Quarta commissione
Consiglio dei giovani: sì unanime al ddl 150, bocciato il ddl 158
Approvata la relazione conclusiva della petizione 22 sul futuro della piscina di Prabi
Questo pomeriggio si è riunita la Quarta commissione permanente
presieduta da Paola Demagri (Casa Autonomia.eu) in vece di Claudio
Cia (FdI). L’organo ha approvato all'unanimità il ddl 150 sulla
modifica della legge 7 del 2009 istitutiva del Consiglio provinciale
dei giovani; ha invece bocciato il ddl 158 di Alex Marini sullo
stesso tema (con i voti contrari dei consiglieri di maggioranza).
Approvata all’unanimità la relazione conclusiva della petizione 22
sulla piscina di Prabi.
Due
i temi sul piatto questo pomeriggio per la Quarta commissione
permanente guidata dalla vicepresidente Paola Demagri (Casa
Autonomia.eu): l’esame dei disegni di legge 150
e 158
di modifica della legge
7 del 2009 istitutiva del Consiglio provinciale dei
giovani e il voto della relazione conclusiva della petizione 22 sul
progetto di ristrutturazione della piscina di Prabi.
Modifiche
al Consiglio dei giovani: sì al ddl 150, no al ddl 158
Si è
iniziato dal primo tema, dall’esame dei ddl 150 e 158, sottoscritti
rispettivamente dai consiglieri Guglielmi, Degasperi, De Godenz,
Ferrari, Demagri Marini, Dalzocchio, Cia, Masè, Leonardi, Zanella e
Kaswalder e dal consigliere Marini.
La
trattazione è iniziata con le dichiarazioni sul ddl 150 del
primo firmatario Luca Guglielmi (Fassa). Vista la scadenza
della legislatura e, avendo parlato con la presidente del Consiglio
provinciale dei giovani, il primo firmatario ha chiesto di poter
approvare il testo nella sua stesura originale senza modifiche.
Alex
Marini (5 Stelle), proponente del ddl 158, ha fatto invece
riferimento, presentando il testo, alla performance presentata dai
ragazzi dell’Istituto Martino Martini di Mezzolombardo per “Ci
pensiamo noi” questa mattina ed ha citato in
particolare la frase conclusiva con la quale i giovani si sono
descritti come “gli anticorpi della società”. A fronte di una
piramide demografica invertita rispetto a 30 anni fa, ha affermato
Marini, i giovani hanno un peso specifico inferiore, destinato a
diminuire ulteriormente negli anni a venire: le istituzioni avrebbero
l’opportunità di riconoscere il ruolo dei giovani e mettere nelle
loro mani uno strumento per dar loro voce in capitolo nello stimolare
politiche e possibilità di incidere. Negli ultimi anni, ha
evidenziato Marini, l’applicazione della legge istitutiva del
Consiglio provinciale dei giovani è avvenuta in sordina, con una
sola convocazione congiunta del Consiglio provinciale (prevista dalla
legge una volta all’anno) e di quello dei giovani in cinque anni,
un 20%. Con il ddl 158, ha aggiunto, si pensava di riconoscere degli
strumenti che dessero efficacia al Consiglio dei giovani, senza dover
andare a mendicare le firme dei capigruppo per poter discutere le
loro proposte. Il testo si proponeva di coinvolgere i giovani in
maniera più assidua e costante. Quindi l’accenno all’eventuale
unificazione dei testi a cui il consigliere ha ricordato di aver
acconsentito qualche tempo fa: ha detto che sono poi seguiti tre mesi
di silenzio. Di qui la decisione del consigliere di chiedere la messa
al voto delle due proposte in maniera separata.
Guglielmi
ha sottolineato che il ddl 150 è stato firmato da tutti i
capigruppo: se ci fosse unità di intenti di tutti coloro che lo
hanno sottoscritto, ha affermato, arriverebbe al voto in consiglio.
Pare che la campagna elettorale sia iniziata, ha aggiunto,
riferendosi al ddl di Marini come a uno slogan. Secondo Guglielmi,
poi, il ddl 150 avrebbe un impatto importante anche perché
prorogando il mandato di tre mesi del Consiglio dei giovani, darebbe
all’organo modo di portare a termine il lavoro fatto sinora.
L’assessore
Bisesti: si era auspicato un accordo, non raggiunto
La
parola è passata all’assessore Mirko Bisesti, presente in
Quarta commissione, che ha ricordato l’auspicio espresso in
passato, cioè quello di trovare una sintesi, un accordo, che invece
non è stato raggiunto, ha sottolineato. L’assessore ha quindi
espresso un parere non positivo nei confronti del ddl alla sola firma
di Alex Marini (il 158).
Il
dibattito
Paolo
Zanella (Futura) ha invece espresso parere favorevole rispetto a
entrambi i disegni di legge: il 150 è più procedimentale, ha detto,
visto che regola ad esempio i passaggi tra le legislature, ma di
sostanziale ha poco. Il ddl 158, invece, secondo Zanella, cerca di
ampliare l’ambito d’azione del Consiglio provinciale dei giovani
dando la possibilità a quest’organo di partecipare all’attività
politica del territorio attraverso disegni di legge e proposte.
Sarebbe importante dare qualche chance in più ai giovani e queste
erano le intenzioni del consigliere Marini, ha ricordato Zanella.
Giorgio
Tonini (Pd) ha condiviso le parole di Zanella e collegato
l’importanza del tema all’andamento demografico: tra gli
inconvenienti prodotti dal trend, ha dichiarato, c’è uno
squilibrio dal punto di vista della platea elettorale e una minore
attenzione al futuro. Chi ha meno futuro davanti è portato a
concentrarsi di più sull’immediato, insomma. Immaginare cittadini
che facciano da megafono per la voce dei giovani nel processo
legislativo è secondo il consigliere del Pd un’intenzione
positiva. I due ddl? Hanno ambizioni diverse, ha ravvisato: il 150 è
di regolamentazione, il 158 vuole invece potenziare la strumentazione
in atto. Ha quindi anticipato il voto di appoggio per entrambi i
disegni.
Mara
Dalzocchio (Lega) ha espresso il suo appoggio al ddl 150. Ha
sottolineato che i giovani non sono persone lasciate al margine:
tanti ragazzi si rapportano con le istituzioni, si interfacciano con
la politica. Anche stamattina
in Quinta commissione erano presenti la Consulta degli
studenti ed Eleonora Angelini (presidente del Consiglio provinciale
dei giovani). I giovani si danno da fare per partecipare attivamente,
ha ribadito Dalzocchio, il ddl 150 va in questa direzione. Tutto è
migliorabile, nessuna legge è perfetta e benvenga un’ulteriore
modifica, un giorno, in base alle esigenze dei giovani, ma il testo
del ddl sottoscritto dai capigruppo è condivisibile e condiviso
anche dai giovani stessi. Ha anticipato quindi il proprio sostegno al
ddl 150.
Paola
Demagri (Casa Autonomia.eu) ha auspicato che questi due ddl siano
di stimolo, un vaccino che generi anticorpi, per i giovani. Ha detto
di considerare come un’opportunità ulteriori visioni.
Il
voto sul ddl 150: approvato all’unanimità
Il
disegno di legge, con il suo articolato, è stato approvato
all’unanimità.
Il
voto sul ddl 158: respinto (3 favorevoli e 4 contrari)
Durante
le dichiarazioni di voto sul ddl 158 hanno preso la parola
Mara Dalzocchio e Paolo Zanella. La consigliera della
Lega ha ribadito di aver ritenuto di appoggiare solo il ddl 150,
avendo concordato solo quel testo. Il consigliere di Futura, invece,
ha ripetuto il suo appoggio al ddl 158 e ha detto di non capire la
considerazione della collega, che - ha detto - sostiene solo un ddl
perché si era concordato solo su quello.
Il voto sul
ddl 158: tutti gli articoli sono stati respinti con tre voti
favorevoli e quattro contrari e lo stesso è accaduto per il ddl,
respinto con i voti contrari di Cavada, Dalpalù, Dalzocchio e
Rossato e quelli favorevoli di Demagri, Tonini e Zanella.
Dopo
la votazione il consigliere Luca Guglielmi ha voluto precisare
che il ddl unificato era stato riscritto con il Consiglio provinciale
dei giovani che non è mai arrivato in commissione: il Consiglio dei
giovani non era d’accordo con il testo presentato da Marini. Ha
quindi ringraziato i presenti per il sostegno.
Sempre
dopo il voto, Alex Marini ha ricordato la decisione della
Commissione di elaborare un testo unificato, che era stato scritto
recependo integralmente le proposte dei due ddl, ha detto. Un testo
che ha ricordato non è mai stato sottoposto all’attenzione della
Commissione. Ha detto di non aver capito la motivazione di ciò; il
Consiglio dei giovani, ha ribadito, aveva comunque dato parere
favorevole al ddl 158.
Concluso
l’esame della petizione 22 sulla piscina di Prabi
Infine il futuro
della piscina di Prabi: dopo tre passaggi in Quarta commissione (il 2
marzo scorso con l’avvio dell’esame, il
13 marzo con l’audizione dei referenti del Comitato promotore,
il
17 aprile con l’audizione dell’assessore allo Sport del Comune di
Arco Dario Ioppi) è stata approvata la relazione
conclusiva della petizione
22. Erano 220 le firme raccolte dal Comitato a difesa
del nuoto sportivo. Il nodo: l’assenza, nel nuovo progetto di
ristrutturazione della piscina, di una vasca da 50 metri. I
proponenti della petizione chiedono la revisione del progetto stesso;
il Comune di Arco propone invece un ragionamento legato alla
sostenibilità economica e alla necessità di tenere conto il più
possibile degli interessi di tutti. Al termine degli interventi della
scorsa seduta la Commissione aveva ritenuto chiuso l’esame della
petizione. Oggi l’approvazione, all’unanimità, della relazione
conclusiva.