Interrogazioni a risposta immediata in emiciclo
Question time in Consiglio provinciale
A seguire il voto sulla risoluzione sulla comunicazione di Giunta su Egato
Proponiamo di seguito una sintesi del question time discusso questa mattina in emiciclo. I lavori riprenderanno alle 14.30.
Michele Malfer (Campobase)
Quale
futuro per il Tavolo dello sport?
L’esponente di Campobase ha
chiesto alla Giunta se corrisponda al vero che il Tavolo per lo sport
non viene convocato dal 2018 e qual è il futuro di quest’organismo.
La
risposta: l’assessora
Francesca Gerosa ha chiarito che ha ritenuto di non procedere con la
sostituzione dei componenti a inizio legislatura perché è in corso
una fase di rinnovo delle cariche delle federazioni sportive del Coni
che si dovrebbe completare nella primavera. Terminata la fase
elettiva procederemo con i lavori così da assicurare al tavolo una
continuità e una prospettiva, ha spiegato. L’assessora ha aggiunto
che è già in corso l’organizzazione della Conferenza che si terrà
tra maggio e giugno, proprio per permettere la partecipazione dei
nuovi rappresentanti.
La
replica: ho voluto porre questo
tema riconoscendo l’importanza di questo organismo, dotato di
pensiero e di riflessione sulla pratica motoria e sullo sport anche
nelle scuole, ha replicato Malfer. Detto questo il consigliere ha
ritenuto corretta la scelta dell’assessora di posticipare la nomina
per le ragioni illustrate.
Walter
Kaswalder (Patt)
Crediti
110%: quali spa Pat ne hanno acquisiti?
L’esponente del Patt ha
chiesto informazioni su eventuali acquisizioni da parte di società
partecipate dalla Pat (in particolar modo Mediocredito) di titoli di
credito 110% sottoposti a sequestro giudiziario.
La
risposta: l’assessore Achille
Spinelli ha premesso che le
operazioni infra gruppo sul 110% sono state portate avanti in una
logica di gruppo per
sfruttare i vantaggi di quel particolare periodo. Detto questo, dalle
verifiche effettuate ad oggi non risultano crediti sottoposti a
sequestro giudiziario, ha chiarito.
La replica: Kaswalder si è detto
tranquillizzato dalle parole dell’assessore: fa piacere che
Mediocredito non rientri, faremo eventualmente ulteriori verifiche
per capire che società rientrino nel sequestro.
Cristian
Girardi (FdI)
Mezzolombardo,
perché la biglietteria a orario ridotto?
Il consigliere di FdI ha
chiesto alla Giunta i motivi per i quali Trentino Trasporti ha
ridotto gli orari di apertura della biglietteria di Mezzolombardo.
La
risposta: l’assessore
Mattia Gottardi ha chiarito che la riduzione
dell'orario di apertura della biglietteria di Mezzolombardo è
provvisoria e legata al sovrapporsi di due avvenimenti improvvisi e
contestuali che hanno determinato la carenza improvvisa di risorse
umane dedicate. Il periodo, caratterizzato dal fatto che il sistema
tariffario attuale prevede abbonamenti annuali per studenti ed
anziani, che non è presente utenza turistica e che le informazioni
sui servizi vengono fruite sempre di più su smartphone e tablet e
sempre meno presso lo sportello delle biglietterie, ha consentito di
adottare questa decisione di provvisoria riduzione dell'orario,
rassicurando fin d'ora che l'Azienda si sta attivando per trovare
soluzioni organizzative capaci di sopperire alla riduzione di orario,
con interventi previsti già entro il mese di marzo.
Lucia
Coppola (Avs)
Terre
dello scalo Filzi in discarica in Vanoi: fatte le analisi?
L’esponente di Avs ha
chiesto se siano state fatte analisi e controlli sui potenziali
inquinanti delle terre dello scalo Filzi a Trento portate nella
discarica di Ponte Ronco a Canal San Bovo.
La
risposta: l’assessora Giulia
Zanotelli ha chiarito che i terreni del cantiere sono stati
sottoposti ad analisi già dall’estate del 2023 e i risultati sono
disponibili sul sito di Appa. In tre punti è stato rilevato il
superamento dei limiti, ha aggiunto: il primo è stato già
bonificato, mentre gli altri due saranno presto oggetto di analogo
intervento. In ogni caso, anche durante lavori, Zanotelli ha chiarito
che vengono effettuati gli accertamenti necessari per gestire i
materiali di risulta, compresa l’analisi chimica, e ad oggi risulta
che le analisi sui materiali risultano compatibili rispetto al sito
di destinazione a Canal San Bovo.
La
replica: vista la legittima
preoccupazione degli abitanti della zona, la consigliera Coppola si è
chiesta se si possa rassicurare la popolazione su quanto riferito
dall’assessora, con l’auspicio che per i punti ancora da
bonificare si proceda al più presto. Vista la delicata situazione,
ha concluso, questi elementi dovrebbero essere sempre resi noti in
modo trasparente, in un coinvolgimento partecipativo con la
popolazione.
Filippo
Degasperi (Onda)
Ivano
Fracena: verifiche sulla casa per anziani San Vendemmiano
L’esponente di Onda ha
chiesto alla Giunta se non ritenga necessario verificare le modalità
di conduzione della Residenza San Vendemmiano di Ivano Fracena e le
risorse erogate fin dalla nascita della struttura.
La
risposta: l’assessore Mario
Tonina ha ribadito in premessa che l’amministrazione
provinciale ritiene sempre doveroso che siano poste in atto tutte le
misure per un’attenta vigilanza sulla conduzione delle strutture
sanitarie trentine, non solo in presenza di segnalazioni dei fruitori
delle stesse, ma anche al
fine di garantire un continuo processo di miglioramento del servizio.
Per questa ragione, ha
proseguito, le direttive
provinciali prevedono che l’Azienda provinciale per i servizi
sanitari organizzi periodiche verifiche tecnico-sanitarie. Da
una recente verifica dei requisiti autorizzativi e di accreditamento
sulla Residenza,
l’impianto di erogazione dell'ossigeno risulta
presente e risulta
soddisfare
il corrispondente requisito autorizzativo impiantistico, così come è
stato adottato il defibrillatore semiautomatico. Da
parte mia, ha concluso, confermo che i controlli debbano essere
garantiti non solo per questa ma anche per le altre strutture.
La replica: il
consigliere Degasperi si è detto sorpreso del fatto che per
dotazioni standard come un defibrillatore, ci sia stato bisogno di
sollecitazione dei famigliari e delle istituzioni. L’altissimo
livello di cura riferito dall’assessore non sembra dunque
rispettato. Rimane inevasa la questione relativa ai soldi e come
intendete gestire le segnalazioni del pronto soccorso di Borgo:
questa non è una mia interpretazione, ma afferisce a vicende messe
nero su bianco che meriterebbero un intervento. Qualcuno deve
rispondere: insisto su questa vicenda.
Michela
Calzà (Pd)
“Cittadella
della salute” di Dro: quali finanziamenti Pat?
L’esponente del Pd ha
chiesto se la Giunta prevede finanziamenti per la “Cittadella della
salute” di Dro e come intende coordinare gli enti interessati per
la gestione di questa struttura.
La
risposta: la
ex sede di RSA di Dro, ha
premesso l’assessore Mario Tonina, è
attualmente oggetto di un intervento di riqualificazione finanziato
dal PNRR
a favore delle persone anziane al fine di poter disporre di una
diversificazione dell’offerta di servizi e favorire il più
possibile le autonomie residue,. Nel 2024 sono intercorsi un paio di
incontri con l'APSP di Dro e il Comune aventi per oggetto le ipotesi
attorno ai possibili utilizzi dell'immobile nelle parti non oggetto
di intervento PNRR. Per quanto riguarda il finanziamento degli
interventi per la realizzazione di nuovi posti RSA e/o di un centro
diurno, a breve sarà presentata in Giunta una proposta di delibera
per l’approvazione dei nuovi criteri per la concessione dei
contributi per interventi di edilizia sulle RSA e le altre strutture
socio sanitarie. Nel mese di
aprile saranno aperti i
termini per la presentazione delle domande per interventi rilevanti
che saranno valutate tenuto conto dei criteri di priorità e delle
risorse a disposizione.
La
replica: la consigliera Calzà
ha osservato che l’interesse era capire se ci fosse la possibilità
di coordinare la situazione per chiarire la finalità
dell’intervento. Manca una progettualità strutturata sui
fabbisogni del territorio e quindi diventa difficile individuare la
destinazione finale dell’intervento e la sua sostenibilità. Quel
compendio può essere destinato a cohousing,
ha suggerito, con il coinvolgimento dei servizi sociali e della
cooperazione. C’è molto lavoro da fare, sopratutto nel ruolo di
coordinamento della situazione, ha concluso rivolta all’assessore.
Paolo
Zanella (Pd)
Visite
private a causa delle attese: perché si paga tutto?
L’esponente del Pd ha
chiesto alla Giunta perché chi ha usufruisce delle prestazioni
mediche in libera professione, a causa dei lunghi tempi d’attesa
per le visite specialistiche, deve pagare tutto quando sono previsti
meccanismi di rimborso delle spese per i pazienti?
La
risposta: al
fine di favorire il recupero straordinario delle liste d'attesa, ha
detto l’assessore Tonina, le
nuove linee di indirizzo, adottate nel
novembre 2024, prevedono che qualora non si riesca a garantire il
rispetto dei tempi massimi di attesa della relativa classe RAO,
l’Azienda provinciale per i servizi sanitari si adopera per
assicurare al cittadino la prestazione richiesta anche facendo
ricorso all’intramoenia,
sostenendone i relativi oneri. In tali casi resta a carico del
cittadino solo il costo del ticket e
la prestazione è prenotata direttamente dal CUP. Tale misura si
applica alle prestazioni di specialistica ambulatoriale ed
è applicabile a decorrere
dal 1 gennaio 2025. Questo nuovo strumento, che garantisce equità di
accesso e trattamento tra i cittadini, necessita dell’implementazione
di uno strumento informativo del software CUP-Cassa
al fine di tracciare le prestazioni richieste e la relativa priorità
nonché il sistema contabile di tali prestazioni ed
il corretto utilizzo delle somme messe a disposizione. Al momento la
gestione delle prenotazioni avviene tramite il CUP Manager al fine di
presidiare le modalità di accesso, valutare le criticità gestionali
e dunque strutturare un efficiente sistema automatizzato. In questi
mesi è risultato inoltre necessario interloquire con i
sindacati per
concordare l’attività con i medici che garantiscono attività
intramoenia.
I numeri dei primi tre mesi del 2025 e l’organizzazione ipotizzata
fanno stimare un utilizzo completo delle somme a disposizione.
La replica: questa è
una soluzione di emergenza, ma non è la soluzione, ha replicato
Zanella. Il tema è che stiamo negano ad alcune persone il diritto
alla salute per questioni organizzative: se la macchina non funziona
forse c’è qualcosa su cui interrogarsi e lei ha la responsabilità
di farla funzionare, ha concluso.
Francesco
Valduga (Campobase)
Velodromo
di Mori, la Pat intende fare da regista?
L’esponente di Campobase ha
chiesto alla Giunta se intende intervenire per migliorare l’utilizzo
del velodromo di Mori e quali funzioni di regia intende riservarsi.
La
risposta: l’assessora Gerosa
ha confermato che il ciclismo è un bellissimo mondo, in continua
crescita. Una delle nostre priorità, ha aggiunto, è quella di far
sì che sopratutto i più piccoli possano allenarsi in sicurezza
all’interno di impianti protetti. Quello del velodromo è un tema,
ha detto, anche se oggi non saprei quantificare le risorse necessarie
per intervenire sull’impianto. Non nego, ha concluso, la volontà
di confrontarmi con il territorio e anche le difficoltà che ci sono.
La
replica: Ho capito che il tema
è all’attenzione, ha risposto Valduga, che ha ringraziato Gerosa
per l’onestà intellettuale. Speriamo di poter verificare nel tempo
cosa si può fare e come.
Alessio
Manica (Pd)
Quali
valutazioni sul calo di occupazione nel manifatturiero?
L’esponente del Pd ha
chiesto all’assessore competente quali siano le sue valutazioni sui
dati dell’occupazione nel settore manifatturiero. Dati che
segnalano, tra l’altro, un forte calo delle assunzioni femminili
(-660 in un anno) e la crescita del 2,6% degli iscritti ai centri per
l’impiego.
La
risposta: l’assessore Achille
Spinelli ha premesso che
l’economia è fluida e fornisce poche sicurezze in via
previsionale. Quindi parlare di grandi assunzioni impone prudenza
perché espone a dei rischi. Nel 2024 si sono registrate 173.759
assunzioni, un numero sovrapponibile al dato del 2023 che conferma
dunque il persistere di una condizione favorevole. Un valore, negli
ultimi tre anni, significativamente superiore al biennio 20202021
condizionato dalle dinamiche Covid. Le assunzioni sono aumentate nel
settore agricolo, risultano stabili nel terziario, mentre si registra
un calo nel secondario. Diminuiscono i valori per l’industria sia
nel 2023 che nel 2024. Dal punto di vista contrattuale,tra il 2024 e
il 2023 si registra un calo di otto decimi dell’incidenza del
lavoro stabile, diversamente da quanto emerge per lo stock degli
occupati che privilegia i rapporti di contratto a termine.
La
replica: una risposta molto
complessa da seguire, ha osservato Manica, che ha dichiarato di
condividere il richiamo alla prudenza quando si parla di occupazione.
Una prudenza che ha raccomandato anche alla Giunta. Non ho avuto
grandi risposte alle domande, ha concluso: rilevo solo alcuni
elementi di preoccupazione da attenzionare, in particolare sul mondo
industriale, un comparto di cui questa terra non può fare ameno.
Francesca
Parolari (Pd)
Docente
Faber come avviene la selezione?
La
domanda rivolta alla Giunta dall’esponente Pd riguarda la figura
del docente Faber (Facilitatore del benessere emotivo e relazionale).
Si chiede come avviene la selezione, quante ore settimanali questo
docente dedicherà alla sua funzione e qual è il compenso previsto.
La
risposta: l’assessora
Francesca Gerosa ha affermato che la formazione, si è detto
chiaramente, partirà ed è già partita e riguarda un docente per
scuola, un numero che sarà implementato fino a tre docenti per
scuola. Si tratta di un progetto sperimentale, ha aggiunto, e come
sempre accade in questi casi è bene partire con solide basi per poi
fare eventuali aggiustamenti in corso d’opera. Gerosa ha confermato
che la nomina del docente avviene su indicazione del dirigente
scolastico: tutte le scuole hanno fatto partecipare un docente
indicato dal dirigente, con la volontà del docente. Il riscontro è
stato molto positivo, ha detto ancora. Sull’esonero, come scritto
in delibera, ha ricordato che si è stabilito che sarà necessario un
confronto con le organizzazioni sindacali. L’impegno che sarà
messo in campo dal facilitatore sarà importante, ha precisato la
vicepresidente, non andrà a sostituire lo sportello psicologico.
Gerosa ha infine colto l’occasione per sottolineare
l’interessamento arrivato sul progetto da tantissime Regioni
d’Italia.
La
replica: Parolari ha detto che la
preoccupazione che rimane è che l’individuazione sia stata in capo
al dirigente che si assume la responsabilità di nominare chi vuole.
Ancora: senza consapevolezza sulle ore richieste si rischia di avere
una sola persona che si forma, che poi magari rinuncia perché non
trova soddisfazione nell’accordo contrattuale.
Maria
Bosin (Patt)
Planetario
di Fiemme, arrivano soldi dalla Giunta?
L’esponente
del Patt ha chiesto alla Giunta se sia stata valutata, per un
finanziamento, la richiesta del comune di Tesero di adeguamento e
della costruzione di una seconda cupola per l’Osservatorio e
planetario astronomico “Val di Fiemme”.
La
risposta: la
vicepresidente Gerosa ha ricordato che il tema è stato oggetto di un
sopralluogo approfondito: l’Osservatorio è una realtà molto
importante, amata e apprezzata dai trentini e merita attenzione. Ha
confermato che è vero che sono state mandate delle proposte di
intervento sulla struttura: non c’è stata risposta perché per
gli uffici le cose da seguire sono tante, ma sono assolutamente in
analisi. Gerosa ha sottolineato un nodo: a oggi sulla cultura non c’è
la possibilità di sostenere interventi direttamente dando le risorse
ai Comuni perché i bandi attivati non prevedono come soggetto
proponente dell’iniziativa la possibilità che il soggetto sia un
ente locale. Stiamo lavorando su ciò, ha assicurato la
vicepresidente, anche con gli uffici della Provincia e il dottor
Marzatico, per trovare possibilità di erogare risorse per la cultura
a favore dei Comuni. una situazione conosciuta dalle strutture
competenti: le tematiche sono note e non sono state dimenticate, si
sta studiando la modalità per procedere e sostenere quanto
richiesto.
La
replica: Bosin ha detto di non
essere stata a conoscenza del tema sull’erogazione delle risorse,
in ogni caso c’è anche un’associazione che gestisce il
planetario, ha precisato. Se fosse possibile un’interlocuzione a
breve, ha affermato, si potrebbero trovare delle soluzioni e una
modalità diversa rispetto a quella di passare per il Comune. Ha
infine evidenziato la richiesta dei gestori di avere un po’ di
prospettiva, intraprendere il percorso per l’adeguamento
dell’Osservatorio sarebbe davvero importante.
Antonella
Brunet (Lista Fugatti)
Si
prevedono interventi per ristrutturare le Rsa?
L’esponente
della Lista Fugatti chiede alla Giunta se sono previsti a breve
interventi economici per la ristrutturazione delle Rsa. La
consigliera ha ricordato che la richiesta arriva dalle Rsa stesse e
che le strutture sul territorio sono 58.
La
risposta: l’assessore
Mario Tonina ha risposto che il tema è attuale e che nel 2024 ha
avuto modo di affrontarlo, cercando di capire meglio le necessità e
i bisogni del sistema. La Provincia, ha ricordato, può garantire
contributi per l’acquisto, la costruzione, la ricostruzione, il
riadattamento e il completamento di immobili destinati a Rsa e ad
altri servizi socio sanitari, in base alla legge 6 del 1998. La
domanda di contributo può essere presentata dagli enti pubblici,
associazioni, fondazioni, cooperative e altre istituzioni private
dotate di personalità giuridica aventi fra i propri fini lo
svolgimento, senza scopi di lucro, di attività socio-sanitarie. Gli
interventi finanziati dalla Pat, ha aggiunto, si distinguono in
interventi rilevanti e interventi di ridotte dimensioni. Le domande
di finanziamento per interventi rilevanti vanno presentate nelle
finestre previste, quelle per ridotte dimensioni devono avere il
requisito della necessità, obbligatorietà e accertata
indispensabilità e urgenza e possono essere presentate in ogni
momento. In questa legislatura sono stati finanziati interventi di
edilizia per 10,4 milioni di euro di cui 4,6 milioni per 8 varianti
progettuali, un milione per 13 rinegoziazioni contrattuali ex lp 6
del 2022 cosiddetta “caro cantiere”, 965.493 euro per 9
interventi di ridotte dimensioni, 1,2 milioni per acquisti di arredi
e attrezzature, 2,5 milioni per la sostituzione di arredi e
attrezzature. Restano a disposizione complessivamente 49.419.839 euro
di cui accantonati 3 milioni per interventi di minori dimensioni e le
varianti, 517.698 euro per l’acquisto di attrezzature e/o
sostituzioni, 899.912 euro per la rinegoziazione contrattuale ex lp 6
del 2022. Le risorse attualmente a disposizione, ha proseguito
l’assessore, saranno utilizzate, come previsto dalla norma
provinciale, per finanziare interventi rilevanti di edilizia sulle
Rsa e per altre strutture socio sanitarie; i criteri di concessione
saranno approvati nelle prossime settimane dalla Giunta provinciale,
saranno dunque aperti i termini per la presentazione delle domande
che saranno valutate
tenendo conto delle risorse complessivamente a disposizione. Nel mese
di aprile saranno quindi aperti i nuovi bandi, ha concluso Tonina.
La
replica: Brunet ha ringraziato
per l’informazione sull’apertura dei bandi per i prossimi mesi,
una notizia che era attesa dalle Rsa.
Daniele
Biada (FdI)
Quali
i ritardi per la strada del lago di Tovel?
L’esponente
di FdI ha chiesto quali siano i ritardi nei lavori per la strada del
lago di Tovel e se siano previsti indennizzi per ristorare le perdite
economiche degli esercenti della zona.
La
risposta: l’assessora
Giulia Zanotelli ha ricordato che l’opera è attesa da anni e che
finalmente la Giunta è riuscita a reperire sul bilancio e su fondi
nazionali. Ha detto che il programma dei lavori ha subito una
traslazione in seguito al crollo di una porzione rocciosa che ha
interessato l’area del cantiere. Si stanno riorganizzando le
attività per contenere gli effetti di tale imprevisto, ha detto
l’assessora. Ancora: i lavori saranno condotti in regime di
chiusura della strada fino al 13 giugno 2025, mentre dal 13 al 30
giugno la strada rimarrà aperta nei fine settimana (dalle 18:00 di
venerdì alle 8:00 di lunedì). Dall’1 luglio al 14 settembre sarà
garantito il transito a senso unico alternato. Dal 15 settembre fino
a fine lavori la strada dovrà rimanere chiusa. Eventuali puntuali
deroghe e o variazioni al programma che dovessero rendersi necessarie
saranno comunicate e concordate con gli esercenti delle strutture
interessate. Quanto alla domanda, ha proseguito: se siano previsti
degli indennizzi agli esercenti si evidenzia che l’ordinamento non
prevede la risarcibilità delle perdite subite dalle attività
economiche a causa dell’attivazione di cantieri per la
realizzazione di opere pubbliche. Fermo questo, ha affermato
l’assessora, si è consapevoli dei disagi che alcune attività
economiche possono riscontrare a causa della chiusura di strade
derivante dalla realizzazione di interventi pubblici e sono allo
studio i possibili interventi che possano definire una forma di
indennizzo, o una misura di sostegno, per quelle attività economiche
che subiscono maggiormente i disagi connessi alla realizzazione
dell’opera. Questi possibili interventi, peraltro, scontano
numerose problematiche, fra le quali la necessità di adeguarsi alle
normative europee in materia di aiuti di Stato e di introdurre
strumenti di semplificazione tali per cui si possa giungere
all'erogazione della misura di sostegno senza imporre al richiedente
oneri burocratici eccessivamente gravosi e complessi. Zanotelli ha
precisato infine che sull’opera sono stati fatti diversi incontri
con amministrazione Comunale e esercenti di aggiornamento della
comunità.
La
replica: la
risposta per Biada è stata esaustiva: si è detto contento che siano
previsti degli indennizzi anche se la norma non è precisissima sulla
quantificazione. Ha ricordato l’intervento fatto in passato per
portare la telefonia mobile in zona. Nel 2023 una nota stampa parlava
di 100.000 presenze turistiche nei soli mesi estivi, ha detto: la
valle è conosciuta per il lago rosso, chiudere una strada in agosto
comporta dunque per Biada disagi per i residenti e delusioni per i
turisti. Si lavora anche in ottobre, ha aggiunto, il danno degli
esercenti si protrae anche da Pasqua fino alla chiusura del primo
giorno di novembre.
Chiara
Maule (Campobase)
Quali
interventi per bloccare la fuga da Hit?
L’esponente
di Campobase ha chiesto quali iniziative abbia preso la Giunta per
arrestare l’emorragia dei direttori e dei dirigenti di Hit, Hub
Innovazione Trentino.
La
risposta: Spinelli ha detto che
la fondazione Hit è importante e strategica e ha assunto un ruolo
sempre più strutturale nella ricerca trentina. In relazione
all’interrogazione, ha detto, si deve far presente che la
Fondazione è amministrata da un Cda pienamente operativo in cui sono
rappresentati, oltre alla Provincia, i quattro membri fondatori. C’è
dunque il presidio di tutti i soci sull’ente e sulla sua
situazione, ha aggiunto, risulta che la presidente del Cda svolga un
ruolo molto attivo e, in questo momento di assenza di un direttore
operativo, anche in termini di indirizzo della gestione. Trentino
Sviluppo e Fbk stanno inoltre già supportando la gestione
amministrativa. II Cda sta operando per individuare le soluzioni
necessarie ad assicurare la regolare attività dell’ente. Per
quanto riguarda la Provincia, ha detto ancora, è stato approvato,
previo parere favorevole del Comitato per la ricerca e l'innovazione,
il Piano di attività triennale 2025-2027 della Fondazione, che
consente all’ente di svolgere le sue attività nel perseguimento
delle finalità individuate dallo statuto. E sono state assegnate le
risorse finanziarie. L’attività della Fondazione è monitorata
dalla Provincia, anche attraverso le strutture provinciali
competenti. Nello specifico, ha proseguito l’assessore, il Piano di
attività 2025-2027 della punta a consolidare l’attività
strategica sul trasferimento tecnologico e della conoscenza con il
coinvolgimento diretto dei suoi fondatori, in ambiti coerenti con la
Strategia di specializzazione intelligente della Provincia, secondo 5
azioni prioritarie. Le ha elencate: diffusione dei risultati della
ricerca anche in chiave di promozione di nuove tecnologie,
valorizzando un approccio ecosistemico basato sulla valorizzazione
delle reti, dei dati e delle competenze; scouting e percorsi avanzati
di accompagnamento e maturazione per le nuove tecnologie a maggior
potenziale di impatto, con percorsi ad hoc di proof-of-concept e
formazione specifica per i giovani ricercatori e dottorandi; supporto
a strategie e azioni di protezione e valorizzazione della proprietà
intellettuale; stimolo e accompagnamento alla nascita e sviluppo di
nuove idee imprenditoriali dalla ricerca (anche nell’ambito di
Trentino startup valley); avvicinamento delle necessità
tecnologiche, di ricerca e di sperimentazione del tessuto
socio-economico trentino e della pubblica amministrazione con
l’offerta scientifica e le infrastrutture dei fondatori, anche in
logica di open innovation.
La
replica: Maule ha detto che fa
piacere sentire che la fondazione è strategica e che il piano
triennale è definito e che sono state destinate le risorse. La
domanda rimane comunque, ha aggiunto Maule, perché che se ne siano
andate così tante figure apicali in così poco tempo mette un po’
il dubbio che qualche difficoltà ci sia.
Roberto
Stanchina (Campobase)
Quanti
comuni hanno aderito ad Egato?
L’esponente
di Campobase ha chiesto di conoscere i dati sulle adesioni all’Egato
da parte dei comuni trentini. C’è forte preoccupazione, ha
ricordato il consigliere.
La
risposta: l’assessora
Giulia Zanotelli ha ricordato il disegno
di legge portato in Giunta venerdì
scorso,
che affronta le criticità legate
all’avvio di Egato. Dalle
risultanze che si hanno sul processo di adesione dei
Comuni all’atto obbligatorio (si
sapeva dal 2023 fosse tale,
perché la norma è stata votata in Aula con l’astensione delle
minoranze, ha precisato) emergono
153 tra Comuni e Comunità di valle che
hanno aderito, 10 che
non hanno approvato l’adesione,
mentre
per i restanti Comuni e Comunità di valle è in corso la procedura
di approvazione
della convenzione.
La
replica: Sul percorso rimangono
dei dubbi, si vedrà anche nell’informativa come proseguirà il
lavoro. Nulla da eccepire sul metodo, ha aggiunto, la preoccupazione
si spera possa essere infondata perché la chiusura del ciclo dei
rifiuti è un tema molto importante e sarebbe un peccato buttare il
lavoro fatto finora sui vari territori.
Claudio
Cia (Misto)
Idoneità
agonistica medico sportivo in Commissione?
L’esponente
del Misto ha chiesto se si intenda garantire nella Commissione per
l’idoneità agonistica la presenza di un medico sportivo e quali
criteri si intendono adottare per la selezione dello specialista.
La
risposta: l’assessore
Mario Tonina ha confermato che con la delibera adottata si è risolto
il problema. La presenza di un medico specialista in medicina dello
sport all’interno della Commissione provinciale di revisione, ha
detto ancora l’assessore, è garantita sia dalla normativa
provinciale, che individua tale figura tra i componenti, sia a
livello amministrativo. Di recente infatti, a seguito della rinuncia
all’incarico da parte del medico specialista in medicina dello
sport, al fine di poter garantire la continuità delle attività
svolte dalla Commissione, la Giunta, preso atto delle procedure
espletate dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari, ha
individuato il nuovo componente in sostituzione di quello uscente. Di
conseguenza l’attuale composizione della Commissione garantisce la
presenza di un medico specialista in medicina dello sport, come
previsto dalla normativa, ha affermato l’assessore. Riferendosi
alla richiesta di chiarimenti relativi al rinnovo dell’intera
Commissione, ha ricordato come la stessa duri in carica 5 anni.
Poiché l’attuale Commissione è stata rinnovata il 12 novembre
2021, con delibera 1928, la scadenza è prevista per il 12 novembre
2026. In tale occasione sarà valutato a chi assegnare la presidenza
della Commissione, considerando che la normativa provinciale non
impone che la stessa spetti al medico specialista in medicina dello
sport.
La
replica: Cia ha ringraziato per
la risposta esaustiva e precisa. Si è complimentato per la rapidità
nel subentro dello specialista che si era reso indisponibile. Ha
quindi affermato che nel 2026, in vista del rinnovo, sarebbe bene
prendere in considerazione il fatto che il ruolo di presidente della
Commissione possa essere affidato a uno specialista di medicina. Un
modo per incentivare gli specialisti a rendersi disponibili e a
rimanere in Commissione per tutto il mandato. Risulta un turnover
probabilmente perché ci si sente elementi di comparsa. Non si mette
in dubbio l’eccellente lavoro della Commissione, ha precisato, che
anzi è apprezzato. In vista del rinnovo, ha concluso, potrebbe
essere un’occasione per valorizzare questa figura.
Vanessa
Masè (La Civica)
Canezza,
quando si mette in sicurezza la ciclabile?
L’esponente
della Civica ha chiesto alla Giunta quando si potrà mettere in
programma un intervento per mettere in sicurezza la ciclabile in
località Canezza.
La
risposta: l’assessore
Mario Tonina, per il presidente, ha precisato che la Giunta ha
dimostrato la propria sensibilità in merito alla sicurezza e
attrattività dei percorsi ciclabili destinando ingenti risorse,
circa 28 milioni di euro già stanziati nella diciassettesima
legislatura, e tramite l’inserimento nello strumento di
programmazione settoriale di una serie di interventi individuati
sulla base di priorità, dove l’aumento della sicurezza per
ciclisti e veicoli è stato il criterio principale. Nello specifico,
ha aggiunto, l’attraversamento segnalato è in zona extraurbana,
caratterizzata da una buona visibilità e in corrispondenza di
un’ampia curva. Non è attualmente presente un attraversamento
ciclabile-pedonale, per cui vige la precedenza per i mezzi che
percorrono la strada provinciale. In tali contesti, l’identificazione
con segnaletica stradale di un attraversamento a raso si rivela, di
norma, alquanto insidioso, generando una falsa aspettativa di
precedenza e di sicurezza all’utenza debole. La realizzazione di
un’infrastruttura di attraversamento, quale un sottopasso, deve
comunque tenere conto delle criticità dovute alla presenza del
torrente Fersina e dalla relativa area di rispetto. Rimane tuttavia
la disponibilità ad approfondire eventuali altre soluzioni tecniche,
in collaborazione con le amministrazioni comunali interessate che
consentano di migliorare la sicurezza di questo tratto per ciclisti,
pedoni e automobilisti.
La
replica: Masè ha detto di essere
stata a fare un sopralluogo sull’attraversamento: venendo dalla
parte dei Mocheni la curva è ampia e c’è visibilità, ma venendo
da Pergine l’attraversamento è davvero pericoloso. Il fatto di
intervenire è importante, ha dichiarato, la segnalazione arriva da
cittadini che più volte hanno notato queste difficoltà. È
nell’ottica della ciclabile verso Pinè su cui si sta investendo
che si solleva il tema. Masè ha chiesto: una mamma con una
carrozzina che viene da Pergine o una bicicletta come può fare,
visto che si trova di fronte all’incrocio pericoloso e a un ponte
che non può percorrere perché c’è il divieto per i pedoni? Deve
andare sulla carreggiata? Si è augurata che si voglia dare
attenzione alla necessità nella progettazione del prossimo
intervento.
Mariachiara
Franzoia (Pd)
Obliteratrici
perché non funzionano?
L’esponente
del Pd ha chiesto alla Giunta il motivo del malfunzionamento delle
obliteratrici sui mezzi di Trentino Trasporti e quanto questi
disguidi pesino sulle entrate della società, tenuto conto dell’alto
numero di “portoghesi” conseguenza degli scarsi controlli.
La
risposta: l’assessore
Mattia Gottardi ha detto che la questione è nota a Trentino
Trasporti e che è parte della più ampia problematica delle
criticità dell’attuale sistema Mitt (ha citato la risposta
all’interrogazione 646 di questa legislatura). La definizione dei
problemi di malfunzionamento delle obliteratrici lamentati, a livello
di sistema, potrà trovare una definizione con l’ammodernamento del
sistema Mitt, in funzione da oltre vent’anni. Infatti, ha affermato
Gottardi, salvo poche eccezioni, tutti gli apparati attualmente in
servizio sono stati installati negli anni 2004-2005 e, in occasione
dell’avvicendamento delle varie flotte di mezzi, di volta in volta
trasferiti sui nuovi bus. La Provincia, ha ricordato, è ora
impegnata in un processo per il rinnovamento di tutto il sistema, con
una procedura di gara in corso per l'affidamento del nuovo servizio.
In ogni caso, da un monitoraggio effettuato recentemente (a gennaio
2025) sul servizio urbano di Trento, Trentino Trasporti comunica che
è emerso che meno del 10 % dei mezzi presenta problemi alle
validatrici. Sulla parte dell’interrogazione legata agli introiti
l’assessore ha detto che è opportuno evidenziare che la netta
maggioranza degli utenti del trasporto pubblico su gomma risulta
dotata di un abbonamento. Si tratta, quindi, di soggetti che in via
anticipata, rispetto alla fruizione del servizio, e quindi, a
prescindere dalla validazione dei propri titoli di viaggio in
abbonamento o dall’effettuazione a bordo dei controlli, provvedono
al regolare pagamento del servizio. I mancati introiti dovuti a
malfunzionamento delle validatrici appaiono dunque, per quanto di
difficile quantificazione, di entità estremamente limitata. Sempre
in termini generali, ha precisato l’assessore, non corrisponde al
vero il fatto che i controlli a bordo dei mezzi non vengono
effettuati. Alla programmazione ed esecuzione dei controlli, Trentino
Trasporti. provvede tenuto conto delle risorse umane che compongono
il proprio organico. Se da un lato tale organico - in una fase in cui
si mantengono difficoltà nel reclutamento di personale - non è
ancora ritornato al pieno completamento, dall’altro le risorse
inserite nel percorso della Academy aziendale stanno dando un
contributo anche alle attività di verifica a bordo dei mezzi, che
costituiscono un’attività programmata all’interno del percorso
di formazione aziendale.
La
replica: la
vicepresidente Franzoia ha detto di essere parzialmente soddisfatta:
si capisce che persistono le problematiche e il nodo è la futura
gara per il rinnovo dei mezzi tecnologici. Si spera che i tempi siano
rapidi. Ha chiesto all’assessore di attenzionare la gara e il
sistema di pubblici trasporti perché le problematiche ricadono sulle
spalle di chi usa i mezzi o di chi viene disincentivato da esse
all’utilizzo dei mezzi.
Lucia
Maestri (Pd)
Quali
iniziative contro la povertà energetica?
L’esponente
del Pd ha chiesto alla Giunta quali strumenti abbia messo in campo
per fronteggiare, nel breve e nel medio periodo, la povertà
energetica.
La
risposta: l’assessore
Mattia Gottardi ha ricordato che la
Provincia di Trento dal 2018 ha attivato stabilmente una misura
universalistica volta al soddisfacimento dei bisogni generali della
vita delle famiglie trentine: la quota A dell'Assegno Unico
Provinciale. Vi possono accedere tutti i nuclei familiari che
soddisfano criteri di residenza e posseggano
un indicatore ICEF sotto lo
0,16. Nel considerare i bisogni generali della vita, il valore dei
benefici erogati tiene conto, tra gli altri, anche della componente
energetica. Alla data odierna sono
6.328 le
famiglie che
beneficiano di questa misura.
A ciò si aggiungono gli ulteriori
benefici erogati dal livello nazionale anche agli intestatari di
utenze provinciali e il fatto che
le famiglie trentine beneficiano di tutta una serie di altre misure
monetarie locali che contribuiscono ad aumentare il benessere
complessivo. Anche
nella passata legislatura la Giunta ha posto in essere interventi
significativi per le famiglie e per le fasce più fragili in
relazione agli aumenti dei costi energetici. Pertanto,
la situazione è fortemente
monitorata e la Giunta sta verificando la possibilità di nuovi
interventi in materia.
La
replica: Maestri ha risposto che
la Giunta fa bene a monitorare la vicenda e a aggiornare i
coefficienti di fronte al caro energetico così pesante: è uno degli
strumenti che si hanno per far fronte
al pesante disagio delle famiglie. A
suo avviso, forse lo 0,16 Icef
dovrebbe essere
rivisto perché se i costi aumentano e si mantiene quel
coefficiente l’aiuto non potrà mai
raggiungere chi ne ha bisogno.