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15/02/2024 - In aula o in commissione

Variazione di bilancio, concluse le audizioni

La manovra di previsione 2024-2026

Variazione di bilancio, concluse le audizioni

Gli imprenditori: bene il recupero degli alberghi dismessi per i lavoratori. Il Cal: norma giusta, ma va ritirata perché serve un ragionamento più ampio

Variazione di bilancio, concluse le audizioni

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Mattinata di audizioni sul ddl n. 10​  Fugatti sulla variazione di bilancio in Prima commissione presieduta da Carlo Daldoss di FdI. ​


Il sindacato: si deve arrivare alla clausola di neutralità fiscale

Primi ad essere ascoltati i segretari di Cgil, Cisl e Uil e Fenalt. Andrea Grosselli (Cgil) ha affermato che il ddl è importante per la portata che ha sulla finanza pubblica ma non è un atto programmatorio anche perché segue le scelte fatte dalla Giunta precedente. E’ però importante per i rapporti finanziari con lo Stato, anche se il ristoro solo parziale dell’Irpef rappresenta un vulnus e non si è raggiunto l’obiettivo fondamentale della clausola di neutralità delle manovre fiscali statali. Giusto rivedere lo Statuto per garantire le competenze, ma se mancano le risorse, tenendo presente che la Pat non può fare debito, la situazione rischia di diventare problematica. Situazione resa ancor difficile dal fatto che dobbiamo comunque continuare a contribuire al risanamento dei conti statali.

In questo quadro Cgil, Cisl e Uil, ha ricordato Grosselli, hanno presentato una piattaforma intitolata retribuzioni, giovani, welfare, sulla quale aprire il confronto con la Giunta e il Consiglio. Obiettivo di fondo è quello di arrivare ad un nuovo patto conciliativo che non si è riusciti a raggiungere nella scorsa legislatura. La piattaforma, ha detto ancora il segretario Cigl, è stata aggiornata con un documento elaborato dal Comitato della competitività e la produttività, nato dal sindacato, e che mette assieme Unitn, FbK, Ispat per analizzare le possibilità di crescita del Trentino. Le analisi, secondo l’Ocse, nel settore turistico e dei servizi la produttività è cresciuta più della media europea ma questa crescita non è stata seguita dalle retribuzioni. L’emergenza salariale colpisce anche il Trentino, e abbiamo contratti come quello del turismo, del commercio o degli studi professionali sono scaduti da anni a fronte di una crescita dell’inflazione del 16%. Un gap che si deve colmare con la contrattazione territoriale. Tra l’altro secondo Banca d’Italia la rincorsa prezzi salari non c’è. C’è invece una calo della domanda come risposta all’inflazione. Quindi, non ci perdono solo i lavoratori ma tutto il sistema economico. Di positivo c’è il rinnovo del contratto dele coop sociali che da noi riguardano circa 9 mila lavorati e per questo la Pat deve adeguare gli stanziamenti. Serve inoltre un adeguamento del codice appalti locale adeguandolo a quello nazionale che premia le coop che hanno aumentato gli stipendi. In Trentino, ha ricordato ancora Grosselli, c’è un contratto collettivo territoriale che nella parte economica è fermo da 15 anni. Sul rinnovo del contratto del pubblico, il segretario Cgil, ha chiesto l’applicazione di tutto il protocollo quindi si deve arrivare a recuperare tutto il potere d’acquisto perso. Con gli aumenti del contratto si arriva solo a coprire il 6% contro un’inflazione del 16%. Il che significa la perdita di una mensilità. In generale, ha continuato il sindacalista, va messa mano al codice degli appalti per ritornare a una maggior tutela dei lavoratori.

Bene, ha detto ancora Grosselli, la novità di superare per l’assegno unico il requisito dei 10 anni di residenza già sanzionato dai giudici come discriminatorio. Secondo il sindacato il requisito dei 5 anni non disciplina, e ha ribadito che la riforma dell’assegno unico, che fa parte di una grande storia di welfare che è sempre stato concertato con il sindacato. Il 90% delle persone ritenuti occupabili, circa 8 mila, lavorano 8 mesi all’anno e soltanto 1400 persone su 250 mila attive, riceve questo beneficio senza lavorare. Persone che passano dai servizi sociali, quindi si tratta di una fetta di persone ultra deboli fisiologica. Pronti a rivedere l’assetto dell’assegno unico ma non si può fare è quello che ha fatto il Governo Meloni, cioè, anziché rivedere i criteri, tagliare fuori una fetta di popolazione.

Sul fronte delle politiche abitative, Grosselli, ha chiesto penalità fiscali per chi non immette gli alloggi sul mercato degli affitti. Infine, sempre sui salari si deve mantenere in tempi rapidi l’esenzione Irpef fino ai redditi fino ai 25 mila euro che non è prevista per il 2025 e eliminando le esenzioni Irap a pioggia alle imprese che si sono dimostrate poco utili. Invece, servono iniziative mirate per premiare le aziende che investono. Ultimo, ma non ultimo per importanza, il tema della sanità sul quale il sindacato chiede piani di assunzione del personale per dare risposte ai cittadini più poveri. Secondo il segretario Cgil, la Giunta ritiene che la strada utile sia quella delle esternalizzazioni che aumentano i costi e drena personale dal settore pubblico a quello privato. Quindi, per il sindacato c’è la necessità di fare il percorso inverso.

Sulla questione delle cave, Michele Bezzi segretario Cisl, ha chiesto, per il rinnovo delle concessioni, anche il coinvolgimento dei lavoratori. Stesso coinvolgimento sindacale è stato chiesto per ciò che riguarda concorsi dei direttori d’ufficio Pat. Su tutte le questioni aperte contenute nel ddl, Bezzi ha chiesto di partire dall’analisi dei dati.

Walter Alotti, segretario Uil, ha chiesto che si modifichi la legge dell’Imis e dell’addizionale Irpef. In linea di massima, ha concluso Alotti, anche su questo ddl la Giunta dimostra di puntare l’attenzione soprattutto sugli interessi degli imprenditori. Sull’idroelettrico il segretario Uil ha chiesto la partecipazione dei lavoratori.

Per Maurizio Valentinotti, segretario Fenalt, l’aumento di un 2% all’anno testimonia che non è stato raggiunto un risultato a fronte di un aumento dei prezzi del 16%. Quindi, l’impegno preso da Fugatti, di un recupero del potere d’acquisto è importante. Sulle coop sociali, il sindacalista, ha detto di ritenere assurdo che privati possano fornire servizi pubblici a prezzi inferiori. Insomma, un Oss del sistema privato deve essere pagato come uno che lavora in pubblico. A proposito di posti pubblici, Valentinotti ha chiesto che venga reso attrattivo il sistema perché le situazioni come quelle denunciate dalla Cgil per il comune di Luserna sono molte. Quindi, va ridotto il trend di frustrazione dei dipendenti pubblici puntando a premiare la produttività di staff e non quella individuale.


Gli imprenditori: fondamentale il recupero degli alberghi dismessi

Per Andrea Basso, vicepresidente del coordinamento imprenditori, ha detto che fondamentale la possibilità del recupero degli alberghi per ospitare i lavoratori. Il segretario del coordinamento Ferruccio Veneri ha sottolineato l’importanza dei rapporti finanziari col lo Stato per mettere al sicuro il sistema autonomistico. È necessaria quindi una clausola di neutralità fiscale che deve essere un obiettivo del Consiglio e di tutte le componenti economico – sociali. Soprattutto in un momento in cui viene avanti l’autonomia differenziata. Importante, anche la revisione dello Statuto per metterlo al sicuro da possibili sortite parlamentari. Preoccupazione hanno espresso gli imprenditori per il finanziamento del Bypass ferroviario e non bastano le rassicurazioni perché i fondi non sono stati ancora stanziati. Infine, attenzione è stata chiesta per le attività economiche penalizzare dal grande cantiere. Nel merito del ddl ok all’esenzione Imis per le coop sociali e Ong; bene anche all’articolo 6 che modifica per gli appalti la disciplina delle anticipazioni alle imprese adeguandolo alla legge statale. Anche se per gli imprenditori andrebbe alzata la percentuale dal minimo del 5% al 20% fino ad un massimo del 30% anche per aprire il mondo degli appalti alle Pmi. Valutazione positiva anche dell’articolo 7, cioè la valutazione dei terreni da parte della Pat, non più in base alla medie dei prezzi di esproprio ma a quelli di mercato. Bene anche i cambiamenti introdotti nella legge della promozione turistica. Riguardo al rinnovo del contratto del settore pubblico, il coordinamento ha chiesto un adeguamento anche dei contributi alle strutture di assistenza privato per evitare la fuga del personale nel pubblico.

Il presidente della Federazione delle Coop, Roberto Simoni, ha detto che si deve finanziare il fondo di rotazione degli immobili che si è rilevato importante per far superare i momenti di crisi delle coop. Servono risorse poi, in parte stanziate col bilancio di assestamento, per coprire gli aumenti salariali, circa il 12%, per il personale delle coop sociali e di assistenza. Un settore in stato di sofferenza. Fabrizio Pavan, vicedirettore Confesercenti, ha sottolineato le difficoltà che il commercio sta attraversando nei comuni periferici. Il direttore di Confindustria, Roberto Busato, ha messo in evidenza le difficoltà delle aziende a trovare personale per i noti problemi demografici, ma anche perché non si trovano alloggi; neppure per i manager che hanno grandi capacità di spesa. Ma, ha aggiunto Busato, i dirigenti industriali vanno ancorati al territorio dando loro la possibilità di venire a vivere qui con le loro famiglie. Davide Cardella Asat ha detto che l’esperienza fatta sul campo ha dimostrato che le esigenze di alloggi non riguardano solo il turismo ma tutti i settori. Serve una politica della casa per rendere più attrattiva la nostra provincia. Anche Massimo Travaglia, direttore di Confcommercio ha sottolineato l’importanza di promuovere azioni finanziarie e urbanistiche per riqualificare gli alberghi dismessi. Una risposta centrale per il mondo del lavoro e per il risparmio del territorio.


Le valutazioni dei consiglieri

Paolo Zanella (Pd) ha detto che dei temi trattati si discute da anni a testimonianza che è stato fatto poco. Le foresterie, ha aggiunto, servono ai lavoratori stagionali, ma la questione della casa è molto più ampia ed è drammatica nelle zone turistica. Sul fatto che si dovrebbe finanziare con fondi Pat il recupero di questi alberghi Zanella ha espresso dubbi. Infine, il consigliere dem ha chiesto a Simoni quale sia la stima delle necessità per il rinnovo del contratto delle coop sociali. Il presidente della Federazione coop, ha detto che, secondo le nuove stime anche se non precise, si dovrebbe arrivare a 7 milioni. Roberto Busato ha ricordato che sul piano della sanità la carenza di personale riguarda anche il privato accreditato. Privato che è utile anche per riassorbire le liste di attesa.

Carlo Daldoss, sul recupero degli alberghi dismessi ha ricordato che sono rari nelle zone ad alta densità turistica, quindi lo spettro del ragionamento va allargato. Perché la questione è principalmente di mercato e va posta attenzione sui vincoli di destinazione. Bene l’attenzione a risparmiare suolo, ma, ha aggiunto, servono anche norme vincolanti anche perché integrare lavoratori nella nostra comunità rappresenta una crescita della ricchezza che si traduce in una maggiore qualità dei servizi.

Anche per Maria Bosin (Patt) andrebbero posti vincoli perché c’è il rischio che vengano usati alberghi per uso abitativo e, viceversa, come sta accadendo, abitazioni per scopi turistici. Va quindi intercettata l’offerta abitativa che è tanta e spesso gli alloggi non vengo affittati per la paura di non riuscire poi a tornare in possesso delle proprietà. E su questo il pubblico dovrebbe offrire garanzie.

Stefania Segnana (Lega) ha ricordato che l’idea di recuperare gli alberghi in disuso ha due obiettivi: dare una risposta ai bisogni abitativi e cancellare i brutti “biglietti da visita” che deturpano molti luoghi turistici. Segnana ha poi ricordato che il tema delle coop sociali era stata affrontato dalla scorsa Giunta e, sulla sanità, ha affermato che la collaborazione pubblico – privato è stata utile e importante anche per sostenere il personale.

Paola Demagri (Casa autonomia) ha chiesto le valutazioni del coordinamento per quanto riguarda le modifiche sulle Ata. Cardella ha affermato che la norma parte dal fatto che dopo un anno si ritiene di indirizzare le risorse per la promozione e i prodotti turistici in modo più preciso.


Il Cal: alberghi dismessi buona idea, ma va ritirato l’articolo per fare una valutazione a 360 gradi

Ultima audizione quella del Cal. Il presidente Paride Gianmoena ha detto che il Consiglio ha apprezzato che buona parte delle risorse siano state destinate al rinnovo del contratto del personale del settore pubblico. Ma ha sottolineato l’ormai annoso problema di trovare personale per i comuni che subiscono la concorrenza anche da parte della Provincia. Condivisione piena del Cal dell’emendamento sulle grandi derivazioni idroelettriche che concede un po’ più di tempo per le concessioni. Sul tema del recupero degli alberghi dismessi Gianmoena ha ricordato che è stata fatta una ricognizione (sono 90 quelli dismessi da 10 anni e 145 quelli monitorati) e sugli immobili comunali. Una raccolta dati fondamentale per fare un ragionamento approfondito e per questo sarebbe necessario togliere questo tema dal ddl per affrontarlo in tempi brevi a 360 gradi. La norma, insomma, va nel versante giusto ma il tema va affrontato in uno spettro più ampio. Inoltre, serve anche una chiarezza giuridica per evitare che i comuni debbano affrontare contenziosi. La Giunta ha annunciato che è stata elaborato un emendamento che estende la possibilità a ospitare negli ex alberghi non solo lavoratori del turismo ma anche quelli di tutti gli altri settori purché si tratti di locazioni provvisorie. Per il presidente Cal l’importante è che il governo di queste strutture rimanga in capo ai comuni che conoscono la storia di queste strutture e i problemi specifici.

Daldoss ha affermato che basterebbe dire che la destinazione per il personale per gli alberghi dismessi deve essere del100% sul modello della norma che permette alle strutture alberghiere di concedere il 10% delle stanze ai dipendenti. 

Allegati
Il testo del ddl 10 del 2024
Osservazioni Cgil, Cisl, Uil
Osservazioni Cal
Osservazioni Coordinamento imprenditori
Osservazioni Federazione della cooperazione
Immagini
  • La Prima commissione questa mattina
  • I lavori della Prima commissione permanente - le audizioni