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25/06/2018 - La nostra Autonomia

In radio di è parlato di minoranze linguistiche

​Nella trasmissione andata in onda su Radio Nbc il 22 giugno 2018 si è parlato della situazione delle minoranze linguistiche in Trentino. Qui di seguito il testo della trasmissione al termine del quale trovate la registrazione.
Un argomento importante affrontato a Palazzo Trentini, sede del Consiglio, nel corso degli ultimi giorni, è stato quello delle minoranze. L'Autorità delle minoranze, presieduta da Dario Pallaoro, ha presentato la relazione annuale, l'ultima perché anche questo organismo scadrà a ottobre con la fine della legislatura.
Quella emersa dalle parole di Pallaoro è un'immagine tutto sommato positiva della situazione delle minoranze linguistiche in Trentino. Il presidente dell'Autorità per le minoranze ha ricordato che il quadro normativo, anche grazie all'approvazione della legge regionale firmata da Giuseppe Detomas della Ual, è più solido; che gli interventi finanziari di Provincia e Regione garantiscono l'attività di promozione culturale delle minoranze ladine, mochene e cimbre. Però le insidie non mancano, soprattutto per le minoranze più deboli numericamente ed economicamente, cioè mocheni e cimbri. Indispensabile per evitare l'estinzione di queste comunità, secondo l'Autorità per le minoranze, la creazione di un piano socio economico. Perché, ha ricordato Pallaoro, se i giovani se ne vanno, i destino delle lingue minoritarie è segnato.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione della relazione da parte della comunità cimbra è venuto una pressante richiesta di aiuto perché i residenti a Luserna sono in calo: attualmente sono 260, mentre negli anni '70 erano 600. Il problema quindi è quello di creare le condizioni economiche e sociali perché la popolazione rimanga sul territorio e continui a parlare il cimbro. Diversa invece la situazione dei ladini di Fassa, una comunità di 30 mila persone, che trova, nel Comun general de Fascia, un solido presidio istituzionale.
Comunque, ha ricordato il Presidente del Consiglio, Bruno Dorigatti, la tutela delle minoranze rappresenta per il Trentino un ottimo esempio. Una tutela doverosa – ha aggiunto – anche perché le minoranze stanno alla base della nostra autonomia.