Il rendiconto sociale sintetizzato da Dorigatti che ha tracciato un bilancio della legislatura
Nel 2017 il Consiglio ha esercitato soprattutto una funzione di controllo
Quinquennio segnato dal taglio dei costi e da forti contrapposizioni risolte dalla politica
"Per
il Consiglio provinciale la legislatura che sta per concludersi è
stata segnata sia
da
una forte riduzione dei costi della politica, con un bilancio
dell'assemblea legislativa passato dai 14 milioni di euro del
quinquennio precedente agli 11 di oggi, sia
da
forti contrapposizioni tra gli schieramenti, specialmente
su
temi delicati
come
la doppia preferenza di genere e la lotta all'omofobia, che
hanno bloccato a lungo i lavori
in aula senza
impedire però,
alla fine,
di
trovare
una soluzione perché a prevalere è stata la politica". Era
inevitabile, per il presidente Bruno
Dorigatti che,
affiancato
dal segretario generale Patrizia Gentile e dalla dirigente Giorgia
Loss, ha
sintetizzato oggi in
una conferenza
stampa a palazzo Trentini l'ultimo rendiconto sociale prima delle
elezioni provinciali –
rendiconto limitato
all'attività
svolta l'anno scorso dall'assemblea legislativa da lui guidata –
tirare anche
un po' le somme dell'intero
quinquennio
consiliare iniziato nel 2013. "Sono soddisfatto del lavoro
svolto e dei risultati ottenuti in questi anni, e
i dati che oggi presentiamo ne sono una
chiara testimonianza
–
ha detto
rispondendo
alle domande dei giornalisti –, anche
se molti ci
chiedevano
di cambiare il regolamento del
Consiglio per
evitare
gli
emendamenti ostruzionistici. Ma
le
regole istituzionali – ha spiegato – coinvolgono tutti e quindi
si cambiano solo assieme, non a colpi di maggioranza. Da
noi inoltre
–
ha ricordato – non esiste
il voto di fiducia. Ecco
perché restando
sempre
nei
limiti
consentiti
dal
regolamento
qualche
volta siamo
intervenuti riducendo il
numero degli
emendamenti, ma
i
momenti più difficili –
ha
sottolineato – sono
stati superati sempre
e solo
grazie
alle intese raggiunte tra le forze politiche".
E
il fatto
che la politica alla
fine abbia
prevalso è tanto più significativo, ha aggiunto Dorigatti, "se
consideriamo
il contesto
in cui il Consiglio ha
operato in
questi anni, caratterizzato da una profonda crisi economica e
sociale dalla
quale non siamo ancora usciti. Crisi
di
cui ha risentito negativamente anche il rapporto tra i cittadini e la
politica.
Una
società frantumata non poteva che riflettersi anche in una
frantumazione della politica. E il Consiglio
provinciale
è stato lo specchio di questa società. Ciò
nonostante –
ha concluso il presidente – da noi le istituzioni dell'autonomia
tutto
sommato hanno
retto alla crisi meglio che in altre regioni, e questa tenuta è la
garanzia fondamentale della democrazia
e della
libertà".
La
funzione di controllo l'anno scorso è stata quella
maggiormente esercitata.
Tornando
al rendiconto sociale del Consiglio riferito al 2017, Dorigatti ha
evidenziato che tra le
funzioni maggiormente
esercitate
l'anno
scorso dall'organo legislativo spicca
quella di
controllo
sull’operato
della Giunta. Lo
dimostrano le
tante
interrogazioni
depositate
oltre alle proposte
di mozione
e agli
ordini
del giorno: questi
atti politici tipicamente ispettivi hanno
prevalso nettamente sui disegni di legge.
"Ciò
si spiega –
ha osservato
Dorigatti
– con
il perdurare
della crisi economica e in parte anche
per effetto
della cosiddetta porta girevole".
Il
presidente ha definito
"intenso"
il
lavoro sviluppato dal Consiglio provinciale nel
2017,
come documentano
le
47
convocazioni in
aula che si sono poi
tradotte
in 83
sedute della
durata complessiva di 229
ore. Inoltre,
sono
state 30 le riunioni della Conferenza dei Presidenti dei Gruppi (la
"capigruppo") e 144 le ore delle sedute svolte
dalle cinque
Commissioni permanenti dell'assemblea
legislativa.
L’Ufficio di presidenza si è incontrato 21 volte, adottando
complessivamente 87 deliberazioni, tra cui quella relativa
all’istituzione del Collegio dei revisori dei conti –
nuovo organo
di vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica –
ed elaborando
anche la proposta di nuovo regolamento organico del personale del
Consiglio provinciale. Nel complesso, la presenza dei consiglieri
alle votazioni in aula è stata decisamente alta, con una media
dell’80%.
Nel
2017 approvate 19 leggi e altre 15 abrogate. Meno tempo per
l'approvazione.
Nel
2017, ha proseguito Dorigatti, sono state approvate 19 leggi,
provenienti da 26 progetti di leggi che comprendevano 402 articoli e
1.101 commi. Circa il 70% delle leggi approvate è stato proposto
dalla Giunta, in calo rispetto ai dati del quinquennio precedente,
quando a prevalere era l'iniziativa consiliare. Le leggi provinciali
del 2017 si sono dedicate ad un’ampia revisione delle normative
previgenti in materia di cave, governo del territorio, cultura e
politiche sociali, abrogando per intero 15 leggi degli anni
precedenti. Come l’anno scorso, però, la diminuzione delle leggi
provinciali (oggi in vigore ce ne sono in tutto 386) è dovuta
all’opera di pulizia di leggi “superate” realizzata dalla legge
collegata alla manovra di bilancio.
Nello
svolgere la sua attività, ha segnalato il presidente, il Consiglio
ha dimostrato anche nel 2017 l’efficacia della programmazione dei
lavori consiliari, diminuendo i tempi di trattazione dei
provvedimenti. Fra la presentazione e l’approvazione trascorrono in
media 269 giorni. Attualmente oltre 40 leggi prevedono l’emanazione
di regolamenti che non sono stati ancora approvati. Un dato in
diminuzione rispetto all’anno precedente, quando erano 56 i
provvedimenti normativi in attesa di attuazione. Aumentano, pertanto,
i regolamenti, che si attestano a 237, in lieve aumento rispetto al
2016 (230). In particolare nell’ambito dei lavori consiliari ha
prevalso la funzione di controllo (1352 le interrogazioni
complessive, di cui 248 a risposta immediata). E di indirizzo
(mozioni, ordini del giorno e risoluzioni) che giungono a superare il
90% degli atti. Sono state 124 le proposte di mozione presentate, di
cui 26 approvate, 191 gli ordini del giorno, di cui 137 approvati.
Sono, poi, complessivamente 64 i pareri espressi dalle cinque
Commissioni su atti della Giunta provinciale. Le petizioni popolari
presentate nel corso dell’anno sono state 6, una in più rispetto
al 2016, segno di una crescente richiesta di partecipazione diretta
dei cittadini. E’ proseguita l’attività di rendicontazione
sull’attuazione delle leggi provinciali con 38 leggi vigenti per le
quali è previsto per la Giunta l’obbligo di relazioni periodiche
al Consiglio provinciale.
Sempre
in questo ambito il Tavolo di coordinamento per la valutazione delle
politiche pubbliche si è riunito 8 volte, portando a termine la
valutazione sullo stato di attuazione della legge provinciale sul
benessere familiare. Si è consolidata, poi, l’attività di
informazione e documentazione per i consiglieri online sia attraverso
il sito ‘Segnalazioni’, il giornale telematico, sia con la banca
dati ‘Documenti studi e ricerche’. In merito all’attività
istituzionale il Consiglio ha previsto con la legge 5 l’istituzione
del Garante dei minori e dei detenuti (Antonia Menghini).
"Per
quanto riguarda l’Autonomia, ha
proseguito Dorigatti, il
Consiglio ha dato seguito al processo di riforma dello Statuto
speciale, assicurando l’organizzazione di lavori della Consulta
insieme agli uffici
della Giunta provinciale. A
fine 2017 lo Statuto
speciale ha subito due modifiche importanti: la prima riguardante la
tutela delle minoranze linguistiche
e la seconda relativa
a rilevanti poteri in materia
di energia
idroelettrica. La
Consulta si è riunita 25 volte e ha promosso 17 incontri sul
territorio".
GLI
ALTRI DATI EVIDENZIATI DAL PRESIDENTE NEL SUO INTERVENTO: ATTIVITÀ’
PER I CITTADINI E DEGLI ORGANI INCARDINATI NEL CONSIGLIO PROVINCIALE
L’Autorità
per le minoranze linguistiche ha proseguito nella sua attività
di collegamento con le comunità di minoranza e allo stesso tempo
nelle iniziative di promozione dell’interesse della comunità
trentina rispetto alla realtà storica, culturale e linguistica ed
economica delle minoranze ladina, mochena e cimbra.
Il
Comitato provinciale per le Comunicazione grazie al nuovo
Accordo-quadro tra Agicom, Conferenza delle Assemblee legislative
delle Regioni e la Conferenza delle Regioni e Province autonome ha
aggiunto alle sue competenze, quelle di organo funzionale
dell’Autorità nazionale. In modo da esercitare in sede locale la
delega relativa all’attività conciliativa tra i cittadini e gli
operatori della comunicazione. Nel
2017 sono stati 1.091 i procedimenti amministrativi depositati presso
il Corecom. Ai cittadini è tornata una somma complessiva di 434.960
euro.
La
Commissione provinciale per le pari opportunità ha
potenziato il programma di attività per la promozione delle pari
opportunità tra donna e uomo tra i cittadini, istituzioni,
associazioni. In particolare nel corso del 2017 ha dato sostegno alla
modifica della legge provinciale per l’introduzione della doppia
preferenza di genere nella composizione delle liste elettorali. La
CPPO ha dato poi attenzione al tema della violenza maschile sulle
donne, rilanciando la campagna ‘ Se ti ama troppo, non ti ama
affatto’. L’organo
consiliare ha anche approfondito il tema della ‘medicina di
genere’.
Il
Difensore civico-garante dei minori nella
sua funzione di organismo super partes a tutela dei cittadini nei
confronti della Pubblica amministrazione e di Garante dei minori ha
trattato 849 fascicoli nel corso del 2017. A tal senso di rilievo la
stipula del protocollo con il Presidente del Tribunale dei minorenni
e i presidenti dei Tribunali ordinari di Trento e Rovereto
sull’istituzione di un elenco di tutori volontari per minori
stranieri non accompagnati e lo svolgimento di uno specifico corso di
aggiornamento per i tutori volontari. I ricorsi trattati nel corso
dell’anno hanno riguardato per il 37% controversie
o questioni con la Pubblica
Amministrazione e per il 30% con il territorio e l'ambiente.
Il
Forum trentino per la pace e i diritti umani nel
corso dell’anno ha lavorato alla promozione di oltre 400 tra eventi
ed incontri pubblici volti alla sensibilizzazione sui temi della pace
e i diritti umani. Inoltre,
grazie ad un accordo con la Provincia ha avviato nuove iniziative nel
percorso formativo rivolto a i giovani in servizio civile. Si attesta
a 61 il numero di associazioni aderenti all’Assemblea del Forum,
mentre sono oltre una decina i progetti avviati da reti di
partnership tra pubblico e privato.
La
Comunicazione. L’attività di
stampa, informazione e comunicazione dell’attività dell'assemblea
e delle istituzioni autonomistiche ha proseguito nel solco
multimediale con la carta stampata (la testata storica di Consiglio
provinciale cronache quest’anno raggiunge i 40 anni di
pubblicazione continuativa con una diffusione di oltre 30.000 copie)
, con la televisione, radio e web. Ricordo anche la stampa della
nostra pubblicazione ’Cronache’ su carta speciale in Braille per
circa 200 abbonati non vedenti. Nel 2017 l’Ufficio stampa
consiliare ha avviato una
campagna informativa a supporto dei lavori della Consulta per lo
Statuto speciale. A tali
iniziative si affianca l’attività di visite guidate
all’Istituzione, per pensionati, anziani e iscritti all’Università
della terza età. Nel
corso del 2017 hanno aderito a questa iniziativa 104 gruppi per 3.800
persone, di cui circa 3000 oltre i 65 anni. A
questi si aggiungono 4.215 studenti con 401 accompagnatori. Palazzo
Trentini ha aperto le porte al vasto pubblico per una serie di 10
mostre d’arte e iniziative culturali, tra cui segnaliamo la
generosa disponibilità della Collezione Kreuzer che per
l’esposizione ‘Arte dopo il 1900’ ha offerto alla cittadinanza
l’arte dei territori del Tirolo storico.
La
Sala Aurora di
Palazzo Trentini, offerta
gratuitamente alla cittadinanza, è stata richiesta da numerose
associazioni per ospitare convegni ed incontri, mentre la prestigiosa
cornice della Sala Depero ha
ospitato diverse cerimonie ed eventi tra cui la ‘Giornata
dell’Autonomia’ con il coinvolgimento della ‘Consulta per il
Terzo Statuto’.
Organizzazione,
personale e risorse. Il
personale del Consiglio è inquadrato in un proprio ruolo autonomo.
La nuova dotazione organica prevede 85 posti di ruolo, e,
complessivamente, sono 83 i dipendenti. Nel 2017 l'investimento in
formazione è aumentato in modo significativo sia con specifici corsi
all’interno del Consiglio sia con corsi di formazione organizzati
dalla TSM. Inoltre nel 2017 il Consiglio provinciale ha stipulato con
le organizzazioni sindacali modalità di utilizzo delle risorse del
fondo da destinare ad obiettivi specifici. Infine nell’anno in
oggetto è iniziata la fase attuativa del Piano delle attività della
Certificazione del marchio Family Audit, per arrivare alla
certificazione finale (Executive) nel 2019. Il
sistema informativo del
Consiglio provinciale ha
visto anche nel 2017 un
incremento di efficacia ed
efficienza anche con
la formazione informatica del personale.
Risorse
finanziarie. Per quanto
riguarda le spese, come
negli anni precedenti anche
nel 2017 il bilancio ha
visto una riduzione sia per
i cosiddetti costi della politica che in generale per la gestione
complessiva.
Sedi
ed ambienti di lavoro. Nel
corso dell’anno sono proseguiti i
lavori
di restauro della sala del Giudizio di Paride di Palazzo Trentini.
Inoltre a decorrere dal 1 gennaio 2018 il Consiglio provinciale non
sostiene alcun canone di affitto con un risparmio di annuo di 371.000
euro, in
seguito all’acquisto dell’immobile da parte di Patrimoni del
Trentino.