In Consiglio provinciale gli ultimi interventi prima dell'esame degli ordini del giorno
La replica di Fugatti ha concluso la discussione generale sulla manovra di bilancio
Di
seguito gli ultimi interventi in
discussione generale e
la replica del Presidente Fugatti. l’aula
è sospesa per mezz’ora per valutare i primi ordini del giorno. I
lavori riprendono alle 18.00.
Alessia
Ambrosi (Fratelli d’Italia): proposte
emendative e ordini del giorno su svariati temi
La
consigliera di maggioranza ha parlato di profonda incertezza del
quadro generale e di senso di responsabilità e realismo come cifra
di questa manovra finanziaria. Intesa finanziaria con lo Stato e
metodo del dialogo e della collaborazione sono due necessità
indicate da Ambrosi, che ha subito dopo elogiato la prospettiva
Euregio. Le proposte emendative: anzitutto esentare dall’Imis 2022
i teatri, i cinema, le discoteche, i luoghi di spettacolo e di
cultura sofferenti per la pandemia. Altro tema, i servizi sanitari
territoriali, anello strategico per un’efficiente gestione anche
del prossimo futuro post-Covid. F.d.I. propone un’indennità-premio
per i medici di famiglia e un’esenzione sulla tariffa autostradale
per il personale sanitario (oss compresi). In materia di
sostenibilità ambientale, Ambrosi con Cia propone un o.d.g.
dell’aula sulle sinergie con Bolzano, utili per cercare di chiudere
il ciclo dei rifiuti in Trentino. La consigliera ha poi parlato di
Europa, di turismo, del rincaro delle materie prime in edilizia (c’è
una proposta di odg sul tema), di aumento del costo dell’energia
(“chiediamo di adeguare l’assegno unico, come sostegno al
caro-bollette per i più bisognosi”). Poi i giovani, fascia sociale
fortemente danneggiata dalle restrizioni per il Covid, come attesta
il dato statistico dei tentativi di suicidio (aumentati del 50%):
Ambrosi respinge anche solo l’idea di tornare alla didattica a
distanza e ai guasti che porta con sé.
Gianluca
Cavada (Lega Salvini Trentino): l’ottimo
lavoro svolto dalla Giunta e le criticità del Trentino
L’esponente
del Carroccio ha
elogiato la recentissima revisione dei patti finanziari con lo Stato
portata a casa dal presidente Fugatti. Tra le misure di governo, ha
citato i plateatici concessi con ampiezza agli operatori, splendida
misura per aiutare concretamente la ristorazione. Ottimo lo
stanziamento di bilancio per il diritto allo studio, positivo lo
sforzo per consentire il rinnovo del contratto di lavoro Pat. La
condivisione dell’azione amministrativa della Giunta Fugatti è
passata anche per la sanità (“bene la scelta di fondo fatta a
sostegno e sviluppo degli ospedali decentrati”), con un riferimento
alla nuova scuola di medicina, che ha il compito di risolvere una
criticità importante. Nel suo discorso il consigliere leghista si è
preoccupato anche di padri separati e ha parlato infine dei postumi
della tempesta Vaia del 2018, elogiando l’ottimo lavoro di
ricostruzione dei boschi da tempo in corso e lo sforzo per
contrastare il bostrico. Una raccomandazione: si punti decisamente al
ripristino di prati e pascoli.
Claudio
Cia (Fratelli d’Italia): occorre fare i conti con i limiti oggettivi del bilancio.
Il
consigliere Cia ha sottolineato
che Tonini ha saputo riconoscere l’onestà intellettuale del
presidente Fugatti, con uno stile diverso da altri esponenti di
minoranza. Al bilancio 2021 - ha poi ragionato - mancano circa 200
milioni di euro rispetto all’anno scorso, c’è un oggettivo
limite di risorse, che il vicino Alto Adige (con 1 miliardo e 700
milioni di euro in più di dotazione) non soffre. Le risorse che,
certo, stanno per arrivare da Roma e Bruxelles sono importanti, ma
vincolate a obiettivi predeterminati. Se oggi mancano riforme
strutturali – come ha lamentato parte della minoranza - si tratta
di una carenza che viene da lontano e che non può certo essere
colmata con le leggi di bilancio. Un dato significativo: Trento pensa
alle aziende e mantiene inalterata l’Irap (con un costo di 70
milioni), Bolzano l’aumenta e porta 100 milioni nelle casse
provinciali. Qualcosa di analogo avviene sul fronte Imis. Il bilancio
Pat aiuta anche le nuove famiglie, con il bonus bebè. In campo
sanitario assicura un investimento enorme. Al sistema – questo sì,
ma è un tema di scala nazionale - mancano infermieri e medici. Il
contratto di lavoro Pat: facciamo i conti anche in questo caso con
gli oggettivi limiti di bilancio, per dare prima e di più sarebbe
stato giocoforza tagliare servizi al cittadino e alle imprese.
Katia
Rossato (Lega Salvini Trentino): su
Vaia e sul flagello del bostrico
Il
suo discorso si è focalizzato in modo dettagliato sulla situazione
dei boschi post-Vaia e sul flagello del bostrico. Il lavoro di
recupero del legname schiantato e di rimboschimento – ha detto -
sta procedendo molto bene, positivo è il coinvolgimento delle realtà
vivaistiche trentine. La consigliera ha poi elogiato la maggiorazione
dell’assegno unico prevista per le famiglie con minori o disabili,
ipotizzandone un ulteriore ampliamento.
Manica
(PD):
accogliamo il richiamo a “fare assieme” con alcune proposte
Il
consigliere ha sottolineato
che gli interventi della Minoranza contengono anche diversi spunti e
proposte, finalizzati ad una condivisione con la Giunta del carico di
questo momento. Ciascuno nel proprio ruolo. Una manovra, quella in
discussione che mira a consolidare alcune scelte, più che essere
espansiva. Ben 21 sono infatti gli articoli di proroghe e la riforma
istituzionale, costantemente traslata, è in questo senso
emblematica, liquidata in solo nove righe del documento. Questo
dispiace, dal momento che a nostro avviso è un tema cruciale e non
procastinabile. Accanto a questo
ha
rilevato la percentuale dell’1%,
moltiplicatore
con cui otto mesi fa dalla stampa ci veniva prospettata una fetta di
Pnrr pari a 2 miliardi e lo 0,3%, che corrisponde all’incremento
del Pil prospettato in relazione alle risorse che riusciremo a
strappare allo Stato. Altro numero da stigmatizzare quello delle 10
impugnative di questa legislatura rispetto alle iniziative della
maggioranza, l’ultima quella sull’idroelettrico, risultati frutto
di scelte errate e affrettate. Ci dobbiamo infine interrogare sul
costante grosso avanzo di amministrazione, immaginato nella
relazione, che segnala un indubbio problema nell’uso delle risorse
e nella scelta dell’allocazione. Ci
sono dei temi strutturali, di prospettiva sui quali serve riflettere
già dall’oggi, pena trovarsi in ritardo, come la svolta della
ferrovia, la riforma della pubblica amministrazione, il tema dei
giovani (è stato abbandonato il tema del trilinguismo, che era
proprio un investimento di prospettiva per i giovani di questa
terra). Il dato della natalità è drammatico e se proiettato in
avanti rappresenta un sistema insostenibile sul quale occorre agire
con iniziative straordinarie che in questa manovra sono assenti. Il
budget assegnato al mutuo si potrebbe tradurre in servizi di
conciliazione a sostegno della maternità o paternità. L’attivazione
delle risorse private è un altro tema importante su cui occorre
lavorare per attivare il risparmio secondo un rapporto non subìto,
ma governato dal pubblico. Le opere pubbliche vanno scelte, non tutte
possono rappresentare un volano di crescita economica. Quanto alle
riforme, il tema vero è che quelle più corpose sono infilate in
coda di legislatura, quella sanitaria, quella della pubblica
amministrazione, quella del sistema degli incentivi alle imprese.
Attendiamo che arrivi a breve la riforma sulla comunità della quale
pare si voglia solo rivedere la governance.
Infine, raccogliamo il richiamo al “fare assieme”, ricordando
però che ci è stato cassato a suo tempo il tentativo di innescare
un percorso collettivo che chiami a raccolta le energie trentine per
contribuire alla ripartenza. Alcune proposte: prorogare fino alla
fine dello stato di emergenza i plateatici nei centri storici;
rivedere il sistema di anticipo degli oneri prima casa che crea
qualche problema ai comuni nella gestione dei bilanci; requisiti
igienico sanitari per le strutture di oleoturismo; un emendamento sul
tema delle norme delle distanze tra gli edifici; un ordine del giorno
per incentivare la mobilità sostenibile in maniera strutturale e
dunque permanente.
Degasperi
(Onda
Civica):
diverse
proposte su formazione e fisco
Ha
concluso il ragionamento avviato ieri sulla formazione professionale
e sul
fisco e presentato
sommariamente alcune sue proposte. Ci troviamo con un mondo che
chiede professionalità e lavoratori, abbiamo la disponibilità delle
scuole eppure le iscrizioni sono in sofferenza. Occorre interrogarsi
su quale lavoro troveranno questi ragazzi e in questo le scelte fatte
in anni passati e recenti vanno nella direzione sbagliata. E’
importante fermarsi e riflettere, senza polemizzare, per capire se la
direzione
è quella giusta. Altro
tema, quello del fisco: si continua a dire che sono state confermate
le agevolazioni fiscali, in realtà non c’è nulla di nuovo, anzi
siamo tornati indietro a meno di metà delle agevolazioni esistenti
nel 2016. Le due proposte alternative sul fisco di Degasperi: sul
fisco si chiede una deduzione di 15.000 euro fino a 20.000 euro di
reddito oppure, in alternativa, l’esenzione limitata a chi i 20.000
euro non li supera realmente. Sul tema dei contratti la proposta di
ordine del giorno impegna a garantire gli arretrati e riferire gli
accantonamenti al triennio precedente e non a quello prossimo. Le
proposte sulla formazione: a dirigere le scuole di formazione
professionale si mettano dirigenti che vengano dall’albo; alcune
proposte per scongiurare l’apertura delle scuole dell’infanzia a
luglio; mettere
a regime
la possibilità di svolgere le attività collegiali in modalità
mista, anche a distanza; riconoscere
un contributo per gli insegnanti delle scuole musicali. Due ordini
del giorno: istituire uno sportello analogo a quello della sanità
per il mobbing
nel
mondo della scuola; eliminare la discriminazione nella composizione
delle classi (troppo numerose) della formazione professionale.
Ferrari:
due proposte sul contratto del pubblico impiego e 33 emendamenti di
merito
Sara
Ferrari,
capogruppo del PD è intervenuta rivendicando l’impegno sul tema
del rinnovo del contratto dei provinciali, apprezzando il
riconoscimento della Giunta non tuttavia sufficiente ad onorare gli
impegni assunti da Fugatti nel gennaio 2020. Un ordine del giorno
delle Minoranze, ha annunciato, chiede di condividere che quanto
annunciato dal Presidente nella relazione, ovvero il riconoscimento
degli arretrati sia compiuto. Condivisa anche la proposta di
emendamento depositata dal consigliere Zanella che propone che i
prossimi contratti non possano essere peggiori di quelli dello Stato.
Aqbbiamo presentato 33 emendamenti di merito su diverse questioni, ha
aggiunto, e superato lo scoglio del rinnovo del contratto si
comincerà a discutere anche di quelle.
La
replica di Fugatti: quello
che ci unisce e quello che ci distingue
Il
presidente della Giunta ha apprezzato il
dibattito emerso, soffermandosi
su ciò che unisce le diverse anime del Consiglio
e
nel
contempo replicando
alle critiche espresse.
Ha richiamato un ordine
del giorno sottoscritto congiuntamente che
va
incontro alle richieste di Rossi e Tonini su come l’autonomia deve
muoversi in
prospettiva.
Ha
poi affrontato le critiche
venute
su
diversi aspetti, “cose
che ci distinguono” le
ha definite:
le
accuse di relazione
rinunciataria, con scarsa visione, priva di pensiero e
di capacità di
rilancio del sistema dell’autonomia trentina. Ha
respinto l’accusa
che il presidente parla
solo di risorse: non nego la concretezza che ci caratterizza, la
scarsa propensione al propagandismo, ha
detto.
Tuttavia questa è una relazione di bilancio e il bilancio è un
documento realistico, concreto, che parla di numeri. Questo non
significa che non conosciamo o
che
non teniamo in massimo
conto
i valori dell’autonomia. La realtà odierna è che le risorse che
ci potevamo permettere una volta oggi non ci sono più e al contrario
ci sono ogni
anno 300
milioni di euro in media in meno. Questo non significa essere
rinunciatari, ma essere obiettivi
e
realistici. Se
si vogliono mantenere le competenze e la capacità di finanziarle,
serve dunque mettere in moto la crescita e la capacità di fare
investimenti in prospettiva, anche con il sostegno dei privati. Per
il contratto del pubblico impiego Fugatti ha confermato la volontà
di mettere le risorse a copertura dell’arretrato, che ad oggi non
ci sono, in sede di assestamento, prevedendo
nel
contempo un
ristoro al personale sanitario in misura analoga a quanto previsto
nel 2020, pari
a circa 10 milioni di euro. E’ stato dato il via ad Apran tramite
risorse extracontrattuali pari a 2,5 milioni per
l’avvio
della riqualificazione del
personale
delle Rsa. La sanità non si vuole spostare sul privato, ha
garantito, ma è chiaro che le iniziative
che arrivano da quel comparto saranno valutate nell’interesse
pubblico. Sul
tema della viabilità e delle opere infrastrutturali ha replicato
alle critiche della minoranza rilevando che tutto quanto messo a
bilancio in questi anni è la risposta ad esigenze emerse dai
territori. Ci sono opere attese da trent’anni e adesso siamo
costretti ad indebitarci per dare risposte. Quanto alla
circonvallazione, il più grande investimento mai fatto per il
Trentino, vale 930 milioni di euro, che porteranno crescita,
occupazione, sviluppo. Lo stesso dicasi per la Valdastico, che vale 2
milioni. Entrambe
le opere, senza che la Provincia ci debba mettere una lira.
Quanto alle famiglie, il tema del premio figliazione è centrale:
tutte le strade devono essere provate per cercare di invertire il
trend
della denatalità e questo è l’obiettivo. Arriverà
la riforma sulle comunità di valle nei primi mesi del 2022, un
impegno che Fugatti ha confermato, mentre
sulla
riforma sanitaria stanno per
essere ascoltate tutte le categorie e tutti
i
territori. La legge sull’idroelettrico, ha tenuto a precisare, non
è stata impugnata, ma modificata, così come la legge sui dieci
anni. Infine, sul turismo ha espresso una valutazione, riconoscendo
che il rilancio del Mart è un dato oggettivo che contribuisce allo
sviluppo turistico, mentre in quest’aula il presidente ha risposto
a decine di interrogazioni che chiedevano che Sgarbi fosse
allontanato. In questo senso ha chiesto a loro volta alle Minoranze
una seria riflessione.