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26/05/2020 - #consiglio, 60 secondi di tweet

#CONSIGLIOPROVINCIALETRENTO, 26 MAGGIO 2020

Demagri: delusione per una risoluzione accolta solo in parte
Recepita solo in parte dal Consiglio straordinario sulla sanità la risoluzione proposta da Paola Demagri e sottoscritta da tutte le minoranze, che chiedeva l’impegno dell’esecutivo a ripensare il sistema sanitario del Trentino alla luce dell’emergenza Covid-19. La Giunta, lamenta la proponente, comunque soddisfatta per l’accoglimento di buona parte delle misure, ha bocciato la premessa nella quale si esprimeva l’esigenza di adeguare gli ospedali e ha respinto la proposta di revisione sui livelli europei dei parametri di assunzione dei professionisti delle Rsa. Accolta invece la richiesta di rivedere i modelli della medicina territoriale, a formulazione di un piano di comunicazione e formazione della popolazione e l’implementazione, accanto ai tamponi, del monitoraggio sierologico,.

Ghezzi: conferenza d’informazione sul futuro delle Rsa
Un conferenza d’informazione sul futuro delle Rsa trentine, per scongiurare il ripetersi della tragedia consumatasi in Trentino nei mesi della pandemia. La proposta di Paolo Ghezzi, capogruppo di Futura, sottoscritta a anche da Marini del Misto e Degasperi di Onda Civica, parte evidenziando come durante l’emergenza epidemiologica le persone anziane decedute a causa del virus in Trentino sono state il 56% in più rispetto alla vicina provincia di Bolzano. Il segnale che qualcosa non ha funzionato e che occorre ripensare il modello delle residenze per anziani sulla base di questa tragica esperienza.

Rendiconto del Consiglio: una quota dell’avanzo ai più bisognosi
Approvato dal Consiglio provinciale in una seduta straordinaria convocata ad hoc, il rendiconto del Consiglio per l’anno 2019, che chiude con un avanzo di amministrazione di 2,7 milioni di euro. Il presidente del Consiglio Kaswalder ha spiegato che il funzionamento del Consiglio è garantito dal trasferimento di 8 milioni di euro dalla Provincia. L’ufficio di presidenza, ha aggiunto Kaswalder, su impulso dei consiglieri Dallapiccola e Olivi, ha chiesto alla Provincia di trattenere 1 milione di euro della quota di avanzo, da destinare al bonus alimentare o all’assegno unico per chi ha subito le maggiori penalizzazioni dalla crisi sanitaria in corso.