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27/08/2024 - In aula o in commissione

Variante al Pup per il corridoio est: avviato l'esame del disegno di legge

Presso la Terza Commissione di Vanessa Masè

Variante al Pup per il corridoio est: avviato l'esame del disegno di legge

Nella foto: l'assessore Gottardi con i funzionari provinciali

Variante al Pup per il corridoio est: avviato l'esame del disegno di legge

Si è riunita questo pomeriggio a Palazzo Trentini la Terza Commissione permanente di Vanessa Masè. All’ordine del giorno l’espressione del parere sulla proposta di deliberazione della Giunta provinciale di modifica della formula per stabilire il costo convenzionale degli impianti di trasporto funiviario e l’apertura del disegno di legge 37 dell’assessore Gottardi di approvazione della variante al piano urbanistico provinciale relativa all'ambito di connessione corridoio Est.


Sul primo punto, Silvio Dalmaso, dirigente del servizio impianti a fune della Provincia ha chiarito che si tratta dell’aggiornamento dell’allegato A della legge di riferimento per le concessioni per gli impianti a fune, che consentirà di stabilire i costi con formula parametrica. Con 4 favorevoli e 3 astenuti l’espressione del parere è stata positiva.

L’assessore Mattia Gottardi ha quindi introdotto il disegno di legge 37, il cui iter proseguirà con le audizioni e l’esame a partire dalla mattina del 4 settembre prossimo, per arrivare infine alla discussione in aula nella prima settimana di ottobre. Si tratta di un provvedimento che ha avuto un iter molto lungo, ha premesso, avviato già nella scorsa legislatura e adottato oggi nell’allora ultima stesura. Per la sua natura e per l’ampia partecipazione nella fase della sua predisposizione, il ddl è inemendabile, ha chiarito. Nel merito, si tratta di un provvedimento di pianificazione generale, ha aggiunto, chiarendo che il ddl non prevede la Valdstico a Rovereto sud, ma specifica le implementazioni pratiche di valutazione che interverranno su possibili ipotesi di interconnessione sul corridoio est. Tuttavia, ha aggiunto, mi attendo che le discussioni si concentreranno tutte a valle del provvedimento. Tornando all’inemendabilità Gottardi ha ricordato che si tratta di un provvedimento costruito sulla base di un iter molto lungo e partecipato, un unicum a livello provinciale.


Alessio Manica (PD) ha detto essere al corrente dell’inemendabilità, che è a suo avviso comprensibile: si tratta di un “documento on/off”, lo ha definito e la compressione della possibilità di emendare ci sta. Tuttavia, ha osservato, ci troviamo ad approvare un testo a valle di uno studio di fattibilità e sopratutto di un percorso partecipativo che ha dato un responso negativo. In che cosa è stato modificato questo ddl a valle di quella bocciatura? ha chiesto. Dove avete adeguato la proposta iniziale e capitalizzato il percorso previsto dal legislatore?

Gottardi ha chiarito che dentro questa norma non c’è l’individuazione di un tracciato. Le posizioni dei territori sono note e le valutazioni successive nell’eventualità dell’individuazione di un tracciato saranno fatte previo avvio di un nuovo percorso partecipativo. Giovanni Gardelli, dirigente generale del dipartimento urbanistica, ha aggiunto che il lavoro fatto dalla struttura, sulla base anche delle osservazioni emerse, stabilisce gli elementi fondamentali dell’analisi multi criteri di cui eventualmente si avvarranno i decisori. Quindi non è tanto l’aspetto di principio modulato sulle osservazioni, ma la costruzione dei criteri fondanti e vincolanti per i processi successivi (piano della mobilità e analisi del progetto infrastrutturale da parte delle amministrazioni).

Lucia Coppola (Alleanza Verdi Sinistra) si è detta perplessa: ci chiedete un voto a scatola chiusa senza specificare nulla, ha dichiarato. Non mi sento affatto rassicurata, e non mi sembra una modalità corretta dal punto di vista procedurale: un procedimento poco politico, che definirei “una furbata”, con un termine un po’ sgradevole e che non mi si addice, ha sbottato. Io personalmente non ci sto, ha concluso.

L’assessore Gottardi ha replicato dicendo che il corridoio est già c’è e se il concessionario volesse presentare un progetto strategico di collegamento lo potrebbe fare già ora. La Valdastico è un’opera che un’amministrazione può avere più o meno ambizione o interesse a realizzare rispetto ad un’altra ed è un tema che corre sul piano della politica. Attraverso questa variante non si individua il tracciato di una strada, ma si allarga urbanisticamente l’area per poter pianificare o meno una connessione. Una decisione che non spetterà comunque alla Provincia in termini di iniziativa.

Manica ha notato che nel ddl si parla anche dell’adozione del piano della mobilità che la Giunta finora non ha inteso adottare ed è dunque contraddittorio. Detto questo io penso che quest’opera non serva né alla Vallagarina, né alla Valsugana, ha aggiunto. C’è anche una strana confusione perché la stampa veneta legge questa proposta come il via libera alla Valdastico.

Gottardi ha confermato che in termini di concretezza il piano della mobilità non è al momento allo studio. Se domani mattina il concessionario dovesse depositare un’opera progettuale, allo stato attuale non sarebbe cantierabile. La stampa ha fatto e continua a fare un gran parlare su opera, cantieraggio, tempi e costi ma quello in discussione non è il documento di avvio di quell’opera.

Il consigliere Roberto Paccher (Lega) ha osservato che qui si parla esclusivamente di allargamento del corridoio nord est e con questo dibattito si vogliono solo rafforzare posizioni preconcette. I territori che si sono espressi in maniera negativa sono quelli attraversati dall’eventuale Valdastico e questo ci sta, non così quelli che hanno i reali benefici dall’allargamento del corridoio. Ad esempio la Valsugana ha espresso parere favorevole. E per quanto mi riguarda l’opera va fatta quanto prima.

Manica ha stigmatizzato i toni denigratori adottati del collega della Lega e si è appellato ad una correttezza nel dialogo tra colleghi perché discussioni poco rispettose non sono accettabili e amareggiano. Io ho letto il progetto firmato da Fugatti con le relazioni geologiche e i temi di rischio in esso contenuti. Io non mi fregio di rappresentare la Vallagarina, mentre il collega Paccher sembra di avere in tasca un mandato dalla Valsugana. La rivalità e le gare tra territori più o meno “sfigati” non giovano a nessuno.


Roberto Stanchina (Campobase) ha definito quello di discussione “uno strumento discretamente pericoloso”: la preoccupazione nasce dal fatto che in questa legge il tema non è chiaro e si crea uno strumento malleabile e dinamico per tenersi le mani libere e poter giustificare un domani qualsiasi progetto e un ampio ventaglio di ipotesi. Un problema risiede nel fatto che il vero tema è che manca un piano della mobilità sostenibile in questa Provincia e questa sarebbe un’urgenza ben maggiore rispetto a alla proposta in discussione.

Antonella Brunet (Lista Fugatti Presidente) ha ammesso di essere piuttosto digiuna in materia, ma ha argomentato che chi viene da territori decentrati auspica la realizzazione di quest’opera per accorciare le distanze e i tempi di percorrenza per raggiungere un aeroporto o a città importanti.

Daniele Biada (Fratelli d’Italia) ha sostenuto che le strade portano opportunità e ricchezza e si è detto nettamente favorevole all’ipotesi della Valdastico. I problemi ci sono sempre nella realizzazione di nuove arterie, anche se è naturale che ci saranno comuni più o meno favorevoli all’opera.

Francesco Valduga (Campobase) ha riconosciuto la legittimità dei programmi e progetti della Giunta provinciale, sebbene dentro questa considerazione vada detto che si è modificata la maggioranza politica rispetto alla scorsa legislatura. Ad esempio si è chiesto cosa ne pensi di quest’opera il Patt, che è oggi in maggioranza. Detto questo a suo avviso c’è un tema di metodo perché la Giunta dice che con la variante non si identifica un percorso, ma non credo che si allarghi il corridoio per realizzare un ciclabile dal Veneto a Rovereto sud: il documento è inequivocabilmente preliminare a realizzare la Valdastico. A questo punto vogliamo capire che ulteriore spazio abbiamo per una partecipazione, ha chiesto.

Qualora il tema fosse il piano della mobilità, ha chiarito l’assessore Gottardi, è scontato che ci sarebbe il passaggio in aula, mentre l’eventuale ipotesi progettuale presentata da un concessionario non passerebbe al vaglio del Consiglio provinciale. Tuttavia ci riserviamo di approfondire bene, valutando a livello giurisprudenziale, se si possa prevedere un confronto in aula (ed eventualmente in che termini) anche nell’ipotesi di deposito di un tracciato di massima da parte del concessionario.

Stefania Segnana (Lega) ha ricordato che l’idea della Pirubi prima e della Valdastico poi è nata quasi cinquant’anni fa ed è dunque un tema molto sentito da parte della comunità. Le sollecitazioni dei territori che rappresentiamo sono moltissime e questo progetto riteniamo possa essere un’opportunità risolutiva per il traffico della nostra statale 47 e comunque le infrastrutture portano sempre ricchezza ai territori, ha aggiunto. Siamo d’accordo che questo ddl non individua un tracciato, ma è una procedura che va sostenuta.

La Commissione ha infine stabilito le audizioni, che si terranno nella mattina di mercoledì 4 e nel pomeriggio di lunedì 9 settembre prossimi. La Presidente Vanessa Masè ha informato che sarà sua cura avvisare i soggetti che saranno ascoltati dell’inemendabilità del disegno di legge.​