Dopo due sospensione dei lavori nell'aula del Consiglio per riunioni tra maggioranza e minoranze
Legge di riordino della cultura, accordo raggiunto
L'assessore Tiziano Mellarini. Emendamenti in distribuzione nel pomeriggio
Dopo
due interruzioni per permettere altrettanti confronti tra minoranza e
maggioranza, il Consiglio ha raggiunto un accordo sull’esame della
proposta di riforma della cultura dell’assessore Mellarini.
Esaminati ed approvati tutti gli ordini del giorno, i lavori
riprendono nel pomeriggio, quando saranno distribuiti gli emendamenti
strategici, perfezionati nel frattempo dagli uffici e usciti dal
confronto del mattino.
In
apertura di lavori è intervenuto il consigliere Marino Simoni
auspicando la condivisione di un percorso e di un accordo che
tenga conto del dibattito in commissione e nel gruppo di lavoro. I
punti cardine sono l’autonomia e il mantenimento degli attuali cda,
mentre si può parlare della riduzione del numero dei componenti, ha
detto. A queste condizioni, ha aggiunto, siamo disponibili a ritirare
gli emendamenti e proseguire con la discussione della proposta di
legge. Alla luce di questa “apertura” l’assessore Mellarini ha
quindi chiesto al Presidente la sospensione dei lavori prima per 30
minuti e poi per un’altra ora, per una valutazione in ordine ad un
possibile accordo che agevoli l’esame del disegno di legge.
Ripresi
i lavori l’esame è ripartito dalla discussione generale.
Gianpiero
Passamani (UpT) è intervenuto osservando che la legge in vigore
necessitava di alcune modifiche anche in virtù dei velocissimi
cambiamenti che richiede il settore. Su questo tema, ha detto, è
stato fatto un grosso lavoro, sono stati ascoltati numerosi soggetti
che ci hanno permesso di migliorare il testo iniziale e dare il
maggior risalto possibile al mondo della cultura, fatto di
associazionismo, ma anche di numerosi interessi a livello turistico,
economico e del welfare che richiedono una sinergia che la
proposta di legge contiene. Particolare discussione si è registrata
sulla questione del cda unico dei musei. E’ innegabile che esiste
una frammentazione tra i musei, ma il cda unico limiterebbe la
libertà e l’autonomia di ciascuno. Occorre tuttavia una regia e
vorremmo che questa proposta fosse il più possibile condivisa, anche
per dare un forte segnale di unità verso l’esterno.
Il
modello originale era sicuramente preferibile, ha detto il
consigliere Lorenzo Ossanna (Patt), tuttavia accogliamo la
nuova proposta uscita dal confronto tra maggioranza e minoranza, in
nome dell’obiettivo finale di portare a casa una riforma importante
e strategica per il nostro territorio.
L’assessore
Tiziano Mellarini ha premesso che questa non è una nuova
legge, bensì una legge di riordino del settore, che tocca più
settori e che arricchisce il mondo della cultura rendendo
protagonista il territorio. Una legge che non riguarda solo gli
aspetti finanziari, ma che è crescita culturale e valorizzazione
della nostra comunità nella sua interezza. Quello che uscirà da
quest’aula, ha aggiunto, è un ulteriore punto di partenza con un
nuovo strumento legislativo rivolto non solo alle tradizionali
componenti elitarie, ma anche al mondo dell’associazionismo (3500
associazioni!) e alle numerose realtà coinvolte. L’assessore ha
ricordato il percorso partecipativo che ha portato a questo
passaggio, con il coinvolgimento di oltre 300 soggetti, tavoli
tematici con esperti di settore ed enti a livello nazionale,
“perché”, ha detto, “la cultura è appannaggio di tutti”.
Quanto al nodo cruciale, ampiamente dibattuto (leggi cda unico),
Mellarini ha riferito che è stato trovato un accordo sul sistema
museale trentino che rafforzerà la dinamicità, favorirà lo
sviluppo di una rete di maggiore efficienza, anche attraverso la
valorizzazione del personale operante all’interno degli enti
museali e anche e sopratutto con il coinvolgimento di enti non
funzionali della provincia. (l’accordo dovrebbe contenere il
mantenimento dei cda e l’attivazione di una regia provinciale per
la gestione del personale e gli uffici stanno predisponendo gli
emendamenti che saranno distribuiti nella pausa dei lavori).
Walter
Viola ha ringraziato l’assessore per la disponibilità,
dichiarando di restare in attesa di vedere i testi definitivi degli
emendamenti di merito, che gli uffici stanno predisponendo e che
saranno a breve consultabili, prima di ritirare il pacchetto dei
propri emendamenti.
Gli
ordini del giorno, tutti approvati
Nel
frattempo è stata avviato e completato l’esame dei 7 ordini del
giorno. Approvato il documento proposto da Graziano Lozzer
(Patt) sulla promozione e valorizzazione degli eventi legati ai
carnevali arcaici trentini, eventi turisticamente attrattivi delle
valli del nostro territorio.
Disco
verde anche per l’ordine del giorno di Lucia Maestri (PD)
che prevede e favorisce lo strumento del crow funding per il
finanziamento di progetti culturali e creativi.
Stessa felice sorte
per l’ordine del giorno della stessa Maestri sulla biblioteche: il
documento prevede di verificare la possibilità di dar vita ad uno
specifico strumento giuridico, ovvero un organismo centrale nel campo
amministrativo a beneficio di tutte le biblioteche trentine per
ricavarne vantaggi gestionali e di coordinamento per le biblioteche
aderenti.
Il terzo documento sempre a firma Maestri, approvato
dall’aula, prevede che la Giunta si impegni a promuovere
attivamente, anche con aiuti economici, le istituzioni e archivi
storici di comunità per raccogliere in un unico luogo tutti gli
archivi presenti sul territorio di ciascuna comunità, favorendo così
anche la nascita di un sentimento storico comune.
Positivo anche
l’esito per i successivi tre documenti, tutti a firma Lorenzo
Baratter (Patt). Il primo prevede la condivisione del principio
per cui i musei trentini si adoperino a rendere accessibili le loro
iniziative culturali e didattiche alle persone diversamente abili.
Il secondo impegna la Giunta a promuovere la rete dei musei territoriali
etnografici trentini con programmi e progetti da parte del Museo
degli usi e costumi della gente trentina, al fine di rafforzare il
legame dei giovani con il territorio di loro appartenenza. Su questo
ordine del giorno è intervenuto Rodolfo Borga che ha notato
che per realizzare questi obiettivi e far sì che questa non sia solo
un’operazione di facciata, sarà utile finanziare il museo e
mettergli a disposizione le risorse, a differenza di quanto fatto in
questi anni. Ha sottoscritto le osservazioni di Borga Walter
Kaswalder, che ha auspicato che nella prossima finanziaria ci si
ricordi di questo, che è un museo prezioso per la comunità
trentina.
Infine approvato anche l’ultimo ordine del giorno di
Baratter che impegna la Giunta provinciale alla valorizzazione del
patrimonio dialettale trentino, un paesaggio linguistico fattore di
profondo arricchimento del territorio, attraverso progetti e
programmi culturali attuati anche attraverso il museo degli usi e
costumi della gente trentina. A sostegno di questo documento per
l’importanza attribuita alla ricchezza linguistica del territorio e
la sua salvaguardia, sono intervenuti Rodolfo Borga, Walter Viola e
Walter Kaswalder.