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23/10/2024 - Documenti e Interventi

Quote di genere, il sostegno della Cpo: strumento essenziale

Il messaggio della Commissione pari opportunità

Quote di genere, il sostegno della Cpo: strumento essenziale

In allegato la lettera

Quote di genere, il sostegno della Cpo: strumento essenziale

​La Commissione provinciale pari opportunità interviene sul tema delle quote di genere, a sostegno dello strumento attraverso una nota.​

​Di seguito il testo (in allegato il pdf).​


Promuovere la parità di genere nelle cariche elettive: un impegno costituzionale, una responsabilità sociale

In riferimento all’acceso dibattito degli ultimi giorni in merito alle quote di genere, la Commissione Pari Opportunità tra donna e uomo della Provincia di Trento afferma il proprio sostegno a questo strumento previsto dall’ordinamento giuridico italiano.

Nel percorso di affermazione della parità, le quote di genere rappresentano un’azione positiva (dunque temporanea) utile a promuovere un riequilibrio li dove permangono difficoltà di accesso di uno dei due generi alla partecipazione alla vita pubblica, in particolare nelle posizioni di potere. 

Nel nostro Paese l’adozione delle quote si è resa necessaria nel settore pubblico, nelle imprese private e nei luoghi della rappresentanza per far fronte a meccanismi che vedono storicamente le donne sottorappresentate, escluse, assenti.

La parità di genere nelle cariche elettive trova fondamento nel principio di uguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione italiana. Il primo comma garantisce l’uguaglianza formale di cittadini e cittadine davanti alla legge, senza distinzioni di genere. Il secondo comma introduce un concetto fondamentale di uguaglianza sostanziale, impegnando la Repubblica a rimuovere gli ostacoli economici e sociali che limitano di fatto la libertà e l’eguaglianza, come ribadito anche dall’art. 51, che promuove l’accesso paritario alle cariche pubbliche.

In tale contesto, le quote di genere rappresentano uno strumento essenziale per costruire equilibrio lì dove è storicamente assente per barriere culturali, strutturali e individuali che impediscono alle donne di accedere alle posizioni di potere e di leadership. Le quote mirano a correggere queste asimmetrie, non solo garantendo pari opportunità formali, ma promuovendo un'effettiva partecipazione delle donne alla vita politica del nostro Paese.

Inoltre, una maggiore rappresentanza femminile ha un forte impatto sulle nuove generazioni, che possono così identificarsi in modelli di leadership plurali, promuovendo di fatto il contrasto a stereotipi e pregiudizi di genere in un’ottica di cambiamento per i cittadini e le cittadine di domani.

Ad oggi, le quote di genere rappresentano dunque uno strumento imprescindibile, che deve certamente essere inscritto in una logica integrata, di sistema, dove vengono adottate politiche utili alla conciliazione tra vita privata e professionale; un approccio alla valorizzazione delle competenze scevro da pregiudizi di genere; un ripensamento dell’organizzazione dei tempi di chi svolge la funzione pubblica che spesso non tiene conto delle necessità di conciliazione; azioni educative che

promuovano l’equità di genere fin da giovani, per crescere pensando ad un ampio ventaglio di possibilità nella realizzazione personale.

Promuovere le pari opportunità nella sua declinazione relativa alla parità fra i generi è una responsabilità collettiva con significati giuridici e sociali precisi, a cui nessuna/o può sottrarsi: per farlo è importante utilizzare tutti gli strumenti a disposizione in una logica che trae beneficio dalle potenzialità nel breve e medio periodo per avere effetti di lungo periodo che puntano al cambiamento culturale.

​​La Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo


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Allegati
La nota della Cpo