In Quinta commissione il ddl di Marini, Ossanna e Demagri
Una fondazione per ricordare padre Eusebio Chini: audizioni al via
Monsignor Bressan si sta occupando del processo di beatificazione
I
rappresentanti dell’Associazione Trentini nel mondo, dell’Unione
famiglie trentine all’estero, dell’Arcidiocesi, dell’associazione
culturale Padre E. F. Chini, del Museo di Segno e del Comune di
Predaia sono stati ascoltati oggi nella Quinta commissione presieduta
da Mara Dalzocchio (Lega) in merito al ddl 152 di Alex Marini (5
Stelle), Lorenzo Ossanna (Patt) e Paola Demagri (Casa Autonomia.eu)
che promuove la nascita della Fondazione padre Eusebio Chini. Don
Aste: Bressan si sta occupando del processo di beatificazione. Il
network Ewtn interessato ad approfondire l’argomento.
Dopo
il
primo punto all’ordine del giorno,
relativo al ddl 148 di Cia, Guglielmi, Ambrosi e Rossato e alla
petizione popolare numero 20, in Quinta commissione è stata dunque
la volta delle consultazioni in merito al disegno
di legge 152
proposto
dai consiglieri Alex
Marini (5
Stelle), Lorenzo
Ossanna (Patt)
e Paola
Demagri (Casa
Autonomia.eu) per l’istituzione della Fondazione padre
Francesco Eusebio Chini.
Primo
a intervenire è stato il direttore dell’Associazione Trentini nel
mondo Francesco
Bocchetti che
ha ricordato la disponibilità della realtà che rappresenta ad
accompagnare un eventuale processo di strutturazione della nuova
fondazione, come già fatto in passato per la Fondazione Museo
storico. Trentini nel mondo, ha affermato, è favorevole alla
valorizzazione della figura di padre Chini. Sarebbe bello, ha
auspicato, se anche le comunità dei trentini del Nord America, di
Stati Uniti e Messico, fossero considerate in questo lavoro di
valorizzazione.
Il
cancelliere vescovile Don
Alessandro Aste è
intervenuto per l’Arcidiocesi a nome di monsignor Luigi
Bressan
che,
ha ricordato, si sta occupando del processo
di beatificazione
di padre Chino. Alex
Marini ha
chiesto in merito a ciò ulteriori dettagli e la possibilità di
avere una relazione in ciò dell’arcivescovo, istanza di cui don
Aste ha
detto si farà portavoce.
Mauro
Verones,
presidente dell’Unione famiglie trentine all’estero, ha ricordato
come spesso la valorizzazione di personaggi storici quale è padre
Chini sia sottovalutata, tanto da far sì che queste figure siano più
conosciute all’estero che nel loro Paese d’origine. Ha quindi
espresso un plauso per il ddl e ha espresso la speranza che si arrivi
a un buon risultato.
Giuliana
Cova,
sindaco di Predaia, ha ricordato l’attività del Comune, da anni
impegnato nel sostegno (anche strutturale, ha sottolineato, visto che
la sede è di proprietà del Comune) dell’Associazione padre Chini.
Poi il futuro: il Comune è intenzionato a continuare a investire, ha
affermato, portando a testimonianza il rinnovo nel 2022 (dopo
l’istituzione del Comune di Predaia, nato dalla fusione di Coredo,
Smarano, Taio, Tres e Vervò) del gemellaggio stretto 15 anni fa con
Magdalena de Kino. In quest’ottica, ha proseguito, è importante il
sostegno della Comunità di valle e della Provincia.
Per
l’Associazione culturale padre Chini sono intervenuti prima la
collaboratrice e docente di Storia dell’America del Nord
all'Università di Firenze Alessandra
Lorini,
quindi il presidente Alberto
Chini.
Lorini ha ricordato brevemente la biografia del missionario gesuita
nato a Segno in val di Non nel 1645 e morto a Magdalena de Kino nel
1711 e ha
descritto
padre Eusebio Chini come una figura transnazionale di collegamento
tra il Trentino e la dimensione globale. Quindi l’esperta ha
proposto alcune iniziative innovative: la nuova fondazione dovrebbe,
secondo Lorini,
portare avanti studi complessi sulla figura e la storia del
missionario, attribuendo delle borse di studio a dottorandi e docenti
che vogliano recarsi per questo motivo nell’area tra Stati Uniti e
Messico. Inoltre, ha detto, sarebbe interessante coinvolgere anche
gli studenti delle scuole medie superiori e del primo triennio
dell’Università con degli stage che li portino proprio al confine
tra Messico e Stati Uniti.
È
stata quindi la volta dell’audizione di Alberto
Chini che
ha ricordato la rilevanza della figura di padre Chini e la
riconoscenza che ancora oggi suscita il ricordo nelle zone dove è
stato attivo. Tra gli esempi che ha citato in questo senso vi sono le
tre statue equestri dello scultore Julián
Martínez presenti
a Segno, Tucson e a Magdalena de Kino e i murales dedicati a padre
Chini sulle facciate del museo a lui intitolato. A Sonora, ha detto
poi, si respira un sentimento di riconoscenza verso il Trentino quasi
imbarazzante tanto è forte; a livello diplomatico il nome di padre
Kino apre tutte le porte. Secondo Chini
la
nascita di una fondazione significherebbe avere un’opportunità per
interfacciarsi in maniera più strutturata con i vari interlocutori a
livello internazionale. In realtà, ha raccontato, per adeguarsi alla
legge del terzo settore, l’Associazione ha già intrapreso un
processo di trasformazione in fondazione, ma una fondazione
provinciale “sarebbe il massimo”, ha detto.
Bisognerebbe valorizzare maggiormente la presenza della statua a
Washington, ha affermato ancora. Infine ha raccontato dei contatti
intercorsi con il network statunitense Ewtn per la realizzazione
all’interno di una serie tv di un approfondimento sulla causa di
beatificazione di padre Eusebio Chini.
In
coda alle audizioni Marini
ha
chiesto a Lorini
un
approfondimento sulla rappresentazione che con le statue viene fatto
di quello che è chiamato il Padre a cavallo. Una rappresentazione,
ha risposto la studiosa, più dinamica negli Stati Uniti, più
riflessiva invece in Messico. Demagri
ha
chiesto al presidente dell’Associazione un commento
sull’istituzione di una fondazione prevista dal ddl come uno
strumento per la valorizzazione della
storia di padre
Chini. Una strada importante per il presidente, che ha sottolineato
come si dovrà cercare di coniugare il sostegno della Provincia con
l’attuale operatività.