Presenze dei consiglieri, critiche al metodo di rilevamento: è ingiusto
Conferenza dei capigruppo, l’ordine del giorno della sessione di settembre
Nella
Conferenza dei capigruppo che si è tenuta oggi è stato definito
l’ordine del giorno della sessione del 10 – 11 e 12 settembre.
Infine, si è svolta una discussione sul sistema di rilevamento delle
presenze dei consiglieri in aula attraverso il numero delle
votazioni. Un metodo che, secondo i capigruppo, va ripensato a
partire dalla comunicazione dei dati sulle assenze e le presenze per
evitare ingiustizie nei confronti di consiglieri (il caso più
recente è quello di Lucia Coppola) che, in particolare
durante le votazioni sulle leggi di bilancio, sono assenti per
malattia o, come è accaduto a Vanessa Masè, perché in
gravidanza e quindi non possono partecipare alle votazioni
ritrovandosi così, senza colpa, in fondo alle “classifiche”
delle presenze in aula.
Le
designazioni e le nomine
Le
sedute si apriranno con le interrogazioni a risposta immediata; al
secondo punto la designazione, da parte delle minoranze, di un
componente del collegio dei revisori dei conti del Parco Adamello –
Brenta; punto 3, sempre per l’opposizione, la designazione di un
consigliere del cda dell’Opera universitaria.
Poi
il Consiglio affronterà nuovamente il capitolo delle nomine del
Difensore civico; del Garante dei detenuti e di quello dei minori.
I
disegni di legge
Passando
ai disegni di legge, l’odg della tre giorni di settembre, approvato
dai capigruppo, prevede la discussione del ddl di Luca Guglielmi
(Lista Fassa) che riguarda la modifica della legge del Consiglio
provinciale dei giovani; quello di Vanessa Masè (La Civica) e
Stefania Segnana (Lega) sulla prevenzione e la tutela delle
donne vittime della violenza di genere e di quello sullo stesso tema
di Mariachiara Franzoia (Pd). Disegni di legge che sono stati
unificati. Infine, verrà affrontato il ddl di Lucia Maestri
(Pd) sul criteri di nomina e i compiti dei direttori dei musei
provinciali.
Presenze
dei consiglieri, un sistema ingiusto
Infine,
la capigruppo ha discusso del sistema con il quale vengono rilevati
gli indici di presenza dei consiglieri. Un tema che già in passato è
stato affrontato più volte nelle scorse legislature: sul “banco
degli imputati” è il metodo del rilevamento delle presenze
attraverso il numero delle votazioni effettuate dai consiglieri. La
questione è stata sollevata oggi da Lucia Coppola (Avs) che
un titolo di un giornale ha definito “maglia nera” delle presenze
in Consiglio. “Maglia nera” del tutto immeritata e offensiva
perché le sue assenze hanno una ragione che nulla ha a che fare con
l’assenteismo. Semplicemente, come ha ricordato lei stessa alla
capigruppo, ha avuto la sfortuna di ammalarsi durante la discussione
del bilancio e quindi non ha potuto partecipare alle centinaia di
votazioni sugli emendamenti. Di conseguenza si è creato un “buco”
nelle presenze che è risultato incolmabile. Un’ingiustizia e
un’umiliazione, ha ricordato Coppola, e un vero paradosso perché è
suo costume rimanere sempre in aula anche per rispetto dei colleghi.
Insomma, il sistema, ha affermato, è sbagliato. Valutazione
condivisa anche Vanessa Masè
la quale ha ricordato di esserne rimasta vittima anche lei la scorsa
legislatura quando dovette assentarsi dai lavori d’aula per un
motivo ancor più che valido: la gravidanza. Una profonda ingiustizia
ancora più grave, ha detto ancora, perché penalizza le donne. Anche
Francesco Valduga
(Campobase) ha affermato che il sistema è paradossale perché un
consigliere potrebbe stare fuori dall’aula tutto il tempo e
rientrare solo a votare collocandosi così tra i “virtuosi”.
Paola Demagri (Casa
Autonomia) ha ricordato che non a caso durante l’assestamento di
bilancio da parte della minoranza si era chiesta la sospensione dei
lavori: perché i consiglieri occupati nella trattativa tra minoranza
e giunta perdevano votazioni col risultato di scendere nella
“classifica” delle presenze. Claudio Cia (Misto)
ha affermato che va trovato il modo per esentare dal computo delle
votazioni chi è assente giustificato. Filippo Degasperi
(Onda) ha proposto di togliere gli assenti giustificati dal numero
delle votazioni; di aggiungere al sistema della partecipazione al
voto anche quello delle presenze all’appello e un criterio legato
aal numero e ai tempi degli interventi. Per Alessio Manica
(PD) il sistema può essere migliorato, ma serve prudenza, anche
perché i problemi non stanno tanto nel rilevamento automatico delle
presenze, ma nel modo in cui si comunicano i dati. Per questo per il
capogruppo dem sarebbe opportuno convocare periodicamente una
conferenza stampa per presentare correttamente il bilancio del lavoro
dei consiglieri. Una proposta condivisa da Eleonora Angeli
(Lista Fugatti) la quale ha ricordato che in Consiglio comunale a
Trento si tiene conto dei tempi di presenza in aula dei consiglieri.
Anche per Mirko Bisesti
(Lega) il problema centrale è quello della comunicazione e ha messo
in guardia dall’introdurre la valutazione basata sull’attività
perché - l’esempio è quello del Parlamento europeo - si rischia
di spingere i consiglieri a presentare ddl e mozioni solo per
mostrare il loro tasso di presenza.