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02/07/2018 - La nostra Autonomia

In radio si è parlato di carceri

Il Garante per i diritti dei detenuti la professoressa Antonia Menghini ha presentato nei giorni scorsi la sua prima relazione annuale. La prima perché la figura del garante dei detenuti, dopo un iter politicamente complesso, ha ricordato il Presidente del Consiglio, Bruno Dorigatti, è stata istituita solo lo scorso anno. Un ruolo importante perché il Garante è chiamato a costruire quello che Dorigatti ha definito ponti di civiltà.
In sintesi il quadro del carcere di Trento tracciato dalla professoressa Menghini è pieno di difficoltà, ma a Spini di Gardolo la situazione non è certo paragonabile alle molte carceri italiane spesso invivibili.
La Garante dei diritti dei detenuti ha messo in evidenza, nella sua dettagliata relazione, la necessità di interventi di manutenzione del carcere che venne costruito con un grande impegno finanziario della Provincia; la necessità di aumentare il numero degli agenti di polizia penitenziaria che sono troppo pochi perché l'organico, 121 addetti, è parametrato sui 214 detenuti che erano previsti al momento dell'inaugurazione della struttura di Spini. Un numero che è stato superato da molto tempo e oggi i detenuti sono 315, dei quali 21 donne. Ma va tenuto presente che il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria ha portato la capienza del carcere di Trento a quota 418.
Questi i punti di difficoltà ma, ha sottolineato la Garante per i detenuti, ci sono anche quelli positivi che riguardano soprattutto la scuola e il lavoro. I detenuti che frequentano i corsi sono in buon numero: alta la frequenza dei corsi di base, 16 quelli che frequentano le medie,54 le superiori grazia anche alla collaborazione col liceo Rosmini di Trento.
Va infine ricordato che nel carcere di Trento, anche a causa dell'alto numero di trasferimenti da altri carceri, si trova un altissimo numero di stranieri: a Spini sono il 72% del totale, e le nazionalità più presenti sono nell'ordine i tunisini, seguiti dai marocchini, albanesi, nigeriani e rumeni.