Giornale Online
09/05/2018 - Incontri
La petizione riguarda il progetto esecutivo per la realizzazione del percorso tra i due sobborghi
Consegnate a Dorigatti 1.478 firme per una pista ciclabile tra Villazzano e Povo
In allegato, il testo della petizione e foto
La petizione riguarda il progetto esecutivo per la realizzazione del percorso tra i due sobborghi
Consegnate a Dorigatti 1.478 firme per una pista ciclabile tra Villazzano e Povo
In allegato, il testo della petizione e foto
S'intitola
"In bici a scuola sicuri" la petizione popolare che ieri
pomeriggio è stata depositata in Consiglio provinciale, corredata
di 1.478 firme di cittadini della zona di Villazzano e Povo. La
questione sottoposta dal comitato – primi firmatari Andrea Tarter e
Lorenzo Bolzon – riguarda il progetto già esecutivo per la
realizzazione di una pista ciclopedonale che dovrebbe collegare i due
sobborghi del capoluogo, soddisfacendo a esigenze di mobilità
ecosostenibile e di sicurezza ampiamente condivise. Ieri il comitato
si è presentato in forze, con un nutrito gruppo di bambini e ragazzi
e la presidente della Consulta dei genitori dell'istituto scolastico
Trento 1, Elisa Molinari. Il problema illustrato al presidente del
Consiglio provinciale, Bruno Dorigatti, è legato alla carenza di
copertura finanziaria del progetto, già redatto dal Comune di Trento
e strutturato in 6 lotti. L'opera è funzionale in particolare a un
accesso pedonale e ciclabile alla scuola media Pascoli a Gabbiolo e
al centro sportivo Ceschi. Il progetto originario, del valore stimato
di 3 milioni e 500 mila Euro, prevede un percorso di quasi 3 Km, in
sede protetta a lato della strada provinciale n. 204.
"L'opera
– si legge nel testo della petizione - è oggi ancora soltanto
sulla carta. Nel febbraio 2015 la Giunta provinciale con specifica
delibera non ha ritenuto prioritario il finanziamento dell’opera,
in precedenza inserito nel Fondo Unico Territoriale (FUT). I fondi
provinciali che avrebbero dovuto finanziare la sua
realizzazione
sono stati "posticipati" a non meglio definita data. La
sensazione è che potrebbero passare molti anni prima che il progetto
venga ripreso e messo in opera". Di qui dunque le ragioni della
mobilitazione popolare, tradotta in una petizione sia al Consiglio
provinciale sia al sindaco di Trento. Il presidente Dorigatti –
assieme alla segretaria generale dell'ente, Patrizia Gentile – ha
ricevuto materialmente testo e firme, assicurando che si darà corso
alla procedura prevista per questo tipo di istanze in sede di
Commissione consiliare permanente.