edificio, compresi quelli
che oggi ospitano i mezzi del Servizio gestione e che andrebbero
spostati altrove.
La
risposta. La Giunta ha risposto
che è stata trovata una soluzione per il magazzino e entro il nuovo
anno scolastico
gli spazi verranno riconsegnati alla scuola.
Interrogazione
5009
Mediocredito,
il cda
non
risponde alla Giunta
L'interrogazione
5009 ha chiesto informazioni relative a Mediocredito Trentino Alto
Adige, l'istituto di credito regionale il cui capitale sociale è
detenuto a maggioranza assoluta dall'ente pubblico e quindi anche
dalla Provincia di Trento che ora vorrebbe cedere la propria quota di
partecipazione. Le domande riguardano l'identità dei consiglieri di
Mediocredito, i criteri per l'assunzione del personale, le
remunerazioni del direttore generale e dei membri del cda,
l'ammontare delle spese per consulenze esterne, la crescita o meno
degli impieghi negli ultimi 10 anni, gli eventuali finanziamenti
concessi a singole persone e famiglie composte da persone anziane, le
direttive previste per tutelare i debitori (in particolare anziani o
aziende in difficoltà) da speculazioni, gli eventuali sfratti da
abitazioni occupate da debitori ultraottantenni e se questi ultimi si
siano dichiarati disponibili a mettere in vendita bonariamente il
proprio alloggio, se Mediocredito abbia pignorato l'abitazione di una
vedova ultraottantenne senza prima porre in vendita altri immobili di
proprietà della stessa e se, infine il presidente o i dirigenti
della banca siano stato denunciati per usura e come sia intervenuta
la Giunta per evitare il conseguente danno d'immagine.
La
risposta. La Giunta ha risposto
che per la prima parte le informazioni sono sul sito; per il resto le
informazioni sulla clientela possono essere
fornite solo ai
clienti e aventi causa, Guardia
di finanza e Agenzia
entrate, magistratura e autorità inquirenti. Nel caso in cui ci
siano responsabilità penali la
Giunta non potrà fare altro che applicare le norme riguardo
l’incompatibilità delle cariche. Per i componenti del cda indicati
dalla Pat non sono indicate linee di comportamento, tranne le linee
strategiche fissate dalla Giunta.
Il Cda è quindi responsabile delle scelte.
La
risposta. Il consigliere ha
detto che il caso portato in Aula dimostra come il Mediocredito sia
probabilmente
uscito dai limiti che sono quelli dell’aiuto e finanziamento delle
aziende. Sopratutto di quelle piccole.
Interrogazione
5036
Appalti
al massimo ribasso,
si
studia un nuovo modello
L'interrogazione
5036, "Il principio del massimo ribasso esce dalla porta per
rientrare dalla finestra", chiedeva quali iniziative intende
adottare la Giunta per assicurare l'effettiva adozione del criterio
dell'offerta economicamente più vantaggiosa nelle gare d'appalto per
la realizzazione di opere pubbliche sul territorio provinciale,
perché il criterio del massimo ribasso non finisca per prevalere
sulla proposta tecnica che dovrebbe invece pesare molto nella
valutazione della qualità delle domande presentate.
La
risposta. La Giunta ha risposto
che il tema è di attualità perché legato
al codice degli appalti nazionale il quale dispone che in gara arrivi
il progetto esecutivo non modificabile ed è chiaro che per questo
l’offerta si basa sull’organizzazione del cantiere e
dell’impresa. Elementi che finiscono per dare forte peso
all’offerta economica rispetto a quella di qualità. Il Tavolo
degli appalti ha avviato però
un metodo sperimentale con
un sistema di valutazione elettronica precompilati. Ciò ha permesso
di essere più precisi e di trovare nuove soluzioni lavorando su
alcuni fattori. Ma ci sono
tre questioni aperte:
per rendere meno pesante l’offerta economica sono
necessarie analisi sui
prezzi puntuali, sulla manodopoera,
sui mezzi e materiali per determinare l’affidabilità dell’offerta.
Si introducono
poi criteri tecnici puntuali sul cantiere in esame; la qualità poi
può venire rafforzata sulla scelta dei materiali e con parametri
prestazionali
e organizzativi. Il modello sembra dare buoni risultati, tanto che i
ribassi medi degli ultimi tempi è attorno al 20%. Servirà ancora
tempo ma la strada è giusta.
La
replica. L’interrogante ha
detto che le criticità sugli appalti in Trentino sono sotto gli
occhi di tutti. Criticità che, affermano gli imprenditori, a sud e
nord sono minori.
Interrogazione
5146
Libretto scolastico
niente genitore 1 e 2
L'interrogazione
5146 riguardava la scelta compiuta senza né coinvolgere né avvisare
i genitori dall'Istituto comprensivo Pergine 2 di distribuire agli
alunni il libretto di collegamento scuola-famiglia in cui al posto
della dizione "firma dei genitori o di chi ne fa le veci"
appare la formula "firma del responsabile 1 e del responsabile
2". Il testo chiedeva chi sia il responsabile dell'iniziativa
assunta all'insaputa dei genitori, se la Giunta ritiene che sia
rispettosa del primato educativo delle famiglie sancito dalla
Costituzione, se l'esecutivo intenda intervenire perché "i
bambini possano tornare ad avere dei genitori e non degli anonimi
responsabili 1 e 2".
La
risposta. La Giunta ha risposto
che si è cercato di capire i motivi di questa scelta che appartiene
ad un ambito di autonomia scolastica. L’indirizzo di questa scelta
non è stato condiviso dalla Giunta, ma i motivi portati dal
dirigente scolastico per il libretto scolastico sono tutte lontane
dal voler sminuire il ruolo genitoriale. Ma si basavano solo su una
valutazione di carattere giuridico. Una scelta fatta in buona fede
anche se la Giunta ha ritenuto che la dizione “ il genitore o chi
ne fa le veci” è altrettanto esaustiva. Quindi, nella prossima
edizione del libretto si tornerà a quest’ultima dizione. C’è,
quindi, la possibilità di comprendere tutte le sensibilità con le
dizioni che si sono sempre usate.
La
replica. L’interrogante ha
ringraziato per la risposta e ha ricordato che altri istituti usano
questi termini. Un fatto che
va a toccare valutazioni di tipo valoriale.
Mozione 561
Favorire i parti attraverso
i consultori,
i percorsi nascita e le
Case di Maternità.
Approvata all’unanimità la
proposta di mozione 561 che impegna la Giunta consolidare sul
territorio il Percorso nascita territoriale quale percorso di
accompagnamento alla nascita e modello di presa in carica
dell’ostetricia della gravidanza a basso rischio, in raccordo con i
servizi territoriali e punto nascita; a favorire la scelta
consapevole rispetto al luogo di parto delle donne; a valutare la
fattibilità della realizzazione di Centri nascita sul territorio
(Casa di maternità) nell’ambito della riorganizzazione della
sanità provinciale; a prevedere un centro nascita “alomngside”
nel progetto di Polo sanitario trentino.
I lavori proseguono domani alle 10.00.