Il presidente della Giunta e l'assessore Daldoss hanno illustrato il bilancio ai consiglieri
Manovra finanziaria 2018, via alla maratona in commissione
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Al
via questa mattina in Prima commissione, presieduta da Mattia Civico
(PD), della maratona per la manovra finanziaria 2018 che si articola
su tre leggi: il bilancio di previsione, collegata, e legge di
stabilità. In apertura di seduta Civico ha ricordato che la
presidenza del Consiglio ha stralciato due articoli della legge di
stabilità, perché hanno carattere ordinamentale e non finanziario:
l'articolo 6 che riguardava il processo partecipativo e il 28 con
quale si intendeva introdurre la consigliera di parità nel cda
dell'Agenzia del lavoro.
Il
presidente Ugo Rossi ha iniziato la sua relazione partendo dal
contesto socio economico che mostra segni positivi: la situazione
economica è migliorata e ci si approccia al bilancio con una
prospettiva di crescita tra l 1,6 – 1,7%. Percentuali prudenziali,
ha detto, anche se la variazione di bilancio che andrà in aula a
fine novembre indica prospettive ancora più positive per la
crescita. C’è una ripresa di fatturato e esportazioni delle
imprese, confermata dalla Banca d’Italia; ottima la performance
nel turismo e nel commercio e in generale nel terziario. C’è un
più anche nel consumo delle famiglie, anche se permane una
propensione al risparmio radicata, che indica che permangono timori
per il futuro. Anche il tasso di occupazione aumenta e colloca il
Trentino in cima alle classifiche e ai livelli dei migliori paesi
europei. Stessa cosa per la disoccupazione, anche se quella femminile
e giovanile permane ancora elevata. Aumentano gli investimenti fissi
delle imprese, ha ricordato Rossi, soprattutto sull’innovazione. Ne
è un esempio concreto la recente pubblicazione del bando per le
piccole medie imprese, ha ricordato Rossi, che ha dato ottime
risposte: su 18 milioni di contribui per 100 milioni di investimenti,
il numero delle domande è stato il doppio delle disponibilità.
Rossi
è passato poi agli elementi di stabilità del bilancio Pat
ricordando che i concorsi finanziari per il risanamento del bilancio
dello Stato vanno diminuendo e nel 2018 ci sarà lo sblocco del patto
di stabilità. Ma soprattutto c’è la garanzia che ciò che è
stato inserito nella Statuto sui meccanismi finanziari ha un valore
costituzionale. Un concetto che è apparso due volte nelle sentenze
costituzionali. “Un risultato - secondo Rossi - straordinario e che
rappresenta un piccolo lascito positivo che verrà consegnato a chi
verrà dopo di noi”. Inoltre, per il presidente, la stabilità del
bilancio deriva anche dalla riorganizzazione dell’amministrazione
Pat. Quindi, miglioramento delle condizioni economiche, stabilità
giuridica e riduzione dei costi hanno messo in sicurezza i conti
della Pat. Rimane aperta la questione dei gettiti arretrati che sono
in calo, ma che sono stati compensati dalla ripresa e dal
contenimento della spesa.
Date
queste premesse la manovra 2018 apre quindi il campo agli
investimenti, soprattutto per migliorare la competitività delle
imprese dal punto di vista del fattore umano e tecnologico,
mantenendo la coesione sociale e ambientale. Il fatto poi che il
patto di stabilità verrà tolto apre gli spazi per un piano di
pagamenti delle imprese che, nei primi tre mesi dell’anno, arriverà
a 200 milioni e avrà un occhio di riguardo alle ditte locali.
Accelerazione dei pagamenti, ha detto il presidente della Giunta, che
supererà del 30% rispetto i tempi che servivano anche prima del
patto di stabilità.
Non
solo strade.
Sul
piano degli investimenti pubblici Rossi ne ha sottolineato gli
interventi per l’infrastrutturazione del territorio. Ci sono
risorse per la viabilità minore e la manutenzione straordinaria su
discariche e depuratori e la messa in sicurezza dei ponti e continua
l’impegno per le ciclabili.
La
manovra, ha detto inoltre Rossi, dà la possibilità di avviare un
piano straordinario sulla mobilità per dotare il Trentino un
servizio di trasporto pubblico ipotizzando la cadenza di bus ogni ora
in tutte le valli. Trentino Trasporti è al lavoro coinvolgendo la
parte privata, puntando ad un potenziamento dell’occupazione anche
in settori innovativi del trasporto dall’elettrico, al car
sharing. Ci sono poi le grandi partite, ha ricordato Rossi,
dell’A22 e il tunnel del Brennero sul quale, ha ricordato, si
stanno avanzando ipotesi che si stanno valutando col commissario
Facchin per partire con gli osservatori e la partecipazione nella
valutazione e l’individuazione dei tracciati e la loro integrazione
con quelli locali. Si deve puntate, ha detto Rossi, a una trattativa
generale per realizzare una rete di trasporti interconnessa con
progetti di carattere europeo.
Aziende,
sgravi per 200 milioni.
Dal
punto fiscale si conferma il pacchetto di sgravi per le aziende del
2017 e si valuta, con un emendamento, di intervenire sull’Imis per
le categorie di fabbricati per attività produttive esclusi dallo
sconto che sono al di sotto di una rendita catastale di 75 mila euro.
Il pacchetto di riduzioni per le aziende è di 200 milioni di euro,
con l’obiettivo di aumentare il credito d’imposta, premiando le
imprese che investono nella qualificazione del lavoro e nel welfare
aziendale.
Ricerca,
via ai progetti Euregio.
Sulla
ricerca ci sono le conferme sul funzionamento della macchina ma si
potenzieranno alcuni settori di ricerca, in particolare in progetti
euroregionali. Stabilità nella manovra 2018 anche nel finanziamento
dell’ateneo e borse di studio e i piani di accumulo.
Turismo,
la parola d'ordine è destagionalizzare.
Sul
turismo, assestato il tema della tassa di soggiorno, il piano di
miglioramento punta alla destagionalizzazione e ci sono risorse per
bando di riconversione delle stazioni sciistiche con bandi, aperti a
tutti i territori, per progetti innovativi. Trentino sviluppo, ha
detto Rossi, potrà essere in grado di intervenire per finanziare
infrastrutture alternative alle infrastrutture sciistiche.
Agricoltura,
migliorare la gestione dell'acqua.
Sull’agricoltura
si punta alla diffusione delle varietà resistenti e il biologico e
infrastrutture per la gestione dei fitosanitari e per migliorare la
gestione delle risorsa acqua.
Edilizia,
un piano per abbellire le case.
Sull’edilizia
abitativa ci sono 20 milioni di euro che si aggiungono alle
agevolazioni fiscali nazionali per sostenere l’abbellimento e la
ristrutturazione degli esterni. Lavori che saranno finanziati solo se
verranno utilizzati materiali locali. Sulle politiche della prima
casa c’è la proposta per ridurre le difficoltà che giovani coppie
e famiglie incontrano nell’accesso al mutuo agendo sulle garanzie.
Gli interventi Itea sulla qualificazione energetica vanno avanti e
nei primi mesi dell’anno verrà varato un piano quinquennale per
incrementare il patrimonio pubblico e sono confermati gli interventi
sull’abbattimento dei canoni di affitto.
Questa
manovra sull’edilizia, ha detto Rossi, può dare un’accelerazione
al settore delle costruzioni ancora in sofferenza.
Ambiente,
riqualificare il paesaggio.
Sull’ambiente
risorse vengono assegnate alla sicurezza del territorio e c’è un
“focus” sui parchi naturali. Vanno avanti gli interventi sulla
riqualificazione del paesaggio, anche sulla fruibilità di aree
boschive. Su questo le imprese forestali potranno costituire lotti
minimi, mettendo assieme i privati, per semplificare l’attività
burocratiche.
Progettone
aperto ai nuovi servizi sociali.
Per
il lavoro, garantite le risorse per il Progettone e rifinanziato il
nuovo piano dell’Agenzia del lavoro, vanno cercate soluzioni
innovative anche aprendo bandi alle imprese, soprattutto sociali, per
mettere in campo iniziative economiche, come i piccoli negozi, i
servizi postali o il trasporto di collegamento di piccole frazioni.
Si tratta, ha detto Rossi, di mettere in piedi start – up
organizzative per impiegare i lavoratori del Progettore in nuovi
lavori sociali.
Nel
2018, via all'assegno unico.
Per
il sociale c’è il tema dell’assegno unico nel quale confluiranno
gran parte delle misure sociali e di riduzione fisclae.
Scuola,
via alla trattativa per il contratto.
Per
la scuola Rossi ha affermato che ci sono le risorse per la trattativa
del contratto per gli insegnanti; migliorano le disponibilità per i
Bes e si incrementano le risorse per le mense. Un aumento della spesa
corrente legata alla scuola sui 5 giorni ma che può portare ad un
incremento dell’occupazione. Si introduce una maggiore flessibilità
sugli ambiti e premi per chi si ferma per cinque anni nelle sedi di
titolarità. Premi anche per i docenti che si impegnano su progetti
innovativi e si prevede un concorso per titoli per chi ha lavorato
per almeno tre anni nelle scuole provinciali e paritarie.
Anziani,
5 milioni in più alle comunità di valle.
Sulle
politiche sugli anziani, ci sono 5 milioni in più e che vanno ad
aggiungersi ai budget delle comunità di valle legate
all'introduzione di Spazio argento. Nel bilancio ci sono risorse per
l’assistenza sanitaria sul territorio.
Cultura
e sport, via ai distretti.
Cultura
e sport si punta sui distretti culturali e sportivi con attenzione
per l’adunata degli alpini che rappresenta un appuntamento
importante per il Trentino. Sui giovani la novità e lo sportello
giovani e l’incremento di risorse per il servizio civile. Novità
sono previste anche per il Consiglio provinciale dei giovani.
Comuni,
i pensionati saranno sostituiti.
Per
i comuni e comunità confermati i trasferimenti e c’è un’apertura
per il personale e ci sono risorse per l’assunzione e la formazione
di agenti di polizia locale. Ci sono poi 40 milioni per la gestione
del patrimonio e un fondo per la gestione delle mense scolastiche.
Più
giovani nell'amministrazione pubblica.
Sul
funzionamento della macchina pubblica si affronta il tema del
ringiovanimento del personale: si assumeranno giovani in formazione
lavoro, in collaborazione con i comuni, e si affronterà il tema dei
prepensionamento e la stabilizzazione dei precari. Si farà
un’analisi di tutti i bisogni della funzione pubblica per
individuare criteri per la stabilizzazione e i prepensionamenti.
Individuati i criteri si potranno calibrare anche gli incentivi per i
prepensionamenti. Infine, il presidente della Giunta ha ricordato che
le spese di funzionamento Pat si sono ridotte di circa il 10% a
testimonianza che il piano di miglioramento ha prodotto risultati
importanti.
Gelate,
più risorse dalla Pat.
Sul
tema delle gelate della primavera scorsa Rossi ha detto che la Pat è
disposta a versare ulteriori risorse ma nei regolamenti si chiederà
un minimo di impegno anche da parte dei datori di lavoro. Sul modello
del fondo di solidarietà istituito la scorsa legislatura.
Terzo
settore, per i casi sociali urgenti niente gare.
Per
il terzo settore la manovra prevede per le urgenze ci si svincoli
dalle gare. Si pensi, ha detto Rossi, ai casi di violenza, dove la
risposta non può rincorrere le logiche ella gara.
Sull’accreditamento si prorogano le convenzioni in essere e si
introduce l’istituto della coprogettazione per individuare servizi
fuori dalla logica dell’appalto.
Gli
interventi dei consiglieri.
Il
consigliere della Lega Maurizio Fugatti ha detto che la crescita del
pil va confrontata con i territori a noi vicini e sulla spesa
corrente ha ricordato che aumenta nel 2018 ma poi calerà nei
prossimi anni. E’ evidente, ha affermato, che le risorse che l’anno
scorso non si trovano quest’anno, solo con uno 0,6% di pil in più,
si trovano. Nel bilancio, secondo Fugatti, non si affronta il tema
della burocrazia, anche se sono previste assunzioni. Sul credito, la
Banca d’Italia, ha ricordato l’esponente della Lega, afferma che
è calato soprattutto nel settore coop e per questo ha chiesto il
parere di Rossi. Rodolfo Borga della Civica Trentina ha posto una
domanda sulle gelate chiedendo se l'intervento si riferiva solo ai
lavoratori. Poi ha chiesto lumi sul progetto sugli impianti di
irrigazioni e i numeri dell’housing sociale. Sull’accelerazione
dei pagamenti ha voluto sapere quale meccanismo verrà adottato per
favorire le imprese locali. Infine, Walter Kaswalder ha chiesto quali
iniziative sono previste per l’accesso al credito per gli
artigiani. Massimo Fasanelli quale importo deriva dallo sblocco del
patto di stabilità.
Rossi
ha risposto affermando che il tema del sistema creditizio trentino
viene da lontano, dall’addio, negli anni ‘90, della Cassa di
risparmio e Btb, e dentro questa storia, ha detto, va collocata la
differenza tra Trentino e l’Alto Adige. Negli anni ‘90 il pil del
Trentino cresceva di più di quello altoatesino, questo perché il
traino della locomotiva tedesca non c’era, anzi. In quel periodo
l’economia dell’Alto Adige, non a caso era minore. Noi invece
eravamo al traino dell’economia italiana alimentata, in parte, dal
debito pubblico. La crisi ha avuto effetti diversi sui due territori
e i pil si sono divaricati. Il tema del credito, ha aggiunto, sta in
questa dinamica. Nel periodo precrisi con la creazione della bolla
immobiliare e con il suo scoppio il nostro sistema, basato sul
credito cooperativo, ha subito conseguenze pesanti. Basta guardare i
livelli delle sofferenze tra Trentino e Alto Adige. Questo è il
quadro del quale va tenuto conto, ha detto il presidente. Tenendo
presente, inoltre, che il sistema delle rurali ha supplito anche le
mancanze di altri settori del mercato del credito. Detto ciò, ha
detto Rossi, l’amministrazione non può sostituirsi alle banche,
anche se ha svolto il suo ruolo sostenendo il sistema delle garanzie.
Confidi, ha detto Rossi, fa garanzie ma non può sostituire il
sistema bancario. Quindi, lo sforzo della Pat è di aprire un dialogo
con gli istituti di credito per capire come si può affrontare con
equilibrio la situazione. Vero è, ha continuato Rossi, che ci sono
difficoltà delle piccole aziende che non sono molto comprensibili
visto anche l’aumento del risparmio. Mario Tonina dell'UpT ha
sottolineato il controsenso tra i trentini risparmiatori da record e
dall’altra l’accesso al credito. Ed ha sottolineato l'importanza,
attraverso i vari consorzi di garanzia, di poter agire in un momento
di ripresa a favore delle piccole imprese risolvendo la
contraddizione tra grande risparmio e difficoltà del credito. Borga
ha ricordato che il risparmio è cresciuto costantemente negli anni
della crisi e ha detto che l’interpretazione della differenza tra
Trentino e Alto Adige data dal presidente non è condivisibile.
Donata Borgonovo Re del Pd ha chiesto una relazione degli effetti
degli sgravi alle aziende e se le misure di contrasto alla povertà
di esprimono solo sull’assegno unico.
Rossi
ha concluso affermando che il rapporto tra spesa corrente e conto
capitale va fatto in rapporto alle entrate e agli accantonamenti. E
questa stima porta a dati di spesa corrente che sono più bassi
rispetto alle legislature precedenti e in confronto anche a Bolzano.
Quello che conta, ha affermato, è che la spesa sia sotto controllo.
Sui piani di miglioramento dell’amministrazione, Rossi, rispondendo
a Donata Borgovo Re, ha detto che i risparmi hanno permesso la
riapertura dei contratti, compreso, quest’anno, quello della
scuola. Per quanto riguarda l’Azienda sanitaria il presidente ha
ricordato che la spesa è inferiore a Bolzano. Sempre rispondendo a
Borgonovo Re ha detto che per il sociale non tutto si esaurisce
nell’assegno unico. Mentre, rispondendo a Civico, ha detto che
verrà trovata una soluzione alle situazioni fiscali di alcuni
settori della cooperazione sociale.
Il
confronto con l'assessore Daldoss.
Dopo
il confronto con Rossi in Prima commissione, per la parte di sua
competenza, è intervenuto l’assessore Carlo Daldoss. Sul piano di
recupero dei centri storici ha ricordato che l’obiettivo e quello
di aiutare il settore edile attraverso gli stimoli fiscali e
contributivi al miglioramento dell’aspetto paesaggistico
intervenendo sulle strutture esterne. C’è poi il recupero delle
aree agricole abbandonate, estendendolo, dai comuni e le Asuc, anche
ai soggetti privati. Tonina ha affermato che il recupero di terreni
andrebbe allargato anche, in alcune zone del Trentino, come il
Chiese, ad alcune coltivazioni locali.
Sul
protocollo di finanza locale, Daldoss ha ricordato che la politica
fiscale rimane invariata, la modifica più significativa è la
crescita da 8 milioni e 100 a 9,2 del rimborso per l’Imis prima
casa. Sui trasferimenti di parte corrente, c’è un milione di euro
in più per il trasporto urbano a Rovereto. Anche per i trasferimenti
alle comunità non ci sono grandi novità, mentre per l’aspetto
socio sanitario si valuteranno i fabbisogni con l’introduzione di
Spazio argento. Modifiche ci sono sul personale: si potrà sostituire
il 100% dei pensionati e il 50% delle nuove assunzioni verranno fatte
con contratto di formazione per ringiovanire le strutture. Per
salvare la territorialità della assunzioni i candidati potranno
scegliere solo due comuni. Previsto anche l’incremento e la
formazione degli agenti della polizia locale. Il budget per gli
investimenti dei comuni è di 40 milioni, contro i 33 del 2017. Per
quanto riguarda gli spazi finanziari e gli avanzi, Daldoss ha
ricordato che i 70 milioni dello scorso anno sono stati quasi
interamente utilizzati dai comuni.
Kaswalder ha chiesto
chiarimenti sull’Imis che i proprietari di aree potenzialmente
sottoposte all’esproprio devono pagare. Su questo, ha ricordato
Daldoss, dopo 10 anni di mancato utilizzo dei terreni l’Imis possa
essere restituita dai comuni. Anche se i municipi spesso preferiscono
restituire le aree a zona agricola. Il consigliere ha chiesto anche
una maggiore attenzione sui finanziamenti a opere, come la scuola di
Vattaro, che non hanno un futuro. Fasanelli ha chiesto quanto
personale è previsto nei comuni. E su questo Daldoss ha detto che
non si prevedono maggiori costi, anzi si dovrebbero abbassare visto
il minor impatto delle retribuzioni dei giovani. In termini numerici
si tratta di un centinaio di assunzioni, 30 a Trento e Rovereto.
Manica del Pd ha detto che è sbagliato agire sull’Imis l’unico
strumento dei comuni e che i sistemi di rimborso creano disparità.
Donata Borgonovo Re ha sottolineato che i trasferimenti ai comuni sul
trasporto pubblico, nonostante i piani, sono rimasti invariati. Su
questo tema l’assessore ha ricordato che nella finanziaria ci sono
risorse aggiuntive.