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12/02/2024 - In aula o in commissione

Al via in prima Commissione l’esame della variazione del bilancio di previsione

Il disegno di legge del presidente Fugatti

Al via in prima Commissione l’esame della variazione del bilancio di previsione

L'esame della variazione riprenderà nella mattinata di giovedì e nella giornata del 20 febbraio

Al via in prima Commissione l’esame della variazione del bilancio di previsione

Primo passaggio presso la prima Commissione di Carlo Daldoss per il disegno di legge 10 del presidente della Giunta Maurizio Fugatti di “variazione al bilancio di previsione della Provincia autonoma di Trento per gli esercizi finanziari 2024-2026" Per l’illustrazione è intervenuto nel pomeriggio di oggi presso l’organismo l’assessore Achille Spinelli che ha chiarito le ragioni generali della manovra e ne ha illustrato i singoli articoli, anticipando anche i contenuti di una proposta emendativa in materia di energia all’articolo 16.


Recepimento di disposizioni statali

Il ddl recepisce le disposizioni statali anche a seguito di intervenuti accordi con lo Stato, ha premesso il responsabile dello sviluppo economico, ricerca e lavoro: motivi della manovra, ha chiarito, l'iscrizione delle entrate derivanti dai gettiti arretrati delle accise sul carburante ad uso riscaldamento su ciascuno degli anni 2024-2026 (107 milioni di euro annui, a cui è previsto si aggiungano anche 107 milioni per il 2027) e la riduzione, per gli stessi esercizi, della spesa afferente il concorso agli obiettivi di finanza pubblica nazionale (11,44 milioni di euro annui). Il riferimento è all'accordo firmato lo scorso 25 settembre tra la Regione, le Province di Trento e di Bolzano e il Ministero dell'Economia e delle finanze e al riconoscimento alla Provincia di arretrati relativi al periodo 2010-2022 per 468,14 milioni di euro (40 i milioni erogati nel 2023).


Rinnovo dei contratti pubblici e le coperture delle riduzioni Irpef (art.1 e 2)

La variazione di bilancio prefigurata dal ddl mette così in campo, da un lato, 119 milioni di euro annui per il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro 2022-2024 del personale degli enti del sistema pubblico provinciale e per l'area negoziale delle categorie del comparto sanità (articolo 2 del ddl di variazione di bilancio), dall'altro, in riferimento alla riforma dell'Irpef approvata, la copertura della riduzione di devoluzioni con una mobilitazione di un totale di 44,6 milioni di euro (a fronte del minor gettito la legge di bilancio statale 2024-2026 riconosce alla Provincia un ristoro di 19,5 milioni di euro), in parte destinati anche alla proroga dell'esenzione Imis per le cooperative sociali e per le Onlus esercenti attività di assistenza e accoglienza (previsto in particolare dall’articolo 1 del ddl).


Le altre norme

Il disegno di legge offre poi l'occasione per intervenire anche su alcuni altri ambiti particolari come la legge sul personale, prevedendo la copertura dei posti da direttore d'ufficio vacanti e il concorso pubblico per l’accesso alla qualifica di direttore d’ufficio (art. 4), le modalità di calcolo del valore degli immobili oggetto di acquisto o permute (art.7), la promozione turistica con specifiche sugli ambiti territoriali e sui progetti di promozione e marketing (art.8). All’articolo 9 la proposta prevede che, nell'ambito degli studi e approfondimenti sulle aree inquinate del Sin di Trento Nord, la Provincia realizzi analisi giuridiche e tecniche sul sito attraverso uno studio di natura specialistica volto all'individuazione delle modalità di uso pubblico delle aree, utilizzando le risorse assegnate ai sensi della legge 197 del 2022.

La variazione di bilancio all’articolo 10 propone di modificare la legge provinciale per il governo del territorio del 2015 e di introdurre la possibilità che gli alberghi dismessi siano destinati a ospitare, oltre al personale di strutture alberghiere, anche lavoratori di altri settori. La norma 11 detta disposizioni per il coordinamento di progetti di coltivazione di cave di porfido afferenti a concessioni in scadenza e prevede la proroga dei progetti nelle more di uno svolgimento di uno screening coordinato su progetto unitario. Un ulteriore intervento previsto all’articolo 12 stabilisce i servizi di cui sono incaricati i soggetti coinvolti nel Progettone. L’articolo 13 adegua la disciplina dell'assegno unico provinciale, volto a modificare la disciplina della quota A per richiamare la nuova normativa dell'assegno di inclusione e uniformare i requisiti per l'accesso. La proposta della Giunta all’articolo 14 prevede che dall'anno scolastico 2024-2025 le sezioni delle scuole dell'infanzia siano composte da 24 bambini invece che da 25. La norma 15 integra la legge sulla tutela della salute introducendo nell'ordinamento provinciale una norma generale che consenta l'applicazione immediata delle norme statali di deroga ai requisiti previsti per lo svolgimento di attività sanitarie o alle ordinarie modalità di reclutamento del personale sanitario. All’articolo 16 si prevede l’integrazione della legge 3/98 con l'adeguamento della normativa antincendi dell'ospedale Santa Chiara. A questo articolo è stato aggiunto con emendamento un articolo 16bis che reca disposizioni in materia di energia. La norma è da ricondurre all’attuale situazione normativa con rifermento alle concessioni idroelettriche. Il quadro dell’idroelettrico è assai complicato, ha chiarito il dirigente del dipartimento Roberto Andreatta: da un lato c’è ancora il tavolo aperto con il Ministero sulla valenza dell’articolo 13 dello Statuto, dall’altro si vorrebbe tentare di percorrere uno scenario interpretativo svincolato da interventi normativi statali e un altro profilo è quello che vede la legge 16 oggetto di impugnativa rendendo meno stingente il vincolo procedurale del secondo semestre 2024. Ultimo elemento, infine, è volto a declinare tutte le opportunità di affidamento delle concessioni, inclusa quella del partenariato.

In materia di disposizioni finanziarie e tecniche i successivi articoli fino al 20.


I rilievi dei consiglieri

Paola Demagri (Casa Autonomia) ha rilevato che l’articolato a suo avviso non tocca le problematiche più pressanti del territorio, come ad esempio quella delle crescenti povertà. Prendiamo atto di questa scelta politica, ha detto, ponendo alcuni quesiti specifici sulla norma 1, sull’articolo 4 in tema di concorsi pubblici per la qualifica di direttore di ufficio, sull’articolo 8 dove si fa riferimento alla tassa di soggiorno e sull’articolo 12 dedicato al Progettone.

Francesco Valduga (Campobase) ha notato che anche una variazione di bilancio dovrebbe comportare implicazioni di carattere politico. Sulla questione delle concessioni idroelettriche l’illustrazione dell’emendamento ci ha fatto capire quale potrebbe essere il destino della gestione delle risorse idriche del territorio. Anche su altri temi sarebbe interessante avere un confronto politico, fare un ragionamento e avere un’interlocuzione. Ad esempio sul Nuovo ospedale del Trentino oppure sul personale della Provincia: ho la sensazione che si stia passando ad una discussione tecnica prima di avere un confronto politico e questo è imbarazzante, ha concluso.

Paolo Zanella (PD) ha argomentato che la Commissione non dovrebbe rappresentare un passaggio meramente tecnico, peccato che anche in questa legislatura pare si voglia consolidare in tal senso il metodo adottato in quella passata. Assenti a suo parere in questa variazione i temi strategici come quello della casa. Quanto alle norme ha commentato l’articolo 4 e le nomine dei sostituti, una previsione che a suo avviso muove delle perplessità, già rilevate anche dalla stampa nazionale. Ha chiesto maggiori spiegazioni sull’articolo 7 sul valore degli immobili e delle permute e sul tema delle foresterie riservate ai lavoratori stagionali di cui all’articolo 10 ha rilevato la criticità della mancanza di case. Infine tra le altre norme a suo avviso poco chiare o contestabili ha citato quella che riguarda le cave di porfido di cui all’articolo 11, l’articolo 13 sulla modifica dell’accesso all’assegno unico provinciale che comunque rimane a suo parere discriminatorio, il 14 che riduce di solo uno il numero di bambini per le sezioni delle scuole dell’infanzia.

Vanessa Masè (Civica) ha sottolineato con piacere il mantenimento puntuale della promessa da parte della Giunta con riferimento alle risorse allocate sul rinnovo contrattuale e ha chiesto delucidazioni sull’articolo 6. Bene a suo parere il segnale di messa a regime del numero di bambini nelle classi delle scuole per l’infanzia, una modifica chiesta con forza dal personale scolastico del settore. Maria Bosin (Patt) ha chiesto maggiori delucidazioni sulla distribuzione delle risorse sui singoli capitoli e sui meccanismi della promozione turistica e ha apprezzato la copertura al rinnovo contrattuale.

Lucia Coppola (Alleanza verdi e sinistra) ha notato che l’assenza di una relazione su alcuni articoli piuttosto ermetici rappresenta delle difficoltà. All’articolo 9 sulle aree inquinate di Trento nord preoccupa il fatto di voler continuare a non farsi carico della situazione dei luoghi e voler procedere sull’utilizzo del suolo pubblico. Quanto all’articolo sul Progettone si è chiesta se abbia senso l’utilizzo dei lavoratori ai fini previsti dall’articolo. Il numero dei bambini per classe, abbassato di una sola unità, appare a suo parere poco utile: le problematiche sono tali che ridurre il numero di una sola unità ha poco senso. Quanto alle deroghe per attività sanitarie e al reclutamento del personale sanitario cui si fa riferimento nell’articolo 16 occorre chiarire dove si vuole andare a parare. Infine, ha espresso una valutazione di poca trasparenza ed opacità rispetto all’articolato in generale che appare a suo dire troppo tecnico e di difficile comprensione.

Francesca Parolari (PD) si è soffermata sulla riduzione del numero dei bambini nelle scuole per l’infanzia da 25 a 24 alunni: una riduzione è assolutamente auspicabile, tuttavia è chiaramente collegata al tentativo di salvaguardare la conservazione dei posti di lavoro, obiettivo importante, ma non sufficiente vista la denatalità che stiamo osservando in Trentino. La previsione andava a suo avviso inserita in una visione più ampia e complessiva di organizzazione del servizio che includesse anche il calendario scolastico in un’ottica di miglioramento rispetto alle esigenze emergenti.

Il presidente della Commissione Carlo Daldoss ha condiviso in parte quanto osservato dalla consigliera Parolari. Tuttavia ha chiarito che la variazione di bilancio non è certo il luogo di una revisione complessiva della materia. Quanto al resto ha sottolineato che questa è una norma che da risposta ad un impegno sull’adeguamento dei contratti del pubblico impiego che porta poi con sé ulteriori considerazioni di natura politica che ci sarà modo di fare su singoli temi anche nel corso del dibattito in Consiglio provinciale.

Stefania Segnana (Lega) ha espresso soddisfazione per le importanti risorse che la Giunta è riuscita a portare a casa. Quanto ai commenti sulle singole norme ci sarà tutto il tempo per entrare nel merito e fare gli approfondimenti del caso, ha osservato.


La replica dell’assessore

L’assessore Spinelli ha replicato definendo questa una manovra molto tecnica. C’è pochissimo di politico, ha ribadito, perché questa variazione è conseguente alla necessità di recepire disposizioni statali. L’aspetto che prevede l’allocazione delle risorse dedicate al rinnovo del contratto del pubblico impiego è componente saliente di questo ddl e in questo senso abbiamo dato seguito agli impegni presi rispondendo anche alle polemiche virulente emerse a suo tempo su questo tema. Il momento odierno è di presentazione e di illustrazione e gli approfondimenti saranno fatti anche in sede di audizione e discussione di dettaglio. In ogni caso ha fornito risposta ad alcuni spunti posti dai consiglieri. Sul tema dei concorsi pubblici per l’accesso alla qualifica di direttore si è detto sereno perché si è agito in termini di legge. Sulla tassa di soggiorno: la norma vigente prevede che sia destinata alle agenzie d’area per il 10%, la proposta prevede di flessibilizzare la concessione destinando una quota compresa tra il 5 e il 10%. Il Progettone aveva previsto già in passato possibili applicazioni dei lavoratori nell’ambito della protezione civile. Il tema casa, che Spinelli ha definito “il tema dei temi” e al quale sarà data la dovuta attenzione, ha spinto in questo contesto la Pat a ampliare la disciplina prevedendo al possibilità di convertire strutture alberghiere dismesse in uso foresteria abitativa per i lavoratori. Sull’argomento in generale si aprirà certamente un fortissimo dibattito, ha rassicurato, non certo risolvibile e riducibile ad una variazione di bilancio. Quanto alle classi della scuola materna la riduzione del numero ha un beneficio nella possibilità di avere classi con un numero sufficiente. La noma sulle cave cerca di rendere gestibile il settore dal punto di vista amministrativo consentendo screening ambientali in maniera un po’ più coordinata. Sull’adeguamento dell’antincendio del Santa Chiara la previsione serve a gestire la fase transitoria in attesa del nuovo ospedale.


L’esame della variazione riprende nella mattina di giovedì.