Devid
Moranduzzo (Lega). Locomotive
diesel e disagi
a Gardolo. si apre il confronto?
Il
consigliere della Lega ha chiesto alla Giunta se intenda confrontarsi
con i cittadini di via Bepi Todesca a Gardolo che da tempo lamentano
i disagi provocati dagli scarichi emessi dalle locomotrici diesel
presenti all’Interporto.
La
risposta. L’assessore Tonina
ha risposto affermando che dalle verifiche condotte con Interbrennero
è emerso che ad operare con i diesel è solo Merci Italia con un
solo locomotore al lavoro dalle 6 alle 13. Un locomotore datato che
verrà sostituito da uno elettrico non appena finita l’emergenza
Covid, quando si potranno formare i macchinisti. Anche l’impresa
quindi ha interesse ha passare all’elettrico anche alla luce
dell’alto consumo del locomotore diesel.
La
replica. Moranduzzo si è
rallegrato per la notizia positiva.
Lucia
Coppola (Europa Verde). C’è un monitoraggio per i pazienti colpiti
da Long Covid?
La consigliere da Europa Verde
ha chiesto alla Giunta se sia stata avviato un monitoraggio sulle
condizioni di salute dei pazienti post – Covid, specificando le
modalità di presa in carico di questi pazienti e la previsione dei
percorsi e servizi dedicati alla sindrome Long – Covid.
La
risposta. L’assessora Segnana
ha detto che è da tempo avviato un protocollo sul long Covid che
prevede controlli attraverso la telemedincina, esami radiologici a 11
mesi dall’infezione. A Rovereto è attivo un reparto di neuro
Covid, a Arco vengono seguite le persone colpite da conseguenze
respiratorie. Ci sono poi circa 1000 pazienti in controllo
domiciliare. I casi di riabilitazione per conseguenze gravi vengono
presi in carico a Villa Rosa . Sono stati acquistati trenta
generatori di ossigeno per le terapie a lungo termine, che sono
comunque in calo. I dati dei pazienti sono stati inseriti nei data
base nazionali e sono stati pubblicati studi scientifici.
Pietro
De Godenz (UpT). Sp Montesover Valfloriana, c’è lo studio
geologico?
Il consigliere dell’UpT ha
chiesto alla Giunta a che punto sono le valutazioni di fattibilità
geologica e idrogeologica, la verifica del tracciato, le soluzioni
tecniche per realizzare il tratto di provinciale tra Montesover e
Valfloriana.
La
risposta. L’assessore Tonina
ha risposto affermando che, in attuazione dell’odg 303 del 2020, le
strutture opere stradali nel 2021 hanno fatto gli approfondimenti
tecnici sul tracciato per migliorare la situazione attuale. Il
tracciati
sono in perfezionamento
ma
ci sono criticità
per gli
aspetti geometrici e geologici tali da ritenere
che queste
ipotesi difficilmente
potranno essere realizzate.
In ogni caso le valutazioni
finali, anche dei costi eventuali, si faranno finiti gli studi sui
tracciati. Sul tratto sp 71 sono previsti e finanziati per le
Olimpiadi interventi
di allargamento
della viabilità esistente.
La
replica. De Godenz ha replicato
affermando che almeno sono iniziate le verifiche che vanno finite e
poi con una relazione scritta si dovrà fare
un incontro
con
gli amministratori. Il tema che rimane aperto è il collegamento tra
Piné e la val di Fiemme e Fassa e va accelerata la verifica sulla
fattibilità dell’intervento.
Michele
Dallapiccola (Patt). Mondo contadino nella Fondazione Mach, la Giunta
che fa?
Il consiglio del Patt ha
chiesto alla Giunta cosa intenda fare per agevolare la partecipazione
dei rappresentanti del mondo agricolo al Cda della Fondazione Edmund
Mach.
La
risposta. L’assessore
Spinelli ha risposto che la Fondazione Mach è un punto di
riferimento del mondo agricolo trentino. Le occasioni
di confronto col mondo agricolo non sono mai venute meno, e negli
ultimi
anni
si sono aggiunte linee di azione nuove. La Giunta ha messo in campo
ogni iniziativa
per completare il cda e sono
state
organizzate diverse riunioni con i soggetti interessati e inviate
note per arrivare ad una designazione congiunta dei 4 membri del
mondo agricolo.
L’auspicio è che si arrivi a breve al completamento
del cda.
La
replica. Per Dallapiccola la
risposta non c’è stata e
in realtà, ha
aggiunto, non s’è agito
in via politica, come si è fatto per Pinè per
il comitato Olimpico. Lo
stesso sito della Fondazione, ha
detto ancora, non è
all’altezza per la
diffusione dei risultati che
vengono raggiunti nei laboratori della Fem.
Giorgio
Tonini (Pd). Assegno unico, accesso incostituzionale: la Giunta cosa
fa?
Il consigliere del Pd, alla
luce della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato
incostituzionale la richiesta dei 10 anni di residenza in Italia e
due in Provincia per l’accesso all’assegno di natalità
provinciale, di tre anni per l’assegno unico e di due anni per
l’indipendenza finanziaria dei giovani, ha chiesto alla Giunta
quali interventi intenda adottare per riportare le norme nell’alveo
della Costituzione.
La
risposta. L’assessore
Tonina
ha risposto che la
sentenza della Consulta sull’assegno di maternità non è ancora
stata depositata. La pronuncia, ha detto ancora, non ha effetti
diretti sulla legislazione provinciale e dopo il deposito si valuterà
la portata della sentenza. Tonina ha però ricordato che il reddito
di cittadinanza richiede comunque la residenza di 10 anni. In
generale si osserva che più volte, da parte della Corte, è stata
ritenuta ammissibile la richiesta di un periodo proporzionato di
residenza
sul territorio per l’accesso
ai servizi.
La
replica. Tonini s’è
detto soddisfatto per
l’impegno a un
confronto dichiarato dall’assessore. E ha ricordato che il
principio di ragionevolezza informa anche il criterio di permanenza
sul territorio e quello dei 10 anni è palesemente irragionevole. In
particolare
per prestazioni di sostegno a persone e famiglie in difficoltà.
Quanto alla normativa statale dietro la quale la Giunta si nasconde,
si tratta di una normativa che sarà soggetta alla verifica
costituzionale. E sarebbe bello,
ha concluso, che la nostra autonomia si mostrasse più lungimirante,
senza aspettare una sentenza che condanni la normativa dello Stato.
Katia
Rossato (FdI): sicurezza delle persone con disabilità nei centri
semi-residenziali.
La
consigliera ha chiesto quali misure intende adottare la Giunta per
garantire che le persone con disabilità e i loro caregivers che
frequentano le strutture semi-residenziali, possano godere delle
attività e dei servizi offerti dalle stesse strutture in piena
sicurezza.
La
risposta. L’assessora Segnana
ha detto che il dipartimento ha presidiato questo tipo di servizi con
linee di indirizzo sui comportamenti da adottare. Tali linee sono
costantemente aggiornate e adeguate alle disposizioni. Attraverso la
collaborazione con l’Apss c’è una funzione di cerniera tra
strutture e Comunità di valle per monitorare, in collaborazione con
la Centrale Covid, la situazione.
La
replica. La consigliera ha
detto che i centro socio – sanitari chiedono la collaborazione con
l’Apss.
Paolo
Zanella (Futura): carenza di medici di medicina generale e sostegno a
quelli in servizio.
Il consigliere ha chiesto
all’assessora quale sia l’attuale carenza di medici di medicina
generale (MMG) con le previsioni per i prossimi due anni, e se, vista
la situazione emergenziale in atto, si stia dando attuazione con
urgenza agli accordi provinciali dei MMG del 5 ottobre e del 9
novembre dello scorso anno (aumento accessi alla Scuola di medicina
generale e sostegno ai MMG aderenti alla “medicina di gruppo
integrata” con incentivi al supporto amministrativo e alla
collaborazione infermieristica oltre che messa a disposizione di sedi
gratuite a determinate condizioni).
La
risposta. L’assessora Segnana
ha risposto che la carenza è evidente. Dal 2019 – 21 99 medici
sono andati in pensione o
hanno cessato l’atività;
nei prossimi due anni
altri 18 usciranno dal
lavoro. A
novembre 43 erano
le zone carenti e sono
state assegnate solo 7. Le
misure per porre un argine
al problema, ha detto
Segnana, sono state messe in
campo, soprattutto
aumentando
i posti
nella scuola di medicina generale. Nel triennio
dai 23 nel triennio 2018 – 2020 fino ai 43 posti per il prossimo
triennio. Agli iscritti
sono state concesse borse di studio
che impegnano i medici a lavorare in Trentino. Di recente
è stato stipulato
un accordo che introduce la medicina di gruppo integrata che potrà
servirsi
di personale infermieristico. Il Covid, ha
concluso l’assessore, non
ha favorito il passaggio alle nuove forme organizzative, ma la Giunta
sta lavorando per
minimizzare i disagi.
La
replica. Il
quadro tracciato dall’assessora
è drammatico, per Zanella; quadro che mostra una scopertura
di medici grave.
Giusto aumentare
i posti nella scuola di
medicina generale, ma, ha
detto l’esponente di Futura,
ci si sta incastrando perché si dà la possibilità dei medici in
formazione di seguire pazienti che
così non possono partecipare alle lezioni.
Si deve però puntare con urgenza sulla sburocratizzazione, ha
concluso, sulla
collaborazione
con infermieri e con la concessione di sedi gratuite.
Sara
Ferrari (Pd): sono state rimosse le criticità gestionali della
struttura “Il Soffio” di Arco?
In merito al caos gestionale
emerso nella struttura “Il Soffio” di Arco, dedicata al ricovero
dei minori con problemi psichiatrici, la consigliera ha chiesto
all’assessora Segnana se sia arrivata dalla Cooperativa Codes, ente
gestore di Villa San Pietro incaricato di individuare la via per
superare queste criticità, una relazione con le soluzioni proposte e
come la Provincia intende verificare se siano state applicate.
La
risposta. L’assessora Segnana
ha risposto affermando che la situazione è stata analizzata nei
giorni scorsi con i sindacati. A dicembre la coop ha presentato la
relazione sulle soluzione delle criticità. La coop, ha aggiunto
l’assessora, è impegnata ad attuare le migliorie e entro breve si
farà, da parte della Pat, un’ulteriore visita ispettiva. La
struttura rimane al centro di un’attenta verifica sull’attività
svolta.
La
replica. La consigliera ha
preso atto che i tempi sono stati rispettati, ma si è augurata che
la situazione si normalizzi quanto prima anche perché gli operatori
lavorano in situazioni difficilissime che ricadono sulla qualità
delle risposte che vengono date agli utenti.
Luca
Guglielmi (Fassa): crescita costi energia e interventi per arginare
problemi conseguenti.
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta quali misure pensi di mettere in campo per arginare nel breve
periodo la difficile situazione delle bollette elettriche per le
famiglie e le imprese, e a quali strategie stia pensando per rendere
il Trentino, produttore di energia elettrica, più indipendente dai
mercati internazionali in materia di rincari in questo settore.
La
risposta. L’assessore Tonina
ha risposto affermando che le preoccupazioni sono reali e nello
specifico, ma ha ricordato
che le strategie energetiche
volte a contenere i cosi esulano dalle competenze Pat e sono gestite
a livello statale e comunitario. Inoltre, per
gli interventi Pat, c’è
l’ostacolo degli aiuti di Stato. Il Governo, ha
continuato, ha messo in
campo fondi insufficienti; attualmente
c’è un interlocuzione tra
Fugatti e il ministro
Giorgetti e giovedì ci dovrebbe essere un consiglio dei ministri per
varare aiuti a
famiglie e imprese anche con prelievi sugli extra profitti della
società energetiche. Per Tonina vanno redistribuiti i profitti che
sono stati realizzati
impropriamente dai
produttori. Perché
per le famiglie ci saranno
costi di mille euro
all’anno e
di 38 miliardi contro gli 8 dello scorso anno per
le aziende. Dolomiti
Energia, come spa non può ridurre i prezzi, ma il pubblico può
stornare i 30 milioni di dividendi.
La
replica. Guglielmi ha detto che
la sua ha voluto essere una provocazione positiva e si è augurato
che l’interlocuzione con Giorgetti vada avanti e che i 30 milioni
vengano usati per andare incontro alle famiglie e alle imprese,
Paola
Demagri (Patt). Un accordo con DE per sostenere il caro energia?
La consigliera del Patt ha
chiesto all’assessore Tonina se si stia pensando a stipulare un
accordo con Dolomiti Energia (DE) per aiutare famiglie e aziende a
sostenere i costi energetici.
La risposta. L’assessore
Spinelli ha riconosciuto la rilevanza del problema e spiegato che la
Giunta intende intervenire con soluzioni che possano dare respiro a
famiglie e imprese, anche se il problema ha dimensioni che superano i
poteri della Provincia. L’assessore ha ricordato le misure già
introdotte dallo Stato per mitigare l’impatto dei rincari
dell’energia elettrica e del gas naturale, a sostegno delle
famiglie a basso reddito. Quanto agli interventi della Provivncia
sono in corso approfondimento per valutare misure di sostegno anchce
alle imprese.
La
replica. Demagri ha precisato
che la sua domanda, rimasta insoddisfatta, riguardava possibili
accordi con Dolomiti Energia perché questo sì sarebbe un salto di
qualità negli interventi della Provincia per abbattere i costi
dell’energia. Ha aggiunto di sperare che la risposta mancata oggi
su questo punto arrivi dall’esecutivo nei prossimi giorni.
Claudio
Cia (FdI): Covid, quanti interventi oncologici sono stati rinviati?
Il consigliere di Fratelli
d’Italia ha chiesto alla Giunta quale sia, in seguito al Covid e al
depotenziamento degli ospedali di valle, il numero degli interventi
oncologici la cui presa in carico – diagnosi tempestiva e
operazioni – è stata rinviata, e i relativi tempi di attesa.
La
risposta. L’assessora Segnana
ha ricordato che l’attenzione per
questi pazienti è
concentrata su chemioterapie e follow
up, distribuendo l’incarico
di seguire questi casi negli
ospedali di valle e
provvedendo alla presa in
carico i pazienti. Segnana
ha riconosciuto che l’attività
operatoria oncologica ha subito significativi rallentamenti nel
periodo pandemico pur garantendo le emergenze e le degenze. E
ha aggiunto che il recupero
degli interventi non effettuati difficilmente avverrà rapidamente
a pieno con le risorse
attualmente in campo, ma l’Apss si è già
attivata nel 2020 e 2021 per
effettuare le
operazioni. Le attività chirurgiche sono state comunque
completamente ripristinate
a fine 2021 e hanno superato
quelle previste. Quanto
ai dati richiesti, l’assessora ha preannunciato che saranno forniti
al consigliere su 7 fogli excell.
La
replica. Cia ha
sottolineato quanto sia importante che la Provincia dedichi al
problema la massima attenzione perché siamo di fronte a
un’emergenza drammatica,
documentata dai dati relativi a tutto
il Paese, che segnalano come
nel periodo 2020-2021 i morti per tumore siano stati più di 500 al
giorno mentre di Covid sono quotidianamente decedute in media 190
persone. Il che significa, ha concluso il consigliere, che mentre di
Covid si può morire, in caso di tumore se la diagnosi e il
trattamento non avvengono in modo tempestivo si muore sicuramente.
Lorenzo
Ossanna (Patt): fine quarantena anche con il tampone antigenico.
Il consigliere del Patt chiede
alla Giunta di sapere se c’è l’intenzione di applicare la
circolare del Ministero della salute in base alla quale i medici di
base possono certificare la fine della quarantena e la guarigione al
termine del periodo di isolamento anche con il tampone antigenico.
La
risposta. L’assessora Segnana
ha risposto che il 13 gennaio scorso sono state fornite le
indicazioni per l’effettuazione del tampone rapido antigenico,
considerato sufficiente per attestare la guarigione. I medici di
medicina generali sono stati informati l’11 gennaio della
possibilità di effettuare direttamente questi tamponi antigenici. E’
comunque sempre possibile terminare l’isolamento con un tampone
molecolare di guarigione. Il giorno successivo all’esito del
tampone sono disponibili nel sito i certificati di fine isolamento.
La
replica. Ossanna ha apprezzato
la risposta in particolare per la possibilità data ai medici di
famiglia di effettuare il tampone rapido e segnalato che vi è ancora
chi non è ancora informato di questa opportunità per ottenere prima
il certificato di guarigione.
Luca
Zeni (Pd): “Perfido”, la Giunta si costituirà parte civile?
Il
consigliere del Pd ha
chiesto alla Giunta se, sul modello della Giunta del Veneto, intenda
costituirsi parte civile, come hanno già fatto organizzazioni
sindacali, associazioni antimafia e il Coordinamento lavoro porfido”
nel processo sulle infiltrazioni della criminalità nel settore
porfido. Zeni ha ricordato
che mentre nei giorni scorsi la Giunta aveva tentennato su questa
scelta, mentre anche in seguito alla presentazione di questa
interrogazione, l’esecutivo con una delibera di venerdì scorso ha
deciso di costituirsi parte civile, ma il testo è secretato. Zeni ha
chiesto la ragione di questo, visto che si tratta di un segnale forte
da dare contro la criminalità.
La
risposta. L’assessore Tonina
ha precisato che la delibera risale al 14 gennaio anche se aveva
preannunciato questa scelta già il mese scorso e che l’atto di
costituzione sarà presentato il 21 gennaio. I 18 imputati devono
essere condannati secondo la Provincia a risarcire i danni arrecati
sia all’immagine sia morali. In concreto il danno all’immagine
della Provincia autonoma di Trento è stato assai rilevante per
turbamento dell’opinione e del senso di sicurezza, ma anche per il
mancato rispetto dei principi fondamentale su cui si fonda la
convivenza civile. L’immagine della Provincia è possibile che in
seguito alla violazione delle leggi venga associata al verificarsi di
atti criminali. Inoltre è stata violata la libertà di concorrenza,
di impresa e di mercato. E’ stata lesa, infine, l’immagine di un
territorio vocato al turismo, rispettoso delle leggi e libero da
infiltrazioni malavitose.
La
replica. Zeni ha apprezzato il
carattere esaustivo e condivisibile della risposta, ma ha osservato
che a fronte di casi così eclatanti e da non sottovalutare sarebbe
stato più opportuno adottare ed evidenziare una posizione rigorosa
da parte della Provincia fin dal novembre scorso. Resta difficile per
Zeni capire il perché non sia possibile accedere al testo della
delibera.
Alex
Marini (5 Stelle): La Giunta potenzierà la didattica digitale
integrata?
Il consigliere del Movimento 5
Stelle ha chiesto al Presidente della Giunta per sapere se intenda
sostenere e rafforzare nelle scuole trentine l’utilizzo della DdI,
la didattica digitale integrata, che alterna lezioni on line a
lezioni in presenza ed evita sia i contagi sia l’esclusione dei
soggetti con problemi.
La
risposta.
L’assessore
Tonina ha evidenziato la straordinaria attività della scuola
trentina nel 2021 e anche oggi continua a garantire una didattica in
presenza, impegnando risorse umane e materiali importanti e
riorganizzando spazi e tempi. IL piano scuola approvato il 23 agosto
2021 contempera diritto alla salute e diritto all’istruzione.
Significativo è stato l’impegno di docenti, studenti e studentesse
che hanno aderito alla campagna vaccinale che sta permettendo di
utilizzare la didattica in presenza e laddove questo non è
possibile, la didattica a distanza. Alle istituzioni scolastiche la
Provincia ha garantito di decidere quale modalità adottare per
fronteggiare le situazioni degli istituti con classi in quarantena
con la didattica a distanza.
La
replica. Marini non
ha negato che la Giunta abbia messo in campo sforzi utili ad
assicurare la didattica in
presenza, ma tra questa e quella a distanza esiste una via
intermedia, la didattica digitale integrata, sulla quale la risposta
non riferisce nulla. La ddi infatti, a fronte del protrarsi
dell’emergenza pandemica, riduce comunque i rischi e consente di
limitare la “catastrofe educativa” alla quale gli studenti sono
esposti.
Filippo
Degasperi (Onda Civica): quanti insegnanti nella formazione
professionale?
Viste le mancate risposte sia
all’istanza di accesso agli atti di data 13 settembre 2021 sia
all’interrogazione a risposta scritta di data 28 ottobre 2021 in
merito agli istituti di formazione professionale, il consigliere ha
rinnovato la richiesta di conoscere, per ciascuna disciplina, il
numero di insegnanti assunto con gli ultimi concorsi, il numero degli
insegnanti che erano stati assunti e che si sono poi dimessi e il
numero di insegnanti in servizio divisi tra tempo determinato e tempo
indeterminato.
La
risposta. L’assessore Tonina
ha fornito al consigliere il documento con tutti i dati richiesti,
anticipando che sono stati assunti insegnanti per la copertura di 44
posti, di cui 25 su area culturale. Nel 2018-2019 si erano dimessi 14
insegnanti passati dalla formazione professionale alla scuola
statale. Di questi, 7 di area culturale, 5 di matematica e 2 di
tedesco.
La
replica. Degasperi ha osservato
che per ottenere questi dati ci sono voluti 4 mesi e ha sollecitato
uindi il presidente del Consiglio a chiedere che le risposte arrivino
entro i termini stabiliti. Altrimenti si alimenta l’impressione che
via sia qualcosa da nascondere.
Alessandro
Olivi (Pd): atti per la realizzazione del nuovo Polo unico di
soccorso a Rovereto.
Il consigliere ha chiesto alla
Giunta se la lettera inviata dal dirigente generale del Dipartimento
protezione civile della Provincia – che conferma interventi per la
realizzazione di un nuovo Polo unico di soccorso della città di
Rovereto, con un finanziamento di 5 milioni di euro vista la precaria
situazione dell’attuale caserma dei vigili del fuoco – sia un
atto sufficiente per procedere con la progettazione esecutiva e la
procedura di appalto dell’opera, equivalendo a una garanzia delle
copertura finanziaria dei lavori, viste anche le preoccupazioni
espresse dal Comune della Città della Quercia. Si tratta di essere
certi del fatto che nel 2022 vi sia lo stanziamento.
La
risposta. L’assessore
Spinelli ha risposto che la querelle non
ha ragion d’essere perché
il finanziamento è già
previsto e riguarda
la Cassa provinciale
antincendi che sta provvedendo alla progettazione preliminare del
nuovo Polo unico della protezione civile di Rovereto. Spinelli
ha segnalato che il primo
step progettuale riguarda
il parcheggio provvisorio, la demolizione della caserma e la
realizzazione dell’autorimessa. Si
prevede una spesa di 4.800.000 euro. La
caserma si sposterà
nell’ambito degli spazi indicati. Conclusa la fase valutativa del
progetto preliminare si procederà a
quella finale ed entro il
marzo 2022 vi sarà il
relativo contributo
provinciale.
La
replica. Olivi ha preso atto
che il contributo sarà coperto entro il marzo 2022, ma ha osservato
che non è corretto dire che il progetto preliminare sia giunto
all’amministrazione nel novembre scorso ma lo era già alla fine
del 2018, tant’è che la Provincia aveva informato il Comune che
non era possibile la copertura finanziaria dell’intervento
essendovi altre priorità (Vaia). Vi sono 9 milioni e mezzo di euro
sulla Cassa antincendio per tutto il 2022. Siccome però 5 di questi
saranno utilizzati per il nuovo Polo di Rovereto, alla
Cassa antincendi rimarranno
quest’anno solo 4 milioni
di euro per soddisfare tutte le altre richieste di contributo.
Ugo Rossi (Trentino in Azione): stanziamento per ristrutturare caserma vigili fuoco Rovereto.
Il consigliere, avendo appreso dello stanziamento messo in campo dalla Giunta per la ristrutturazione della caserma dei vigili del fuoco di Rovereto, assegnando le risorse mancanti alla Cassa Provinciale Antincendi, ha chiesto di conoscere l’ammontare della relativa somma.
La risposta. L’assessore Spinelli ha risposto affermando che il bilancio 2022 - 2024 della Cassa antincendi prevede stanziamenti per più di 10 milioni, di cui 9 milioni e 650 mila euro per il 2023 per contributi ai comuni per le caserme dei Vvff; cifra che potrà essere ulteriormente aumentato nell’assestamento. L’ammissione al contributo per i pompieri di Rovereto sarà disposto dalla Cassa antincendi. Il progetto preliminare per la caserma della Città della Quercia prevede la spesa di 4 miomi e 800 mila euro.
La replica. I comunicati stampa della Giunta, ha detto Rossi, non corrispondono alla realtà perché ha detto che ci sono 9 milioni, ma per le caserme di tutto il trentino. Non c’è nessuna priorità per quella di Rovereto. Non serve un nuovo protocollo ma una tabella con le cifre.
Giorgio Leonardi (FI): ristrutturazione Caserma vigili del fuoco volontari di Rovereto.
In attesa che proceda l’iter del progetto definitivo per la ristrutturazione della Caserma dei vigili del fuoco volontari di Rovereto, il consigliere ha chiesto quale sia lo stato di attuazione dell’ordine del giorno approvato al riguardo dal Consiglio provinciale il 16 dicembre 2020 per la realizzazione dell’opera con la conseguente messa in sicurezza dello stabile e l’operatività del servizio.
La risposta. L’assessore Spinelli ha ribadito che l’intenzione della Giunta, espressa più volte, è che la caserma di Rovereto è una priorità per dare una risposta ad una necessità che va avanti da molto tempo.
La replica. Il consigliere di FI ha ricordato che per la caserma non si è mai fatto in passato, sotto tutti i governi di centro sinistra, assolutamente nulla. Ora quindi è il momento di dare una risposta, anche se la Giunta di centro destra non ha alcuna responsabilità.
Gianluca
Cavada (Lega): necessità di nuovi concorsi per reperire personale
medico.
Il consigliere ha chiesto se
siano stati indetti nuovi concorsi per far fronte alla carenza di
medici accentuata in seguito all’emergenza Covid, se la Giunta sia
intenzionata ad indirne altri e, se sì, in che tempi e modi, e quali
siano gli ambiti specialistici che attualmente risultano più
scoperti.
La
risposta. L’assessora Segnana
ha precisato che gli ambiti specialistici con maggiori carenza sono
medicina d’urgenza, pediatria, ginecologia
e psichiatria. Nel 2021 sono
stati indetti 21 concorsi
per l’assunzione di dirigenti medici mentre quelli di prossima
pubblicazione in programma a partire dalla primavera di quest’anno
sono 7.
La
replica. Il consigliere ha
apprezzato la risposta ed
espresso la speranza che la
situazione dell’Apss migliore a beneficio degli abitanti del
Trentino.
Alessia
Ambrosi (FdI): sicurezza “curva del palloncino” tra Vezzano e
Vigolo Baselga.
Visto il finanziamento di 1,5
milioni di euro già approvato per l’allargamento e la messa in
sicurezza della “curva del palloncino” sulla SS 45bis “Gardesana
Occidentale” tra Vezzano e Vigolo Baselga, tratto di strada che
presenta importanti criticità specialmente per pullman, mezzi
pesanti e pendolari, e considerato il rallentamento progettuale
dell’opera dovuto ad indagini idrogeologiche, la consigliera ha
chiesto alla Giunta se l’iter dei lavori stia procedendo come da
programma e se sia stata stabilità una data di inizio lavori.
La
risposta. L’assessore Tonina
ha confermato che gli uffici stanno lavorando e che vi sono stati
approfondimenti geologici nell’estate scorsa ed è attualmente in
corso la progettazione. Entro il mese prossimo il progetto definitivo
sarà inviato al Comune competente per la verifica urbanistica e poi
avviata la procedura per la decisione finale della conferenza dei
servizi. Siamo quindi in dirittura d’arrivo per rendere la
viabilità sicura in quel tratto.
La
replica. Ambrosi ha apprezzato
la risposta con cui sarà possibile rassicurare i cittadini sulla
messa in sicurezza della strada con l’avvio a breve dei lavori.
Alessio
Manica (Pd). Nuova officina di Trentino trasporti: quali progetti?
Il consigliere del Pd ha
chiesto alla Giunta perché i lavori della nuova officina di Trentino
Trasporti non sono ancora partiti e, vista la grande mole di progetti
ferroviari presente sul tavolo, quali varianti al progetto ha
proposto l’Ati che si è aggiudicata i lavori e quali interventi
intenda fare la Giunta per rendere idonea l’officina per ricoverare
anche i treni della Valsugana e della tranvia.
La
risposta. L’assessore
Gottardi ha ricordato che il 10 giugno 2020 era stato sottoscritto un
contratto di appalto che prevedeva la realizzazione del progetto. In
seguito era stata chiesta all’appaltatore una modifica del progetto
originario per rendere possibile all’interno dell’officina anche
la manutenzione dei treni a scartamento normale e non solo per la
ferrovia a scartamento ridotto. Nel
2021 l’appaltatore consegnava però
un progetto che Trentino
Trasporti respingeva.
Il 28 dicembre scorso si intimava all’appaltatore di consegnare il
progetto integrato e modificato. Ora questi dovrà presentare
un progetto definitivo
completo che risulti
funzionale al progetto
esecutivo, per il quale sono
stati previsti 4 milioni di
euro aggiuntivi. Il
progetto della nuova officina dovrà
quindi rendere possibile sia
l’attività di
manutenzione della ferrovia
a scartamento ridotto sia
quella per la manutenzione della ferrovia
a scartamento normale.
La
replica. Manica
ha apprezzato la risposta e ricordato la necessità di tener conto
anche del progetto relativo alla futura tranvia di Trento.
ELEZIONE
DEL VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO: ENNESIMO RINVIO. LAVORI SOSPESI PER
CERCARE UN ACCORDO GIUNTA-MINORANZE SUL DDL DEDICATO AGLI IMPIANTI DI
TELECOMUNICAZIONE.
Elezione
del vicepresidente. I consiglieri chiedono di superare il divieto di
parlare ancora dell’argomento se hanno già esaurito il loro tempo
nelle sedute precedenti.
L’Aula
è quindi passata
alla trattazione del punto successivo, riguardante l’elezione
suppletiva del vicepresidente del Consiglio provinciale, ancora
una volta rinviato.
Sul
tema Alessandro
Savoi (Lega) ha ricordato che l’argomento si trascina ormai da un
anno e mezzo e ha chiesto per questo di poter intervenire pur
avendo già esaurito il tempo a sua disposizione su questo tema nelle
sedute precedenti. Alex
Marini (Misto-5 Stelle) ha condiviso la
richiesta di
Savoi visto che ancora non si è riusciti ad arrivare ad una
soluzione. IL
presidente Kaswalder
ha precisato che su questo tema i tempi di intervento per
i consiglieri che non li hanno già esauriti nelle sedute precedenti
non
sono chiusi. Roberto Roberto
Paccher
(Lega) ha ricordato che su
questo tema ogni
consigliere ha
la possibilità di intervenire
due volte per un massimo di mezz’ora. Filippo Degasperi (Onda
Civica) ha sollecitato il
presidente a
dare
nuovamente a ciascuno il
tempo necessario per intervenire sul
tema in ogni seduta, visto
che tra una sessione e l’altra possono intervenire delle novità.
Michele Dallapiccola (Patt) ha proposto al presidente di permettere a
tutti di pronunciarsi su questo punto.
Ddl
telecomunicazioni: sospensione per cercare un accordo. Si riprende
alle 15.00.
Sul
punto
successivo riguardante
il disegno
di legge proposto dalla Giunta sugli impianti di telecomunicazione,
l’assessore Spinelli ha chiesto un momento di sospensione per
un confronto con le minoranze che hanno presentato numerosi ordini
del giorno ed emendamenti ostruzionistici.
Sara Ferrari (Pd) ha condiviso la proposta per poter
cercare
un accordo e poi permettere ai capigruppo di prendere decisioni
conseguenti. Kaswalder
ha quindi sospeso i lavori in aula che riprenderanno alle 15.00.