Giornale OnLine

Giornale Online
27/08/2024 - In aula o in commissione

Presenze dei consiglieri, critiche al metodo di rilevamento: è ingiusto

Presenze dei consiglieri, critiche al metodo di rilevamento: è ingiusto

Conferenza dei capigruppo, l’ordine del giorno della sessione di settembre

Presenze dei consiglieri, critiche al metodo di rilevamento: è ingiusto


Nella Conferenza dei capigruppo che si è tenuta oggi è stato definito l’ordine del giorno della sessione del 10 – 11 e 12 settembre. Infine, si è svolta una discussione sul sistema di rilevamento delle presenze dei consiglieri in aula attraverso il numero delle votazioni. Un metodo che, secondo i capigruppo, va ripensato a partire dalla comunicazione dei dati sulle assenze e le presenze per evitare ingiustizie nei confronti di consiglieri (il caso più recente è quello di Lucia Coppola) che, in particolare durante le votazioni sulle leggi di bilancio, sono assenti per malattia o, come è accaduto a Vanessa Masè, perché in gravidanza e quindi non possono partecipare alle votazioni ritrovandosi così, senza colpa, in fondo alle “classifiche” delle presenze in aula.


Le designazioni e le nomine


Le sedute si apriranno con le interrogazioni a risposta immediata; al secondo punto la designazione, da parte delle minoranze, di un componente del collegio dei revisori dei conti del Parco Adamello – Brenta; punto 3, sempre per l’opposizione, la designazione di un consigliere del cda dell’Opera universitaria.

Poi il Consiglio affronterà nuovamente il capitolo delle nomine del Difensore civico; del Garante dei detenuti e di quello dei minori.


I disegni di legge


Passando ai disegni di legge, l’odg della tre giorni di settembre, approvato dai capigruppo, prevede la discussione del ddl di Luca Guglielmi (Lista Fassa) che riguarda la modifica della legge del Consiglio provinciale dei giovani; quello di Vanessa Masè (La Civica) e Stefania Segnana (Lega) sulla prevenzione e la tutela delle donne vittime della violenza di genere e di quello sullo stesso tema di Mariachiara Franzoia (Pd). Disegni di legge che sono stati unificati. Infine, verrà affrontato il ddl di Lucia Maestri (Pd) sul criteri di nomina e i compiti dei direttori dei musei provinciali.


Presenze dei consiglieri, un sistema ingiusto


Infine, la capigruppo ha discusso del sistema con il quale vengono rilevati gli indici di presenza dei consiglieri. Un tema che già in passato è stato affrontato più volte nelle scorse legislature: sul “banco degli imputati” è il metodo del rilevamento delle presenze attraverso il numero delle votazioni effettuate dai consiglieri. La questione è stata sollevata oggi da Lucia Coppola (Avs) che un titolo di un giornale ha definito “maglia nera” delle presenze in Consiglio. “Maglia nera” del tutto immeritata e offensiva perché le sue assenze hanno una ragione che nulla ha a che fare con l’assenteismo. Semplicemente, come ha ricordato lei stessa alla capigruppo, ha avuto la sfortuna di ammalarsi durante la discussione del bilancio e quindi non ha potuto partecipare alle centinaia di votazioni sugli emendamenti. Di conseguenza si è creato un “buco” nelle presenze che è risultato incolmabile. Un’ingiustizia e un’umiliazione, ha ricordato Coppola, e un vero paradosso perché è suo costume rimanere sempre in aula anche per rispetto dei colleghi. Insomma, il sistema, ha affermato, è sbagliato. Valutazione condivisa anche Vanessa Masè la quale ha ricordato di esserne rimasta vittima anche lei la scorsa legislatura quando dovette assentarsi dai lavori d’aula per un motivo ancor più che valido: la gravidanza. Una profonda ingiustizia ancora più grave, ha detto ancora, perché penalizza le donne. Anche Francesco Valduga (Campobase) ha affermato che il sistema è paradossale perché un consigliere potrebbe stare fuori dall’aula tutto il tempo e rientrare solo a votare collocandosi così tra i “virtuosi”. Paola Demagri (Casa Autonomia) ha ricordato che non a caso durante l’assestamento di bilancio da parte della minoranza si era chiesta la sospensione dei lavori: perché i consiglieri occupati nella trattativa tra minoranza e giunta perdevano votazioni col risultato di scendere nella “classifica” delle presenze. Claudio Cia (Misto) ha affermato che va trovato il modo per esentare dal computo delle votazioni chi è assente giustificato. Filippo Degasperi (Onda) ha proposto di togliere gli assenti giustificati dal numero delle votazioni; di aggiungere al sistema della partecipazione al voto anche quello delle presenze all’appello e un criterio legato aal numero e ai tempi degli interventi. Per Alessio Manica (PD) il sistema può essere migliorato, ma serve prudenza, anche perché i problemi non stanno tanto nel rilevamento automatico delle presenze, ma nel modo in cui si comunicano i dati. Per questo per il capogruppo dem sarebbe opportuno convocare periodicamente una conferenza stampa per presentare correttamente il bilancio del lavoro dei consiglieri. Una proposta condivisa da Eleonora Angeli (Lista Fugatti) la quale ha ricordato che in Consiglio comunale a Trento si tiene conto dei tempi di presenza in aula dei consiglieri. Anche per Mirko Bisesti (Lega) il problema centrale è quello della comunicazione e ha messo in guardia dall’introdurre la valutazione basata sull’attività perché - l’esempio è quello del Parlamento europeo - si rischia di spingere i consiglieri a presentare ddl e mozioni solo per mostrare il loro tasso di presenza.