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17/10/2017 - In aula o in commissione

Sì al disegno di legge di Zeni sulla riforma del welfare per gli anziani

Dalla Quarta Commissione con tre voti a favore e quello di astensione di Viola (nella foto)

Sì al disegno di legge di Zeni sulla riforma del welfare per gli anziani

In allegato, l'ordine del giorno con accesso al testo in discussione

Sì al disegno di legge di Zeni sulla riforma del welfare per gli anziani

​E’ stata approvato con tre sì e un voto di astensione, quello di Walter Viola (PT), in Quarta commissione, presieduta da Giuseppe Detomas, il ddl Zeni sulla riforma del welfare per gli anziani che verrà affrontato in Consiglio nella sessione di novembre.


In discussione generale Viola ha affermato che più che di una riforma si tratta di una revisione del sistema di assistenza agli anziani, anche perché le scelte impattanti, come quelle previste in un primo tempo, per fortuna non ci sono state. Una norma che lascia molto spazio alle delibere attuative ma che ha soprattutto il pregio di contenere la frammentazione senza puntare sulle fusioni delle Apsp. Il consigliere di PT si è chiesto però, e lo ha chiesto a Zeni, se le comunità di valle, in una fase di indebolimento, siano davvero in grado di gestire una struttura come “Spazio argento”. Infine, secondo Viola, servirebbe una struttura interna alla Pat che si occupi in modo specifico del welfare per gli anziani e ha sottolineato, inoltre, l’importanza della scelta di spingere il sistema dei servizi sulla domiciliarità.

Violetta Plotegher del Pd ha espresso apprezzamento per la proposta Zeni, sottolineando che il tratto principale del ddl è l’attenzione alla prevenzione, in particolar modo nei confronti della solitudine e l’isolamento, valorizzando la rete di solidarietà con un percorso di accompagnamento della persona anziana e dei familiari. Un investimento nella rete sociale che comporta anche un corposo risparmio. La presenza di una cartella socio sanitaria, condivisa in “Spazio argento” e in tutti i servizi, inoltre, è fondamentale anche per la programmazione delle politiche socio sanitarie. Violetta Plotegher ha affermato che la scelta di puntare sulla domiciliarità non può essere legata ai costi, anche perché non è detto che sia più economica della residenzialità, ma alla necessità di rispettare le esigenze di relazione dell’anziano. La consigliera del Pd ha espresso, inoltre, preoccupazione per i budget assegnati alla comunità di valle che dovranno essere adeguate ai bisogni dei territori ed ha sottolineato le difficoltà di gestione dei servizi nelle aree urbane.

Trentuno gli emendamenti presentati da Viola, Gianfranco Zanon (PT), Plotegher, Detomas, Donata Borgonovo Re (PD), Mattia Civico (PD) al ddl composto da 18 articoli. Detomas ha proposto un emendamento per permettere la delega della gestione di “Spazio argento” là dove in una comunità ci sia una sola Apsp. Dubbi sono espressi da Viola e da Violetta Plotegher e l’assessore Zeni ha trovato un punto d’incontro con un sub emendamento in base al quale i criteri di delega delle comunità alle Apsp verranno fissati dalla Giunta sentita la commissione competente. No di Zeni all’emendamento Viola che chiedeva una partecipazione del terzo settore in “Spazio argento”. Violetta Plotegher ha invece ribadito che, per quanto riguarda “Spazio argento”, al comune di Trento deve essere riservata un’attenzione particolare. Lunga discussione sulla necessità di acquisire il parere di Upipa sulla promozione delle collaborazioni tra Apsp, contenuto in un emendamento di Viola che è stato respinto.

In dichiarazione di voto Piero De Godenz (UpT) ha detto che si tratta di una legge che innova il settore dell’assistenza agli anziani, ma il gruppo Upt sta ragionando su alcuni emendamenti da portare in aula. Viola ha dichiarato l’astensione e ha auspicato che venga inserito nel ddl una struttura Pat dedicata ai servizi agli anziani. Detomas, nettamente favorevole al ddl, ha detto che lo “Spazio argento” che mette in rete i servizi è fondamentale per evitare la polverizzazione dei servizi e garantirne gli standard. Plotegher ha affermato che la chiave di volta della riforma è il riconoscimento dell’importanza della prevenzione. Va poi promossa una cultura della fragilità che responsabilizzi i cittadini anche attraverso forme di assicurazione. Zeni, ringraziando i consiglieri e le associazioni, ha concluso affermando che con questo ddl si stanno mettendo le basi ordinamentali e filosofiche per un cambio di prospettiva per i servizi rivolti agli anziani.