Il disegno di legge del presidente Fugatti
Al via in prima Commissione l’esame della variazione del bilancio di previsione
L'esame della variazione riprenderà nella mattinata di giovedì e nella giornata del 20 febbraio
Primo
passaggio presso la prima Commissione di Carlo Daldoss per
il disegno di legge 10 del presidente della Giunta Maurizio Fugatti
di “variazione al bilancio di previsione della Provincia autonoma
di Trento per gli esercizi finanziari 2024-2026" Per
l’illustrazione è intervenuto nel pomeriggio di oggi presso
l’organismo l’assessore Achille Spinelli che ha chiarito
le ragioni generali della manovra e ne ha illustrato i singoli
articoli, anticipando anche i contenuti di una proposta emendativa in
materia di energia all’articolo 16.
Recepimento
di disposizioni statali
Il
ddl recepisce le disposizioni statali
anche a seguito di intervenuti accordi con lo Stato, ha
premesso
il responsabile
dello sviluppo economico, ricerca e lavoro: motivi
della manovra, ha chiarito,
l'iscrizione delle entrate derivanti dai gettiti arretrati delle
accise sul
carburante ad uso riscaldamento su
ciascuno degli anni 2024-2026 (107 milioni di euro annui, a cui è
previsto si aggiungano anche 107 milioni per il 2027) e la riduzione,
per gli stessi esercizi, della spesa afferente il concorso agli
obiettivi di finanza pubblica nazionale (11,44 milioni di euro
annui). Il riferimento è all'accordo firmato lo scorso 25 settembre
tra la Regione, le Province di Trento e di Bolzano e il Ministero
dell'Economia e delle finanze e al riconoscimento alla Provincia di
arretrati relativi al periodo 2010-2022 per 468,14 milioni di euro
(40 i milioni erogati nel 2023).
Rinnovo
dei contratti pubblici e le coperture delle riduzioni Irpef (art.1 e
2)
La
variazione di bilancio prefigurata dal ddl mette così in campo, da
un lato, 119 milioni di euro annui per il rinnovo dei contratti
collettivi di lavoro 2022-2024 del personale degli enti del sistema
pubblico provinciale e per l'area negoziale delle categorie del
comparto sanità (articolo 2 del ddl di variazione di bilancio),
dall'altro, in riferimento alla riforma dell'Irpef approvata, la
copertura della riduzione di devoluzioni con una mobilitazione di un
totale di 44,6 milioni di euro (a fronte del minor gettito la legge
di bilancio statale 2024-2026 riconosce alla Provincia un ristoro di
19,5 milioni di euro), in parte destinati anche alla proroga
dell'esenzione Imis per le cooperative sociali e per le Onlus
esercenti attività di assistenza e accoglienza (previsto in
particolare dall’articolo 1 del ddl).
Le
altre norme
Il
disegno di legge offre poi l'occasione per intervenire anche su
alcuni altri ambiti particolari come la legge sul personale,
prevedendo la copertura dei posti da direttore d'ufficio vacanti e il
concorso pubblico per l’accesso alla qualifica di direttore
d’ufficio (art. 4), le modalità di calcolo del valore degli
immobili oggetto di acquisto o permute (art.7), la promozione
turistica con specifiche sugli ambiti territoriali e sui progetti di
promozione e marketing (art.8). All’articolo 9 la proposta prevede
che, nell'ambito degli studi e approfondimenti sulle aree inquinate
del Sin di Trento Nord, la Provincia realizzi analisi giuridiche e
tecniche sul sito attraverso uno studio di natura specialistica volto
all'individuazione delle modalità di uso pubblico delle aree,
utilizzando le risorse assegnate ai sensi della legge 197 del 2022.
La
variazione di bilancio all’articolo
10 propone
di
modificare la legge provinciale per il governo del territorio del
2015 e di introdurre la possibilità che gli alberghi dismessi siano
destinati a ospitare, oltre al personale di strutture alberghiere,
anche lavoratori di altri settori. La
norma 11
detta disposizioni per il coordinamento di progetti di coltivazione
di cave di porfido afferenti a concessioni in scadenza e prevede la
proroga dei progetti nelle more di uno svolgimento di uno screening
coordinato su progetto unitario. Un
ulteriore intervento previsto all’articolo
12 stabilisce i
servizi di cui sono incaricati i soggetti coinvolti nel Progettone.
L’articolo
13 adegua
la disciplina dell'assegno unico provinciale,
volto
a modificare la disciplina della quota A per richiamare la nuova
normativa dell'assegno di inclusione e uniformare i requisiti per
l'accesso. La proposta della Giunta all’articolo
14 prevede
che dall'anno scolastico 2024-2025 le sezioni delle scuole
dell'infanzia siano composte da 24 bambini invece che da 25. La
norma 15 integra la legge sulla tutela della salute
introducendo
nell'ordinamento provinciale una norma generale che consenta
l'applicazione immediata delle norme statali di deroga ai requisiti
previsti per lo svolgimento di attività sanitarie o alle ordinarie
modalità di reclutamento del personale sanitario. All’articolo
16 si
prevede l’integrazione
della
legge 3/98 con
l'adeguamento
della normativa antincendi dell'ospedale Santa Chiara. A
questo articolo è stato aggiunto con emendamento un articolo 16bis
che reca disposizioni in materia di energia. La norma è da
ricondurre all’attuale situazione normativa con rifermento alle
concessioni idroelettriche. Il quadro dell’idroelettrico è assai
complicato, ha chiarito il dirigente del dipartimento Roberto
Andreatta:
da un lato c’è ancora il tavolo aperto con il Ministero sulla
valenza dell’articolo 13 dello Statuto, dall’altro si vorrebbe
tentare di percorrere uno scenario interpretativo svincolato da
interventi normativi statali e un altro profilo è quello che vede la
legge 16 oggetto di impugnativa rendendo meno stingente il vincolo
procedurale del secondo semestre 2024. Ultimo elemento, infine, è
volto a declinare tutte le opportunità di affidamento delle
concessioni, inclusa quella del partenariato.
In
materia di disposizioni finanziarie e tecniche i successivi articoli
fino
al 20.
I
rilievi dei consiglieri
Paola
Demagri (Casa
Autonomia) ha rilevato che l’articolato a suo avviso non tocca le
problematiche più pressanti del territorio, come ad esempio quella
delle crescenti povertà. Prendiamo atto di questa scelta politica,
ha detto, ponendo
alcuni quesiti specifici sulla norma 1,
sull’articolo 4 in tema di concorsi pubblici per la qualifica di
direttore di ufficio, sull’articolo 8 dove si fa riferimento alla
tassa di soggiorno e sull’articolo 12 dedicato al Progettone.
Francesco
Valduga
(Campobase) ha notato che anche
una
variazione di bilancio dovrebbe
comportare
implicazioni di carattere politico. Sulla questione delle concessioni
idroelettriche l’illustrazione dell’emendamento ci ha fatto
capire quale potrebbe essere il destino della gestione delle risorse
idriche del territorio. Anche su altri temi sarebbe interessante
avere un confronto politico, fare un ragionamento e avere
un’interlocuzione. Ad esempio sul Nuovo ospedale del Trentino
oppure
sul personale della Provincia: ho la sensazione che si stia passando
ad una discussione tecnica prima di avere un confronto politico e
questo è imbarazzante, ha concluso.
Paolo
Zanella
(PD) ha argomentato
che la
Commissione non dovrebbe rappresentare un passaggio meramente
tecnico, peccato che anche in questa legislatura pare si voglia
consolidare in tal
senso
il metodo adottato in quella passata. Assenti a suo parere in questa
variazione i temi strategici come quello della casa. Quanto alle
norme ha commentato l’articolo 4 e le nomine dei sostituti, una
previsione che a suo avviso muove delle perplessità, già rilevate
anche dalla stampa nazionale. Ha chiesto maggiori spiegazioni
sull’articolo 7 sul valore degli immobili e delle permute e sul
tema delle foresterie riservate ai lavoratori stagionali di cui
all’articolo 10 ha rilevato la criticità della mancanza di case.
Infine tra le altre norme a suo avviso poco chiare o contestabili ha
citato quella che riguarda le cave di porfido di cui all’articolo
11, l’articolo 13 sulla modifica dell’accesso all’assegno unico
provinciale che comunque rimane a suo parere discriminatorio, il 14
che riduce di
solo uno
il numero di bambini per le sezioni delle scuole dell’infanzia.
Vanessa
Masè (Civica)
ha sottolineato con piacere il mantenimento puntuale della promessa
da parte della Giunta con riferimento alle risorse allocate sul
rinnovo contrattuale e ha chiesto delucidazioni sull’articolo 6.
Bene a suo parere il segnale di messa a regime del numero di bambini
nelle classi delle scuole per l’infanzia, una modifica
chiesta
con forza dal personale scolastico del
settore.
Maria
Bosin (Patt)
ha chiesto maggiori delucidazioni sulla distribuzione delle risorse
sui singoli capitoli e sui meccanismi della promozione turistica e ha
apprezzato la
copertura al rinnovo contrattuale.
Lucia
Coppola (Alleanza
verdi e sinistra) ha notato che l’assenza di una relazione su
alcuni articoli piuttosto ermetici rappresenta delle difficoltà.
All’articolo 9 sulle aree inquinate di Trento nord preoccupa il
fatto di voler continuare a non farsi
carico della situazione dei luoghi e voler procedere sull’utilizzo
del suolo pubblico. Quanto all’articolo sul Progettone si è
chiesta se abbia senso l’utilizzo dei lavoratori ai fini previsti
dall’articolo. Il numero dei bambini per classe, abbassato di una
sola unità, appare a
suo parere poco
utile: le problematiche sono tali che ridurre
il numero di una
sola unità ha poco senso. Quanto alle deroghe per attività
sanitarie e
al
reclutamento del personale sanitario cui si fa riferimento
nell’articolo 16 occorre chiarire dove si vuole andare a parare.
Infine, ha espresso una valutazione di poca trasparenza ed opacità
rispetto all’articolato in generale che appare a
suo dire troppo
tecnico e di difficile comprensione.
Francesca
Parolari (PD)
si è soffermata sulla riduzione del numero dei bambini nelle scuole
per l’infanzia da 25 a 24 alunni: una riduzione è assolutamente
auspicabile, tuttavia è chiaramente collegata al tentativo di
salvaguardare la conservazione dei posti di lavoro, obiettivo
importante, ma non sufficiente vista la denatalità che stiamo
osservando in Trentino. La previsione andava a suo avviso inserita in
una visione più ampia e complessiva di organizzazione del servizio
che includesse anche il calendario scolastico in un’ottica di
miglioramento rispetto alle esigenze emergenti.
Il
presidente della Commissione Carlo
Daldoss
ha condiviso in parte quanto osservato dalla consigliera Parolari.
Tuttavia ha chiarito
che la variazione di bilancio non è certo
il
luogo di una revisione complessiva della
materia.
Quanto al
resto ha sottolineato che questa è una norma che da risposta ad un
impegno sull’adeguamento dei contratti del pubblico impiego che
porta poi con sé ulteriori considerazioni di natura politica che ci
sarà modo di fare
su singoli temi anche nel
corso del dibattito in
Consiglio provinciale.
Stefania
Segnana (Lega)
ha espresso soddisfazione per le importanti risorse che la Giunta è
riuscita a portare a casa. Quanto ai commenti sulle singole norme ci
sarà tutto il tempo per entrare nel merito e fare gli
approfondimenti del
caso,
ha osservato.
La
replica dell’assessore
L’assessore
Spinelli
ha replicato
definendo
questa una manovra molto tecnica. C’è pochissimo di politico, ha
ribadito,
perché questa
variazione è
conseguente alla necessità di recepire disposizioni statali.
L’aspetto che prevede l’allocazione delle risorse dedicate al
rinnovo del contratto del pubblico impiego è componente
saliente di questo ddl e
in
questo senso abbiamo dato seguito agli impegni presi rispondendo
anche alle polemiche virulente emerse a
suo tempo su
questo tema. Il momento odierno è di presentazione e di
illustrazione e gli approfondimenti saranno fatti anche in sede di
audizione e discussione di dettaglio. In ogni caso ha fornito
risposta ad alcuni spunti posti dai
consiglieri. Sul tema dei concorsi pubblici per l’accesso alla
qualifica di direttore si è detto sereno perché si è agito in
termini di legge. Sulla tassa di soggiorno: la norma vigente prevede
che sia destinata alle agenzie d’area per il 10%, la proposta
prevede di flessibilizzare la concessione destinando una quota
compresa tra il 5 e il 10%. Il Progettone aveva previsto già in
passato possibili applicazioni dei lavoratori nell’ambito
della protezione civile. Il tema casa, che Spinelli ha definito “il
tema dei temi” e al quale sarà data la dovuta attenzione, ha
spinto in questo contesto la Pat a ampliare la disciplina prevedendo
al possibilità di convertire strutture alberghiere dismesse in uso
foresteria abitativa per i lavoratori. Sull’argomento in generale
si aprirà certamente un fortissimo dibattito, ha
rassicurato, non
certo risolvibile e riducibile ad una variazione di bilancio. Quanto
alle classi della scuola materna la riduzione del numero ha un
beneficio nella possibilità di avere classi con un numero
sufficiente. La noma sulle cave cerca di rendere gestibile il settore
dal punto di vista amministrativo consentendo screening
ambientali
in maniera un po’ più coordinata. Sull’adeguamento
dell’antincendio del Santa Chiara la previsione serve a gestire la
fase transitoria in attesa del nuovo ospedale.
L’esame
della variazione riprende nella
mattina di
giovedì.