La presentazione della Giunta. Parere favorevole con 4 sì e 3 astensioni
Via libera al programma 2024-26 della Formazione professionale
Slide in allegato
In
Quinta commissione, presieduta da Christian Girardi (FdI), la
vicepresidente della Giunta, Francesca Gerosa ha presentato la
programmazione 2024/26 dell’Istruzione e Formazione professionale
che ha ricevuto parere positivo con 4 sì e 3 astensioni della
minoranza. L’Istruzione e Formazione professionale (IeFp) dal
prossimo anno scolastico amplia l’offerta formativa e ai ragazzi
verranno date ulteriori possibilità di accedere ai corsi per poter
affrontare gli esami di maturità, i Capes, ovvero i Corsi annuali
per gli esami di Stato. Una decisione, ha detto la Vicepresidente
Gerosa, che va inquadrata nella volontà di ridare dignità a questo
settore dell’istruzione.
I numeri della IeFp
La
vicepresidente, presentando
la
delibera, ha fatto
la fotografia della Formazione professionale trentina, la cui offerta
formativa prevede complessivamente 33
figure di
operatore;
31 di tecnico
di cui 10 relative a percorsi quadriennali. Nello
specifico, i corsi
triennali vedono 7 percorsi nel settore agricoltura e ambiente; 19
per l’industria e artigianato e 7 per i servizi. I quadriennali, 3
per agricoltura e ambiente, 1 per industria artigianato; 5 per
i servizi.
Quelli
di diploma sono 7 per l’agricoltura; 16 per industria e artigianati
e 8 per i servizi.
Il
programma che ha ricevuto oggi il via libera dalla Quinta commissione
prevede nuovi corsi: quelli
di
tecnico informatico dei sistemi, reti e data management;
tecnico
informatico per lo sviluppo di soluzioni Ict;
tecnico
di produzione delle bevande; tecnico di carrozzeria e dall’anno
2025/2026 anche quello
di
tecnico dei sistemi e dei servizi logistici.
Riguardo
ai
Corsi
di preparazione per l’esame di Stato (Capes), la vicepresidente ha
sottolineato che
sono state incrementate le classi, perché le iscrizioni all’esame
di
ammissione all’ anno integrativo
hanno registrato un più
23%
e
i risultati degli scritti che si sono svolti da poco hanno registrato
un tasso di successo del 98%.
Dati,
ha aggiunto Gerosa, dei quali si può andare fieri.
Per
quanto riguarda il numero di alunni per classe
nei
corsi triennali
si va da un minimo di 13 iscritti al massimo di 25; mentre per i
percorsi unici il numero minimo
di studenti
per classe è fissato
a
10. Per il quarto anno il minimo di 15 e massimo 25.
Nel 2025, inoltre, per quanto
riguarda la Formazione tecnica superiore, sono programmati corsi per
la creazione di cartoni animati, logistica e trasporti, gestione
contabile delle Pmi; per panificatore, pasticceria contemporanea e
promozione dei prodotti e servizi turistici.
Il dibattito
Eleonora
Angeli
(Lista Fugatti) ha posto l’attenzione sulla necessità
di garantire la qualità
dei Capes. L’aumento degli iscritti all’esame, ha
detto ancora Gerosa,
c’è stato anche perché si è
allargato il numero delle sedi nelle quali si stanno svolgendo le
prove di
ammissione. L’intento dell’assessorato e della Giunta, ha
aggiunto,
e per questo è stato facilitato l’accesso all’esame, è quello
di dare fiducia i ragazzi e
dare loro l’opportunità di arrivare al
diploma di maturità.
Michele
Malfer
(Campobase) ha definito positiva, dopo le difficoltà dello scorso
anno, la scelta di aver allargato il numero delle sedi per gli esami,
e
ha aggiunto
che è importante dare l’opportunità ai ragazzi di arrivare alla
maturità, ma il problema è come. Per
questo è fondamentale
che ci sia una certa selezione. Un altro punto “caldo”,
per Malfer, è
quello dell’importanza dell’orientamento in entrata, anche perché
troppo spesso i ragazzi vanno a svolgere lavori diversi da quelli del
loro percorso di informazione. Orientamento,
ha aggiunto, che non può essere ridotto alle operazioni di marketing
delle scuole. Si deve invece iniziare, secondo il consigliere, cad
orientare i ragazzi molto presto puntando sull’aspetto pedagogico e
individuale, superando anche il linguaggio di stampo economico che si
usa per selezionare gli studenti (debiti formativi ecc.)
Lucia
Maestri
(Pd) ha
ricordato che nel 2022 il consiglio ha introdotto una
norma che prevede la costituzione dell’Its
Academy e ha chiesto a che punto siamo.
Francesca
Gerosa
ha risposto a Malfer affermando che quello dell’orientamento è il
grande tema. Spesso l’Fp viene scelta come un ripiego, ed è per
questo che si è avviato un discorso di dignità della Formazione
professionale. Anche
perché i ragazzini che fanno questa scelta, a differenza di quelli
che si iscrivono ai licei e
alle altre scuole,
si formano per un mestiere preciso e
hanno quindi poche possibilità di cambiare idea sul loro futuro.
Un ruolo, su
questo, lo
devono avere anche le categorie e nella
logica di
rendere più elastiche le possibilità di scelta dei ragazzi si
è deciso
di allargare le maglie del Capes.
A
Maestri ha risposto che su Its Accademy la prima preoccupazione è
stata quella del riconoscimento del titolo, tema
sul quale si
è avviato un confronto con Roma e, dal punto di vista tecnico, si
sono adeguati i percorsi agli standard nazionali che hanno messo al
sicuro il riconoscimento dei corsi di
alta formazione che si sono già avviati.
Comunque, secondo la vicepresidente, l’Academy dovrà essere
collegata al mondo della scuola e avere lo stesso peso per tutti i
settori in modo di evitare serie A e
serie
B. Ora si deve istituire un tavolo con le associazioni di categoria,
ha
detto ancora in sintesi,
perché la Fondazione che avrà
la governance
dell’Academy non può vedere la presenza del pubblico e richiede
quindi la partecipazione dei privati. Maestri ha chiesto ancora: la
Pat è interessata all’Academy e come le sosterrà? La Pat, ha
risposto la vicepresidente, non può costringere i privati a
costituire questo
organismo.
L’intendimento, però, è che se ne faccia una per tutto il
territorio e che ci sia un equilibrio formativo. Ma finanziamenti e
governance saranno
nelle mani dei privati e l’assessorato, ha
concluso,
può
solo lavorare per favorire
il dialogo.