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16/05/2023 - In aula o in commissione

Consiglio dei giovani: sì unanime al ddl 150, bocciato il ddl 158

Quarta commissione

Consiglio dei giovani: sì unanime al ddl 150, bocciato il ddl 158

Approvata la relazione conclusiva della petizione 22 sul futuro della piscina di Prabi

Consiglio dei giovani: sì unanime al ddl 150, bocciato il ddl 158

Questo pomeriggio si è riunita la Quarta commissione permanente presieduta da Paola Demagri (Casa Autonomia.eu) in vece di Claudio Cia (FdI). L’organo ha approvato all'unanimità il ddl 150 sulla modifica della legge 7 del 2009 istitutiva del Consiglio provinciale dei giovani; ha invece bocciato il ddl 158 di Alex Marini sullo stesso tema (con i voti contrari dei consiglieri di maggioranza). Approvata all’unanimità la relazione conclusiva della petizione 22 sulla piscina di Prabi.

Due i temi sul piatto questo pomeriggio per la Quarta commissione permanente guidata dalla vicepresidente Paola Demagri (Casa Autonomia.eu): l’esame dei disegni di legge 150 e 158 di modifica della legge 7 del 2009 istitutiva del Consiglio provinciale dei giovani e il voto della relazione conclusiva della petizione 22 sul progetto di ristrutturazione della piscina di Prabi.

Modifiche al Consiglio dei giovani: sì al ddl 150, no al ddl 158

Si è iniziato dal primo tema, dall’esame dei ddl 150 e 158, sottoscritti rispettivamente dai consiglieri Guglielmi, Degasperi, De Godenz, Ferrari, Demagri Marini, Dalzocchio, Cia, Masè, Leonardi, Zanella e Kaswalder e dal consigliere Marini.

La trattazione è iniziata con le dichiarazioni sul ddl 150 del primo firmatario Luca Guglielmi (Fassa). Vista la scadenza della legislatura e, avendo parlato con la presidente del Consiglio provinciale dei giovani, il primo firmatario ha chiesto di poter approvare il testo nella sua stesura originale senza modifiche.

Alex Marini (5 Stelle), proponente del ddl 158, ha fatto invece riferimento, presentando il testo, alla performance presentata dai ragazzi dell’Istituto Martino Martini di Mezzolombardo per “Ci pensiamo noi” questa mattina ed ha citato in particolare la frase conclusiva con la quale i giovani si sono descritti come “gli anticorpi della società”. A fronte di una piramide demografica invertita rispetto a 30 anni fa, ha affermato Marini, i giovani hanno un peso specifico inferiore, destinato a diminuire ulteriormente negli anni a venire: le istituzioni avrebbero l’opportunità di riconoscere il ruolo dei giovani e mettere nelle loro mani uno strumento per dar loro voce in capitolo nello stimolare politiche e possibilità di incidere. Negli ultimi anni, ha evidenziato Marini, l’applicazione della legge istitutiva del Consiglio provinciale dei giovani è avvenuta in sordina, con una sola convocazione congiunta del Consiglio provinciale (prevista dalla legge una volta all’anno) e di quello dei giovani in cinque anni, un 20%. Con il ddl 158, ha aggiunto, si pensava di riconoscere degli strumenti che dessero efficacia al Consiglio dei giovani, senza dover andare a mendicare le firme dei capigruppo per poter discutere le loro proposte. Il testo si proponeva di coinvolgere i giovani in maniera più assidua e costante. Quindi l’accenno all’eventuale unificazione dei testi a cui il consigliere ha ricordato di aver acconsentito qualche tempo fa: ha detto che sono poi seguiti tre mesi di silenzio. Di qui la decisione del consigliere di chiedere la messa al voto delle due proposte in maniera separata.

Guglielmi ha sottolineato che il ddl 150 è stato firmato da tutti i capigruppo: se ci fosse unità di intenti di tutti coloro che lo hanno sottoscritto, ha affermato, arriverebbe al voto in consiglio. Pare che la campagna elettorale sia iniziata, ha aggiunto, riferendosi al ddl di Marini come a uno slogan. Secondo Guglielmi, poi, il ddl 150 avrebbe un impatto importante anche perché prorogando il mandato di tre mesi del Consiglio dei giovani, darebbe all’organo modo di portare a termine il lavoro fatto sinora.

​L’assessore Bisesti: si era auspicato un accordo, non raggiunto

La parola è passata all’assessore Mirko Bisesti, presente in Quarta commissione, che ha ricordato l’auspicio espresso in passato, cioè quello di trovare una sintesi, un accordo, che invece non è stato raggiunto, ha sottolineato. L’assessore ha quindi espresso un parere non positivo nei confronti del ddl alla sola firma di Alex Marini (il 158).

Il dibattito

Paolo Zanella (Futura) ha invece espresso parere favorevole rispetto a entrambi i disegni di legge: il 150 è più procedimentale, ha detto, visto che regola ad esempio i passaggi tra le legislature, ma di sostanziale ha poco. Il ddl 158, invece, secondo Zanella, cerca di ampliare l’ambito d’azione del Consiglio provinciale dei giovani dando la possibilità a quest’organo di partecipare all’attività politica del territorio attraverso disegni di legge e proposte. Sarebbe importante dare qualche chance in più ai giovani e queste erano le intenzioni del consigliere Marini, ha ricordato Zanella.

Giorgio Tonini (Pd) ha condiviso le parole di Zanella e collegato l’importanza del tema all’andamento demografico: tra gli inconvenienti prodotti dal trend, ha dichiarato, c’è uno squilibrio dal punto di vista della platea elettorale e una minore attenzione al futuro. Chi ha meno futuro davanti è portato a concentrarsi di più sull’immediato, insomma. Immaginare cittadini che facciano da megafono per la voce dei giovani nel processo legislativo è secondo il consigliere del Pd un’intenzione positiva. I due ddl? Hanno ambizioni diverse, ha ravvisato: il 150 è di regolamentazione, il 158 vuole invece potenziare la strumentazione in atto. Ha quindi anticipato il voto di appoggio per entrambi i disegni.

Mara Dalzocchio (Lega) ha espresso il suo appoggio al ddl 150. Ha sottolineato che i giovani non sono persone lasciate al margine: tanti ragazzi si rapportano con le istituzioni, si interfacciano con la politica. Anche stamattina in Quinta commissione erano presenti la Consulta degli studenti ed Eleonora Angelini (presidente del Consiglio provinciale dei giovani). I giovani si danno da fare per partecipare attivamente, ha ribadito Dalzocchio, il ddl 150 va in questa direzione. Tutto è migliorabile, nessuna legge è perfetta e benvenga un’ulteriore modifica, un giorno, in base alle esigenze dei giovani, ma il testo del ddl sottoscritto dai capigruppo è condivisibile e condiviso anche dai giovani stessi. Ha anticipato quindi il proprio sostegno al ddl 150.

Paola Demagri (Casa Autonomia.eu) ha auspicato che questi due ddl siano di stimolo, un vaccino che generi anticorpi, per i giovani. Ha detto di considerare come un’opportunità ulteriori visioni.

Il voto sul ddl 150: approvato all’unanimità

Il disegno di legge, con il suo articolato, è stato approvato all’unanimità.

Il voto sul ddl 158: respinto (3 favorevoli e 4 contrari)

Durante le dichiarazioni di voto sul ddl 158 hanno preso la parola Mara Dalzocchio e Paolo Zanella. La consigliera della Lega ha ribadito di aver ritenuto di appoggiare solo il ddl 150, avendo concordato solo quel testo. Il consigliere di Futura, invece, ha ripetuto il suo appoggio al ddl 158 e ha detto di non capire la considerazione della collega, che - ha detto - sostiene solo un ddl perché si era concordato solo su quello.

Il voto sul ddl 158: tutti gli articoli sono stati respinti con tre voti favorevoli e quattro contrari e lo stesso è accaduto per il ddl, respinto con i voti contrari di Cavada, Dalpalù, Dalzocchio e Rossato e quelli favorevoli di Demagri, Tonini e Zanella.

Dopo la votazione il consigliere Luca Guglielmi ha voluto precisare che il ddl unificato era stato riscritto con il Consiglio provinciale dei giovani che non è mai arrivato in commissione: il Consiglio dei giovani non era d’accordo con il testo presentato da Marini. Ha quindi ringraziato i presenti per il sostegno.

Sempre dopo il voto, Alex Marini ha ricordato la decisione della Commissione di elaborare un testo unificato, che era stato scritto recependo integralmente le proposte dei due ddl, ha detto. Un testo che ha ricordato non è mai stato sottoposto all’attenzione della Commissione. Ha detto di non aver capito la motivazione di ciò; il Consiglio dei giovani, ha ribadito, aveva comunque dato parere favorevole al ddl 158.

​Concluso l’esame della petizione 22 sulla piscina di Prabi

Infine il futuro della piscina di Prabi: dopo tre passaggi in Quarta commissione (il 2 marzo scorso con l’avvio dell’esame, il 13 marzo con l’audizione dei referenti del Comitato promotore, il 17 aprile con l’audizione dell’assessore allo Sport del Comune di Arco Dario Ioppi) è stata approvata la relazione conclusiva della petizione 22. Erano 220 le firme raccolte dal Comitato a difesa del nuoto sportivo. Il nodo: l’assenza, nel nuovo progetto di ristrutturazione della piscina, di una vasca da 50 metri. I proponenti della petizione chiedono la revisione del progetto stesso; il Comune di Arco propone invece un ragionamento legato alla sostenibilità economica e alla necessità di tenere conto il più possibile degli interessi di tutti. Al termine degli interventi della scorsa seduta la Commissione aveva ritenuto chiuso l’esame della petizione. Oggi l’approvazione, all’unanimità, della relazione conclusiva.

Allegati
Il ddl 150
Il ddl 158