La relazione della Commissione presso la IV Commissione consiliare
Pari opportunità, la presidente Fedrizzi racconta l'attività 2017 e punta più volte l'indice
Simonetta Fedrizzi
Un
dettagliato rapporto sull'attività 2017 della Commissione
provinciale per le pari opportunità tra donna e uomo ha
caratterizzato oggi la seduta della IV Commissione consiliare
permanente, convocata dal presidente Giuseppe Detomas, presente anche
l'assessora competente Sara Ferrari.
La
presidentessa della C.p.o., Simonetta Fedrizzi, ha illustrato la
relazione annuale – per cui non è previsto passaggio in aula
consiliare - affiancata dalla vicepresidente Claudia Loro e dalla
funzionaria Anna Maria Belluccio.
Fedrizzi
ha documentato una fitta attività di carattere culturale svolta per
promuovere le tematiche cosiddette di genere. Ecco solo alcuni dei
temi forti citati:
-
la battaglia (vinta) per l'adozione della doppia preferenza
uomo-donna nel voto provinciale;
-
il dossier realizzato con gli studenti per analizzare il linguaggio
dei quotidiani in un'ottica di genere;
-
l'iniziativa che dovrebbe portare al varo presso l'Università di una
"banca dei saperi femminili" , allo scopo di
promuovere un più frequente ricorso alle migliori professionalità
anche femminili;
-
l'impegno sul fronte della promozione di una toponomastica al
femminile;
-
le molte iniziative per il contrasto alla violenza sulle donne;
-
il fronte tutto nuovo della "medicina di genere";
-
l'azione "politica" per avere asili nido che non si
riducano a semplici centri assistenziali.
Descrivendo
il ventaglio operativo della C.p.o., Fedrizzi ha anche riferito di
essersi mossa presso l'assessorato provinciale competente, per
contestare (e chiedere il ritiro) della brochure diffusa in tema di
istruzioni per le emergenze incendio, a quanto pare caratterizzata da
illustrazioni che ricalcano triti stereotipi sessisti.
Riferito anche un caso meno recente di Comune che ha diffuso
volantini per una festa locale, promuovendo di fatto anche un sexy
show.
Un
altro appunto critico la presidente Fedrizzi ha riservato per il
presidente della Provincia, lamentando che è rimasta "lettera
morta" la promessa di attivare un fondo ad hoc per colmare i
limiti di retribuzione patiti dalle mamme assenti dal lavoro per
maternità.
Nel
dibattito è intervenuta per prima Violetta Plotegher (Pd),
per un apprezzamento alla prospettiva di una medicina di genere, nel
senso di sviluppare cure personalizzate e quindi adatte alle donne.
La consigliera ha sostenuto che occorrerebbe analizzare il bilancio
P.a.t. per capire se le risorse vengono utilizzate nella direzione
della parità sostanziale tra i sessi. Ha poi parlato della
condivisione degli oneri di cura tra uomo e donna, che va sviluppata
oltre il più povero concetto della conciliazione casa-lavoro. Un
cenno critico infine a recenti episodi di sessismo nel linguaggio
dell'aula consiliare.
Graziano
Lozzer (Patt) ha auspicato politiche di seria promozione
dell'imprenditoria femminile, osservando che oggi si deve alle donne
la particolare vivacità del panorama di iniziative in campo
agricolo. Ha citato al proposito l'opportuna norma contemplata dalla
recente legge sui masi trentini, da lui stesso promossa.
Il
presidente Giuseppe Detomas (Ual ladina) ha chiesto alla
C.p.o. di monitorare con attenzione il mondo della popolazione
immigrata in Trentino e ha sollecitato un dialogo più fitto tra la
C.p.o. stessa e il lavoro della IV Commissione. Pietro De Godenz
(Upt) ha invece detto che sarebbe buona cosa prevedere la
relazione della C.p.o. in aula consiliare plenaria e non solo in sede
di Commissione.